Leggende di Ea, Mondo che E'.

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Si narra quando tutto era buio e informe all'inizio dei tempi erano Apsu, l'Antico, Dio dell'ordine e Tiamat, la Signora dei Draghi, Dea del Caos. Dalla loro unione, dalla mescolanza inesticabile di Ordine e Caos nacquero le stelle e i cieli e ogni cosa che esiste, e da loro nacquero Gallean e Solonielle e Ahriman e Ormazd e l'orgoglioso Wotan e tutti gli dei del cielo e della terra.

A ognuno di loro Apsu e Tiamat assegnarono un compito perchè li aiutassero nella loro instancabile opera di creazione e a lungo gli Dei Primigeni e i loro figli fu armonia. Infine Apsu, compiaciuto, donò alla sua progenie divina la fiamma segreta, il potere di mettere in essere i desideri della loro mente e del loro cuore, e gli dei usarono quel potere per dare vita a un mondo, sospeso nel vuoto e pure non parte di esso, ognuno di loro aggiungendo e completando l'opera dei suoi fratelli e sorelle.

E il mondo neonato conobbe la montagna ed il mare
E il mondo neonato conobbe Sole e Luna e stelle
E il mondo neonato conobbe pioggia e vento
E il mondo neonato conobbe il soffio della vita

E infine, a coronamento della loro opera, ogni Dio o Dea creò una razza di esseri senzienti perchè godesse della bellezza del mondo neonato e vivesse in armonia coi suoi fratelli terreni così come i loro creatori vivevano in armonia nei cieli.

Il mondo neonato conobbe il passo e le voci dei Primogeniti, gli Elfi, e dopo di loro dei Nani, degli uomini e di tutte le razze che vennero dopo di loro. Fu questa l'epoca dell'A-ara, che gli uomini chiamano il Paradiso Terrestre e le altre razze in altri modi, tanto lontana nel tempo che ormai tutti tranne i più vecchi dei Primogeniti hanno ormai dimenticato e che ritengono niente più di una leggenda.

Venne infatti il giorno in cui Mork decise di creare una razza che abitasse il mondo neonato.
Fra tutti i figli di Apsu e Tiamat, Mork era uno dei più grandi in forza e potenza, pure a lungo esitò a porre in essere il desiderio del suo cuore chè Mork era sempre stato goffo e rozzo nell'esercizio del suo grande potere e raramente l'opera della sua mano poteva definirsi bella. A causa di ciò gli altri dei non lo tenevano in gran conto nè chiedevano il suo aiuto ritenendo che Mork rovinasse molto di ciò che toccava, non per malizia ma per goffaggine.
Tuttavia vedendo l'opera dei suoi fratelli anche Mork volle porre in essere creature sue proprie: ma il risultato fu cagione di sventura.

Volendo prendere a modello gli uomini Mork creò gli Ogre, grandi e potenti ma mostruosi e goffi e stupidi, e il dio fu pieno di vergogna. Per il suo secondo tentativo Mork prese a modello i Nani ma dall'opera delle sue mani nacquero i Goblin, meschini e codardi e nuovamente il cuore di Mork conobbe la vergogna. Prese allora a modello gli Elfi e nella sua nuova creazione mise tutta l'abilità che gli riuscì a fare ma anche i suoi nuovi nati, gli Orchi, pur essendo la più riuscita delle sue creazionierano ben lontani dall'ideale di forza e bellezza che Mork aveva perseguito.

Gli altri dei assistettero ai tentativi di Mork chi con compassione chi con bonario divertimento per la sua inguaribile goffaggine e il cuore del dio conobbe la macchia dello scorno e dell'invidia e infine si gonfiò di rabbia. Come osavano i suoi fratelli deridere i suoi sforzi, credevano forse di essere migliori di lui?
Accecato dalla sua furia Mork aizzò le legioni dei suoi figli contro le altre creature del mondo neonato e creò i Troll esseri mostruosi e feroci, buoni solo per combattere e fare stragi, perchè fossero araldi del suo odio nel mondo dei mortali.

E il mondo neonato conobbe la guerra.

Mentre il conflitto infuriava sul mondo neonato, un conflitto più grave spezzò l'armonia nei cieli. chè se la maggior parte degli dei biasimava Mork per quanto aveva fatto e desiderava porre rimedio alla situazione prima che fosse tardi, alcuni simpatizzarono con i sentimenti oltraggiati del Dio dei Pelleverde, come furono piu tardi chiamati i suoi figli. Altri ancora furono morbosamente attratti dal conflitto fra le creature terrene e da ciò che da esso stava scaturendo chè mai nella loro immortale esistenza avevano veduto niente di simile: le razze del mondo neonato avevano imparato a odiarsi e disprezzarsi a vicenda e i loro cuori conobbero l'oscurità e il desiderio di potere e l'intrigo. Questi dei giunsero a credere in cuor loro che la situazione attuale era molto più interessante di ciò che lo aveva preceduta e mentre impedivano ai loro fratelli di punire Mork e fermare i Pelleverde al tempo stesso divisarono nuovi e ingegnosi modi di peggiorare la situazione nel mondo neonato: in quest'epoca vennero create razze divisate per la guerra come i Minotauri. E in quest'epoca Llorath, che verrà poi chiamata dai suoi adoratori Lloth la Dea Ragno, riuscì a corrompere i cuori di alcuni Primogeniti dando così origine all'oscura genia dei Drow.

Fu questa l'era che verrà chiamata dai sapienti l'A-andorain, l'Era della Guerra senza Fine.
(Continua).
 

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Grande fu la costernazione di Apsu quando vide cosa era accaduto: ovunque sul mondo neonato era solo guerra e sofferenza, terre devastate e città distrutte. Cosa ancora peggiore ai suoi occhi, l'armonia che aveva regnato fra i suoi figli era infranta e lungi dal cercare di rimediare al male che era stato fatto gli dei erano impegnati a muovere guerra gli uni agli altri col rischio di estendere in ogni angolo della creazione gli orrori del mondo neonato.
L'Antico decise allora che l'unica cosa da fare era distruggere quel mondo che aveva causato tanta sofferenza e che era stato la causa prima della discordia fra gli dei e così facendo pensava che avrebbe dato una lezione ai suoi figli che avevano abusato così scioccamente del dono che lui aveva fatto loro: ma quando gli dei si avvidero delle intenzioni di Apsu, essi si sollevarono per difendere il mondo neonato dalla distruzione., e se è vero che alcuni lo fecero soltanto per non dover rinunciare all'adorazione delle creature mortali, per egoismo e brama di potere, molti levarono la propria voce in difesa delle creature del mondo neonato perchè ritenevano sommaente ingiusto che le esse dovessero essere estinte a cagione dei peccati degli dei, che se è vero che dagli dei soltanto essi derivavano il dono della propria vita, sarebbe stato un atto di grave ingiustizia da parte degli dei reclamare indietro quel dono.

Grande fu l'ira di Apsu nel vedere i suoi figli rivoltarglisi contro, e il Dio dell'Ordine intimò alla sua progenie divina che li avrebbe costretti con la forza ad obbedire e che così facendo li avrebbe ricondotti al loro posto; Tiamat però non volle seguire Apsu in una guerra contro i suoi stessi figli.

I cieli stessi furono sconvolti dalla guerra poichè gli dei si elvarono compatti a difendere il mondo neonato, dimenticando per il momento le loro discordie e uniti avvrontarono il padre loro.

E vinsero.
Narrano i saggi che sebbene il potere dell'Antico fosse più grande di quello di ognuno dei suoi figli, il loro potere unito potè sopraffarlo e che questo fu dovuto all'essenza prima della loro natura; chè essi erano composti in parte uguale di Ordine e Caos, essendo figli di Tiamat, laddove Apsu era solo Ordine e che per questo fu sconfitto.
Rimasti padroni del campo,le rivalità fra gli dei emersero nuovamente ma la battaglia contro l'Antico non rimase senza conseguenze chè tutto gli dei, persino Mork e Llorath, avevano realizzato di avere delle responsabilità nei confronti delle loro creature ed usarono del loro potere per cercare oltre alla loro adorazione il loro benessere , sia pure nei limiti della visione di ognuno. Senza gli dei ad attizzare il fuoco della discordia la Guerra Senza Fine finì col spezzarsi in una serie di conflitti separati, che poi divennero scaramucce e infine cessarono mentre ogni razza piccola o grande cercava il proprio posto all'interno della creazione.

I conflitti non sparirono del tutto dal mondo neonato chè troppo era il rancore che si era formato fra i figli degli dei, così come le rivalità fra gli dei stessi, ma nessuno di essi fu tanto disastroso quanto la Guerra Senza Fine e lentamente il mondo neonato guarì dalle sue ferite e la vita che era su di esso crebbe e si moltiplicò. Fu questa l'era chiamata A-anariel, l'Era della Guarigione.

Ma nel profondo della tenebra senza stelle, Tiamat sedeva in silenzio accanto al corpo senza vita del suo sposo.
(Continua)
 

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Gli anni passarono e divennero secoli ed i secoli millenni mentre sul mondo neonato gli imperi crescevano e svanivanocome polvere consumati in quell'eterno rinnovarsi che è la vita, e per tutto questo tempo Tiamat rimase isolata dagli altri dei in un esilio autoinflitto, rimuginando in solitudine sulla sorte di Apsu e rimpiangendo in cuor suo di non averlo aiutato nella lotta contro i suoi figli.

E finalmente venne il giorno in cui la Dea, esacerbata dal dolore e dalla rabbia, si volse contro i suoi figli la mente offuscata dalla volontà di vendetta per sè e per il suo amato sposo. Tale fu la possanza del suo assalto e tanto terribile il potere del Caos Primigenio che viveva in lei, che gli dei suoi figli non poterono fermarla: alcuni fra i più coraggiosi che osarono affrontarla vennero annientati e gli altri fuggirono. Tiamat raggiunse il mondo neonato e qui evocò dall'oltretomba gli spiriti dei morti perchè esigessero per lei una terribile vendetta sulle creature mortali.

E fu così che il mondo neonato conobbe l'eterno crepuscolo della Non Morte.

Tutte le razze vennero colpite allo stesso modo: ovunque orde di morti rianimati invasero le lande corrompendo e distruggendo ogni cosa lungo il loro cammino mentre i loro ranghi si allargavano vieppiù con i cadaveri di tutti coloro che cadevano combattendo contro di essi. Gli dei stessi guardavano impotenti la devastazione del mondo neonato incapaci com'erano di affrontare la collera di Tiamat; e in quest'ora buia in cui tutto sembrava perduto sorsero nel mondo culti apocalittici per i quali tutti gli esseri viventi dovevano estinguersi perchè il mondo potesse essere purificato attraverso la non morte, ed essi adorarono Tiamat, chiamandola il Mostro del Caos, ed invero un mostro essa era diventata.

Di fronte alla prospettiva dell'annientamento, loro e di tutte le loro creazioni, gli dei trovarono la forza di operare uniti per un fine comune come non avevano fatto dai tempi della lotta contro Apsu e forse nemmeno allora. Non potendo sperare di sconfiggere Tiamat con la forza gli dei eressero una barriera che separasse per sempre loro e il mondo neonato dal resto della creazione, ricacciando per sempre la Dea del Caos in quell'Oscurità che ella aveva eretto a sua dimora.
Senza i poteri e la volontà di Tiamat a guidarle, le orde dei non morti vennero disperse e ricacciate nelle terre desolate, cercando come possono di adempiere al loro unico scopo: la distruzione di ogni cosa viva.
Non tutti i non morti condividono questo destino: liberi dal controllo di Tiamat alcuni di essi ritrovarono la propria volontà e il loro libero arbitrio, e costoro cercarono i propri simili unendo i loro sforzi nel tentativo di dare un significato alla loro crepuscolare esistenza.

Qui si conclude la nostra storia: dopo l'ultima guerra degli dei il mondo neonato ha goduto di una relativa pace senza cessare mai di crescere svilupparsi protetto com'è dalla barriera eretta dagli dei contro la loro madre; al di fuori di essa si stendono le tenebre di Tiamat.
Pure fra i saggi vi è chi sostiene che questa situazione non durerà in eterno poichè l'uccisione di Apsu ha spezzato l'armonia della creazione e tutto ciò che fu creato tramite il potere dell'Ordine, compresi gli stessi dei che di Apsu sono i figli, è destinato ad affievolirsi e scomparire: quando questo accadrà Tiamat spezzerà la barriera ed allora sarà la fine dei tempi.
 
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