GDR La gioia della Seconda Colazione

Last Century

Ninja Skilled!
C'era una leggenda, forse ibrido di verità invero, che voleva il piccolo popolo hobbit avere doppi o tripli pasti rispetto a quelli in essere nelle altre culture. Una cosa senz'altro straordinaria, specialmente se vista con gli occhi di un elfo la cui temperanza e morigeratezza rendevano difficile immaginare sittante abbuffate. Nondimeno, visto il recente passaggio di consegne del Conte, Carnil aveva chiesto ad Aneirim Domabelve di intraprendere una piccola missioncina diplomatica in quel della Contea, saggiando con mano usi e costumi nonché assicurandosi che i commerci fossero andati a buon fine.

L'eldar, quindi, accompagnata da alcuni cavalleggeri, si era messa in viaggio traversando rapidamente i territori delle Spriggan e poi allungando in quelli Ducali, evitando le zone di conflitto di Camania fino ad arrivare alle porte di Solesplendente. Qui, come era usanza, gli eldar attesero fuori dalla porta di essere invitati ad entrare, dopo essersi chiaramente presentati alle guardie del varco.

A parlare fu solo Aneirin. - Salve a voi, soldati. Io sono Aneirin Domabelve, prima cacciatrice del Minnonar e vengo da parte della mia gente per porgere i saluti al nuovo Conte e assicurarmi che i commerci siano andati a buon fine. - poi indicò i compagni. - Porto con me anche alcuni uomini, dovendo attraversare lande perigliose, ma possono restare fuori dalla città se necessario. -

@Zoolander @Silen Giocatina per alzare le relazioni con la Contea.
 

Zoolander

Useless Member
Accanto al vialetto che portava ad uno degli accessi alla collina erbosa sotto cui si trovava il palazzo del conte, nel giardino, proprio accanto alla staccionata dipinta di fresco, stava un cartello vecchio ormai di un paio d'anni che recitava
"NON SI ACCETTANO RITARDATARI, SCOCCIATORI O LONTANI PARENTI"
Il vecchio Gaffiere, giardiniere del conte e del conte precedente, e a sua volta fiero figlio e nipote di giardinieri, aveva piantato quel cartello lì due anni prima, alla vista della delegazione squadró loro e poi il cartello ed infine, tirato un sospiro e un "Umpf!" piuttosto irritato, tolse il piccolo cartello e tenendolo appoggiato sulla spalla si avvicinó
"e di grazia voi chi sareste spilungoni, e cosa volete dal padrone" il vecchio Gaffiere era decisamente un burbero scontroso ma... Come diceva sempre il conte... "non vi è mano che coltivi le patate meglio di quelle del gaffiere" per cui la scontrosità era stata sempre perdonata, per quello è per le caldarroste, che in tutta la contea era risaputo nessuno sapeva far saltare nel burro con lo zucchero al pari di lui
 
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