Letteratura L'angolo della Fantascienza

Shaka

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Fantacalciaro
A grande richiesta, apriamo questo 3d sulla fantascienza dove cercherò di consigliare e commentare, quando possibile, libri o racconti della fantascienza che mi sono piaciuti. Non sono bravo a scrivere e fare una critica "professionale", ma vediamo lo stesso che esce fuori...sarebbe bello poi, ovviamente, che anche altri interagiscano, magari altri amanti di fantascienza o a seguito di lettura dei libri consigliati (spero).

Intanto direi di iniziare con una carrellata sulla storia della fantascienza cercando di identificarla, per quanto possibile, in un genere ben distinto. Spessissimo infatti la fantascienza viene accostata, se non addirittura spesso confusa, con il fantasy, i gialli e i libri gotici. Tutto questo perchè, effettivamente, una netta demarcazione, a livello di critica letteraria, non c'è ancora, visto che è stato sempre un genere bistrattato in passato, spesso deriso, soprattutto all'inizio per le sue tematiche "sciocche" e popolari, adatte ai più giovani e non alla letteratura di accademia.
Identificare quindi il genere è difficile, anche se autori e lettori hanno forse le idee un più chiare.Cercherò quindi di ripercorrere la storia del genere, senza introdurre troppi paletti formali (alcuni ce ne sono, ovvio), per dare poi possibilità a ognuno di "creare" la sua fantascienza in base all'evoluzione e al proprio piacere nella lettura.

Partiamo dalla definizione che ne da wikipedia:

La fantascienza ha come tema fondamentale l'impatto di una scienza e/o una tecnologia – attuale o immaginaria – sulla società e sull'individuo. I personaggi, oltre che esseri umani, possono essere alieni, robot, cyborg, mostri o mutanti; la storia può essere ambientata nel passato, nel presente o, più frequentemente, nel futuro.

Come vedete questa parte di definizione è abbastanza precisa, e parla di un "tema fondamentale", indicando che questo è "l'impatto di una scienza e/o una tecnologia sulla società e l'individuo". Questa è però una definizione più indicata per la fantascienza degli anni 40/50 in poi, quando effettivamente la tecnologia entrò in maniera prepotente nella vita degli uomini e, soprattutto, fu sganciata la prima bomba atomica, che scombussolò le coscienze di tutti e fece guardare alla tecnologia in maniera differente. Ma questa, come detto è una evoluzione della fantascienza, infatti la definizione di wikipedia continua e dice:

Il termine è usato, in senso più generale, in riferimento a qualsiasi tipo di letteratura di fantasia che includa un fattore scientifico, comprendendo a volte ogni genere di racconto fantastico; un certo grado di plausibilità scientifica rimane tuttavia un requisito essenziale.

Qui, con questa seconda parte, il discorso si amplia un pò, e spesso, per via di questo "senso più generale" e per il fatto che molti autori di fantascienza hanno scritto anche fantasy (G.R.R. Martin ad esempio), i due generi vengono accostati...sbagliando. La parte scientifica resta predominante (dov'è la scienza nel signore degli anelli?) e soprattutto, cosa importantissima che trasforma un semplice libro di fantascienza in un grande libro di fantascienza, è la plausibilità della scienza presentata. Per spiegare meglio la differenza tra il fantasy e la fantascienza, cito Asimov:

"La differenza sta nel fatto che i miti e le leggende antiche raggiungevano quello scopo sulla sfondo di un Universo dominato da dèi e demoni, che a loro volta potevano venire controllati per mezzo di formule magiche , sotto forma di incantesimi coercitivi o di preghiere suadenti. La fantascienza, invece, soddisfa gli stessi bisogni sullo sfondo di un Universo regolato da leggi impersonali ed inflessibili, che possono a loro volta essere controllate mediante una migliore comprensione della loro natura"

Questo, secondo me, è il vero punto importante, la descrizione di un mondo regolato da leggi scientifiche che devono essere plausibili e coerenti, e fare bene questo, imho, trasforma la merda in oro.

Ma quando è nata la fantascienza quindi? quando si è "distaccata" dal fantasy? Sempre Asimov dice:

"La fantascienza è figlia degli ultimi due secoli, ed è nata quando ci si è resi conto "che sono la scienza e la tecnologia (o perlomeno i loro cambiamenti) a rendere il futuro diverso dal presente e dal passato"

In effetti, racchiudendo le definizioni dette precedentemente, i primi libri di fantascienza possono essere ricercati molto indietro nel tempo. Anche qui, ovviamente, non c'è concordia su quale è stato il "primo".
Alcuni dicono che il primo racconto di fantascienza sia stato "La storia vera", di Luciano di Samosata nel II sec. a. C. (che parla di un ipotetico viaggio sulla Luna), altri addirittura anticipano ulteriormente la data, arrivando al 2000 a.c con il testo sumerico "L'epopea di Gilgmesh", oppure più avanti nel tempo i dialoghi di Platone in cui descrive Atlantide... ma in questi casi, anche se si parla di tecnologia, viaggi sulla Luna, o apocalissi varie, per quello detto prima (plausibilità e leggi e regole coerenti con il reale), queste sono più opere di fantasy che altro.

Sono più concorde, invece, con l'identificazione nel primo libro di fantascienza (o almeno di proto fantascienza) di Frankestein di Mary Shelley (1818), nonostante sia identificato più come un romanzo gotico, ma queste "sovrapposizioni" le avevo già anticipate, non a caso, all'inizio del post. In Frankestein il "mostro" non viene creato con la magia o riti particolari, ma con lo studio che il suo creatore dedica all'anatomia e alle scienze del corpo umano, e vengono addirittura indicati i libri studiati, gli autori e alcune teorie che hanno portato a dare la vita a un essere morto.
Ma, se anche per Frankestein si può un pò storcere la bocca sul suo essere un libro di fantascienza, sicuramente lo sono i libri di Jules Verne e H. G. Wells. Soprattutto in Verne, c'è molto di quello che sarà la fantascienza futura, e cioè una tecnologia futuribile, basata sulle conoscenze dell'epoca e trasposta in avanti nel tempo in maniera plausibile. Il bello infatti della fantascienza è leggere libri molto vecchi dove vengono descritti dispositivi, macchinari o attrezzature, per quesi tempi fantastici, scoprendo, mentre si sta leggendo, che quel "fantastico marchingegno" non è nient'altro che un cellulare, o un aereo a reazione, un tablet, una TV...

Passato Verne e Wells, arrivò Olaf Stapledon, che continuò la costruzione di quello che sarà poi realmente la fantascienza che conosciamo ora e che influenzò molto gli autori della prima metà del 900.
Fin qui si è descritta la nascita del genere, in una situazione però dove ancora neanche esisteva la parola "fantascienza" (science fiction). La prima volta che si è parlato realmente di science fiction è stato nel 1926 quando uscì il primo numero di Amazing Stories, di Hugo Gernsback, e che racchiudeva solo storie di fantascienza. Considerate che l'idea di Gernsback era quella di pubblicare storie avventurose con dentro rigore scientifico per la divulgazione ai giovani. Anche se la cosa non gli è sempre riuscita (spesso venivano pubblicate anche storie più fantasy che fantascientifiche), visto che il termine science fiction l'ha coniato lui, e visto quale era lo scopo iniziale di Amazing Stories, direi che questo accerta definitivamente l'importanza della coerenza scientifica in questi racconti.
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Davvero bello Shaka, me lo sono letto con gusto. Le definizioni di Asimov sono davvero calzanti.
 

davr

Chosen one
molto interessante, grazie
ad uno che ha letto solo parte del ciclo di Dune (che dopo questa introduzione non so più se continuare a considerarlo fantascienza o passare a fantasy) cosa consiglieresti, premettendo che sono in periodo di classici? verne? non so, mi ispira questo 'tipo' di fantascienza meno legata a star trek - almeno, io ho sempre associato a quel genere di roba il termine -
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Considerando che ho scritto un papier mostruoso e confusionario che nessuno probabilmente leggerà, ho deciso di dividere il tutto in due parti, e parlare qui di un'epoca molto importante seguita alla nascita effettiva della "science finction"; "The Golden Age"

La Golden Age of Science Fiction (l'età dell'oro della fantascienza), inizia nel 1939 e finisce indicativamente nei primi anni 50. Non a caso i volumi dei racconti consigliati nell'altro 3d a Ostregone partono proprio dai racconti del 1939, libri che consiglio a chiunque voglia iniziare a leggere questo genere, o che già lo legge ma non ha mai avuto modo di dare un'occhiata a questi racconti. C'è veramente roba di qualità...

Durante la golden age, c'è la valorizzazione massima dell'hard SF (hard science fiction). Per contrasto, successivamente, ci fu la Soft SF.
Che si intende per Hard SF? Bene o male quello detto prima, e cioè l'enfasi per il dettaglio scientifico o tecnico e per l'accuratezza scientifica. Per Soft SF, invece, si intendono quei racconti fantascientifici dove c'è più una tematica sociale, sempre basata su una plausibilità scientifica, ma dove questo tema non è predominante.
Considerate comunque che le definzioni Hard SF e Soft SF sono degli anni 60, quindi non è che sono leggi precise, è solo una catalogazione postuma da prendere con le pinze.

Dicevamo dell'età dell'oro. La nascita si identifica nel 1939, anno di uscita del primo numero di Astounding Science Fiction, rivista curata da John W. Campbell. Sotto l'ala di Campbell, escono fuori giovanissimi scrittori come Robert A. Heinlein, Isaac Asimov, A. E. van Vogt, Fredric Brown e altri. Nella sua rivista, i racconti pubblicati sono più incentrati su una fantascienza "realistica" e una profondità psicologica dei personaggi, che diventano più importanti rispetto ai libri o racconti precedenti di fantascienza, dove veniva più "descritta" la scienza e meno "vissuta" dai protagonisti delle varie storie.
Nascono in questo periodo le tre leggi della robotica, l'idea di "impero galattico", l'utilizzo della fantascienza con temi fantareligiosi. Heinlein introduce il concetto di "future history", cioè creare un mondo futuro dove costruire una serie di racconti, cosa ripresa poi anche da Asimov (con il ciclo della Fondazione e dell'Impero), da Frank Herbert per il ciclo di Dune o, moltissimi anni dopo, da G.R.R. Martin nei suoi racconti fantascientifici (raccolti in Italia nei libri "Le torri di cenere" e i "Re di sabbia").
Soprattutto, in questi anni di enorme sviluppo tecnologico, viene celebrato nei racconti e romanzi di fantascienza, il sense of wonder (senso della meraviglia) che la gente aveva nell'approccio nelle nuove scoperte scientifiche, cosa che poi scomparirà dopo la prima bomba atomica, introducendo temi più foschi e futuri meno belli per l'umanità.

Nei primi anni 50, piano piano Astounding Science Fiction inizia a perdere i suoi scrittori, perchè alcuni pubblicano per fatti propri, altri pubblicano per altre riviste e l'offerta inizia a cambiare. Tra le riviste importante di quel tempo c'è la rivista Galaxy, che proponeva una forma più letteraria di fantascienza che prendeva spunti dalla letteratura non di genere, risultando al contempo meno insistente sulla plausibilità scientifica rispetto a prima. Da qui nasce infatti una nuova fantascienza, spesso in passato confusa con altri generi, tipo il poliziesco. Le storie si svolgono in un mondo futuro, tecnologico, fantascientifico, ma è solo un contorno, mentre la storia è un giallo, o un thriller, una storia d'amore, e chi più ne ha più ne metta.
Un esempio è L'uomo disintegrato di Alfred Bester (che recensierò appena possibile), che è stato pubblicato in Italia per la prima volta nel numero 216 (nel 1953) di "Il Giallo Mondadori", e poi ripubblicato 10 anni dopo su Urania come classico di fantascienza...sotto questo genere entrano anche per esempio molti libri di Bradbury.

Successivamente, da qui, sono nate molte altre nuove correnti, come la new wave, la science fantasy di guerre stellari (la Forza alla fine è tipo la magia nel fantasy, ma in un mondo fantascientifico), il ciberpunk ecc. Tutto mescolato poi ad altri generi, rendendo sempre più labile la distinzione tra SF e altro.

Io, personalmente, resto legato alla SF dell'età dell'oro, che mi ha fatto viaggiare da giovane in mondi sconosciuti, su astronavi interstellari a lottare o vivere con alieni stranissimi...evidentemente sono così legato a questo tipo di fantascienza perchè ho iniziato con questa, ma anche se non manco di leggere anche roba più moderna, quel "sense of wonder" dei vecchi libri è irragiungibile. In fin dei conti si dice che: "L'Età d'oro della fantascienza sono i dodici anni".
Forse è vero
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
molto interessante, grazie
ad uno che ha letto solo parte del ciclo di Dune (che dopo questa introduzione non so più se continuare a considerarlo fantascienza o passare a fantasy) cosa consiglieresti, premettendo che sono in periodo di classici? verne? non so, mi ispira questo 'tipo' di fantascienza meno legata a star trek - almeno, io ho sempre associato a quel genere di roba il termine -

Perchè Dune lo vorresti considerare fantasy? Concetti espressi in Dune sono "scientificamente plausibili", come ad esempio la terraformazione di Dune stessa. Non mi ricordo termini fantasy in Dune, anche se l'ho letto molto tempo fa. Considera comunque che è un libro degli anni 60, quindi è già soft SF, forse ti ha tratto in inganno il fatto di non aver letto il secondo pezzo che ho postato ora, ma metterlo tutto insieme mi sembrava troppo WOT per pensare che qualcuno potesse leggerlo davvero.
Strar Trek anche, considera, è molto verosimile, dato che alcune cose descritte nei primi film, sono poi divenute realtà, tipo i tablet, ma qui parliamo comunque si una serie televisiva, entriamo in un altro ambito.

Se non hai letto comunque mai altro, ti consiglio, come fatto a Ostregone, di iniziare con i racconti, tipo i prmi volumi di "Le grandi storie della fantascienza".
Altrimenti, di classici direi Io, robot di Asimov, oppure Fahrenheit 451 o cronache marziane di Bradbury, Fanteria dello spazio o Universo di Heinlein, Nascita del superuomo di Sturgeon, L'uomo disintegrato, di Alfred Bester. Questi sono i primi che mi vengono in mente tra i classici per avvicinarsi alla fantascienza, che comunque è un genere che deve piacere, e secondo me i racconti sono il miglior modo per capire se come genere può interessare anche in un romanzo lungo
 

davr

Chosen one
sì, non avevo letto la seconda parte, non l'avevi ancora postata :sisi:
inoltre Dune ora che mi ci fai pensare è abbastanza scientifico in alcune cose, per esempio la geologia del pianeta e se non ricordo male il clima
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Beh pure i viaggi spaziali, alla fine, e i mentat. Tutta roba che magari non è scienza da un punto di vista strettamente semantico ma rimane comunque un aspetto para-scientifico. Vedi la spezia, ovviamente. Anche perchè in Dune, alla fine, pure le cose più "magico-superstiziose" alla fine sono sempre ricondotte a qualcosa di concreto (Bene-Gesserit ftw!).
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
Ho trovato lo scritto piacevole e interessante, complimenti Shaka.
Una domanda che vorrei farti è questa: qual è il tuo parere sull'opera P. K. Dick e sul suo ruolo all'interno del genere?
 

Shaka

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Fantacalciaro
Si richiede infatti la plausibilità, non la realizzabilità, e con la teoria delle stringe ormai è tutto plausibile :look:

Ma c'è un modo per caricare un file direttamente da forum o bisogna hostarlo per forza da qualche parte? Non ho un account su nessun servizio di Hosting è vorrei postare un racconto.
Help me
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Ma fattelo un dropbox e passa la paura. Mi sa gli allegati erano stati disattivati per evitare che consumassero troppo spazio e banda nel momento in cui vengono visualizzati (soprattutto immagini). Al massimo passamelo via mail e lo carico sul mio dropbox e lo linko qui.
 

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
Una domanda che vorrei farti è questa: qual è il tuo parere sull'opera P. K. Dick e sul suo ruolo all'interno del genere?

ci sarebbe bisogno di un forum dedicato solo a lui

@Shaka : leggerò con interesse

Nel marasma della fantascienza non bisogna dimenticare le edizioni Urania che nascondono delle volte piccole perle
 

Shaka

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Fantacalciaro
Ho trovato lo scritto piacevole e interessante, complimenti Shaka.
Una domanda che vorrei farti è questa: qual è il tuo parere sull'opera P. K. Dick e sul suo ruolo all'interno del genere?

Dick ha iniziato a scrivere fantascienza alla fine dell'eta dell'oro, ed è uno dei primi ad aver cambiato il genere proponendo una fantascienza meno rigorosa e basata su temi differenti. I romanzi di Dick utilizzano mondi fantascientifici come sfondi delle sue storie, ma le tematiche, come è tipico dei libri di quegli anni, sono le più svariate. Lui stesso dice degli autori di fantascienza:

Mi dispiace dirlo ma gli scrittori di fantascienza non sanno nulla. Noi non possiamo parlare di scienza perché le nostre conoscenze al riguardo sono limitate e non ufficiali, e solitamente la nostra finzione è terribile

quindi direi che non era proprio d'accordo con quello che pensava ad esempio Asimov

Nelle sue storie c'è molta religione, pessimismo, utilizzo di droghe, problemi psicologici dei personaggi...è tutto molto dark. Se si va a ben vedere l'opera di Dick si scopre che è stato anche un precursore dell'epoca in cui viviamo, prendendo ad esempio il concetto di importanza manipolativa dei mass media. E' stato, a mio modo di vedere, l'autore più importante in quegli anni per una rivalutazione differente della fantascienza, insieme a persone come Bradbury. Ha iniziato a dare la svolta al genere, creato nuove tematiche, anticipato il ciberpunk, spaziato molto con la fantasia e i mondi paralleli (tipo "La svastica sul sole"). La sua opera all'interno sella soft SF ha un ruolo importantissimo perchè, con qualità, si è staccato dal passato rivoluzionando tutto ma senza rinnegare troppo. Consideriamo che la fantascienza fino a quegli anni era molto di genere, quasi non era considerata letteratura. Dick (e altri) hanno avuto il merito di farla evolvere e permettere di conseguenza, di rivalutare anche capolavori del passato, che prima forse erano passati troppo in sordina.
Dick va letto, assolutamente.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
ci sarebbe bisogno di un forum dedicato solo a lui

Si, in effetti...mi ricordo che tu ne eri grande estimatore, sarebbe interessante il tuo parere, più del mio secondo me, che comunque venero di più Asimov :asd:

Nel marasma della fantascienza non bisogna dimenticare le edizioni Urania che nascondono delle volte piccole perle

Gran parte della mia biblioteca fantascientifica è composta da libri di Urania Collezione, che è in pratica una cernita dei migliori libri Urania usciti. Ho l'abbonamento dal 2005 e per 42 euro l'anno mi spediscono a casa mensilmente un libro. Si trovano anche in edicola ogni mese a 5,90 euro
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Figli di puttana i tizi dell'Associazione Editori. Nel mio public ho FIOTTE di roba sotto copyright, tipo tutti i manuali di pathfinder, album, numeri in pdf di internazionale. Non mi avevano mai levato nulla.

Attento Shaka che il tuo link rimanda ancora al dropbox.
 

Epitaffio

SoHead Technician
Si, perchè incollando sopra all'editor avanzato cambia il testo, non il link. Devi usare l'editor di testo
 
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