ti citerò un paio di esempi che, personalmente, mi hanno un po' annoiato:
- la "filosofia di vita" espressa attraverso Dadina (nelle due scene ambientate nel suo studio, e soprattutto nella seconda)
- la scena della suora che insegue i bambini con la musicona sotto (il concetto era già stato espresso attraverso il bellissimo, semplice sorriso di Jep alla fontanella quando sente i bambini ridere, a inizio film)
- la scena della Contessa Colonna che al rientro passa a vedere la sua culla e a sentire la sua Storia, col violino a manetta
- la scena della Santa sul terrazzo coi fenicotteri .
in generale, la pesantezza non è tanto nelle singole battute o scene, ma nel complesso: c'è troppa letterarietà nei dialoghi, troppa ricerca di profondità ad effetto, che contagia anche la regia (imho ci sono persino troppi dolly).
non a caso, i personaggi che mi sono piaciuti di più sono alcuni degli amici di Jep, (Romano, Lello Cava e sua moglie, ma anche Ramona) e le scene migliori quelle in cui non c'è tentativo di inculcare nel pubblico la tutto sommato manichea visione del mondo dell'attuale Sorrentino (tutte le scene delle feste - tutte perfette - la scena del chirurgo plastico con il sempre ottimo Popolizio, la scena della performance artistica "todorecto contra el muro", per citarne alcune).