GDR Le genti di Titania

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Allyr Sulhys (Brezza di Valle)

Esattamente il giorno dopo che la grande tempesta si era dispersa e il regno di Titania si era praticamente insediato alle porte della città apparve un singolo pellegrino avvolto in un lungo mantello del colore della sabbia del deserto.
Un esame più accurato avrebbe rivelato che il nuovo arrivato era di sangue elfico, ma non vi fu molto tempo per gli abitanti per farlo dato che la confusione regnava ancora sovrana in città e nessuno faceva caso a qualcuno che sembrava sapere esattamente dove stava andando.
In breve tempo l'elfo raggiunse indisturbato la sua meta: la piazza centrale ove l'Augure stava tenendo un breve discorso per i fedeli, il nuovo arrivato si fermò a breve distanza dalla congregazione e attese sino alla fine della funzione quando il coboldo lo notò e gli fece cenno di avvicinarsi, sapeva che sarebbe arrivato nonostante fosse la prima volta che i due si erano incontrati.
L'elfo raccontò la sua storia: era un semplice paesano che abitava in un remoto avamposto al limitare del deserto a Landa di Sotto ove coltivava un appezzamento di terra arida per conto di uno dei tanti nobili umani, formalmente era obbligato a lavorare tutti i giorni dall'alba al tramonto ma spesso e volentieri si assentava per esplorare i limiti del deserto, o almeno le zone che potevano essere raggiunte senza rischio di perdersi nell'infinito mare di sabbia.
Il coboldo si intromise chiedendo quale fosse la punizione che il padrone gli avrebbe inflitto se avesse scoperto queste sue mancanze, l'elfo ribattè senza batter ciglio che sarebbe stato frustato a morte ma che sapeva che non sarebbe mai successo perché il vento sapeva quando qualcuno sarebbe passato ed era questo il motivo per cui era qui: il vento gli aveva detto come trovare l'Augure ed estrasse dalla tasca quello che sembrava un frammento di terracotta che riportava alcuni strani caratteri.
"Da tempo ho un sogno ricorrente: la luna non è più sola nell'oscuro cielo notturno, innumerevoli scintille descrivono un infinite figure e figmenti nella sfera celeste e in quei disegni si può dirimere il sottile filo del futuro. Molto più chiaro dei frammenti che mi portano i venti. Io desidero trovare le luci, potete aiutarmi Augure?"
"Certamente amico mio, questo mondo ha molti misteri e conoscenze perdute e molti altri qui sono alimentati da un desiderio simile al tuo, unisciti a noi e cercheremo assieme!"
Scese un attimo di silenzio, un folata di vento avvolse i due interlocutori e solo quando tornò la calma l'elfo porse una mano al coboldo "Sarà un onore Cresta Rossa."
L'altro ricambiò "Anche per me Brezza di Valle, che il Titano del vento ci guidi sempre nel nostro cammino."
 

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Grina Krabon (Calce Viva)

Grina Krabon era una semplice nana come tante altre, nata come serva in una famiglia di servi al servizio di un nobile come tanti, inizialmente non era considerata nulla di particolare se non una scocciatura occasionale dato che la ragazzina era estremamente testarda e alle volte necessitava di una ripassata di frusta per continuare a lavorare come richiesto. Nessuno diede peso alla cosa: i giovinastri ogni tanto avevano bisogno di essere rimessi al loro posto e con l'età avrebbe capito, peccato che le cose non andarono esattamente come sperato, certo la nana divenne meno riottosa ma non perché avesse perso il desiderio di fare di testa propria aveva solamente imparato a trarre meno attenzione possibile. Dopo che i padroni si accorsero della rinnovata docilità del loro soggetto cominciarono a impiegare la giovane nana come facevano con la gran parte dei suoi simili nel riparare e costruire apparati meccanici. Molti di questi lavori era devastanti e pericolosi e per anni la ragazza si ritrovò a strisciare nei cunicoli per liberare tubature intasate o a dover aiutare altre dozzine di suoi simili a spostare oggetti enormi come macine o ingranaggi, ma la nana ha sempre dimostrato mani e mente veloci, una sana dose di improvvisazione e la capacità di imparare molto velocemente la fecero ben presto risaltare agli occhi dei gestori e in relativamente poco tempo divenne talmente abile da essere promossa alla posizione più favorevole a cui potesse aspirare: la gestione degli automata nelle residenze nobiliari.
Ma le vecchie abitudini sono dure a morire anche quando si passano anni a tenerle ferme e quando un servo anapsi le si avvicinò chiedendole se fosse interessata ad aiutarlo a capire come poter manomettere gli automata per farli visibilmente malfunzionare per qualche ora e rendere il tutto il più difficile da sistemare possibile, Grina sorrise e assicurò la sua assistenza.
Nei giorni direttamente prima e durante la grande tempesta che avvolse il Grande Crocevia le grandi magioni nobiliari iniziarono a cadere progressivamente nella confusione: inizialmente un paio di meccanismi si inceppavano senza motivo, tubature si turavano poco dopo esser state ripulite e automata e altri marchingegni complessi impazzivano senza che ci fosse modo di sistemarli. Progressivamente i guasti vennero riparati ma la confusione aveva comunque fatto il suo corso e aveva, seppur limitatamente, garantito tempo ai ribelli.
Dopo la fondazione di Titania, la nana impiegò poco per capire cos'era successo e considerato che ora era libera di fare ciò che preferiva come libera cittadina decise di proporsi per entrare nella corte dell'Augure, venne accolta a braccia aperte e Cresta Rossa le donò il nome di Calce Viva per commemorare l'energia che si era liberata da una singola delle sue idee.
 

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Myas (Ombra Brillante)

Sauro Furioso aprì la porta e trovò che qualcuno era già arrivato e si era messa comodo:
"'Sera Myas, togli i piedi dal tavolo. Mi hanno detto che avevi bisogno di vedermi, sei venuta a riscuotere un'altra taglia?"
la figura incappucciata obbedì con con molta calma, lasciando scivolare pigramente gli stivali giù dal mobile "No, ho bisogno solamente di parlare direttamente con te."
"Allora sputa il rospo alla spiccia che c'ho molto da fare."
"Esattamente di questo volevo parlare" si stiracchiò e balzò in piedi "Vorrei potervi aiutare di più e meglio, per cui vorrei la tua raccomandazione prima di andare a fare richiesta diretta all'augure."
"Tu cosa?!"
"Hai sentito perfettamente."
"Non è quello il punto. Ti rendi conto di cosa mi hai appena chiesto?"
Myas iniziò a sbattere il piede a terra con impazienza "Sì, lo so perfettamente e anzi dovrei essere io ad essere stupita dal vostro atteggiamento! Desiderate elaborare le vostre preoccupazioni?"
Il coboldo si passò una mano sulla fronte sbuffando "Senti Myas, so che ci sei stata di grande aiuto durante quest'anno, ma non ti pare un po' presto per chiedere una promozione? Inoltre dovresti ben sapere che riceveresti solo più responsabilità e non..."
Fu il turno dell'eteride di sbuffare sonoramente "Ovvio che lo so e vorrei ricordare che in un singolo anno ho riscosso 4 taglie completamente da sola, ho collaborato nella cattura di altri 7 criminali e ho avuto un ruolo in almeno un altra decina di indagini. In particolar modo non ci fossi stata io la vecchia nobildonna vi avrebbe continuano a evadere le tasse sotto il naso!"
"Sì e non lo metto in dubbio ma non ti sembra comunque di correre un po' troppo?"
"Forse non avete ben capito con chi avete a che fare generale carissimo..."
"Spiegatevi con chiarezza."
"Primo, sono un eteride. Per me un anno è molto più gravoso che per te. Secondo, sono già stata convocata a collaborare così tante volte che ormai l'ufficialità è l'unica cosa che manca. Terzo, augure perdonatemi ma siete un pessimo Sauro Furioso."
L'espressione del coboldo si sciolse lentamente in un'espressione confusa e interdetta prima che Sauro Furioso sparisse del tutto e venisse rimpiazzato da Cresta Rossa che chiese "Posso chiedere dove ho sbagliato?"
"Siete scivolato e mi avete dato del voi augure, Sauro non l'avrebbe mai fatto, inoltre in generale eravate troppo loquace e tranquillo ad esempio Sauro non mi avrebbe mai detto di sputare il rospo perché aveva da fare, avrebbe semplicemente detto "Parla." infine il vero Sauro non avrebbe discusso con me del perché e per come divenire parte della corte o meno, mi avrebbe spedito a pedate dove pensava avrei dovuto stare: da voi o fuori dalla porta."
"Si merita un plauso signorina lei è arguta quanto mi hanno raccontato" il coboldo le porse una mano "sarà un piacere lavorare con lei Ombra Brillante."
"Anche per me augure."
 

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Squilla Soave

L'anziano Fiamma Ardente aveva spirato da qualche giorno, le fatiche patite per la grandezza dell'Impero gli avevano impedito di proseguire il suo cammino nella vecchiaia, l'unica consolazione era l'aver visto la nascita di Titania e aver potuto assistere alla ricostruzione di alcuni degli altari votivi che celebravano i Titani. Ma misteriosamente qualcuno continuava a badare ai santuari nonostante Fiamma non avesse nominato specificatamente alcun successore a cui affidarli.
Una ricerca più accurata consentì di trovate il responsabile, una creatura così bizzarra da poter essere solo un mezzosangue: mani e piedi artigliati e ricoperti di grosse scaglie dorate, arti e corpo foderati di un morbido piumino candido che contornavo una specie di guscio cuoioso di colore smorto, una lunga coda piumata rossastra ondeggiava dietro la creatura mentre il capo era sormontato da una cresta di piume arancioni e un robusto becco.
"Oh, benvenuto siete qui per pregare? Prego avanzate pure ho appena finito di tendere alle candele. Io? Oh, no, io non sono nessuno di importante, sono solo qui per far sì che questo luogo possa rinfrancare lo spirito altrui come ha consentito a me di farlo. Desiderate conoscere la mia storia? Non c'è nulla di importante. Tutto ciò che so è che il mio padrone umano mi ha comprato da un allevatore di schiavi a quanto pare ero il giovane più docile che avevano, sarei stata facile da addestrare e il mio aspetto era perfetto per la pompa delle occasioni ufficiali. Per il resto ho passati anni a servire la nobiltà, ad annunciare, a servire a cantare e soprattutto a fare da silenzioso soprammobile. Dopo la nascita di Titania mi sono ritrovata sola e persa, ma Fiamma Ardente mi ha aiutato, mi ha parlato dei Titani e ho trovato sollievo nella preghiera e spero di poter aiutare anche ad altri a trovare la pace."
"Ed io sono certo che ci riuscirai."
 
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