GDR LA GAZZETTA SOHEADDIANA- Tutto l'arancione della vita

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 12/10/2016

GIOCATORI DA TENERE D'OCCHIO
In questo pre-stagione animato dal mercato estivo andiamo ad analizzare il giocatore di ogni squadra che secondo noi potrebbe rivelarsi una "sorpresa" e decidere le sorti della sua squadra.

ATLETICO LA BARRIERA - STORIONI
Il giovanotto è cresciuto benissimo sotto l'ala protettiva di mister Sciacca e soprattutto allenandosi con un fuoriclasse come Carsten. Questo potrebbe essere l'anno della consacrazione ai più alti livelli, anche se lo scarso uso dei lanci lunghi da parte dell'Atletico gli sta facendo un po' perdere il piede adatto per quel ruolo. In compenso, ha guadagnato ancora sotto il profilo del gioco palla a terra, adattandosi agli uno-due preferiti dai compagni di squadra, Zamo su tutti.
A9rBguKTqlE.jpg


BORUSSIA BILDUNGSROMAN - SANCHEZ
Arrivato dalla Dinamo l'anno scorso, Sanchez è esploso sotto la guida di Lukàcsz grazie all'impiego più o meno costante dietro a Dessen e Musthaid, che hanno plasmato il messicano in una macchina da assist. Probabilmente uno dei migliori acquisti dei teutonici nella passata stagione, Sanchez ha ancora notevoli margini di crescita, soprattutto grazie al fatto che Zamato potrebbe schierarlo ancora più spesso vista la sua attitudine offensiva. Sanchez copre poco, preferendo aggredire la trequarti e smarcare una punta in area di rigore.
10marcelo.jpg


BULLDOGS UNITED - GUGLIA
Il giovane difensore si è fatto più volte notare per la capacità di colpire di testa su calcio piazzato, risolvendo più di una partita complicata in favore della sua squadra. Giovane e ancora perfettibile in fase di copertura, Guglia è tuttavia già titolare nei Bulldogs e sono in molti a scommettere su una sua crescita importante in questa stagione. Del resto può solo migliorare, e nel frattempo rappresenta un pericolo per gli avversari su calcio piazzato.
alessio-romagnoli-ac-milan_3770345.jpg


CERBERUS FC - BULKAT
Dopo un'altra stagione passata a lanciare palloni in area di rigore con i suoi cross dalla fascia destra, Bulkat si è ormai imposto come uno dei migliori terzini della SFL. Imparando dal fenomeno Santos, Bulkat fabbrica occasioni da goal a ciclo continuo ed ha contribuito non poco all'ascesa del Cerberus di Ferrari nella passata stagione.
philipp_lahm-753.jpg


CSKA PSYCHEDELIA - CASTRO
Siamo tutti curiosi di vedere il primo cubano della storia ad esordire in SFL: non solo per la nazionalità ma anche e soprattutto perché nella scorsa stagione in SCL Castro ha dimostrato un'impressionante crescita nella fase di impostazione del gioco. Grazie agli insegnamenti di Bosch, infatti, il centrocampista ha unito una grande capacità nel passaggio corto di prima, aggiungendolo al suo personale repertorio da incontrista ed aprendo nuove possibilità alla squadra. Occhi puntati su di lui, quindi, perché secondo noi può stupire tutti.
socratesheadband.jpg


DINAMO DEGRADO- KRISTIC
Il giovane terzino della Dinamo, uscito dalle giovanili un paio di anni fa, si è presto imposto all'attenzione degli addetti ai lavori grazie alle sue fughe sulla fascia, spesso seguite da cross precisi e pericolosi. L'irruenza giovanile non l'ha ancora abbandonato, ma il piede davvero sopraffino lo sta consacrando nell'Olimpo dei crossatori e ci aspettiamo molto da lui anche quest'anno.
darmian.jpg


SC VIRTUTE- JOURDAN
Uno dei difensori più forti, se non il più forte in prospettiva, è stato scoperto da Cerretani e si è presto imposto come perno difensivo della Virtute nella stagione passata, conclusasi con una meritata salvezza. Jourdan marca benissimo sia a zona sia a uomo, ma è ancora acerbo nella gestione dei calci piazzati, dove spesso contano mestiere ed esperienza. Comunque un preziosissimo asset per Cerretani e la Virtute, sia nell'immediato sia per il futuro.
Thiago+Silva+Paris+Saint+Germain+FC+v+RSC+bqzMUhTEXPcl.jpg


SPORTING U.B.A. - DUMITRU
Arrivato un po' in sordina, Dumitru si è imposto presto come cardine difensivo dello Sporting U.B.A. al punto da prendere in consegna l'eredità di Marcantonio senza particolari problemi. Sempre puntuale e capace di non concedere un solo centimetro ai molti individualisti in giro per la SFL, Dumitru è un leader silenzioso che evita la ribalta e si "limita" a contribuire alla miglior difesa della scorsa stagione. Ci aspettiamo da lui un'altra annata di lavoro duro e sporco, con pochi acuti ma con quella costanza che trasforma un buon difensore in un vero e proprio custode dell'area di rigore.
BOrUrdECYAAxtFU.png


US VERTICALE - NORSK
Il silenzioso norvegese corre sulle ali del Verticale da cinque anni, ed ha sempre rappresentato una delle armi più efficaci del gioco di Zamato grazie alle sue penetrazioni in area di rigore, alle quali è spesso seguito un goal pesante. Veloce, tecnico e sempre a caccia di spazi da aggredire, Norsk è un'ala "zamatista" pura. 38 presenze, 15 assist e 16 goal sono il biglietto da visita di una delle ali più forti della SFL e dalla quale ci aspettiamo nuove meraviglie anche quest'anno nonostante il cambio di guida tecnica.
Krol_Ruud_title.jpg


AC NUOVA AMERICA - YUPANQUI
Il nuovo arrivato in SFL, fresco fresco di TOP 11 SCL, è un giocatore tecnico abituato a dettare i tempi della manovra nonostante la giovane età. Ha avuto un exploit straordinario la scorsa stagione duettando spesso col compagno di reparto congolese Kisanga, e conta di ripetersi anche nella massima serie. Al contrario del compagno, Yupanqui non lascia spesso la trequarti per spingersi verso l'area, preferendo sfruttare la sua visione di gioco per scardinare la difesa avversaria con un passaggio ben calibrato. Decisamente un giocatore molto maturo per la sua età, prezioso per qualsiasi squadra.
uid_ea4394b907df7a37e24c712248508e891405299128598_width_620_play_0_pos_0_gs_0_height_348.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 13/10/2016

UNO SGUARDO AI GIOCATORI SUL MERCATO
Dopo aver esaminato i giocatori più promettenti della SFL, andiamo ad esaminare anche i possibili "colpi grossi" tra i giocatori messi sul mercato quest'estate, cercando di trovare fra loro quelli che infiammeranno le buste estive.


PORTIERE: HIGUERA
L'eclettico e spettacolare Higuera si è rivelato al grande pubblico nel recente campionato sudamericano vinto dalla sua Colombia anche grazie alle sue punizioni ad effetto. Sempre sopra le righe, mai prevedibile, Higuera alterna parate eccezionali a clamorose papere, ma non manca mai di divertire e stupire il "suo" pubblico.
rene_higuita_futbolista_colombiano.jpg


DIFENSORE: DI STEFANO
Sguardo severo, baffoni d'ordinanza e disciplina ferrea: Di Stefano può indifferentemente ergersi a pilone di sostegno di una difesa a zona o perseguitare un singolo avversario senza concedergli spazi. Un decennio di militanza nel campionato italiano gli è valso un vasto bagaglio di esperienza, rendendolo un acquisto di grande valore per qualsiasi squadra della SFL nonostante abbia già 30 anni.
Bergomi_Inter_1982-290x290.jpg


TERZINO: KYORAKU
Il versatilissimo terzino giapponese Kyoraku è stato più volte accostato a varie squadre della SFL, ma finora non è arrivata nessuna offerta concreta per lui. Confidiamo nel fatto che questa sia la stagione buona per vederlo calcare i campi della massima serie, cosa che meriterebbe in virtù delle sue doti sia difensive che offensive. Unico difetto: il suo cross non è niente di ché.
6877841_orig.jpg


MEDIANO: ROMANESCU
Malgrado l'età, il ringhioso mediano romeno è ancora in grado di coprire la difesa come un mastino che difende la casa del proprio padrone. Duro ma raramente falloso, Romanescu aspetta soltanto una squadra cui faccia comodo un mediano senza fronzoli, magari per proteggere una difesa ballerina. Sul mercato c'è poco di meglio.
2768.jpg


CENTROCAMPISTA: JURAJ
Il croato si è fatto una fama di giocatore praticamente infaticabile ma prono a spettacolari "tuffi" quando i suoi marcatori provano a fermarlo con la forza. Dotato di grande visione di gioco e specialista degli uno-due veloci, Juraj aspetta una chiamata in SFL da quando è salito alla ribalta nell'ultima stagione. Poco adatto ad un gioco fatto di palle lunghe, Juraj non è eccezionale neanche nel pressing, ma una squadra che punta molto sul far girare il pallone può trovare nel croato un ottimo acquisto.
5fdeac19-95aa-4cee-96e4-ac9d350eba40-2060x1425.jpeg


TREQUARTISTA: SCIABOLA
Trionfalmente accolto in Inghilterra due anni fa, Sciabola si è fatto strada a colpi di goal grazie alle sue devastanti incursioni in area, solitamente sfruttando la sponda degli attaccanti. Sciabola non torna praticamente mai a difendere a metà campo, preferendo gli spazi della trequarti e l'organizzazione di una manovra offensiva che inevitabilmente si risolve in un suo tiro in porta. Sciabola preferisce le triangolazioni corte e rapide alle giocate eleganti, credendo fermamente al fatto che la strada più corta fra lui e il goal sia una linea retta. Fisicamente inesauribile e con ancora ampi margini di miglioramento, secondo noi Sciabola potrebbe presto accasarsi in SFL.
Steven-Gerrard.jpg


ALA: MAURI
Se Sciabola preferisce finalizzare l'azione, Mauri è un amante del lancio lungo a smarcare la punta. Quanto Sciabola è bravo negli spazi ristretti, tanto Mauri è straordinario a cercare lo spazio e mandare il pallone dove vuole. I due si sono spesso scontrati in Premier League, e ora anche per Mauri si fanno sempre più forti le sirene della SFL. Per un piede fino come il suo non mancheranno di certo le offerte...
i


ATTACCANTE: M'BARE
Salito di quotazione di continuo negli ultimi due anni, M'Bare si è finalmente imposto all'attenzione dei media nell'ultima stagione nonostante la mancata promozione in SFL della sua squadra. Punta centrale pura, predatore d'area ma anche di fuori area grazie al suo potente tiro, M'Bare aspetta solo una squadra che sappia metterlo a tu per tu con un difensore avversario, o magari direttamente davanti al portiere. Dotato di dribbling ubriacante, senso della posizione e tiro micidiale, se venisse acquistato da una squadra di livello potrebbe ambire al titolo di capocannoniere della prossima SFL.
weah7.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 29/9/2016

ANALISI E CONSIDERAZIONI PRE-STAGIONE
Il dualismo Sporting-Borussia pare ormai impostosi nettamente sulla scena, ma il ritorno del Cerberus ha impedito ai due litiganti di dominare del tutto la stagione, strappando un secondo posto e componendo una nuova triade di testa. Dietro di essa si affollano squadre arrivate ormai tutte allo stesso livello, fra le quali spicca però un Verticale in netta ascesa.

Le nuove arrivate si troveranno di fronte un compito improbo, data la mancanza di squadre anche vagamente a rischio retrocessione come potevano essere il Marciano o la Legio l'anno scorso. Sarà dura per Virtusa e CSKA, ma le neopromosse sembrano affrontare il compito con la giusta determinazione.


SPORTING U.B.A.
Allenatore: Randolfo Lerici (Ostrègone)
Divisa Casa/Trasferta:
hzWLZdM.png
NNdGoFP.png


I neolaureati Campioni della SFL hanno a disposizione un organico micidiale, pieno di campioni e privo di veri punti deboli. La miglior difesa della scorsa stagione è ancora al suo posto nonostante l'età di Marcantonio, ed è ancora protetta da un Morgan che prova ad insidiare il primato di Prajak nel suo ruolo. Grandissima qualità a centrocampo, con due sole note stonate: Saveljinas è in rotta completa con la società e Morrison è alla soglia dei 30 anni. Il resto del reparto è comunque impressionante per qualità, guidato dalla triade Cameron-Bordino-Kalainen. Zizka e Kebab seguono a ruota, pronti per l'impiego, e nella trequarti giganteggia uno Stojakovic MVP stagionale nel suo ruolo per il secondo anno di fila.

L'attacco, che sulla carta è forse il reparto più impressionante, non ha tuttavia convinto al 100% la passata stagione. Arkhan, Darebo e Saoj non hanno reso quanto potevano, soprattutto il camerunense che la scorsa stagione aveva fatto faville. Il trio, coadiuvato dal sempre utile Niru, è pronto a far ricredere gli scettici in questa nuova stagione a suon di goal: Arkhan ha già detto che vuole il bis.


CERBERUS FC
Allenatore: Carletto Ferrari (-Artik-)
Divisa Casa/Trasferta:
wZUTfQ2.png
iJ3F2j9.png


Il redivivo Cerberus ha reagito alla "cura Ferrari" con un inaspettato e meritato secondo posto, nonostante il solito calo invernale ormai apparentemente fisiologico per l'esperto allenatore. La squadra è in grado di giocare palla a terra o con lanci lunghi, per i quali può sfruttare meglio i suoi abili terzini. Bandenere si è imposto come guida tecnica in campo, con il solo Yague ad avvicinarsi al suo talento, mentre alle sue spalle Spacek copre una difesa corta ma solidissima, anche se un po' avanti negli anni. Ancora dietro torreggia Saracinescu, due volte miglior portiere della SFL, e a buon diritto. La trequarti è forse la zona di campo meno curata della rosa, con il solo Ylmaz che ha visto un utilizzo più o meno regolare (soprattutto nella seconda parte della stagione; si mormora di un faccia a faccia fra il turco e Ferrari dopo la pausa invernale). Alonso e Delgado appaiono fuori dagli schemi, mentre Sanjuro è l'eterna riserva del fantasista turco. Anche in attacco due titolari e due riserve: Biggio-Ramòn contrapposti a Serratore-Espanillo (lo spagnolo in pesante involuzione).

Una squadra fatta quindi da individualità eccelse con riserve non all'altezza insomma, che può soffrire il doppio impegno Campionato-Coppa e deve quindi pensare a lungo termine a meno che nel mercato non faccia le scelte giuste. Di buono c'è che dalla mediana in giù le sicurezze abbondano, quindi Ferrari può concentrarsi sul rinforzare il centrocampo.



BORUSSIA BILDUNGSROMAN
Allenatore: Vituccio Zamato (Decius)
Divisa Casa/Trasferta:
QLebwXE.png
1vbCrsp.png


I fondi extra chiesti per dominare la stagione si sono ritorti contro l'allenatore Johann Lukàcsz in seguito al deludente terzo posto in campionato, decretandone l'esonero a fine stagione. La dirigenza del Borussia ha stupito tutti ingaggiando Vituccio Zamato, che aveva appena fatto fare il tanto sospirato salto di qualità al Verticale portandolo al quarto posto in barba a tutti i pronostici. Ci aspettiamo quindi una virata verso moduli più offensivi, lontani dal gegenpressing di Lukàcsz, e magari una rivoluzione anche in termini di giocatori in rosa.

Ora come ora il Borussia è una squadra altamente tecnica ma che riesce a pressare a tutto campo e giocare palla a terra di prima grazie ad un nucleo di giocatori specializzati; cosa cambierà Zamato? Vedremo forse trequartisti o ali di valore da affiancare a Sanchez? E in attacco? Guderian è a fine carriera, Gallagher non ha convinto, possibile che Zamato possa provare a portare Fiorentini con sé al Borussia? La difesa e la mediana appaiono molto solide, anche se numericamente forse troppo corte; Prajak, Roberti e Cremonese sono l'invidia di tutta la SFL, ma Lenko e Braccio da Montone iniziano a risentire dell'età. Il mercato del Borussia potrebbe rivelarsi movimentato ed aprire la strada a grandi cambiamenti per molte squadre. Ci aspettiamo soprattutto un gran numero di scambi con il Verticale in virtù dei buoni rapporti fra le due società e del possibile "effetto Zamato" sui giocatori in maglia nero-arancio.


US VERTICALE
Allenatore: Rafael Toral (Sacrifar)
Divisa Casa/Trasferta:
lqHinoI.png
O9aRleN.png


Dopo essere finalmente uscito dalla solita altalena a rischio retrocessione, il Verticale si scopre squadra da alta classifica ma orfana dell'artefice della suddetta scalata: Vituccio Zamato si fa irretire dalle sirene del Borussia e lascia la squadra. Sgomento fra tifosi e giocatori, con voci insistenti di almeno 1-2 giocatori pronti a seguire l'ex-allenatore, rischiano di destabilizzare l'ambiente.

La società ingaggia però il già affermato Rafael Toral dalla Premier League inglese, dando una risposta forte ai dubbi che circondavano il Verticale. Il nuovo mister spagnolo si troverà in mano una fenomenale macchina da goal, con però evidenti lacune in fase difensiva sia a livello di rosa che di impostazione tattica. E' probabile che la squadra venga pesantemente rimaneggiata in estate per bilanciarla e renderla in grado di competere per il podio, che notoriamente è spesso appannaggio delle squadre con la miglior difesa, più che di quelle col miglior attacco. Su chi punterà la società?


ATLETICO LA BARRIERA
Allenatore: José Aureliano Sciacca (Mersault)
Divisa Casa/Trasferta:
fMoTytq.png
ocHv2Fr.png




BULLDOGS UNITED
Allenatore: Zoroastro Buscaglione (Zaratustra)
Divisa Casa/Trasferta:
kgoDvQX.png
gs9ha9t.png


Altra squadra in crisi esistenziale: dopo l'exploit del girone di andata di due anni fa, lo United ha passato una stagione travagliata da frequenti rovesci e da prestazioni discrete non coronate dai meritati punti, finendo col piazzarsi sesto in classifica. Una prestazione tutto sommato deludente, che ha portato all'esonero di mister Bartuzzieri. La dirigenza dei Bulldogs ha pensato di dare una "scossa" all'ambiente chiamando l'eclettico Buscaglione a risollevare gli animi, contando su una ripetizione dell'exploit del Marciano che si è conquistato la finale di Coppa malgrado una squadra non all'altezza.

Buscaglione può contare su un passabile blocco difensivo, un attacco davvero forte, ma il tutto collegato da un centrocampo non abbastanza ben amalgamato. Zappa e Cimone, centrocampisti fisici, fanno da contraltare al piede fino di Lannister e Van der Volle, con Ubocha jolly. Deboluccia la trequarti, con le tre ali che non hanno mai veramente convinto e con Plestikov che ha superato la soglia dei 30 anni. Si ipotizza da più parti una smobilitazione del reparto in favore di altre scelte, ma quali? Pochi grandi nomi per tentare la scalata subito o più rinforzi giovani per un progetto di lungo termine?


DINAMO DEGRADO
Allenatore: Jaime Gallagher (Taramir)
Divisa Casa/Trasferta:
Rm0aurm.png
hlIE6FB.png


Dopo la non esaltante esperienza all'Atletico, Gallagher ha trovato una nuova casa qui alla Dinamo, che ha condotto ad una salvezza tranquilla offrendo quasi sempre un buon calcio, anche se forse mancando di continuità. Non ci aspettiamo rivoluzioni quest'anno, ma la rosa è molto corta specie a centrocampo e dovranno arrivare giocatori in grado di allungare la coperta visto che quest'anno la squadra gioca anche la Coppa.

Forte dello strepitoso Chernenko, dell'affidabile Seprio e dell'astro nascente Santiago, la Dinamo si è piazzata quarta nella classifica del miglior attacco del Campionato. I palloni sono arrivati dai lanciatori del centrocampo e dai terzini, ma a metà campo i giocatori sono contati e qui sicuramente bisognerà intervenire per rinfoltire la rosa. Stesso discorso per la difesa: solida ma numericamente corta, decisamente a rischio infortuni/squalifiche/stanchezza. Gallagher avrà già pronto qualche nome? La Dinamo può puntare a qualcosa di più di una salvezza tranquilla? E i suoi talenti, resteranno o finiranno in qualche grande squadra con più ambizioni?



SC VIRTUTE
Allenatore: Jacopo Cerretani (Giafo)
Divisa Casa/Trasferta:
sxYc43C.png
f9DZm6g.png


Dopo un'inizio travolgente caratterizzato dalla capacità di Cerretani di indovinare sempre la tattica giusta, la Virtute ha iniziato a subire il ritorno delle avversarie, principalmente a causa di una rosa troppo corta nei ruoli chiave a centrocampo e che ha dovuto fare pesantemente affidamento su Caetani nella trequarti per ovviare ad uno York non al meglio. Il vecchio leone Ferdinand e l'imprevedibile Sighinolfi hanno tenuto a galla la Virtute a lungo, portando punti pesanti a casa e consentendo alla compagine neroverde di salvarsi.

Per la nuova stagione mister Cerretani può contare sul solidissimo Tzatziki, sul promettentissimo Jourdan e sul giovane Masticher, oltre che sui consolidati veterani. Un buon nucleo sul quale costruire una nuova salvezza, ma serviranno giocoforza innesti a centrocampo in grado di ampliare la scelta dell'allenatore e/o permettere di poter aumentare la densità nelle zone cruciali con riserve all'altezza del compito. Sul mercato ci aspettiamo infatti almeno un nome rilevante a centrocampo e una decisione rapida sul giovane Doria, che nella scorsa stagione non ha trovato spazi. Il futuro di Savolaks è incerto: tecnicamente non fra i migliori, ma i suoi colpi di testa hanno trasformato più di un calcio piazzato in goal pesanti.


AC NUOVA AMERICA
Allenatore: Lorenzo Agnolotti (Shaka)
Divisa Casa/Trasferta:
fxtqPI7.png
6eeA6Q7.png


I nuovi arrivati della Virtus sono una squadra a trazione anteriore grazie ad alcune eccellenze nel reparto avanzato: Herrera, Yupanqui e Kisanga sono ottimi portatori di palla e crossatori, e al centro dell'are Draganovic, Adriani e Sombra possono trasformare le occasioni in goal. Ci aspettiamo di vedere la Virtus con moduli che ne esaltino il palleggio e le capacità offensive, ma speriamo per loro che riescano a tenere il fronte contro gli assalti degli avversari per evitare di diventare un Verticale in tono minore. Il pressing a centrocampo non è infatti niente di che, e scherma male una difesa fisica ma vulnerabile nei confronti delle squadre che puntano sull'uno contro uno. He (fra i migliori difensori della SCL lo scorso anno) e Festa avranno il loro bel daffare per difendere la porta di Cannaro (o Tovaglia, i due si alternano spesso) dagli attaccanti della SFL, molto più forti di quelli che hanno affrontato finora.

La sfida per Agnolotti sarà quella di ottenere prima di tutto giocatori in grado di colmare le lacune in fase difensiva, e solo dopo, magari, rafforzare i reparti più avanzati. Occhi puntati su Etrusco e Pedone, entrambi giudicati dagli osservatori dei potenziali outsiders. Anche lo status di Herrera è rimasto spesso in dubbio: la Virtus gioca poco sulle fasce e l'argentino si è più volte trovato ai margini della squadra. Si vocifera addirittura che lo United ci abbia già messo gli occhi sopra per sostituire una delle sue ali...


CSKA PSYCHEDELIA
Allenatore: Robert Hoffmann (Rebaf)
Divisa Casa/Trasferta:
MiQhZ1m.png
GfMnkzv.png


La compagine di Robert Hoffmann si è guadagnata la promozione un po' a sorpresa grazie ad un finale di stagione ad alti livelli, puntando molto sull'equilibrio fra fase difensiva ed offensiva ed una buona copertura dietro. La mediana gode della presenza di diversi giocatori abituati a dare la caccia agli avversari, come Castro, Marshin e Scaligero; la loro azione si accompagna ad un giro palla fluido coordinato dall'olandese Bosch, tiratore dal piede fino. Subito dietro Ademir fa spesso da regista arretrato, allargando volentieri sulle fasce sulle quali si è distinto molto Thevenin lo scorso anno.

Difesa solida, spesso guidata dal terzetto Komarov-Santone-Tangheri in grado di gestire sia attaccanti "palleggiatori" che "lupi solitari". Certo in SFL si troveranno di fronte attaccanti di ben altro livello, ma non è un reparto da sottovalutare. Là davanti, invece, la rosa si restringe parecchio: tre attaccanti soltanto e nessuno che occupi la trequarti. Nella SCL l'assenza di giocatori di collegamento ha permesso al CSKA di affollare la metà campo di giocatori, soffocando il gioco altrui e creando comunque abbastanza occasioni per due attaccanti in grado di farsi largo fra i difensori. Succederà anche quest'anno? Secondo noi servirà qualche rinforzo strategico che aiuti la manovra d'attacco.


FIORENTINI POMO DELLA DISCORDIA? Sul fuoriclasse barese gli interessi delle grandi: Borussia e Cerberus su tutte. Intervista a pagina 7.

cassano3333.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 19/10/2016

PRIMA TORNATA DI CALCIOMERCATO
Grande rimescolamento quest'anno, con un'enorme quantità di scambi fra le squadre della SFL. Diverse squadre sono state ridisegnate praticamente da zero, con i nuovi allenatori che hanno rivoluzionato le loro squadre (pensiamo soprattutto a United, Borussia e Verticale) e le neopromosse che hanno cercato di adattare la propria rosa alla massima serie. Qualcuno ha già in pratica completato la rosa e può guardare con serenità alle prossime due tornate, mentre altri dovranno lottare ancora per portare a casa i giocatori giusti.

DINAMO DEGRADO
La società russocroata porta a casa la posta piena, con tutte e cinque le buste che vanno a segno e portano in squadra un giocatore per reparto. Durand porta grande esperienza nell'uno contro uno in un reparto che ha pochi marcatori a uomo; Osorio va ad affiancarsi a Valdaeren nel ruolo di incontrista; Vicario completa la mediana ponendosi qualitativamente a metà fra Vestone e Pestone; Guerrero e Puntone fanno salire decisamente il livello della squadra nella fase offensiva oltre ad avere già esperienza in SFL. Completano in quadro gli arrivi di Murray e Saveljinas, il primo con uno scambio con Piant che ha del clamoroso, e il secondo a scapito della cessione di Serasker. Si segnala lo svincolo di Fernando, difensore che non ha convinto mister Gallagher.

Complessivamente la Dinamo si rinforza a tutto campo ed ha praticamente già finito il suo calciomercato, a meno di nuovi scambi. Adesso la rosa è sufficientemente ampia, e la qualità media si è alzata ancora. Il centrocampo è ancora cortino: probabilmente vedremo la squadra giocare con quattro fra terzini, mediani e ali, sfruttando molto le fasce ed utilizzando solo 2 o 3 centrali. C'è affollamento nel reparto offensivo: qualcuno potrebbe chiedere la cessione o un prestito (Santiago?). Voto al mercato: 7,5.


BORUSSIA BILDUNGSROMAN
Zamato sembra avere già le idee chiare: con l'arrivo di Kisanga e Sciabola (per soli 26 milioni!) si aprono le porte ad un modulo col trequartista fisso, e forse anche con due trequartisti considerando che c'è anche Sanchez mentre Von Leeb sembra prossimo alla cessione. Arriva anche la stella Carsten, ma a caro prezzo: Centone + 10 milioni; il centrocampo perde qualcosa a livello di pressing ma il danese fa girare meglio il pallone e Zamato queste cose le apprezza molto. A sorpresa, l'unico giocatore che segue Zamato dal Verticale al Borussia è il mediano Marongiu, da affiancare a Prajak vista la partenza di Torremozza ed un Eugen che forse non convince. Rafforzato il settore terzini: tagliato Steglia arrivano Thevenin e Bischero dal CSKA.

Tutta la squadra è tesa verso il possesso palla, a beneficio della coppia d'attacco Musthaid-Dessen alla quale l'allenatore ha dato piena fiducia. Nessun cambiamento in difesa, corta ma solida, dove anzi parte Davout già scartato da Zamato ai tempi del Verticale. Un Borussia quindi modificato ma non snaturato, con i maggiori cambiamenti nella trequarti. In cassa restano 26 milioni, probabilmente da investire su un difensore. Voto provvisorio: 7.


CERBERUS FC
I Cerberi emergono vincitori dalla bolgia che è l'asta per Fiorentini, sacrificando due attaccanti e 40 milioni per portare l'ambito premio alla corte di mister Ferrari. Ad affiancarlo arriva anche il messicano Serrano, a formare una coppia da probabilissimi 30 e più goal stagionali. Alle loro spalle arrivano anche Barragàn, che sa anche tornare a difendere, e Strader, onesto mestierante della trequarti. Foglio di via, invece, per l'eterno incompreso Fernao e per l'operaio Batraci, mentre Delgado va a cercare spazio alla Virtute e Sanjuro passa al Verticale.

Sebbene questo ponga il Cerberus fra le squadre con la fase di finalizzazione più temibile, è comunque un po' poco come mercato considerando che in cassa restano solo 22 milioni. Difesa e centrocampo sono piuttosto corti e Spacek non può giocarle tutte. L'acquisto dei trequartisti, inoltre, rischia di "sprecare" l'abbondanza di lanciatori (Bulkat, Santos e Bandenere). Ci aspettavamo l'arrivo di un'ala e magari un altro lanciatore a centrocampo. Per ora il voto è 6,5.


SPORTING U.B.A.
Un mercato silenzioso, quali delicato, ma che porta a casa due pezzi grossi: Mackintosh e Pedone. Le sostanziose buste dello Sporting sbaragliano la concorrenza, ma il calciomercato biancorosso sembra esaurirsi in questo, se si esclude la partenza dello scontento Saveljinas e di Kléber. Tutto sommato ci aspettavamo molto di più, anche se la rosa a disposizione di Lerici è già forte di suo. In cassa ci sono comunque ancora 72 milioni da spendere, e forse non averli spesi tutti subito si rivelerà una tattica vincente... Voto: 6.


US VERTICALE
Saremmo curiosi di sapere il parere di Zamato sulla "Rivoluzione Toraliana" che ha squassato il Verticale trasformandolo in un cantiere neroarancio. I movimenti, perlopiù scambi con altre squadre della SFL, sono troppi per esaminarli in dettaglio, quindi faremo un discorso generale. Il nuovo allenatore potenzia la fase difensiva con un ottimo difensore, due terzini agili e un ottimo portiere. A centrocampo arrivano due lanciatori, segno che potremmo vedere un Verticale meno limitato nell'impostazione del gioco. L'attacco perde Fiorentini, ma arrivano l'ottimo Ramòn e l'utile riserva Serratore. Desta scalpore invece la cessione di Murray per Piant + 5 milioni: a detta di molti una mossa sbagliata. Pareri contrastanti anche sulla cessione di Oltremare, Marongiu e Malatesta.

In sostanza il Verticale è stato rifatto daccapo, ma non ci sembra sia migliorato davvero. Sicuramente è più sicuro dietro, ed altrettanto sicuramente è meno prevedibile, ma il valore assoluto non ci sembra cambiato di molto. L'attacco, anzi, appare inferiore a quello di inizio estate. Ma attenzione: Toràl ha ancora 95 milioni da spendere, abbastanza soldi da farci ricredere. Voto provvisorio: 6-.


ATLETICO LA BARRIERA
Ecco arrivare, secondo noi, il "vincitore" di questa prima fase: Tarli e Marcomanni hanno lavorato duro per portare alla Barriera i giocatori giusti ed è giusto riconoscerne i meriti. Per un Carsten che se ne va arriva un Centone perfetto per gli schemi di Sciacca. Per un Van Leken e un Lazarov che volano verso lidi meno gelidi arrivano Oltremare ed Etrusco. Per uno Stondi e un Singh che partono, arrivano due pezzi da 90 come Astes e Di Stefano. Via Metzayner, ecco Franchino che sa anche difendere. La Barriera potenzia tutti i reparti tranne l'attacco, dove comunque trattenere Terrasina è già un successo.

Da tutto questo ne esce un Atletico molto rafforzato, ancora più tecnico a centrocampo ed ancora più solido dietro, pronto per un 4-4-2 pragmatico o un 4-3-1-2, o col mediano davanti alla difesa. Certo manca l'imprevedibilità che possono dare 1-2 lanciatori a centrocampo, e si dà per scontato che la palla andrà raramente verso le fasce, ma i Corvi possono giocarsela palla al piede contro chiunque. Voto: 8.


AC NUOVA AMERICA
Al gioco delle buste o vinci o muori. La Virtus non è morta, ma non sta neanche benissimo: la squadra è stata smantellata dal centrocampi in su, ma la mole di soldi incassata non ha portato in squadra i giocatori voluti dall'allenatore. Clamorosa la vendita contemporanea di Herrera, Yupanqui e Kisanga, i più talentuosi della rosa. Incredibile che Yupanqui sia stato addirittura svincolato, incassando metà scarsa del cartellino del miglior trequartista della scorsa SCL... Via anche il miglior terzino (Colombi) e il centrocampista più duttile (Etrusco). E' vero che arrivano Sighinolfi e, soprattutto, M'bare, sistemando l'attacco, ma dietro ci sono dei vuoti molto pesanti che il solo Crowe fatica a coprire. Meglio la difesa, dove arrivano Bendato e Kléber (ma 26 milioni non sono un po' tanti?), ma secondo noi la Virtus deve ancora intervenire pesantemente.

Fortunatamente per mister Agnolotti le casse traboccano di soldi: 102 milioni, più di quelli con i quali la Virtus ha iniziato il mercato, e ci sono ancora tanti nomi sul mercato. Secondo noi potrebbe arrivare un altro difensore (o forse un mediano) e un trequartista. Chissà: magari ci sarà il clamoroso ritorno di Yupanqui... Voto: 5.


SC VIRTUTE
I neroverdi si muovono guardinghi nel mercato, perdendo alle buste ma piazzando qualche scambio interessante. Herrera e Delgado vanno ad arricchire le fasce, Serasker e Malatesta il centrocampo e il versatile Sombra sostituisce il partente Sighinolfi. Parte anche Luizo, che non ha mai convinto appieno Cerretani, e l'impaziente Doria proverà a crescere al CSKA.

La Virtute aumenta le opzioni a disposizione di mister Cerretani donandogli abili crossatori e un lanciatore d'eccezione come Serasker. Meno prevedibilità, ma manca il peso offensivo dopo la partenza di Sighinolfi: Ferdinand inizia ad essere anzianotto e Sombra non è ancora pronto forse per prendersi le luci della ribalta. Con 67 milioni a disposizione, comunque, c'è ampio margine per migliorarsi ancora. Voto: 6,5.


CSKA PSYCHEDELIA
La volenterosa neopromossa si getta nel mercato della SFL con la sicurezza di un vecchio pescecane, portando a casa qualche colpo davvero clamoroso come l'ala Mauri, accostata a club di ben altra caratura ed ambizioni. Ad affiancarlo arriva anche Massena, e adesso chi affronterà il CSKA dovrà presidiare bene le ali! Rafforzata anche la fase di copertura con l'acquisto del togolese Bombo, mentre fra i pali a deliziare (o tormentare) il pubblico ci sarà nientemeno che Higuera. Il portiere-fantasista ha accettato la cospicua offerta, attirato anche dal particolare ambiente del CSKA, e ci aspettiamo di vederlo spesso titolare. A farne le spese è il fido Barten, insieme a Pialla e Brivos, svincolati per mettere insieme i 30 milioni necessari per l'acquisto del nuovo portiere. A fare scalpore è però la vendita dell'intero parco terzini, che tante gioie aveva regalato la scorsa stagione.

Il CSKA ha aumentato il suo potenziale di gioco e quello offensivo, ma è ancora pericolosamente "leggero" in difesa. Per una squadra che la scorsa stagione ha puntato molto sul non subire troppe reti l'impatto dei campioni della SFL potrebbe tradursi in vagonate di goal, a meno che Higuera non sia costantemente in serata buona... Comunque un buon mercato: voto 7.


BULLDOGS UNITED
Come Toràl al Verticale, Buscaglione rivoluziona la squadra smantellando il centrocampo e rimpiazzandolo solo parzialmente, in favore di più giocatori in ruoli intermedi. Se ne vanno dunque Latoni, Ubocha, Van der Volle, e Manfredi, con le ultime due cessioni che lasciano a bocca aperta i tifosi. Arrivano in compenso il prospetto d'oro Gallo strappato ad una nutrita concorrenza (53 milioni in busta!) e il solido Ribeiro, con il roccioso Romanescu a coprirgli le spalle. Tortiglioni viene tagliato dopo un'annata deludente e rimpiazzato col talento Longbottom arrivato dalla SCL. Castellozzi saluta lo United, ma non arrivano rimpiazzi in difesa.

"Rischioso" è la parola che più ci sembra adatta al mercato di Buscaglione: con un centrocampo corto e che rischia il "né carne né pesce" (pochi lanciatori e pochi giocatori bravi a far girare palla), e una difesa non irresistibile, i dubbi sono molti. Certo è possibile, giocando magari con un doppio mediano, intasare la metà campo e frustrare gli avversari, ma non è facile. Ci riuscirà lo United? Non ne siamo sicuri. Voto: 5,5.


PARLA ASTES: "Atletico già al livello delle grandi". Il centrale difensivo appena arrivato nel profondo nord ostenta sicurezza a pagina 7.

bonucci.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 19/10/2016

SECONDO ATTO DEL CALCIOMERCATO
Pochi movimenti in questa seconda asta: gran parte delle squadre sono riuscite a completare la rosa nella prima fase e si sono tirate fuori dalla bolgia delle buste. Il Borussia porta altri due giovani promettentissimi alla corte di Zamato, nella speranza di fargli forgiare altri futuri campioni, tagliando un paio di esuberi (Umberti e Von Leeb). Mossa a sorpresa di Ferrari che svincola Espanillo rimanendo con sole 3 punte (fortissime, per carità) per racimolare i soldi necessari per Mazzone e Stanichev, rocciosi mastini della mediana.

Tutto tace in casa Sporting, forse c'è in programma di sfruttare il peso economico nell'asta invernale. Il Verticale porta a casa l'ecuadoregno Armando Jesus, rinforzando ancora la difesa. Gran colpo della Virtute che porta a casa Tagliapietre in difesa e l'esperto Polacci a centrocampo.

La parte del leone la fa, ovviamente, l'AC Nuova America: arrivano ben 7 giocatori, fra i quali spiccano Montreàl e due ali piuttosto forti (Zengen e Sesto) ad indicare un probabile futuro modulo che sfrutti le fasce. Possibile tridente nella trequarti Zengen-Sesto-Crowe? Difficile ma non impossibile. La Nuova America chiude i numerosi "buchi" rimasti dopo la prima asta, anche se la scelta di svincolare Pedone è forse azzardata: il ragazzo sembrava promettere bene e forse era possibile piazzarlo al Borussia dove Zamato potrebbe apprezzarlo. L'arrivo di Trucinskas apre la possibilità di schierare un centrocampo adatto ai lanci lunghi in tandem con McAllister, ma sarebbe un centrocampo fragile e non ci sono, alle spalle, terzini in grado di supportarlo.

In vista delle ultime buste, diversi giocatori svincolati si sono fatti vivi a mezzo stampa per far sapere le proprie preferenze: Van der Volle, bruscamente congedato dallo United, cerca un posto in una squadra di vertice. Yupanqui ha il dente avvelenato contro la Nuova America e fa sapere di volersi accasare al CSKA, sognando forse di risultare decisivo in uno scontro-salvezza. Clarkson ha esternato le sue perplessità sulla retroguardia dello United, proponendosi a mister Buscaglione come possibile guida del reparto.


"A Buscaglione serve un leader là dietro, e io sono l'uomo giusto." Clarkson si candida per un posto nel Bulldogs United, a pagina 7.

che-fine-hanno-fatto_1046566Photogallery.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 30/10/2016

ANALISI SQUADRE POST-MERCATO

DINAMO DEGRADO
Gallagher ha deciso di cambiare relativamente poco, rinforzando la squadra in alcuni punti senza snaturarla e senza cercare maggiore complessità tattica. L'arrivo del terzo mediano apre le porte ad un modulo con due giocatori davanti ad una difesa a tre, magari con due terzini a spingere sulle fasce e buttare palloni in mezzo; in questo caso però avrebbero fatto comodo uno o due dei terzini sul mercato (Blanco e Barros su tutti). Guerrero è un'altra forte aggiunta sulle fasce e penso lo vedremo spesso titolare. I maggiori rinforzi sono però arrivati in attacco: Puntone e Murray alzano decisamente il livello del reparto avanzato, ma lo svincolo di Seprio lascia un buco tra gli attaccanti in grado di vedersela da soli contro una difesa schierata. Tutto sommato la Dinamo resta sullo stesso livello dell'anno scorso relativamente alle concorrenti. Può certamente inserirsi nella lotta per il quarto/quinto posto, e chissà che non decida di sorprenderci in Coppa...


BORUSSIA BILDUNGSROMAN
La mano di Zamato sul Borussia è stata leggera: nessuna rivoluzione, solo qualche aggiustamento ovviamente in chiave offensiva. Si conferma la predilezione per i giocatori giovani e per il gioco palla a terra per vie centrali, soprattutto grazie alla costruzione di un terzetto di trequartisti di altissimo livello. La difesa è cortina, ma ci sono ben quattro terzini a rafforzarla, e c'è la speranza che Marongiu "esploda" stando a contatto col fuoriclasse Prajak. Il Borussia resta una delle principali candidate allo scudetto, e con difensori così forti a disposizione Zamato potrà dispiegarne il notevole potenziale offensivo senza prendere le usuali camionate di goal. Uniche debolezze la mancanza di un'opzione B in fase di impostazione e finalizzazione: solo Carsten ha i piedi adatti per i lanci lunghi e Gallagher non è un puntero sufficiente per le ambizioni della squadra. Le ambizioni di rivincita in Campionato sono quindi secondo noi legate alla coppia Dessen-Musthaid: se gireranno ad alti livelli il Borussia può ricucirsi lo scudo sul petto.


CERBERUS FC
Ferrari ha compattato la rosa intorno a 22 giocatori di livello, spremendo soldi per formare uno degli attacchi più forti visti in SFL: Fiorentini, Biggio e Serrano promettono valanghe di goal, e sarà compito dei loro compagni metterli in condizione di segnarli. Il Cerberus può giocare sia palla a terra sia con i lanci lunghi, ma per questa seconda opzione mancano secondo noi 1-2 giocatori in più con il piede giusto. La squadra ha invece abbondanza di palleggiatori, e potrebbe anche schierare un modulo con doppio trequartista nel quale Strader potrebbe ritrovarsi titolare fisso, con Ylmaz e Barragàn a ruotare a seconda che Ferrari voglia più copertura o più potenza d'attacco. Stanichev è andato ad affiancare Spacek, ma la difesa è rimasta identica a quella dell'anno scorso, mentre ci aspettavamo almeno un innesto. Là dietro giganteggia ancora Saracinescu, a completare una squadra solidissima ma un po' corta e con meno versatilità di quella che ci aspettavamo di ritrovare alla fine del mercato estivo. Comunque sia, il Cerberus di quest'anno può seriamente ambire al titolo, anche se non sarà facile.


SPORTING U.B.A.
Pochissimi cambiamenti per una squadra già forte ma che dovrà guardarsi dal ritorno delle rivali. Due soli arrivi, fra i quali il top player Mackintosh e il discreto Pagano, non sono abbastanza per essere sicuri di poter difendere il titolo. La quantità di soldi rimasti in cassa permetterà di intervenire a Gennaio, e forse è proprio questo l'intento della dirigenza magari in vista di un anno di transizione in seguito all'addio di Del Colle, ma bisognerà vedere se a Gennaio la stagione non sarà già stata compromessa. Certo, lo Sporting resta una squadra praticamente senza debolezze se si esclude la mancanza di varietà nell'impostazione della manovra, ma ci aspettavamo qualcosa di più. Sicuramente lo Sporting lotterà per le prime posizioni, ma non lo vediamo favorito per il titolo a meno che proprio il fatto di non dover amalgamare nuovi arrivi nelle tattiche potrebbe dare un prezioso aiuto nelle prime partite rispetto ai rivali.


US VERTICALE
Secondo noi, per il Verticale questa sarà un'annata dura. La rivoluzione di Toràl è totale ed investe ogni settore della rosa: servirà tempo per amalgamare tutti gli elementi nuovi in squadra, e l'ossatura stessa è stata polverizzata a tal punto da rendere il Verticale quasi irriconoscibile, anche se alcuni punti fermi sono stati rispettati. La nuova rosa si presenta molto forte e varia a centrocampo, con Luizo che può impostare dalla mediana, un centrocampo di palleggiatori nati, ed una trequarti offensiva. L'attacco, però, è notevolmente peggiorato: Fiorentini e Murray non sono stati adeguatamente rimpiazzati per fare cassa, senza apparente motivo. E' vero che con ben 90 milioni a disposizione il Verticale potrà fare un gran calciomercato a Gennaio, ma fra le difficoltà iniziali inevitabili e una rosa con evidenti lacune, Gennaio potrebbe essere troppo tardi. Vediamo quindi un Verticale probabilmente fuori dalla lotta per il podio, anche se la squadra rimane di livello e potrebbe magari concentrarsi sulla Coppa contando sul fatto che le rivali potrebbero concentrarsi sullo Scudetto dato che il campione in carica non si è rinforzato. La fase difensiva è leggermente migliorata con l'arrivo di Singh ed Armando Jesus, ma Bastioni è l'unico che sappia marcare a uomo...


ATLETICO LA BARRIERA
Se l'Atletico deluderà anche quest'anno, consigliamo all'intero staff tecnico e dirigenziale di dimettersi in massa. La squadra non ha praticamente punti deboli: buon portiere, ottima difesa, ottimo centrocampo e buon attacco. Palla a terra l'Atletico ha pochi rivali, e in difesa può schierare un quartetto di altissimo spessore (Ayawo-Astes-Apostolakis-Di Stefano). Suvorov è un gran mediano, e a metà campo c'è solo l'imbarazzo della scelta. Trequarti ed attacco sono inferiori solo alle concorrenti più forti. L'unica pecca della rosa è in prospettiva, perché ci sono molti giocatori intorno (e oltre) i trent'anni, ma questa stagione DEVE essere un successo, altrimenti la squadra è maledetta. Se tutto va come deve andare, l'Atletico è da podio come minimo.


AC NUOVA AMERICA
Dopo il disastro alle prime buste, la dirigenza ha pesantemente messo le mani sul mercato e tirato su una rosa di discreto valore tecnico e capace anche di variare lo stile di gioco alla bisogna. Forse non irresistibile la difesa nel caso in cui si trovasse di fronte un forte attacco corale, ma si può compensare col numero. Buona e varia la mediana, con lanciatori e palleggiatori, senza dimenticare i tre incontristi. I trequartisti originali sono stati sacrificati in favore di ali brave a crossare, per sfruttare le caratteristiche tecniche dei nuovi attaccanti M'Bare e Sighinolfi. Crowe verrà probabilmente utilizzato come jolly: bravissimo a rientrare, discreto palla al piede ed utile anche nella finalizzazione, è un uomo prezioso per la squadra. Il reparto offensivo è forse la parte migliore della squadra, praticamente al livello delle squadre da alta classifica. La Nuova America ha tutte le carte in regola per salvarsi, secondo noi, e forse qualcosa in più.


SC VIRTUTE
Cerretani ha raffinato ulteriormente la Virtute aumentandone le opzioni di gioco senza sacrificare troppo della struttura preesistente. A nostro parere ha fatto un buon lavoro: la squadra non ha particolari debolezze e può imporre il proprio gioco e cambiarlo in caso di necessità senza perdere in qualità. Unendo una rosa versatile alla capacità innata di Cerretani di intuire la tattica dell'avversario, la Virtute può rivelarsi un avversario ostico per chiunque. E ne avrà bisogno, perché la lotta nella parte medio-bassa della classifica sarà durissima. Occhi puntati sulle due nuove ali: da loro dipenderà la capacità della Virtute di variare le proprie fonti di gioco.


CSKA PSYCHEDELIA
I nuovi arrivati di mister Hoffmann hanno condotto un calciomercato aggressivo che ha portato numerosi volti nuovi in squadra, anche se al costo di molte partenze. I reparti arretrati hanno sofferto molto, perdendo solidità, e ci vorrà il miglior Higuera per tenere botta di fronte a certi attacchi mostruosi che girano nella massima serie. Il centrocampo è solido ma non eccelle, secondo noi, in nessuna delle due fasi di impostazione. Comprare Mauri è stato un bel colpo, ma l'ala non sembra inserita a dovere negli schemi essendo l'unico giocatore della rosa capace di impostare la manovra con qualche lancio illuminante. Ben assortito in vece il reparto attaccanti. Tutto sommato il CSKA può giocarsi la salvezza, ma non sarà per niente facile.

BULLDOGS UNITED
Buscaglione ha in pratica annientato l'ossatura del vecchio centrocampo dello United, puntando su volti nuovi pagati a caro prezzo. Gallo è il nome più evidente, essendo considerato dagli addetti ai lavori come uno dei giovani più interessanti del panorama europeo, ma insieme a lui sono arrivati anche l'ala Longbottom reduce da una grande stagione in SCL, il fantasista Ribeiro e il solidissimo Romanescu. Difesa solida e attacco prolifico potrebbero comunque aiutare la mediana a risolvere le partite. Sebbene gli arrivi siano di discreto livello secondo noi lo United non è al livello delle rivali e a meno di sorprese potrebbe addirittura dover lottare per non retrocedere.


SINGH VUOLE GUIDARE IL REPARTO: "Il Verticale ha sempre subìto tanti goal, sono qui per cambiare le cose". Il nuovo difensore dei Falchi non sembra intimorito dalla sfida, a pagina 7.

368354_heroa.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 9/11/2016

NESSUNA SORPRESA: AVANTI LE FAVORITE

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - DINAMO DEGRADO 2-1 (Gallagher x2 (B); Chernenko (D))
Primo tempo spumeggiante ma che si chiude a reti inviolate: il Borussia fa la partita ma la difesa della Dinamo regge benissimo il colpo grazie al notevole supporto dei mediani e nei primi 30 minuti disturba Dessen a sufficienza per impedirgli una conclusione chiara, e Lanfield riesce quindi a murare sul francese in entrambe le occasioni. Da parte sua la Dinamo crea meno pericoli, ma al 41' spaventa Zamato con un lancio perfetto di Sforza che trova Villanova in area. Lo spagnolo si libera facilmente di Pelayo e tenta il diagonale, ma Lama para. Complessivamente il Borussia domina la metà campo e spesso la Dinamo si rifugia nei falli: ammoniti Pestone e Biancardo.

Nell'intervallo Zamato tenta Gallagher unica punta con Sciabola ad affiancare Sanchez e Gorschakov per Bragationi. La squadra si sbilancia ulteriormente in avanti e l'assenza del georgiano apre un'autostrada a Sforza. L'italiano avanza e scodella un pallone perfetto per Santiago, il quale fa da sponda per Chernenko. La difesa del Borussia si sfalda e l'Ucraino batte Lama con un rasoterra preciso. Zamato non si scompone e il Borussia viene fuori alla distanza: Gallagher giocatore punisce Gallagher allenatore sfondando più volte la scarna difesa della Dinamo, e al 65' arriva il goal del pareggio: calcio di punizione battuto dentro l'area, Gallagher svetta fra i difensori ed incorna vittorioso. Sorpasso del Borussia al 77': classico giro di palla dei padroni di casa, Keegan smarca Gallagher che dal limite dell'area scaglia un missile all'incrocio. La reazione della Dinamo è fiacca e non supera la difesa avversaria. I granata guadagnano un calcio d'angolo all'84', ma Lama esce magnificamente in presa alta.

Vittoria forse immeritata, con un Borussia che spreca troppo nel primo tempo e una Dinamo che invece tenta il colpo di mano con grande cinismo. Bene Gallagher nell'impostazione della gara, meno nella gestione del vantaggio. Esordio forse fiacco per un Borussia che ha faticato più del previsto, ma che in fase di costruzione di gioco è una gioia per gli occhi. Non si capisce comunque l'entrata di Sciabola, più adatto ad una fase di finalizzazione basata sul gioco di squadra.


SPORTING U.B.A. - BULLDOGS UNITED 1-0 (Saoj (S))
Primo tempo abbottonato, con lo United che fa mucchio nella propria metà campo e riesce a tenere lo Sporting lontano dalla porta. Arkhan prova con una botta da fuori e Darebo con una serpentina in area, ma Pagorev para il tiro del serbo e il camerunense sfiora l'esterno del palo. Da parte sua i Viola non arrivano mai alla conclusione, ma chiudere la prima parte della gara in parità è già un successo, e il livello del gioco in fase difensiva è molto alto.

Nel secondo tempo Lerici manda dentro Saoj e Niru al posto di Arkhan e Darebo, ma è la mossa di Buscaglione a decidere la partita: fuori Lannister e Leighton per Carlos e Ferencvaros e baricentro più alto. L'uscita del lanciatore inglese toglie forza alla fase di impostazione, e con la squadra più lunga si aprono più spazi ai palleggiatori dello Sporting. I biancorossi prendono le misure all'avversario e già al 58' Stojakovic impegna Pagorev. Lo United affonda: dal centrocampo non si passa più e lo Sporting controlla facilmente la gara. Prevedibile il goal di Saoj al 75': facile controllo della manovra da parte di Bordino, Stojakovic triangola con Niru e smarca Saoj in area; il portoghese aggancia e brucia Pagorev in uscita. Fiacca la reazione finale dello United, con Ferencvaros che prova a trovare Guglia in area su calcio d'angolo, ma Marcantonio salta più in alto e spazza via.

Peccato per uno United che ha lottato per tutto il primo tempo; un errore secondo noi cercare il colpaccio nella ripresa, e soprattutto togliere il giocatore più bravo a lanciare gli attaccanti. Mantenendo la stessa squadra della prima frazione forse lo United (che stava giocando molto bene) sarebbe riuscito a strappare il pareggio. Sporting che rischia ma che incassa 3 punti meritati e il suo allenatore può dirsi soddisfatto del gioco espresso.


US VERTICALE - ATLETICO LA BARRIERA 4-5 (Gradoni x2, Norsk, Egra (V); Katukov x3, Manstein (A))
Come promesso, la gara è uno spettacolo: continui capovolgimenti di fronte e calcio champagne esaltano i tifosi di entrambe le squadre, ma l'Atletico dà la netta impressione di essere superiore e meglio equilibrata. Il Verticale a volte si "perde" in leziosità tecniche, mentre la brutale efficacia di Katukov taglia troppo spesso la difesa dei Falchi e mette in crisi un Menichetti sotto pressione. Il Verticale si trova in difficoltà soprattutto a centrocampo, dove il tiki-taka si scontra con il pressing fisico di Suvorov e Gyulaj. Alla fine della prima frazione di gara il punteggio è di 2 a 2, con Mattone che insacca di testa su punizione di Zamo. Egra si è fatto notare finora per i due assist a Gradoni e Norsk, mentre dall'altra parte Katukov appare assetato di sangue.

Il secondo tempo non vede cambiamenti nelle formazioni, nelle tattiche o nel risultato: tanto spettacolo e tanti goal. Katukov è scatenato e firma altri due goal con un missile da fuori area e un dribbling sul povero Marchetti in uscita. Egra continua il suo show firmandolo con una rovesciata in area su cross teso di Piastrini. Degni di nota anche il triangolo vincente Gradoni-Parallassi-Gradoni e il siluro a filo d'erba di Manstein. Portieri in grave affanno, ma d'altra parte con due squadre così prolifiche in attacco c'era da aspettarselo.

Finisce 5-4 per gli ospiti, che hanno convinto maggiormente gli osservatori grazie alla capacità di saper difendere oltre che attaccare. Verticale come sempre micidiale in attacco ma evanescente in difesa: se l'Atletico si fosse schierato più indietro avrebbe messo in crisi la fase di impostazione dei Falchi, e magari i Corvi avrebbero vinto con uno scarto maggiore. Tenete d'occhio questo Atletico!


AC NUOVA AMERICA - SC VIRTUTE 1-1 (M'Bare (A); Savolaks (V))
La Nuova America colpisce veloce e duro come un cobra: Dimitriadis duetta con Romaine, palla dentro per M'Bare che dribbla Jourdan e spara una cannonata che sorprende Stovini evitando di misura la scivolata di Caligio. 1-0 dopo 10 minuti e Agnolotti fa arretrare la squadra cercando di blindare la metà campo, mentre Cerretani prepara subito la "gabbia" sugli attaccanti avversari. La manovra di Agnolotti riesce: la Virtute sbatte contro il pressing feroce dei padroni di casa, che a loro volta perdono pericolosità in attacco ma controllano la gara.

Nella ripresa Cerretani, di fronte alla sterilità del gioco, manda dentro Caetani per fluidificare la manovra e la coppia Ferdinand-Sombra per cercare di segnare. Buona idea il primo cambio, pessima gli altri due. La Virtute supera la metà campo ma sbatte contro la difesa avversaria. Ci vuole un calcio piazzato di Morieri trasformato di testa dal solito Savolaks per pareggiare al 74', e non basta ancora. Agnolotti è costretto a cambiare assetto, con Crowe dietro ad Adriani e Dragovic, per riportarsi in vantaggio. La manovra fallisce per un soffio, stroncata da un bellissimo intercetto di Tzatziki, e per mancanza di tempo.

La Nuova America incassa un punto e può recriminare amaramente per i due punti persi: la Virtute è apparsa passiva e poco ispirata, mentre Agnolotti è sempre parso un passo avanti a Cerretani nelle scelte tattiche. Peccato: i tre punti erano ampiamente alla portata dei padroni di casa. Grossi grattacapi invece per Cerretani: stasera i neroverdi hanno giocato proprio male...


CSKA PSYCHEDELIA - CERBERUS FC 1-2 (Ademir (P); Fiorentini, Biggio (C))
Il CSKA combatte metro dopo metro per tutti i primi 45 minuti, riuscendo nell'impresa di soffocare il gioco della squadra ospite a costo di sacrificare ogni pretesa di superare la metà campo. Castro chiama le marcature come un colonnello sul campo di battaglia e neanche l'eclettico Mondragòn riesce a trovare spazi. La beffa arriva al 44': calcio d'angolo per il CSKA, Castro la butta in area, leggermente decentrato, Ademir si coordina e in mezza rovesciata al volo la piazza nel sette fra lo sbigottimento generale.

Hoffmann alza le barricate, smonta il centrocampo e manda dentroMarshin Mauri e Massena per cercare di creare qualcosa e non rimanere altri 45 minuti a prendere pallonate. Ferrari, infatti, mette in campo il pezzo da 90: Fiorentini al posto di Ylmaz, e fa avanzare la squadra. Fiorentini semina subito il panico ma stecca alla prima occasione, tirando centrale. Poco dopo però penetra facilmente la difesa avversaria prima di saltare Pollero ed appoggiare in rete. All'80' è Biggio, ispirato da Mondragòn, a superare in uscita Pollero con un pallonetto e segnare il definitivo 1-2. Il CSKA si rende pericoloso solo una volta con un colpo di testa di Munito su cross di Mauri, ma è troppo poco.

Cerberus che supera la matricola con qualche affanno, ma c'è da dire che il CSKA si è totalmente concentrato sulla difesa ed ha segnato solo su prodezza tecnica in seguito ad un calcio piazzato. Una volta che gli ospiti hanno premuto sull'acceleratore non c'è più stata storia. Chissà però se sarebbe finita diversamente se Hoffmann non avesse sostituito tutti e tre i centrocampisti... Ferrari può sorridere per aver evitato la beffa e crogiolarsi nel vedere la coppia Fiorentini-Biggio che va subito in rete.


"Ho segnato per far vincere la mia squadra, non per fare un dispetto a mio fratello.". Gallagher giocatore gelido su Gallagher allenatore, ha parole solo per il Borussia a pagina 7.

ravanelli-revient-en-france_315088_516x343.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 17/11/2016

BIG MATCH DELUDENTE, ALLUNGANO BORUSSIA E ATLETICO

BULLDOGS UNITED - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 1-3 (Guglia (U); Sciabola, Dessen x2 (B))
Prima parte di gara a senso unico: United imballato e Borussia in gran forma, sia fisica che mentale. I giocatori di Zamato dominano il campo sia in fase di copertura che soprattutto di impostazione del gioco: la palla scorre velocemente e la difesa dei padroni di casa imbarca acqua da tutte le parti. Apre le marcature Sciabola, riscattando l'opaca prima giornata con un bel rasoterra a finalizzare l'uno-due veloce di Musthaid. Ancora il marocchino al centro dell'azione poco dopo, ma stavolta è Dessen che riceve il pallone in area e lo scaraventa in rete. 0-2 dopo 30 minuti e Buscaglione corre ai ripari: la squadra avanza, mentre i difensori provano a marcare stretto gli avversari. Il Borussia allenta la pressione per tirare fiato. Nel restante quarto d'ora lo United si distende un po' e si rende pericoloso con un tiro da fuori di Leighton disturbato da Cremonese, ma Lama devia in angolo. Dalla bandierina Lannister la butta in mezzo e il solito Guglia salta in cielo per il goal dell'1-2 che riapre la gara. I teutonici provano a colpire ancora in chiusura di primo tempo ma Romanescu capisce tutto e ferma Musthaid. L'attaccante cade come se gli avessero sparato e guadagna un cartellino giallo per simulazione.

Nell'intervallo Buscaglione manda dentro Pastello per Kraj e fa avanzare la squadra; Zamato opta invece per una maggiore copertura mandando dentro Bragationi al posto di Gorschakov. Lo United fatica ancora a superare i blocchi degli avversari, e Von Moltke è chiamato in causa. Scarso però l'impatto del tedesco: un velleitario tiro dal limite parato da Lama. Il Borussia macina invece gioco, controlla la gara, impegna Pagorev al 70' e poi lo trafigge ancora con Dessen all'80'. Keegan duetta con Sciabola e mette dentro una palombella morbida per Dessen, che di testa la mette nell'angolino.

1-3 limpido e meritato: United sottotono, Borussia in forma smagliante che poteva anche fare più goal. Confusionario Buscaglione nell'ultima parte, con Von Moltke buttato nella mischia con scarso criterio al posto di Martelli, aprendo la strada al terzo goal degli ospiti.


SC VIRTUTE - CSKA PSYCHEDELIA 2-3 (Ferdinand, Herrera (V); Ushakov x2, Fukuda (C))
Partenza da incubo per la Virtute: palla subito persa a centrocampo, capovolgimento di fronte, Mauri va via sulla fascia, uno-due con Fukuda e palla tesa per la spaccata di Ushakov. Nei minuti successivi la Virtute va nel pallone e il CSKA sfiora il due a zero con Fukuda, ma un grande Stovini si oppone. Cerretani fa avanzare la squadra, che riesce faticosamente ad avanzare e tirare in porta, ma York è stretto fra i difensori e il tiro è centrale. Ancora CSKA avanti nel finale, ancora Mauri che la mette in mezzo, Ushakov fa da sponda per l'inserimento di Fukuda che batte Stovini, ed è 0-2. Nell'intervallo Hoffmann sceglie di proteggere il vantaggio togliendo Massena per Santone, arretrando il baricentro ed allargando le maglie della difesa. Cerretani manda nella mischia Ferdinand al posto di Delgado e tenta di scuotere i suoi.

La ripresa è più combattuta: la Virtute suona la carica e Ferdinand risponde con un goal da cineteca. Herrera lo smarca con un lancio, l'austriaco si infila fra due difensori come un missile, dribbla Higuera, evita il tackle disperato di Santone in ritorno, ri-dribbla Higuera, resiste alla carica di Tangheri e scarica in rete di destro sotto la traversa. Il Leone di Graz ruggisce ancora! I neroverdi prendono coraggio, ma il CSKA si fa di nuovo sotto e Stovini deve impegnarsi ancora. Quando mancano 25 minuti alla fine Hoffmann ritocca ancora la squadra: fuori Mauri e Fukuda dentro Castro e Sacligero per difendere il vantaggio. La Virtute lotta ancora ma passa solo su calcio piazzato, con una punizione elegantissima di Herrera che batte un Higuera posizionato in maniera improbabile. Risponde a stretto giro di posta Ushakov, bravo a difendere un pallone non facile in area, liberarsi del marcatore e battere a rete.

Inaspettata ma meritata vittoria in trasferta del CSKA, che trionfa sul lato tattico grazie ad un Hoffmann perennemente un passo davanti a Cerretani. Brutta imbarcata della Virtute, anche se nel secondo tempo c'è stata una reazione visibile. CSKA che vince e convince, con una formazione duttile e brava a coprire il campo.


ATLETICO LA BARRIERA - AC NUOVA AMERICA 3-1 (Terrasina, Katukov x2 (A); M'Bare (N))
La prima frazione di gara è combattuta, con l'Atletico che esprime un bel calcio e la Nuova America che sebbene in difficoltà non cede di un millimetro. Terrasina sbilancia subito la partita con un eurogoal di tacco a coronare uno straordinario flipper di passaggi. La Nuova America si sbilancia in avanti e riesce a trovare il pareggio in chiusura di primo tempo, con M'Bare che concretizza al volo un traversone di Sesto. Gli ospiti stanno tenendo botta bene, e Sciacca manda dentro Katukov per cercare di sparigliare le carte e prendere in contropiede l'avversario. Agnolotti toglie invece Crowe, poco incisivo a causa del dominio dei Corvi a centrocampo, per tentare la carta Sighinolfi.

Katukov accende subito la gara con un gran goal: botta da fuori che coglie Navas fuori dai pali; la reazioen della Nuova America si spenge fra le braccia di Oblic. Al 70' circa Sciacca toglie Terrasina in favore di Yamamoto, per difendere il vantaggio. Agnolotti manda dentro Adriani e Dragovic al posto di uno stanco M'Bare e Sesto. La Nuova America sembra però aver finito la benzina: l'Atletico trova ancora il goal col solito bomber russo, mentre Adriani e Dragovic annaspano contro la difesa dei Corvi, venendo puntualmente fermati.

Vittoria non facile ma neanche troppo ardua per l'Atletico: l'entrata di Katukov è stata decisiva per gli equilibri della partita, ma già nel primo tempo i Corvi dominavano la mediana e creavano un sacco di occasioni da rete. Comunque sempre pericolosa e da non sottovalutare la squadra ospite, che ha sfiorato più volte il secondo goal. Forse troppo sbilanciata, magari, ma vista la mala parata al quinto minuto forse era inevitabile. Meno comprensibile un centrocampo praticamente inesistente, che ha consegnato subito le chiavi del gioco agli avversari.


DINAMO DEGRADO - US VERTICALE 2-4 (Chernenko, Villanova (D); Rokossovski, Norsk x2, Gradoni (V))
Prima frazione di gara appassionante, con entrambe le formazioni vicine al goal ma i portieri fanno buona guardia. Singh si impone con un bell'intervento su Murray al 30' che ferma un'azione pericolosa. Dopo 30 minuti Toràl alza il baricentro della squadra, ma a sbloccare il punteggio è il calcio di punizione al 35' trasformato da Rokossovski su palla tesa in area calciata da Piastrini. Lanfield prova ad uscire in presa alta ma il polacco sbuca dalle retrovie e lo anticipa di testa. Risposta immediata dei padroni di casa con Kristic che triangola con Murray al limite dell'area, si allarga e crossa al centro per l'incornata di Chernenko. Il Verticale però non ci sta, torna ad avanzare e sfonda per vie centrali con Egra: serie di triangoli ubriacanti con Gradoni e Norsk, palla decisiva per il norvegese in area piccola che non può sbagliare, ed è 1-2!

Nell'intervallo Gallagher toglie Kristic per mettere dentro Barbiano, mentre Toràl richiama in panchina Luizo per fare posto ad Armando Jesus. Ripresa combattuta e un po' nervosa: doppio giallo a Valdaeren e Pestone; la Dinamo aspetta fino al 69' poi entra Santiago per Pestone e la squadra si butta in avanti. Arriva subito il goal di Villanova su assist di Murray, ma Gradoni risponde a stretto giro di posta mettendo in rete un assist perfetto di Piastrini. Il ritmo non rallenta, ancora azioni da una parte e dall'altra ma Marchetti si supera su Chernenko, e dall'altra parte invece Lanfield deve arrendersi a Norsk, pescato in area da Pilàr.

2-4, quindi, anche se lo scarto è maggiore del divario tecnico visto in campo. Il Verticale ha vinto grazie soprattutto alla solidità difensiva: spesso Chernenko e compagni erano disturbati da un difensore al momento del tiro, e questo ha facilitato molto la vita a Marchetti. Dinamo troppo evanescente in difesa fino all'entrata di Biancardo, ma da lì in poi è stato il Verticale ad alzare il ritmo ed arrivare comunque spesso sotto porta. Toràl incassa i suoi primi tre punti, mentre Gallagher oggi ha qualcosa da rimproverare ai suoi.


CERBERUS FC - SPORTING U.B.A. 0-0
Pochissime emozioni in apertura di gara: le due formazioni si equilibrano perfettamente, giocando ottimamente la fase di copertura e sfruttando i propri punti di forza: lo Sporting la difesa e il Cerberus il pressing. Dopo mezz'ora circa siamo ancora sullo 0-0 e l'unica "emozione" è l'infortunio di Barragàn, con Ferrari che manda dentro Strader al suo posto. Zizka, autore del fallo, viene ammonito.

Anche la ripresa sembra riproporre lo schema della prima parte della gara: Cerberus che assale inutilmente la difesa avversaria e Sporting che non riesce a superare la metà campo in maniera pericolosa. Al 67' Ferrari decide di tentare il colpaccio: baricentro avanzato, fuori Serrano (poco ispirato) e Ylmaz, dentro Fiorentini e Biggio. L'uscita del turco causa però una brusca perdita a livello di palleggio, e la prima azione del Cerberus post-cambio fallisce malamente a centrocampo. Trovano invece più spazio i biancorossi, che vanno finalmente alla conclusione con Darebo, parata da Saracinescu. L'unico sussulto della gara fino ad ora rimane tale fino alla fine: nessun altro tiro in porta.

Un pareggio deludentissimo per gli spettatori: pochissimo spettacolo, tanta lotta sterile a centrocampo o nella trequarti. Un solo tiro in 90 minuti è davvero troppo poco: le due squadre avevano evidentemente ricevuto l'ordine di evitare prima di tutto una sconfitta che potesse "sbilanciare" la stagione. Occasione persa per tutti, ma i due colossi escono dal ring poco provati e con la testa già alla prossima sfida.


DUE GOAL E ASSIST: "Non siamo venuti a fare la squadra materasso". Ushakov domina il match contro la Virtute e suona la carica a pagina 7.

Stoichkov-Parma.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 21/11/2016

VIA ALLA COPPA: TRA LE FAVORITE STECCA SOLO L'ATLETICO

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - US VERTICALE 4-3 (Sciabola, Kisanga, Gallagher, Carsten (B); Serratore, Piant, Van Leken (V))
Partita emozionante già dai primi minuti, con entrambe le squadre che macinano gioco ma i rispettivi attaccanti sprecano malamente una palla goal a testa. Al 20' sblocca la partita Sciabola triangolando con Guderian: l'esperto attaccante riceve palla in area, la protegge col mestiere poi smarca il trequartista, che taglia in area e batte Blem. Il Verticale cerca subito il pareggio ma una grandissima chiusura di Bragationi spenge l'azione. Zamato al 31' fa arretrare la squadra. La partita rallenta poi accelera nuovamente al 38' col secondo goal dei padroni di casa: ancora Guderian decisivo nel proteggere palla in area di rigore e creare i presupposti per l'inserimento vincente, stavolta di Kisanga. Il Verticale sbanda per qualche minuto, ma in chiusura di primo tempo accorcia le distanze con Serratore liberato in area piccola da un tacco finissimo di Piant.

Nell'intervallo entrambi gli allenatori rafforzano la difesa, ma il Verticale sembra più concentrato: il Borussia si arena davanti alla difesa, mentre Norsk taglia l'area di rigore in diagonale e serve Piant per il tap-in che vale il 2-2 al 51'. Al 55' il sorpasso: Bragationi atterra Reynaard vicino all'area di rigore; Van Leken piazza il pallone, scavalca la barriera con una punizione a girare ed insacca: 2-3. Zamato vede sfuggire la partita dalle mani e cambia radicalmente la squadra: fuori Vastu, Sciabola e Guderian, dentro Dinza, Sanchez e Gallagher. Toràl prova a difendere il vantaggio con Rokossovski per Norsk. Ecco subito il pareggio al 66', con Gallagher che spara un missile da fuori area; sul successivo attacco del Verticale Bragationi si supera nuovamente con un intercetto da manuale e il Borussia prende coraggio. Gallagher dilaga ancora, e stavolta Bastioni lo atterra in area: Rigore! Marongiu va sul dischetto, ma Blem lo ipnotizza e para! Borussia che non si arrende, preme ancora sugli avversari e al 78' passa in vantaggio con Carsten, che penetra in area con una serpentina meravigliosa e la piazza nel sette di destro! 4-3! Ultimo tentativo del Verticale all'87' con Reynaard che smarca Serratore, ma Lenko capisce tutto e spazza via.

Borussia che va a vincere una gara combattutissima, con continui capovolgimenti di fronte e tanto spettacolo. Verticale che subisce il cambio di passo nel finale di partita, con il Borussia che segna due volte e guadagna un rigore mentre i Falchi annaspano, forse troppo stanchi. Con tre goal segnati in trasferta, però, il Verticale può ancora sperare di passare il turno con una buona gara di ritorno. Ottime le scelte tattiche di Zamato, anche se deve ringraziare due grandissimi interventi di Bragationi a centrocampo.


SPORTING U.B.A. - DINAMO DEGRADO 3-2 (Saoj, Niru x2 (S); Puntone, Saveljinas (D))
Lo Sporting capitalizza la superiorità a centrocampo per creare molte occasioni già nel primo tempo, concretizzatesi con due goal su azione. La Dinamo incassa e fatica a farsi vedere in avanti, con Puntone ben imbrigliato dai difensori biancorossi.

Nella ripresa lo Sporting domina il campo ma stecca davanti alla difesa, e la Dinamo ne approfitta con una sfuriata che si conclude con una palombella beffarda di Saveljinas che batte Spinello per il 2-2. La Dinamo difende bene e cresce ancora, impegnando la retroguardia biancorossa, ma stavolta Spinello è ben protetto dai difensori e il tiro di Puntone centrale. Col passare dei minuti il pressing e la difesa degli ospiti calano il ritmo e la superiore tecnica dei padroni di casa inizia a farsi sentire: Mistic deve chiudere alla disperata su Niru all'80', ma pochi minuti dopo è Niru a segnare su assist di Zizka. L'ultimo assalto della Dinamo si spenge a centrocampo, e la partita si chiude sul 3-2.

Abbiamo assistito ad un match equilibrato, con lo Sporting che come in altre occasioni vince di misura a causa, forse, di un eccessiva sicurezza di sé che ne ha inficiato la capacità di concretizzare la mole di gioco espressa. I granata hanno subito l'iniziativa dei biancorossi per lunghi tratti, ma alcuni "strappi" ben gestiti gli hanno consentito di mantenersi alle calcagna dei blasonati avversari fino all'ultimo.


ATLETICO LA BARRIERA - BULLDOGS UNITED 1-2 (Katukov (A); Leighton x2 (B))
La partita si fa subito dura per l'Atletico, con lo United che imposta la gara sul confronto fisico fin dai primi minuti e mette in difficoltà i palleggiatori in maglia nera. Zappa e Gallo imperversano inceppando le trame di Zamo, Cami e Franchino, e l'Atletico va in crisi. Ne approfitta Leighton all'11', mandato a rete da uno splendido lancio di Ribeiro, concretizzato con un pallonetto sull'uscita di Oblic. L'Atletico pareggia al 41' con il solito Katukov, bravo a trafiggere un colpevole Barmazzi da fuori area con un preciso rasoterra. Oblic impedisce poi il subitaneo pareggio dello United con una bella parata sempre su Leighton.

Nessun cambio nell'intervallo, ma Buscaglione corregge l'errore in difesa. Lo United cresce ancora, impegnando Oblic, mentre l'Atletico continua a soffrire. Sciacca tenta il tutto per tutto mandando in campo Terrasina e Corelli per Tendina e Katukov. La gara però non decolla: tanti falli tattici, tanta lotta a centrocampo ma nemmeno un tiro in porta. La decide un calcio piazzato: Longbottom lancia in area dalla bandierina, Leighton salta altissimo e la piazza all'incrocio dei pali di testa per l'1-2 decisivo.

Partita combattutissima a centrocampo ma che ha visto poche emozioni, specie nel secondo tempo. Il pressing feroce dello United ha soffocato il calcio champagne dell'Atletico ed ha fruttato una vittoria limpida e meritata ai Viola, la prima di una stagione finora deludente. Primo stop per i Corvi, che pagano l'inferiorità fisica e soprattutto la grande foga degli avversari. Forse troppo compiacenti dopo le vittorie in Campionato?


CERBERUS FC - SC VIRTUTE 3-2 (Fiorentini, Ylmaz, Santos (C); Ferdinand, Caetani (V))
Primo tempo prudente: il Cerberus colpisce subito con Fiorentini pescato in profondità da Bulkat, poi la Virtute inizia a pressare più efficacemente e la manovra ristagna. I neroverdi fanno a loro volta molta fatica a superare la metà campo, ma una fiammata di Sombra viene ricompensata da un fallo da rigore di Voronov. Sul dischetto va Ferdinand: tiro non angolatissimo, Donizeglia sfiora ma la palla centra il palo interno e si infila in rete. 1-1 alla fine dei primi 45 minuti.

Nella ripresa ancora poco spettacolo, e Ferrari decide di cambiare qualcosa: dentro Ylmaz per Yague, modulo con doppio trequartista ad ispirare Fiorentini. Cerretani si chiude in difesa sperando nelle ripartenze. Il turco esalta la manovra dei padroni di casa e va subito in goal su assist di Bandenere, a sua volta molto avanzato. Il Cerberus dilaga per un quarto d'ora, e Santos trasforma un calcio di punizione conquistato da Strader con una cannonata che si infila a fil di palo. La Virtute sbanda, poi torna caparbiamente sotto con Caetani; il trequartista prova a servire Ferdinand in area ma Cucì la tocca con la mano. Altro rigore! Stavolta Ferdinand lascia il pallone a Caetani, che con grande freddezza umilia Donizeglia con un "cucchiaio". Non basta: il Cerberus difende il vantaggio negli ultimi minuti e chiude la partita un po' in affanno ma comunque con una vittoria.

La Virtute ha saputo reagire bene alle sconfitte in Campionato presentandosi con una buona formazione e soprattutto con l'atteggiamento mentale giusto: tanta caparbietà e corsa di fronte ad un avversario superiore sul piano tecnico. Cerretani stasera potrà sorridere almeno un po'. Ferrari può essere soddisfatto della vittoria e della sua intuizione tattica: l'ingresso di Ylmaz e il cambio di tattica offensiva hanno permesso di rompere lo stallo e scardinare il fortino della Virtute.


"Lo United non molla mai, Buscaglione sa come motivarci". Leighton trascina lo United alla prima vittoria stagionale e racconta dei metodi di allenamento dell'eclettico allenatore a pagina 7.

Miro-Wayne-Rooney.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 4/12/2016

IL CERBERUS E IL CSKA VINCONO GLI SCONTRI DIRETTI

US VERTICALE - BULLDOGS UNITED 1-1 (Ramòn (V); Carlos (U))
Inizio bruciante dei Falchi: Luizo imposta la manovra con Piastrini, la squadra sale fino ad assediare l'area di rigore dello United poi il brasiliano smarca Ramòn in area. Due su di lui, Ramòn li dribbla con eleganza poi supera con una finta anche il portiere ed entra in porta col pallone! Che classe! Lo United fatica tutto il primo tempo e non riesce a reagire, mentre il Verticale va vicino al raddoppio con Gradoni; Pagorev devia in corner, poi Guglia allontana di testa. Nell'ultimo quarto d'ora Buscaglione fa avanzare i suoi che si rendono finalmente pericolosi con un tiro da fuori di Ferencvaros, parato da Menichetti.

Nell'intervallo entrambi gli allenatori sistemano le marcature, ma in campo rientra uno United molto più determinato. Pressing asfissiante da subito, e il Verticale inizia a vacillare: fermato Gradoni al limite dell'area, rapido rovesciamento di fronte, Ferencvaros lancia Carlos oltre la linea difensiva, il cileno aggancia in corsa e batte Menichetti con un pallonetto. Al 60' Toràl manda dentro Piant per Ramòn, per confondere i difensori avversari. L'attaccante si rende subito pericoloso ma Pagorev fa buona guardia. Al 79' Imperiale ferma ancora Piant con un grandissimo intervento, e la gara sostanzialmente finisce qui.

I padroni di casa sprecano un primo tempo da protagonisti, nel quale avrebbero potuto segnare almeno tre goal, e si fanno rimontare da uno United decisamente strigliato a dovere da Buscaglione nell'intervallo. Sorprendente il cambio di passo dei viola, che nella ripresa hanno lottato su ogni pallone e strappato un punto d'oro in una gara nella quale sembravano spacciati.


BORUSSIA BILDUNGSROMAN - CERBERUS FC 1-2 (Gorschakov (B); Fiorentini, Bandenere (C))
La gara si prospetta subito combattuta: il Borussia avanza ma la difesa ospite regge bene e contiene gli attacchi di Dessen e Musthaid. Fiorentini sblocca la gara al 28', trasformando di testa un cross teso di Bulkat. La reazione dei padroni di casa è scomposta, e Sciabola spara sopra la traversa da posizione molto favorevole. Si chiude un primo tempo guardingo, con le difese ben piazzate che riescono a rintuzzare gran parte degli attacchi. Tecnicamente le formazioni sono quasi pari, ma la superiorità offensiva del Borussia non riesce a venire fuori.

Al 62' Zamato prova a cambiare le carte in tavola mandando dentro Sanchez, Gorschakov e Gallagher al posto di Carsten e dei due attaccanti. Ferrari prova ad aumentare la copertura facendo arretrare la squadra e mandando dentro Mazzone e Moravec al posto di Yague e Bulkat, ma con il Borussia completamente in avanti sarà dura contenerne l'offensiva. Saracinescu riesce a sventare un primo tentativo di Gallagher, ma deve arrendersi all'80' quando Gorshakov riceve palla al limite dell'area e lo beffa con una palombella che si infila in rete. Il Borussia esulta, ma è ancora troppo sbilanciato ed viene infilato quasi allo scadere: 87' minuto, Santos vola sulla fascia, finta il traversone poi va verso il fondo e crossa. I due centrali del Borussia vanno su Fiorentini ma la palla è diretta a Bandenere; il centrocampista stoppa di petto, entra in area e fulmina Lama con un gran tiro! 1-2!

La beffa finale consegna tre punti fondamentali ad un Cerberus che ha tirato fuori il meglio da una grandissima fase difensiva e dalle ripartenze veloci. Borussia arginato con successo, ma Saracinescu ha dovuto superarsi in due occasioni-chiave. Forse un pareggio sarebbe stato più giusto, ma nel calcio il cinismo paga, e Ferrari è un grande opportunista.


SPORTING U.B.A. - SC VIRTUTE 4-2 (Darebo x2, Arkhan x2 (S); York, Hartmann (V))
Lo Sporting parte molto bene, mettendo all'angolo la Virtute e schiacciandola nella propria metà campo. Arriva subito al 12' il goal di Darebo, arrivato dopo un ottimo fraseggio a centrocampo e una dura lotta in area, alla fine della quale il camerunense trova un goal fortunoso calciando a metà caduta. Lo Sporting arriva vicino al raddoppio con Arkhan, che però tira centralmente. Brivido per i padroni di casa per il calcio d'angolo battuto da Herrera ma respinto da Marcantonio di testa. Al 31' Lerici decide a sorpresa di difendere il vantaggio arretrando la squadra. La Virtute fatica ancora, ma da un attacco fallito dei biancorossi (Arkhan fermato da un tackle straordinario di Caligio) parte un contropiede pericoloso: Serasker riesce a lanmciare York, che però viene fermato da Mackintosh. Rovesciamento di fronte rapidissimo dello Sporting, Kebab trova Darebo al limite dell'area ma il camerunense stavolta non riesce a superare Eyzaguirre.

Il secondo tempo si apre con una sfuriata dei biancorossi: serie di uno-due a centrocampo poi Kebab smarca Arkhan al limite dell'area, controllo e missile terra-aria del serbo per il 2-0. Lerici ordina ai suoi di coprirsi ancora di più, mentre Cerretani tenta il tutto per tutto. Arriva il goal della Virtute grazie ad un lancio ben mirato di Serasker che trova York in area: l'inglese anticipa tutti e brucia Ibn Nusayr. Ma la Virtute è troppo sbilanciata e i biancorossi non perdonano, andando sul 3-1 poco dopo con un Darebo che scivola fra le maglie della difesa e batte Stovini con un rasoterra preciso. Finale al cardiopalma con lo Sporting che trova il 4-1 con un'incursione solitaria di Arkhan e la Virtute che replica all'88' con Hartmann smarcato in area da Sombra.

La partita ha evidenziato il chiaro divario tecnico fra le due formazioni, agevolato da un atteggiamento remissivo nella prima frazione di gara da parte degli ospiti, che però non sono riusciti neanche a tentare qualche ripartenza se non in chiusura di frazione. Secondo tempo molto più avvincente nonostante lo Sporting si fosse chiuso dietro: finalmente Polacci e Serasker hanno imbroccato qualche lancio e sono arrivati due goal per i neroverdi; purtroppo lo sbilanciamento in avanti ha aperto praterie per i biancorossi, che hanno messo a frutto la potenza delle proprie punte. Vittoria meritata e crisi nera per Cerretani che ultimamente sta sbagliando troppo.


DINAMO DEGRADO - ATLETICO LA BARRIERA 3-1 (Puntone x2, Derkaç (D); Etrusco (A))
Inizio da incubo per l'Atletico: la Dinamo domina la mediana e macina gioco mettendo Puntone davanti a Steno due volte in mezzora. Il primo tentativo è sventato da un intervento spettacolare in scivolata, ma 10 minuti dopo Puntone torna più determinato di prima ed insacca di potenza. L'Atletico fatica ma soffre troppo il pressing asfissiante e anche quando supera la mediana i palloni per i due attaccanti sono imprecisi e la difesa dei padroni di casa li disinnesca senza affanno. Al 40' arriva anche il 2-0, ancora con Puntone che si fa beffe di Steno superandolo di slancio e depositando in rete con calma. Finalmente Sciacca nell'intervallo stringe le maglie della difesa intorno a Puntone, migliorando decisamente la copertura dietro.

Avvio del secondo tempo ancora grigio per l'Atletico: Puntone sbaglia il terzo goal calciando larghissimo, ma i Corvi vengono nuovamente imbrigliati a centrocampo. Al 60' Gallagher decide di difendere il risultato, mentre Sciacca tenta il tutto per tutto con Pavone al posto di Suvorov. L'uscita del russo, tuttavia, complica ulteriormente le cose a centrocampo vanificando il maggior peso in attacco. La Dinamo gestisce la gara con facilità ed arriva anche il terzo goal, per il clamoroso parziale di 3-0: altra uscita a vuoto di Steno e Derkaç insacca a porta vuota. Il goal della bandiera arriva su calcio di rigore: Hauer abbatte Terrasina in area ed Etrusco trasforma dagli undici metri. Magra consolazione.

Dinamo che sorprende tutti, noi compresi, e schiera un centrocampo folto in grado di ammazzare la manovra dei Corvi, che a centrocampo oggi non hanno mostrato quello che sanno fare. Abulici, confusi e sovrastati fisicamente, i palleggiatori di Sciacca non hanno saputo rifornire le punte, che hanno spesso dovuto arretrare per cercare palloni giocabili. Risultato: disfatta Atletico e "resurrezione" di una Dinamo data da troppi già spacciata. Sicuramente la scenta di Puntone come terminale offensivo unico ha avuto il suo peso: Sciacca ha schierato una difesa decisamente inadatta, e Steno in porta ha compensato la paratona iniziale con una serie di uscite davvero discutibili.


CSKA PSYCHEDELIA - AC NUOVA AMERICA 3-2 (Fukuda, Ushakov, Massena (C); M'Bare x2 (A))
CSKA subito in avanti, pur con qualche difficoltà a centrocampo, ma Navas si oppone ad Ushakov. Poco dopo colpisce a sorpresa la Nuova America con un'azione molto contrastata, finalizzata però da M'Bare: il camerunense sovrasta Todaro di testa e spara verso la porta; Higuera devia il pallone sul palo, ma la palla rimbalza in rete. Il vantaggio degli ospiti dura poco: dieci minuti e Fukuda trafigge Navas con un diagonale, servito in area da Mauri. Al 37' di nuovo ospiti in avanti, sempre con M'Bare servito in area da un cross dalla fascia, stavolta dalla parte di Zengen. Agnolotti esulta, ma poco dopo impreca quando Sertorio deve uscire dopo aver appoggiato male il piede dopo un colpo di testa. Non avendo difensori in panchina il tecnico manda in campo il mediano Patri.

Nell'intervallo Agnolotti sistema le marcature, ma la coppia Ushakov-Fukuda è ancora troppo forte ed arriva il goal del pareggio del russo. Arrivati intorno al 63' entrambi gli allenatori cercano di strappare i tre punti all'avversario: Hoffmann alza il baricentro della squadra, mentre Agnolotti toglie Zengen e M'Bare (che non la prende bene) e mette dentro Adriani e Dragovic. La mossa non paga: il CSKA passa in vantaggio con un'azione tutta di prima coronata da un colpo di testa ravvicinato di Massena, mentre Higuera si supera prima su Adriani e poi su Dragovic.

Vittoria importante per il CSKA, che si conferma squadra rivelazione di questo avvio di campionato: prestazione solidissima soprattutto in fase di interdizione (i lanciatori della Nuova America hanno faticato tutta la partita) e in attacco, dove Fukuda e Ushakov non mostrano alcuna esitazione nel segnare a ripetizione. Nuova America sfortunata ma certo non aiutata dalla scarsa vena del centrocampo e sicuramente frustrata dalla gran serata di Higuera, che soprattutto su Dragovic a cinque minuti dalla fine ha davvero deciso il risultato.


"Chi diceva che eravamo in crisi in attacco? Eh?" Un Arkhan più aggressivo del solito e fresco di doppietta si toglie qualche sassolino dalla scarpa a pagina 7.

085027073-8e9ce3cd-1f0a-4b6d-a8d7-e3b08ff8e727.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione dell'11/12/2016

L'ATLETICO SI RITROVA E VOLA AL SECONDO POSTO

BULLDOGS UNITED - DINAMO DEGRADO 2-2 (Guglia, Kraj (U); Chernenko, Sforza (D))
Primo tempo davvero noioso: solo un velleitario tiro in porta di Santiago, stretto fra due difensori; per il resto è una continua e sterile schermaglia a centrocampo.

Stessa solfa anche in avvio di ripresa, poi Gallagher avanza leggermente la squadra. La gara accelera improvvisamente, con la Dinamo che passa in vantaggio al 64' con Chernenko servito in area da Murray. Rispondono i padroni di casa su corner: palla in mezzo di Ribeiro e il solito Guglia la piazza di testa. La Dinamo non molla e al 75' torna in vantaggio, anch'essa su calcio d'angolo: Meretskov la mette tesa e veloce in area e Sforza anticipa l'uscita di Pagorev insaccando di testa. Lo United vede sfuggire la partita di mano e si fa nuovamente sotto: Cimone pesca Kraj in profondità, il serbo si invola verso la porta e supera Lanfield con un elegante pallonetto per il 2-2 finale.

Pareggio giusto ed ampiamente previsto, che chiude una gara con poche emozioni e tutte concentrate nell'ultimo terzo della partita. Prova tutto sommato solida di entrambe le formazioni, che dimostrano di essere capaci di rendere la vita dura a qualunque avversario se la buttano sul fisico.


AC NUOVA AMERICA - SPORTING U.B.A. 2-4 (M'Bare, Zengen (A); Niru, Saoj, Stojakovic, Kebab (S))
Pronti via: lo Sporting ruba palla a centrocampo, organizza l'azione, sfonda per vie centrali e va in goal con Niru su assist di Saoj. Brutto colpo per i padroni di casa, che impiegano un buon quarto d'ora a reagire. La reazione è però determinata: M'Bare raccoglie palla nella trequarti e dribbla uno dopo l'altro i difensori prima di battere Inb Nusayr con una rabona incredibile fra lo sbigottimento dei tifosi. I biancorossi accusano il colpo morale poi tornano a farsi sotto, e ancora una volta la Nuova America deve arrendersi: stavolta è Stojakovic a segnare con un tiro rasoterra fortissimo dal limite dell'area. Il primo tempo sembra concludersi con gli ospiti in vatnaggio ma arriva a sorpresa il goal su punizione di Zengen,. Che supera la barriera ed insacca a fil di palo.

Nell'intervallo Lerici stringe le marcature su M'bare. I biancorossi tornano in vantaggio al 52' con Saoj, che capitalizza un'azione partita lentamente ma che accelera nella trequarti dei padroni di casa: Saoj si muove fluidamente nella trama d'attacco ed insacca di destro prendendo Navas in controtempo. Dopo il goal Agnolotti manda dentro Sighinolfi per Trucinskas, mentre Lerici si chiude in difesa per difendere il vantaggio. La Nuova America si schianta contro il muro difensivo dei biancorossi, che poco dopo siglano il 4-2 con Kebab, servito in area da Bordino. Negli ultimi minuti sterile assedio dei padroni di casa: il fortino biancorosso non cede e la partita si chiude così.

Vittoria meritata ma non facile per lo Sporting: decisiva forse la decisione di Lerici di chiudersi dietro sul 3-2, visto il potenziale della coppia Sighinolfi-M'Bare. Comunque buona la prestazione dei padroni di casa, che hanno giocato buona parte della partita quasi ad armi pari con i campioni in carica; la sconfitta li relega però all'ultimo posto, mentre i biancorossi volano in vetta approfittando del pareggio delle rivali.


SC VIRTUTE - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 1-1 (50' Ferdinand (V); 86' Gallagher (B))
Prima frazione di gara a reti inviolate nonostante la grande quantità di occasioni da rete: le difese riescono ad arginare in parte gli assalti degli attaccanti e quindi si vedono solo un paio di tiri "puliti", entrambi parati. Molta lotta ma previsioni rispettate: la Virtute fatica molto contro la difesa del Borussia, mentre quest'ultimo riesce comunque a rendersi quasi sempre pericoloso. Da segnalare il grande intercetto di Tzatxiki su Keegan al 44'.

La svolta arriva in avvio di ripresa: Morieri spadroneggia a centrocampo ed innesca Caetani; il trequartista si libera della marcatura di Prajak, irrompe in area poi scarica fuori a sorpresa per Ferdinand. L'austriaco è solissimo e può prendere la mira, insaccando con un gran destro sotto la traversa per l'1 a 0. Reazione immediata del Borussia, ma Musthaid spreca da buona posizione calciando alto. Zamato corre ai ripari togliendo i due attaccanti e Dinza per Gallagher, Sanchez e Pelayo. Il Borussia si lancia all'assalto, mentre la Virture si rintana in difesa. Il fortino resiste fino all'86', quando Gallagher lo penetra su assist di Sanchez. Il Borussia riagguanta il pareggio in extremis e strappa un punto da una gara stregata.

Cerretani tira un sospiro di sollievo strappando un punto d'oro ad un Borussia che si è presentato spesso davanti al portiere ma ha sprecato l'impossibile. Gallagher torna a salvare capra e cavoli con un goal nel finale dopo aver sprecato una chiara occasione da rete dieci minuti prima. Convincente la prestazione difensiva degli ospiti, ai quali è sfuggito solo un, fatale, tiro. Malino invece la Virtute che nonostante la supremazia a centrocampo non è riuscita ad arginare il giro palla degli avversari. Comunque sia, due punti persi per il Borussia.


ATLETICO LA BARRIERA - CSKA PSYCHEDELIA 2-1 (Katukov, Pavone (A); Fukuda (C))
L'Atletico tenta subito di trovare un goal, ma Higuera si oppone a Katukov e pochi minuti dopo la pressione di Tangheri costringe il russo a tirare da troppo lontano, sbagliando mira. Il CSKA tenta una reazione ma viene tenuto facilmente lontano dalla porta. A fine primo tempo arriva però la beffa: rinvio lungo di Higuera (dopo una bella parata), Bosch allunga sulla fascia, lancio verticale di Mauri per Ushakov, sponda per Fukuda che entra in area e segna! 0-1!

Hoffmann corregge l'impostazione difensiva nell'intervallo, ma Sciacca confida nei suoi e viene ripagato: al fischio dell'arbitro l'Atletico si riversa in avanti e Centone smarca Katukov al limite dell'area. Il russo si infila di forza fra due difensori e scarica il destro: palo interno e goal, 1-1. Intorno al sessantesimo minuto Sciacca manda dentro Terrasina e Pavone al posto di Gyulaj e Katukov, piuttosto stanchi. Hoffmann tenta la carta Massena al posto di Bosch. Le mosse peggiorano la situazione dell'Atletico, sarà un finale di partita interessante. Nei successivi venti minuti c'è una feroce mischia a centrocampo dalla quale nessuna delle due squadre riesce ad emergere vincitrice, poi Storioni riesce a costruire dal basso e far salire la squadra. Faticosamente ma inesorabilmente, l'Atletico avanza e fa arrivare il pallone in attacco. Terrasina attira due difensori su di sé poi libera Pavone, che di sinistro brucia Higuera in uscita. La reazione finale del CSKA si infrange sulla difesa, e la partita finisce qui.

Una vittoria sofferta quando invece i pronostici sembravano predire una partita facile: l'Atletico non ha ancora eliminato le scorie post-Dinamo, e togliere Gyulaj ha nuovamente rimesso i suoi fantasisti di metà campo in difficoltà. Buona la tenacia del CSKA, che si arrende solo alla fine e sfiora l'impresa. Serviva forse più cinismo nel difendere il vantaggio.


CERBERUS FC - US VERTICALE 2-2 (Serrano, Biggio (C); Gradoni, Piant (V))
Partita subito impostata su ritmi altissimi, ed i capovolgimenti di frobnte si susseguono: eccettuato un blocco di Marcenaro su Van Leken, i primi 30 minuti sono un rollerball piacevole da vedersi ma molto stressante per i portieri. Toràl si accorge presto delle difficoltà a centrocampo ed avanza il baricentro per avvicinare i lanciatori alla porta, ma inutilmente: al 37' è Serrano a sbloccare la partita con un gran sinistro ad incrociare, su assist teso di Ylmaz e un velo meraviglioso di Biggio. Si va negli spogliatoi sull'1-0.

Il secondo tempo vede Serrano fallire il 2-0 da facile posizione, e nella migliore tradizione di "goal sbagliato goal subito" arriva il pareggio di Gradoni: lancio fortunoso di Van Leken, sponda di Piant e goal di testa in tuffo di Gradoni. Ferrari perde la calma e sbilancia in avanti la squadra, aprendo spazi per il Verticale, che cambia gioco mandando dentro Luizo ed Egra per Serratore e Van Leken. Il Verticale prende coraggio e riesce anche a rispondere al 2-1 di Biggio con un'azione quasi tutta di prima coronata dal facile tap-in di Piant. Finisce quindi 2-2.

Ferrari si starà probabilmente maledicendo per aver sbilanciato in avanti la squadra nel finale, mentre Toràl ha azzeccato i cambi dando la possibilità ai suoi attaccanti di ricevere finalmente palloni giocabili. Abbiamo assistito ad una gara nella quale i padroni di casa avrebbero potuto chiudere il discorso in diverse occasioni, ma Marchetti è stato molto bravo in almeno due occasioni, mentre Serrano e Biggio al di là dei goal hanno dimostrato troppa supponenza. Letale l'accelerazione finale del Verticale, segno di una squadra che non molla.


"Potremmo abituarci al podio". Pavone scherza dopo la vittoria sofferta ma preziosissima dei Corvi a pagina 7.

C_29_articolo_1131151_upiImgPrincipaleOriz.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 25/12/2016

ALLUNGA LO SPORTING, FRENA L'ATLETICO

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - AC NUOVA AMERICA 4-2 (Dessen x3, Musthaid (B); Sighinolfi, M'Bare (A))
E' un gran bel primo tempo per il Borussia: il centrocampo macina gioco e chiude gli spazi agli avversari, e Dessen e Musthaid sembrano trovarsi ad occhi chiusi. La gara viene sbloccata già all'8° minuto, con Musthaid che manda in rete Dessen con un colpo di tacco da cineteca. Il francese restituisce il favore al 38' consentendo al marocchino di segnare con un tap-in facile in anticipo su Navas. Nel mentre la Nuova America non riesce a farsi pericolosa a causa del magistrale pressing capitanato da Bragationi e da una scarsa vena delle ali. L'unica nota stonata per Zamato è l'infortunio di Pelayo, sostituito da Bischero.

Il secondo tempo continua sullo stesso registro, con il Borussia che sembra chiudere la gara al 54' con il secondo goal di Dessen, pescato in area da un filtrante di Keegan. A questo punto Agnolotti manda dentro M'Bare e Sighinolfi, mentre Zamato opta per una maggiore copertura con Marongiu al posto di Keegan. La gara accelera ulteriormente: la Nuova America trova il goal con Sighinolfi, un bel missile da fuori area, ma il Borussia allunga ancora col terzo sigillo di Dessen. A gara ormai finita arriva il goal dell'onore per la Nuova America: McAllister manda un traversone in piena area, M'Bare brucia tutti sullo scatto, stop di petto in corsa e magnifica girata sul palo più lontano.

Finisce 4-2, meritata vittoria del Borussia che capitalizza il dominio a metà campo di fronte ad una Nuova America poco aiutata dalle sue ali. Sarebbe servita più determinazione sulle fasce per evitare il pressing dei padroni di casa, che invece hanno potuto contare su una fase difensiva più che adeguata, concentrandosi senza troppi pensieri su quella offensiva. La coppia Musthaid-Dessen in grande spolvero ha fatto polpette di difesa e portiere, riportando la serenità in casa Borussia. Nuova America ancora in crisi, ma stasera non si poteva certo pretendere di andare a punti contro un Borussia così determinato.


SPORTING U.B.A. - CSKA PSYCHEDELIA 2-0 (Arkhan, Darebo (S))
Per tutto il primo tempo la partita non si muove dalla metà campo, in quella che risulta una lunghissima e sterile schermaglia fra palleggiatori ed incontristi. Lo Sporting si scontra con un pressing ferocissimo appena prima della trequarti che imbriglia i suoi fantasisti e non fa arrivare un solo pallone giocabile agli attaccanti. Tanta foga viene però pagata dal CSKA con auna speculare sterilità propositiva, rotta soltanto da un paio di uno-due pazzeschi di Bosch che riesce a far arrivare palla a Marangòn al 32'. L'attaccante è però subito accerchiato dai difensori e perde palla. Unico acuto del primo tempo: la punizione di Kebab, parata da Pollero.

La partita viene sbloccata dallo Sporting al 50': buona impostazione del gioco da parte del centrocampo, Pagano trova Arkhan in profondità, il serbo carica il destro da fuori are ed insacca nell'angolino alto, ricevendo gli applausi del pubblico. Bosch prova a scuotere i suoi con un'altra magia a centrocampo, Marangòn stavolta riesce anche a tirare ma è stretto fra due difensori e la conclusione è centrale. Lerici va subito a difendere il risultato arretrando la squadra, mentre Hoffmann tenta la carta Doria-Munito al posto di Paschero-Tangheri. La situazione migliora di poco per il CSKA: è ancora difficile far arrivare il pallone là davanti. Lo Sporting controlla il resto della gara con poca difficoltà e trova anche il secondo goal nel finale approfittando del calo di ritmo degli avversari: Kalainen serve Darebo, che scivola fra due difensori e batte Pollero in uscita.

Vittoria non facile dei biancorossi, messi in grossa difficoltà per un tempo intero dall'intensità del pressing avversario. Alla lunga è però venuto fuori il divario tecnico, e con Arkhan e Darebo basta poco per sbilanciare un match tirato. CSKA che sfiora l'impresa, ma c'era troppo pressing e troppo poco gioco nella formula di Hoffmann, e una squadra come lo Sporting prima o poi riesce a passare.


BULLDOGS UNITED - ATLETICO LA BARRIERA 2-2 (Carlos, Leighton (B); Katukov x2 (A))
Lo United parte fortissimo prendendo di sorpresa l'Atletico e confezionando subito un goal: Longbottom si invola sulla fascia poi libera Lannister, che di prima lancia Carlos in area. Il messicano finta il passaggio a Kraj, scatta in area piccola e trafigge Oblic. Immediata la reazione dell'Atletico, che tesse una complicata trama di passaggi che finisce col travogere le marcature dello United e mandare Katukov solo davanti al portiere; il russo non sbaglia ed è subito 1-1. Il resto del primo tempo si gioca su ritmi più lenti, col pressing che riduce il numero di occasioni da rete. Al 40' Katukov viene nuovamente smarcato in zona d'attacco, ma Imperiale lo disturba ed il tiro è debole.

Nell'intervallo entrambi gli allenatori sistemano le marcature. Al rientro in campo lo United riprova a cogliere di sorpresa gli avversari, ma stavolta Oblic chiude su Kraj. Sul capovolgimento di fronte Etrusco pesca Katukov fuori area, e il russo fredda tutti con un bolide dal limite per il sorpasso Atletico. Buscaglione prova a cambiare le carte in tavola mandando dentro Leighton, Ribeiro e Benelli al posto di Carlos e delle due ali. Sciacca arretra invece il baricentro puntando sulle ripartenze. Con un uomo in più a centrocampo lo United riesce a creare più spazio per i lanci, ed è proprio il nuovo entrato Ribeiro a cercare Leighton in profondità al 65': palla lunga a scavalcare la difesa, Leighton la lascia rimbalzare e poi la colpisce al volo in piena corsa trasformandola in un missile imprendibile che si infila sotto la traversa. 2-2! La reazione dell'Atletico è debole, la gara si innervosisce ed arrivano due ammonizioni per parte. La difesa dello United fa gli straordinari negando il terzo goal a Katukov e difendendo il pareggio fino alla fine. Anche Oblic nel finale è chiamato a sigillare il punteggio negando il goal a Kraj.

Risultato inaspettato ma meritato da parte dello United e di Buscaglione, che cambiando interpreti e mettendo un uomo in più a centrocampo ha saputo superare il pressing avversario e mettere in condizione i suoi attaccanti di rendersi pericolosi. Male invece l'Atletico che dopo aver giocato molto bene ed aver goduto di una chiara superiorità nella fase di costruzione del gioco, nel finale ha sprecato troppo e perso due punti per strada.


US VERTICALE - SC VIRTUTE 4-3 (Gradoni, Norsk x2, Piastrini (V); Ferdinand x2, Herrera (V))
Primo tempo piuttosto equilibrato, con entrambe le squadre che impegnano i rispettivi portieri e riescono ad esprimere un bel gioco. Quando si tratta di concretizzare, però, il Verticale risulta decisamente più abile, trasformando due occasioni con Gradoni e Norsk ed affondando la Virtute, più volte fermata da Menichetti. A fine primo tempo Cerretani manda dentro Ferdinand per Hartmann, sperando che l'attaccante riesca a destreggiarsi meglio fra la difesa avversaria e magari colpire Menichetti in uscita.

Nella ripresa arriva però il terzo goal del Verticale, con Norsk che finalizza un'abilissima serie di passaggi in spazi stretti. La reazione della Virtute deve attendere il 58', con Ferdinand che capitalizza la debolezza di Menichetti in uscita, su lancio di Polacci. Poco dopo Toràl decide di difendere il vantaggio mandando in campo Calavec e Colombi al posto di Norsk e Luizo, mentre Cerretani tenta la carta Herrera-Delgado al posto di Tzatziki e del deludente Masticher. Nonostante l'arretramento, il Verticale è ancora capace di masticare gioco e va nuovamente in rete, con uno splendido pallonetto di Piastrini al culmine di un'azione che vede la quasi totalità dei reparti avanzati entrare in area avversaria. Ferdinand replica ancora pochi minuti più tardi, e all'84' Herrera segna il terzo goal degli ospiti, ma non basta.

Il Verticale resiste alla controffensiva degli avversari, amministra la gara ed esce meritatamente vincitore. La Virtute lotta fino alla fine ma paga a carissimo prezzo un primo tempo sprecone e non abbastanza concentrato. La crisi continua, anche se oggi Cerretani ha sfiorato l'impresa nel secondo tempo.


DINAMO DEGRADO - CERBERUS FC 1-1 (Puntone (D); Bandenere cdr (C))
Le due squadre mettono subito paura agli avversari, con un'azione pericolosa per parte sventata solo da due belle parate dei portieri, poi le rispettive mediane prendono le misure agli avversari e la gara si concentra a centrocampo. Il pressing ha la meglio sulla costruzione del gioco e al pubblico non resta che rassegnarsi ad una prima frazione di gara decisamente scialba.

Nell'intervallo Ferrari aggiusta la marcatura su Puntone, complicando le cose per la Dinamo, ma il Cerberus fatica ancora: un'azione di Biggio si infrange nuovamente contro la difesa avversaria. Al 60' Ferrari tenta di scuotere la squadra togliendo Yague per Barragàn, ma il cambio non riesce a migliorare la situazione sotto l'aspetto tattico. Lo stallo viene rotto da una sfuriata di Sforza, che guadagna la fascia e crossa al centro una palla tesa perfetta per l'inserimento e il colpo di testa in tuffo di Pestone, al 79'. Il Cerberus perde la calma, ma Biggio riesce a crearsi un'occasione da rete e Durand è costretto ad abbatterlo in area di rigore. L'arbitro indica il dischetto, e poco dopo Bandenere trasforma dagli undici metri.

Pareggio combattutissimo ma ben poco spettacolare: le due squadre si sono annullate a vicenda per lunghi tratti, complice anche un ritmo piuttosto blando, e solo sul finale il pubblico ha potuto apprezzare qualche bella giocata. Punto prezioso per la Dinamo, ma il Cerberus di oggi non ha mostrato sufficiente determinazione, e la rincorsa alla vetta si fa più difficile...


"Siamo noi gli unici sfidanti credibili". Dessen, fresco di tripletta, ridimensiona il ruolo di Atletico e Cerberus a pagina 7.

article-0-0D573DE5000005DC-610_306x444.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 7/1/2016

CADE LO SPORTING, I CORVI VOLANO SOPRA LA BARRIERA

AC NUOVA AMERICA - US VERTICALE 2-3 (Dragovic, M'Bare (A); Gradoni, Egra, Piant (V))

La Nuova America sorprende subito il Verticale: Dragovic sale in cattedra e con un uno-due fenomenale con Adriani riesce a smarcarsi in spazi strettissimi e battere Blem con un pallonetto in uscita! I Falchi accusano il colpo ma reagiscono subito, salendo compatti nella metà campo avversaria e travolgendo la difesa con una rapida serie di triangolazioni che portano Gradoni ad appoggiare facilmente in rete. Il Verticale avanza il baricentro intorno al 30', ma Navas nega il goal del sorpasso a Piant, mentre dalla parte opposta la Nuova America rimbalza contro l'attenta difesa di Armando Jesus.

Al 52' il Verticale si porta in vantaggio con Egra che conclude un'azione collettiva molto bella. Agnolotti risponde mandando in campo M'Bare e Sighinolfi al posto di Dragovic e Adriani; il camerunense risponde perentoriamente alla chiamata insaccando con un gran destro ad incrociare l'assist di Juraj. Pronta la risposta dei Falchi, con Piant che insacca chiudendo l'uno-due con Gradoni, al 70'. Pochi minuti dopo lo stesso Juraj cade platealmente fuori area e l'arbitro assegna una punizione fra le proteste degli ospiti; Aalson prova a metterla sulla testa di Festa, ma Blem esce in presa alta. Sul finale ancora Nuova America in avanti con Sighinolfi, ma Blem c'è. Al 90' il Verticale tenta di colpire su una ripartenza, ma Aalson dà la caccia a Piastrini come un cane ad una volpe e gli porta via il pallone con un tackle da manuale.

Vittoria sofferta per un Verticale che però ha azzeccato la tattica ed ha mantenuto sempre un discreto controllo sulla gara. Troppo leggero, invece, l'attacco dei padroni di casa fino all'ingresso di M'Bare e Sighinolfi. Avrebbe fatto parecchio comodo Crowe in campo, oppure una terza punta per superare una difesa del Verticale che ha dato prova di soldità per sessanta minuti circa.


SC VIRTUTE - DINAMO DEGRADO 0-1 (Puntone (D))
Puntone si fa vedere subito in attacco, ma viene disturbato dai difensori e il tiro è centrale. Cerretani corregge subito la marcatura in difesa, ma il pressing della Dinamo inceppa più volte la manovra a centrocampo e mettendo Sombra in difficoltà. Con lo stringersi degli spazi anche la Dinamo cala progressivamente il ritmo e il primo tempo si chiude sullo zero a zero. Unica vera emozione l'assist di Caetani per Sombra e il diagonale che impegna Lanfield al 44'.

Nell'intervallo Cerretani manda dentro Ferdinand per Van Pauli, cercando il goal. La partita però non si sblocca, e al 60' il mister della Virtute tenta di aumentare ancora il potenziale offensivo: dentro Masticher per Caetani, dentro York per Caligio. La mossa sbilancia però pericolosamente la squadra, che perdendo la regia di Caetani non riesce a rendersi pericolosa, mentre la Dinamo impegna nuovamente Stovini e lo costringe a deviare in angolo. Sul risultante corner di Kristic, Puntone salta più in alto di tutti ed insacca: 0-1! La reazioen della Virtute è fiacca e nel finale la Dinamo sfiora il raddoppio, con Stovini che esce a valanga strappando il pallone dai piedi di Derkaç.

Sconfitta prima di tutto tattica di Cerretani, che nel finale sbilancia la squadra inaridendone le fonti di gioco e subendo l'iniziativa degli avversari, ben attenti al contrario a non snaturare l'impianto di gioco. Vittoria di misura ma fondamentalmente meritata, che (per ora) toglie la Dinamo dalla bassa classifica ed inguaia ancora di più la Virtute.


ATLETICO LA BARRIERA - SPORTING U.B.A. 3-2 (Katukov, Zamo, Franchino (A); Stojakovic, Arkhan (S))
L'Atletico scende in campo col coltello fra i denti ed assesta un uno-due micidiale in venti minuti che manda al tappeto lo Sporting e viene accolto dai clamorosi boati del pubblico. Sciacca si appresta subito a difendere il vantaggio, mentre Lerici avanza la squadra tentando di controbilanciare l'arretramento degli avversari e tornare in partita. Arriva il goal dei biancorossi, con Stojakovic che irrompe in area servito da uno splendido tacco di Saoj, ma l'Atletico torna in avanti e sigla il terzo goal, e le squadre tornano negli spogliatoi sull'incredibile punteggio di 3 a 1 per i padroni di casa. Nell'intervallo Lerici riassegna le marcature, stringendole attorno a Katukov.

La ripresa si apre con varie schermaglie poco influenti e le difese che riescono ad arginare meglio le rispettive offensive, costringendo gli attaccanti a conclusioni da lontano. Al 60' Lerici manda dentro Arkhan e Darebo, e dieci minuti dopo il serbo ripaga la fiducia sparando un missile nel sette sfruttando l'assist di Kalainen. Oblic si oppone bene alla punizione di Bordino al 77', e la partita si affloscia lentamente. Lo Sporting tenta ancora di avanzare, ma il centrocampo dell'Atletico tiene botta e i biancorossi incassano due ammonizioni senza riuscire a rendersi pericolosi. Brivido nel finale con Katukov ancora pericoloso, ma stavolta Dumitru lo disinnesca in tempo.

Finisce quindi 3-2, grandissima partita dei Corvi che hanno mostrato un dinamismo e un'iniziativa notevoli, in grado di colmare il limitato gap tecnico ed imbrigliare la manovra dei biancorossi. Sconfitta inaspettata e meritata per uno Sporting che a centrocampo è risultato insolitamente lento e macchinoso, e ora le rivali possono sperare.


CERBERUS FC - BULLDOGS UNITED 3-3 (Fiorentini x2, Yague (C); Leighton x2, Von Moltke (U))
In avvio di gara il Cerberus fa sentire il peso tecnico ed esibisce anche una buona forma fisica, pressando alto e limitando le occasioni per lo United. Apre le marcature Fiorentini, pescato da Mondragòn al limite dell'area, con un bel diagonale al 17'. I due portieri procedono poi a negare rispettivamente il raddoppio del Cerberus e il pareggio di Leighton con due belli interventi in uscita. Buscaglione manda dentro Von Moltke al posto di un Longbottom avulso dalla manovra offensiva, e il tedesco fa sentire la propria presenza con un bel lavoro di gambe. Arriva però il secondo goal di Fiorentini, servito in area piccola da Bandenere dopo una rocambolesca serie di passaggi di prima; tutto molto bello. Lo United però non è sceso in campo per fare da controfigura, e al 44' accorcia le distanze: Ribeiro lancia in avanti, Von Moltke fa da "schermo" per lo scatto di Leighton che corre verso la porta e supera Saracinescu in uscita prima di depositare a porta vuota.

Nell'intervallo entrambi gli allenatori sistemano le marcature, e Ferrari manda dentro Moravec per Cucì. Al 55' arriva anche il terzo goal del Cerberus: Barragàn taglia in diagonale la trequarti, finta il passaggio per Fiorentini ed innesca invece l'inserimento di Yague. Il marocchino insacca con un potente destro, ed è 3-1. La reazione dello United è fiacca, ma al 60' Ferrari decide comunque di togliere Mondragòn per far entrare Stanichev e puntare sul contropiede. La mossa toglie mordente alla manovra del Cerberus, e lo United prende coraggio. E' il 72' quando Leighton scatta con tempismo perfetto oltre la linea dei difensori ed insacca con un gran destro dal limite, bruciando Saracinescu che accennava l'uscita. E non è finita: il Cerberus arretra di fronte all'impeto dei viola, che non accennano ad abbassare il ritmo ed anzi assediano senza sosta gli avversari. I giocatori dello United corrono in lungo ed in largo e mettono in grave difficoltà i palleggiatori del Cerberus, fino a quando all'86' non si crea un varco fatale: Cimone si fa largo col fisico a centrocampo poi scaglia una sventola verso l'area di rigore. Von Moltke si aiuta col mestiere per sovrastare Cannonau e spizzare il pallone quel tanto che basta per prendere in controtempo Saracinescu e segnare il goal decisivo.

Il Cerberus viene quindi beffato sul finale dall'improvvisa accelerazione dello United, che nonostante la postura difensiva degli avversari si crea con la forza i varchi attraverso i quali i suoi attaccanti riescono a strappare un insperato pareggio. Brutto il calo di concentrazione finale dei padroni di casa, che buttano via una gara che fino a quel momento avevano dominato con relativamente poca fatica. Il Cerberus resta quindi dietro al terzetto di testa, mentre lo United prende un punticino prezioso.


CSKA PSYCHEDELIA - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 1-2 (Ushakov (C); Dessen, Carsten (B))
L'apertura di gara mostra che il CSKA non intende farsi travolgere senza lottare: Marshin fa da collante fra i mediani e le ali e riesce spesso ad indirizzare la palla verso la fascia. Mauri e Massena mettono in mezzo palloni pericolosi, ma la difesa del Borussia preme sugli attaccanti e le conclusioni risultano deboli e facilmente parabili. La qualità migliore dei padroni di casa si rivela però la fase difensiva, che riesce ad evitare che Dessen e compagni si ritrovino troppo spesso davanti ad Higuera. Il portiere colombiano deve però comunque superarsi al 27', togliendo dall'angolino basso un tiro velenoso di Dessen da distanza ravvicinata, con un colpo di reni favoloso. Dieci minuti dopo è però Lama a doversi impegnare sul colpo di testa di Ushakov. Sul finire del primo tempo, però, la barriera cede: il Borussia accelera all'improvviso, dilaga nella metà campo del CSKA e trova il goal con il solito Dessen, servito da Sciabola.

Ad inizio ripresa arriva il pareggio: Massena cambia gioco sulla fascia opposta per Mauri, l'ala fugge verso l'area di rigore, taglia dentro, scambia con Fukuda e crossa basso e teso per Ushakov. Spaccata del russo ad anticipare Lama ed è 1-1! La reazione del Borussia si infrange contro un'altra paratona di Higuera, ma Zamato non perde la calma, e l'unico cambiamento è l'entrata di Kisanga per un nervoso Sciabola. Il congolese si mette subito in luce al 73': serie di uno-due di prima a centrocampo, Kisanga finta il passaggio a centro area e serve invece Carsten; il danese dribbla due difensori in un fazzoletto di terra e segna con un esterno sinistro da incorniciare, che si insacca nell'angolino. Il CSKA riprova a farsi sotto, ma Prajak chiama marcature e raddoppi con incredibile efficienza e l'area di rigore del Borussia resta impenetrabile fino al 90'.

Il CSKA offre la consueta prova di solidità, inchinandosi solo al superiore tasso tecnico degli avversari senza però sfigurare. Particolarmente apprezzabile la prima frazione di gara, quando gli uomini di Hoffmann impegnano Lama per ben tre volte, anche se nel finale devono arrendersi a Dessen. Alla lunga la tecnica del Borussia viene fuori e porta i tre punti in dote a Zamato, che può continuare la scalata verso la vetta.


Delusione Malatesta: "Non so che ci è preso, stiamo andando proprio male". Autocritiche e preoccupazioni a pagina 7 per il centrocampista della Virtute.

ImageMedium.ashx
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 24/1/2017

VERTICALE E CERBERUS ACCORCIANO LE DISTANZE

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - SPORTING U.B.A. 1-1 (Kisanga (B); Darebo (S))
Il Borussia spaventa subito gli avversari con un'azione in velocità che si conclude con un tiro di Dessen, sul quale però Ibn Nusayr interviene con sicurezza. Lo Sporting sembra un po intimorito e si concentra sulla difesa, smorzando altre azioni degli avversari, ma vedendo a sua volta le sue offensive spengersi contro la linea difensiva dei padroni di casa. Ancora Ibn Nusayr nega il goal al Borussia al trentesimo circa, dopo un'azione un po' sofferta. Sul finale lo Sporting prende coraggio e con una bella azione di gruppo travolge le difese del Borussia; Arkhan va al tiro ma è disturbato al momento della conclusione, che risulta centrale.

Anche la ripresa prosegue sullo stesso tema: squadre molto attente e concentrate, molta tattica ma poco spettacolo. Al 60' Zamato manda dentro Kisanga per Sanchez. Il Cocongolese infiamma la gara portando linfa alla manovra offensiva del Borussia, che si rende subito pericoloso. Al 65' Keegan traingola con Musthaid, poi allarga per Diza; il terzino la mette dentro bassa e tesa, Kisanga si butta dentro ed insacca al volo con un gran destro! Lo Sporting non si fa comunque prendere dal panico: metodica (anche se lenta) azione d'attacco, Cameron innesca Zizka che pesca Darebo in area con un pallonetto morbido; il camerunense vede Roberti e Lama convergere su di lui e non ci pensa due volte: alza il pallone e lo colpisce in rovesciata acrobatica sparandolo in rete! Che goal! Sull'1-1 le squadre ritornano a concentrarsi sulla fase difensiva, respingendo gli ultimi assalti ed arrivando al novantesimo senza farci vedere altre azioni degne di nota.

Pareggio giusto ma un po' deludente da parte del Borussia, che a centrocampo ha faticato più del previsto. Lo Sporting invece nonostante la tattica difensiva è riuscito quasi sempre ad entrare nella trequarti avversaria, ma spesso i due attaccanti arrivavano già stanchi e non riuscivano a superare R&C, vanificando buona parte delle azioni. Sicuramente ha influito anche un fattore psicologico, visto che con l'entrata di Kisanga la partita si è accesa per venti minuti buoni. Evidentemente le due squadre erano più preoccupate di perdere che desiderose di vincere.


BULLDOGS UNITED - SC VIRTUTE 0-0
Cerretani, per sua fortuna, si rende subito conto dell'errore tattico in marcatura e con un paio di disposizioni mette subito in difficoltà lo United, che perde palla. I primi quarantacinque minuti sono molto noiosi: le squadre non riescono a rendersi pericolose e la partita non decolla. Delude particolarmente lo United, decisamente fiacco. Il primo tempo si chiude quindi sullo zero a zero condito da tanti sbadigli. Nell'intervallo Cerretani toglie Van Pauli per Herrera, sperando di trovare un goal.

La ripresa non sembra però diversa dalla prima frazione di gara: Herrera non riesce ad incidere, lo United fatica ancora e rischia un contropiede, ma il risultato non si schioda dallo zero a zero. Herrera è costretto ad uscire dal campo al 61' per una botta, entra al suo posto Delgado. Al 70' primo brivido della partita: lo United si sveglia e confeziona una buona azione, che non si concretizza in goal solo grazie alla parata di Stovini! Lo scampato pericolo galvanizza la Virtute, la quale a sua volta riesce a portarsi in zona tiro, ma Ferdinand svirgola malamente e la manda in tribuna. Brivido finale ancora ad opera di Kraj, che con una girata in area impegna Stovini.

Il possibile "scontro salvezza" si chiude con un deludente 0-0 che non cambia niente per nessuna delle due squadre. Lo United è sembrato superiore tecnicamente ma ha giocato per 2/3 della partita in maniera leziosa e poco concreta, contraddicendo lo spirito battagliero delle ultime uscite. La Virtute dal canto suo si è disposta meglio in campo ma ha patito la solita scarsa vena offensiva, riuscendo a rendersi pericolosa solo una volta in tutta la partita. Poco condivisibile la scelta di una tattica difensiva vista la situazione di classifica...


US VERTICALE - CSKA PSYCHEDELIA 2-1 (Ramòn, Reynaard (V); Marangòn (C))
CSKA subito pericolosissimo: Komarov ruba palla a Ramòn con un anticipo pazzesco e sul capovolgimento di fronte Marangòn lanciato da Doria impegna Blem! Toràl non perde la calma, i Falchi reagiscono e col passare dei minuti schiacciano il CSKA nella propria metà campo; grazie ad un filtrante di Reynaard, il solitario Ramòn può tagliare in area di rigore e battere Higuera in uscita, per il vantaggio dei padroni di casa. Gli ospiti accusano il colpo e la difesa del Verticale regge senza problemi un paio di assalti. Sul finale Blem deve però ripetersi su Marangòn per mantenere il goal di vantaggio.

Durante l'intervallo Toràl stringe le marcature su Marangòn. Le due squadre si rendono pericolose nei primi 15 minuti della ripresa, ma i portieri fanno buona guardia. Al sessantesimo Hoffman manda dentro Munito al posto di Doria e fa avanzare la squadra, a caccia del pareggio. La manovra riesce: la mediana preme sulla trequarti del Verticale, poi Bosch esce dalla mischia con un pallone perfetto per Marangòn, che stavolta non si fa ipnotizzare da Blem e la spara in rete; 1-1! La partita continua fra rapidi capovolgimenti di fronte, ma alla lunga gli assalti del Verticale riescono ad aprire una breccia nella muraglia del CSKA, ed è Reynaard ad approfittarne: Van Leken lo smarca in piena area e il compagno non esita, trovando l'angolino basso con un gran diagonale. L'ultimo assalto del CSKA è vanificato da una scivolata di Bastioni, e la partita si chiude sul due a uno.

Ennesima conferma della solidità del CSKA, ma ancora una volta il risultato sfugge dalle mani di Hoffmann e compagni, puniti dal cinismo del Verticale. Con un po' più di fortuna nel primo tempo il CSKA avrebbe potuto strappare un meritato pareggio, ma a questo punto le sconfitte di seguito sono quattro e la classifica preoccupa. Bene invece i Falchi che agganciano la parte alta della classifica.


DINAMO DEGRADO - AC NUOVA AMERICA 1-1 (Guerrero (D); Sighinolfi (A))
Entrambe le squadre partono col piede sull'acceleratore, riuscendo ad impegnare il portiere avversario già nei primi minuti; in entrambi i casi l'estremo difensore riesce a deviare un tiro insidioso preservando il pareggio. Dopo le rispettive sfuriate le squadre passano ad una fase di studio reciproco, concentrandosi sul pressing a centrocampo. Altre due azioni interessanti nel finale di primo tempo, da una parte Murray impegna Navas, dall'altra Barbiano ferma in tackle un'avanzata di Dragovic. La prima frazione di gara sta per concludersi sullo zero a zero quando Aalson atterra Guertrero a bordo area. Il messicano si incarica di battere la punizione, e con un bel tiro a girare insacca in rete! Navas si posiziona male e nonostante il tiro non sia angolatissimo non arriva in tempo per pararlo.

L'inizio della ripresa sembra ancora favorevole alla Dinamo, che impegna nuovamente Navas. Dall'altra parte invece la Nuova America rimbalza ancora contro la difesa dei padroni di casa. Al cinquantacinquesimo Agnolotti cambia le carte in tavola: fuori i due attaccanti dentro Sighinolfi e Trucinskas, e la squadra alza il baricentro. La mossa sembra buona: più forza alla costruzione del gioco, e Sighinolfi può riuscire a superare la guardia degli avversari. La Dinamo però non si scompone, anzi: Sighinolfi fallisce il primo assalto, e il contropiede dei padroni di casa porta Chernenko a tu per tu con Navas; il portierone però esce da vero campione e devia fuori il tiro dell'ucraino. All'80' Agnolotti vede finalmente premiato il cambio tattico: Trucinskas lotta caparbiamente, serve Juraj che a sua volta libera Sighinolfi. L'attaccante sassolese dribbla Mistic e trafigge Moghelli con un rasoterra non irresistibile ma che va comunque a segno. Pareggio insperato ma meritato.

La Dinamo vede sfuggire dalle mani una vittoria che serviva come il pane, perlopiù per "colpa" della grandissima serata di Navas che ha veramente deciso la partita. Anche la Nuova America, però, non esulta: un misero punto non la toglie dal fondo della classifica, ed Agnolotti si rammarica per non aver cambiato tattica prima; la formazione iniziale era troppo leggera a centrocampo per giocarsela palla a terra. Partita comunque divertente per i tifosi neutrali.


CERBERUS FC - ATLETICO LA BARRIERA 1-0 (Serrano (C))
Le squadre si affrontano a viso aperto, con continui capovolgimenti di fronte ed un altissimo tasso tecnico messo in mostra di fronte ai tifosi. Serrano appare in forma, scivolando fra le maglia della difesa e creando scompiglio. Corelli al contrario sembra un po' imballato, ma all'11' impegna comunque Saracinescu anche se la conclusione è centrale. Col passare dei minuti però i padroni di casa riescono ad imbrigliare i palleggiatori dell'Atletico, ed a premere sulla difesa avversaria con una certa costanza. La Barriera cede al 40', con una bella azione che parte dalla fascia con Santos, prosegue con un uno-due fra Ylmaz e Strader e si conclude con Serrano che batte Steno in uscita. Durante l'azione si infortuna lievemente Franchino, al posto del quale entra Manstein.

Nell'intervallo Sciacca cambia le marcature, e l'Atletico sembra guadagnare parecchio dalla correzione, stringendo Serrano in una morsa. I Corvi fermano facilmente gli assalti degli avversari ed iniziano a loro volta a premere sulla difesa del Cerberus; Saracinescu risulta però ancora impenetrabile: deviato sul palo un tiro a botta sicura di Terrasina. I padroni di casa tentano di mettere al sicuro il risultato passando al Catenaccio, e così facendo riescono a smorzare un'azione di forza dell'Atletico facilitando la parata di Saracinescu al 66': Terrasina è infatti stretto fra due difensori e il tiro è preciso ma debole. L'Atletico si sbilancia in avanti, ma sul finale Cannonau si immola in spaccata prendendo in pieno viso il tiro di Corelli. Il Cerberus regge fino alla fine, riuscendo anche ad impensierire la sbilanciata difesa dei Corvi a cinque minuti dalla fine.

Vittoria soffertissima contro un Atletico che se non avesse sbagliato marcatura iniziale avrebbe potuto pareggiare e forse anche vincere. Decisivo il catenaccio finale di mister Ferrari, che ha vinto la gara sul piano tattico e porta a casa tre punti d'oro per tornare a ridosso del podio. L'Atletico esce sconfitto dopo aver lottato fino alla fine; il dato più preoccupante è comunque la crisi di Corelli.


"Non si molla un cazzo!" Un grintosissimo Cannonau spiega così, in poche parole, la determinazione del Cerberus a mantenere le aspettative estive.

mannini.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 7/2/2017

I FALCHI DI TORAL VOLANO IN SEMIFINALE

US VERTICALE - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 4-1 (Gradoni x2, Norsk x2 (V); Carsten (B))
Incredibilmente, Blem si dimostra in serata di grazia e in avvio di gara para ben due tiri di Gallagher! A dire il vero lo scozzese arriva al tiro entrambe le volte molto scoordinato, facilitando di molto il compito dell'estremo difensore dei padroni di casa. Viceversa, il tridente dei Falchi non perdona ed infila due volte l'incolpevole Urlsingen grazie a triangolazioni di alto livello in piena area. Segnano al 10' Gradoni e al 22' Norsk, mettendo la gara sui binari più favorevoli al Verticale. Toràl arretra la squadra lasciando al Borussia l'onere di sbilanciarsi in avanti; Zamato risponde dando più libertà a Gallagher ed inserendo Bischero al posto di Vastu. Decisamente però non è serata per il Borussia: Gallagher viene fermato da Boia e sul contropiede Norsk trafigge Urlsingen in uscita dopo il filtrante di prima di Reynaard. Si va negli spogliatoi su un incredibile 3-0.

Al rientro in campo si nota che Zamato ha finalmente sistemato la marcatura, e si vede: Gradoni stavolta è stretto fra due difensori al momento del tiro e la spara altissima. Gallagher continua però a faticare e le azioni del Borussia si spengono sempre al limite dell'area. Toràl decide di difendere il vantaggio e passa al catenaccio, togliendo Luizo per fare posto a Rokossovski. Zamato avanza ulteriormente la squadra e tenta altri due cambi: Kisanga per Sciabola e Gorschakov per Bragationi. E' però tutto inutile: stasera il Verticale sembra inarrestabile ed arriva addirittura il quarto goal, mentre Gallagher affonda vieppiù nella propria serata nera fallendo un'ennesima occasione. Il goal della bandiera per la squadra ospite arriva all'83', con Carsten che raccoglie palla nella trequarti e decide di fare tutto da solo: controllo elegante, dribbling ai danni di Calavec e missile dal limite dell'area.

Si chiude quindi con un sonoro 4-1 l'avventura di Zamato in Coppa, tatticamente sconfitto da Toràl ed incapace di apportare veri cambiamenti a partita in corso. Grosse responsabilità, però, anche per i giocatori in campo: una fase offensiva molle ed un Gallagher impresentabile hanno impedito al Borussia di rispondere alla letalità dei padroni di casa. Partita dell'anno, per ora, dei Falchi, che volano in semifinale. Stasera gli è andato veramente tutto bene, dalla tattica alla gestione del vantaggio fino all'approfittare dello sbilanciamento del Borussia.


DINAMO DEGRADO - SPORTING U.B.A. 1-2 (Puntone (D); Saoj, Niru (S))
La Dinamo getta il cuore oltre l'ostacolo, e complici una paratona di Moghelli ed una scivolata miracolosa di Mistic sulla linea di porta, arriva al 30' senza subire goal. Lo Sporting controlla la gara limitando al minimo i pericoli, ma al 41' viene sorpreso da un'azione travolgente della Dinamo: Kristic semina il panico sulla fascia con una serie di dai e vai, fa partire un traversone magnifico verso l'area di rigore, Puntone svetta in acrobazia e di testa batte Spinello con un pallonetto! Che goal! Lo Sporting reagisce subito, ma Saoj viene di nuovo disinnescato da Moghelli. Brivido sul finale per la Dinamo: Kristic strattona Stojakovc, e sul calcio di punizione che segue Marcantonio di testa impegna Moghelli. Si va negli spogliatoi sull'1-0.

Al rientro in campo Gallagher sistema la marcatura, ma lo Sporting ha ritrovato la quadra e pareggia: Saoj e Niru in area fanno il bello e il brutto tempo e il portoghese appoggia facilmente in rete. Passa il sessantesimo minuto e i due allenatori operano scelte opposte: Gallagher deve vincere per passare il turno, quindi butta i suoi in avanti, mentre Lerici può accontentarsi del pari e ordina di alzare le barricate. L'assalto della Dinamo viene vanificato dal pressing indiavolato dei biancorossi, che poco dopo passano in vantaggio con Niru, al quale Saoj restituisce il favore del primo tempo con un assist al bacio. Al 78' Stojakovic reagisce male ad un fischio dell'arbitro, urlando improperi in faccia al direttore di gara: rosso diretto. L'assenza del serbo non riesce però a sbilanciare la gara: la difesa dello Sporting controlla bene le ultime sfuriate dei padroni di casa.

Vittoria meritata, anche se la Dinamo ha mostrato coraggio e voglia di vincere fino all'ultimo minuto. Alla fine la superiore qualità della rosa e la gestione dal polso fermo di Lerici sono risultate decisive. Stojakovic macchia il passaggio del turno con un'espulsione stupida che priverà la squadra del proprio fuoriclasse nella gara di andata delle semifinali.


BULLDOGS UNITED - ATLETICO LA BARRIERA 2-1 (Leighton, Lannister (B); Katukov (A))
La partita si avvia subito sui binari tanto temuti da Sciacca: l'Atletico si impantana nella palude di metà campo e non riesce a servire le punte, mentre lo United si rende pericoloso saltandola con i lanci lunghi. Proprio un lancio di Ribeiro al 28' smarca Leighton oltre la linea difensiva, e la punta inglese non fallisce l'appuntamento con la rete, segnando con un gran destro! Le cose si mettono male per Sciacca, che ordina ai suoi di avanzare mentre Buscaglione al contrario passa al catenaccio. L'assalto dell'Atletico avanza poco oltre la metà campo, e viene smorzato dalla coppia di mediani in maglia viola, consentendo allo United di andare sotto le docce in vantaggio.

Sciacca deve cambiare qualcosa, e lo fa: fuori Listelli e Gyulaj, dentro Zamo e Storioni per dare più respiro alla manovra a centrocampo. Marcatura più stretta sugli avversari, con Leighton seguito come un'ombra da Ajawo. La mossa riesce: l'Atletico ritrova la consueta superiorità di manovra a centrocampo ed imbastisce una bella azione corale che vede Katukov battere Pagorev con un rasoterra dal limite dell'area. La partita si infiamma: l'Atletico si fa di nuovo sotto ma stavolta Pagorev esce bene sul russo. Lo United si rifà sotto al 79', ma Mattone abbatte Leighton; sarà calcio di punizione. Sul pallone va Lannister che prende la mira e batte un non eccelso Oblic: goal pesantissimo dell'inglese! L'Atletico è praticamente fuori dalla Coppa ma all'80' ha anche lui un'occasione: fallo su Katukov fuori area, va lo stesso Katukov a tirare, ma Pagorev respinge a pugni chiusi.

La beffa finale punisce eccessivamente un Atletico che nel secondo tempo stava ribaltando la gara e meritava almeno un pareggio. Il passaggio del turno è però il giusto premio per l'abilità tattica di Buscaglione e la resilienza della sua squadra, che ha annullato gli avversari per tutto il primo tempo segnando nei momenti giusti per fiaccare il morale dei Corvi. Ottimi i cambi di Sciacca nell'intervallo, ma il muro dello United ha retto comunque bene.


SC VIRTUTE - CERBERUS FC 2-2 (York, Masticher (V); Biggio x2 (C))
L'impresa non riesce alla Virtute: il Cerberus difende con l'usuale tenacia e York viene ripetutamente fermato dal pacchetto difensivo avversario. Su un rovesciamento di fronte Santos manda un pallone invitante in area e Biggio di testa la mette nell'angolino basso, portando il Cerberus in vantaggio. Ferrari decide di difendere il vantaggio; la Virtute però non molla, e quando York viene fermato con le cattive da Cucì (con un tackle da dietro che gli vale il rosso diretto), l'inglese è lesto sul pallone scodellato in area da Malatesta e la mette dentro di potenza. Uno a uno e Cerberus in dieci uomini, quindi: si prospetta una ripresa di fuoco!

Il secondo tempo vede una coraggiosa azione della Virtute spengersi contro una bella uscita di Donizeglia, e sul capovolgimento di fronte Biggio viene nuovamente pescato in area, questa volta da Bulkat, e trova di nuovo l'angolino di testa in un'azione-fotocopia del primo goal. Al 60' minuto circa Cerretani manda tutti all'attacco, mentre Ferrari ordina di alzare il muro difensivo. La Virtute trova il pareggio con Masticher, infiammando il finale di gara: il Cerberus si ritrova sotto assedio, ma all'ultimo minuto Donizeglia salva su un tiro insidioso di York, e la partita finisce poco dopo.

Virtute coraggiosa, stasera, ma il Cerberus è riuscito a colpire sia ad inizio partita che ad inizio secondo tempo, aggiudicandosi la qualificazione nonostante le rabbiose reazioni dei padroni di casa. Andare sotto in due occasioni ha stroncato le speranze della Virtute di vincere, e la seratona di Donizeglia ha vanificato le numerose azioni offensive. Ferrari non ha perso la calma dopo l'espulsione di Cucì e neanche durante l'assedio finale, dimostrandosi un allenatore dotato di grande sangue freddo. Cerretani può comunque giudicare positivamente la prova dei suoi, unica nota positiva della serata.


"Abbiamo ucciso la bestia nera!" Gradoni esprime tutta la sua soddisfazione per l'impresa del Verticale, che ha sonoramente battuto ed eliminato il Borussia grazie anche ad una sua doppietta, a pagina 7.
article-2674132-1F3F739D00000578-826_634x406.jpg
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 20/2/2017

A CARNEVALE VINCE SOLO LA CENERENTOLA

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - ATLETICO LA BARRIERA 3-3 (Dessen, Sciabola, Musthaid (B); Zamo, Storioni, Katukov (A))
Il Borussia va subito in affanno e l'Atletico ne approfitta con una bella azione finalizzata da Zamo, che entra in area con una serpentina vertiginosa scartando i difensori come birilli ed insaccando con un destro preciso. Zamato aspetta ancora qualche minuto prima di far avanzare la squadra, e i teutonici trovano subito il pareggio con Dessen, servito in area dopo un uno-due fra Sanchez e Sciabola. Katukov però è in versione "esca", e ancora una volta attira due difensori su di sé aprendo la strada per l'inserimento di un centrocampista: stavolta è Storioni a tagliare in diagonale l'area e battere Lama per l'1-2.

Nella ripresa il Borussia torna a farsi sotto, trovando nuvoamente il pareggio con un bel goal di Sciabola. La squadra sembra girare meglio e più velocemente, ma in difesa si balla ancora, e al 55' Katukov insacca il terzo goal approfittando del varco fra i terzini e i difensori centrali dei padroni di casa. Lama non impeccabile, ma il russo non ha avuto problemi a calibrare il destro vincente. Zamato decide allora di buttare dalla finestra ogni cautela e toglie Marongiu e Sanchez per Carsten e Musthaid. Arriva prontamente il goal del marocchino, ma il momento chiave è la parata di Lama sulla successiva offensiva dell'Atletico. La gara diventa tesa, arrivano altre tre ammonizioni. Mattone e Thevenin si superano fermando due azioni pericolose sul finale di gara, e la partita si risolve con un pareggio che scontenta entrambe le squadre.

Piuttosto scarsa la prestazione del Borussia, troppo scoperto in fase difensiva e poco ispirato in generale per tutto il primo tempo. Sbilanciarsi così tanto nel finale poteva costare caro ai teutonici, ma d'altra parte l'Atletico è calato fisicamente nella ripresa. Pareggio entusiasmante ma che non serve a nessuna delle due squadre, che invece inseguivano una vittoria scaccia-crisi dopo la deludente uscita dalla Coppa. Il Borussia rinuncia ancora a sfruttare il suo centrocampo, facendosi costantemente schiacciare dagli avversari ogni volta che questi hanno il pallone. Meglio l'Atletico, che però spesso si "perde" nei momenti decisivi.


SPORTING U.B.A. - US VERTICALE 3-3 (Saoj, Darebo, Arkhan (S); Piant x2, Ramòn (V))
Il Verticale è davvero in forma strepitosa questa settimana: pressa benissimo nella propria trequarti e riparte velocissimo mettendo in grave difficoltà i biancorossi. Piant, poi, è in serata di grazia: al 15' sblocca il risultato con un goal di tacco da cineteca, servito con un passaggio teso di Sanjuro. Lerici dirige i suoi con freddezza da bordocampo, ma i padroni di casa sembrano faticare e il pareggio è frutto di un'azione sofferta che rallenta molto nella trequarti. Al 35' Piant torna ad incutere timore ai difensori avversari, che però non riescono ad impedirgli di segnare il secondo goal su assist di Serratore. Pare davvero che stasera il Verticale voglia stupirci tutti: al 44' ci vuole un intervento perfetto di Stoychev per togliere dai piedi di Piastrini il terzo goal. Lo Sporting rientra negli spogliatoi sotto di un goal e piuttosto frastornato dall'intensità del gioco degli avversari.

Lerici corre ai ripari: sistemata la marcatura, dentro Mackintosh per Morgan e la doppia Arkhan-Darebo per Saoj-Niru. Toràl opta invece per coprirsi meglio, togliendo le due punte in favore di Boia e Ramòn. La gara riparte con i biancorossi visibilmente più aggressivi, e i risultati arrivano subito: Darebo si infila tra le maglie della difesa avversaria ed insacca di sinistro al 46', e poco dopo Blem deve superarsi su Arkhan alzando sopra la traversa. Sul calcio d'angolo, però, arriva il goal di testa di Arkhan, il cui stacco lascia a terra mezza difesa del Verticale. I Falchi però non demordono e trovano immediatamente il pareggio con Ramòn, servito in area da Piastrini. La gara continua su ritmi altissimi, e i portieri sono chiamati in causa più volte per evitare che l'arbitro segni altri goal sul tabellino. Il fischio finale vede il risultato fermarsi sul 3 a 3 ed entrambe le formazioni piuttosto affannate.

Primo tempo magnifico del Verticale, che accarezza l'impresa ma che alla lunga distanza cede al maggiore tasso tecnico dei biancorossi. Lo Sporting è apparso svogliato nella prima frazione di gara, forse scosso dall'uno-due di Piant che rischiava di condizionare pesantemente la gara. Lerici ha saputo però attingere dalla panchina con i giocatori giusti, schierando pezzi da novanta in grado di ribaltare la gara, seppure approfittando di un calcio piazzato.


AC NUOVA AMERICA - BULLDOGS UNITED 3-2 (M'Bare x2, Zengen (A); Kraj x2 (B))
La Nuova America punge subito con M'bare, pescato in area da un traversone di Zengen. Il goal a freddo deconcentra lo United, che gestisce male il pallone e non riesce a rendersi pericoloso se non con un tiro dal limite di Kraj alto sopra la traversa. La squadra di Agnolotti si fa ancora sotto ed impegna la difesa dello United, prima di arretrare e difendere il vantaggio secondo le istruzioni dell'allenatore. L'attaccante serbo riesce però a rifarsi sul finale del primo tempo: Ferencvaros libera Carlos al limite dell'area, il messicano finta il passaggio a Kraj e chiude invece il triangolo con l'unghesere, che poi fugge in area e smarca Kraj in area piccola. Facile il tap-in del serbo, che fissa il punteggio sull'uno a uno.

In avvio di ripresa le squadre sembrano guardinghe: poche azioni offensive e difese attente mantengono inviolate le porte, ma lo United al 59' si sbilancia troppo, perde palla in attacco e subisce il contropiede dei padroni di casa. McAllister lancia Sesto sulla fascia; l'ala raggiunge il fondo e crossa teso in mezzo all'area, dove c'è M'Bare pronto a schiacciare a terra e battere Pagorev! 2-1! Buscaglione manda dentro Plestikov per Longbottom e fa avanzare la squadra. Poco dopo, però, arriva la tegola: Zengen si incarica di battere un calcio di punizione da posizione defilata e batte Pagorev con un tiro a giro di incredibile precisione. Lo United sbanda ma torna in attacco a caccia di un disperato pareggio. Kraj segna ancora, stavolta su filtrante di Plestikov, ma all'88' Cannaro si oppone a Carlos salvando il risultato.

La prima vittoria della Nuova America arriva, insperata, in una serata nella quale tutto poteva succedere. Lo United non ha certo brillato, ma la freddezza con la quale Agnolotti ha impostato una gara difensiva subito dopo essere passato in vantaggio ha creato grosse difficoltà agli ospiti, che hanno faticato spesso a trovare spazio per concludere a rete. Con questa vittoria la Nuova America raggiunge proprio lo United a 5 punti, riaprendo il discorso salvezza che sembrava già trasformarsi in un incubo per la neopromossa. Vanifcato, invece, l'"effetto coppa" per un Bulldogs troppo fiacco per vincere stasera.


SC VIRTUTE - CERBERUS FC 3-3 (York x2, Hartmann (V); Fiorentini, Biggio, Serrano (C))
I padroni di casa oppongono una difesa tenace, quasi pugnace, agli avversari per tutto il primo tempo, riuscendo nell'impresa di limitare i danni di fronte ad un gap tecnico a tratti sconfortante. Per quaranta minuti una Virtute trincerata nella propria metà campo contesta ogni metro al Cerberus, frustrando le offensive di Fiorentini e Biggio e riuscendo a spaventare gli ospiti con un contropiede che si spenge a pochi metri dall'area avversaria. Al 43', però, Fiorentini se ne va al centro dell'area, imbeccato da un filtrante preciso di Mondragòn, e stavolta la chiusura dei difensori è troppo lenta: il fuoriclasse di Bari Vecchia infila Bellerio in uscita ed è 0-1.

Nell'intervallo Cerretani manda dentro Hartmann al posto di Orsini. Con un attaccante in più la Virtute può finalmente far fruttare il lavoro delle ali, ed è su torre del tedesco che York prende il tempo a Cucì e spara una cannonata a fil di palo che vale il pareggio della Virtute al 52'. La controffensiva del Cerberus si infrange di nuovo di fronte ad una spettacolare azione difensiva dei padroni di casa, che con un contropiede fulmineo infilano in volata la difesa avversaria e segnano ancora, stavolta con Herrera che duetta con Hartmann e manda York solo davanti al portiere. L'inglese non sbaglia e al 66' la Virtute è sul 2-1! Cerretani alza le barricate e mette dentro Zapata per Masticher, mentre Ferrari sbilancia in avanti il Cerberus mandando in campo Ylmaz e Serrano per Barragàn e Fiorentini, ma al 70' rischia grossissimo quando una Virtute in piena transagonistica confeziona un'altra bella azione e costringe Donizeglia a salvarsi di pugno su un gran tiro di Delgado. La squadra ospite incassa ma reagisce rabbiosamente: in dieci minuti il Cerberus segna due goal. Il primo è di Biggio, dopo una serie di triangolazioni rapidissime con Ylmaz; nella seconda occasione è Serrano a sparare in porta un morbido pallonetto del turco in piena area. Proprio quando sembra inevitabile la vittoria degli ospiti, la Virtute tenta l'ultimo assalto. Al 90' scoccato Herrera cambia gioco per Delgado; lo spagnolo vede Hartmann volare in area di rigore e di prima la mette in mezzo, colpo di testa in tuffo del tedesco ed è goal! 3-3!

Partita bellissima che ha visto finalmente la Virtute tornare a giocare come nel girone d'andata della scorsa stagione: veloce, precisa, grintosa e concentrata. La vittoria è maturata in difesa, con un paio di azioni difensive letteralmente miracolose che hanno impedito due goal che sembravano praticamente già fatti di Biggio e Fiorentini. Un solo punto contro la Virtute significano due punti persi per una corsa-scudetto già affollatissima; Ferrari e i suoi hanno giocato con l'usuale classe, niente da dire, ma la Virtute di stasera avrebbe potuto fermare chiunque. Che sia la svolta?


CSKA PSYCHEDELIA - DINAMO DEGRADO 2-2 (Ushakov x2 (C); Chernenko x2 (D))
Parte forte la Dinamo: stoppata di forza un'azione del CSKA, la squadra di Gallagher si lancia all'attacco sfruttando una discesa di Villanova sulla fascia; lo spagnolo mette un pallone in mezzo, Murray fa da sponda per Chernenko che di destro al volo infila Higuera. Il vantaggio degli ospiti però dura poco: azione-fotocopia di Mauri che serve Fukuda in area, il giapponese spizza di testa, Ushakov si lancia sul pallone e lo scaraventa in rete di potenza. I padroni di casa finiscono il primo tempo in bellezza con due belle azioni difensive e una offensiva che impegna Lanfield, ma si va negli spogliatoi sull'uno a uno.

L'inizio della ripresa vede le due squadre studiarsi attentamente, con movimenti difensivi molto ben eseguiti che lasciano i portieri ad annoiarsi fra i pali. Al sessantesimo Gallagher decide di mandare dentro Gonzalo per Osorio e Guerrero per Villanova, e di far avanzare la squadra. Lo sbilanciamento in avanti favorisce però il CSKA, che trova il secondo goal con Ushakov, servito stavolta da Mauri. Higuera si oppone di tacco (!) alla sfuriata vendicativa della Dinamo, e la gara si fa difficile per gli uomini di Gallagher. Il pareggio arriva in extremis: discesa di Gonzalo sulla fascia, uno-due con Murray, palla indietro per Sforza che pesca Chernenko in area, bravissimo a girarsi e battere a rete.

La Dinamo strappa quindi un pareggio sofferto e risicato contro un CSKA che si conferma in grado di mettere in difficoltà chiunque. La foga di Gallagher di prendersi i tre punti sbilanciando la squadra rischia di ritorcerglisi contro, mentre Hoffmann può ancora una volta dire di aver letto la gara meglio del suo avversario. La Dinamo fallisce quindi il tentativo di allontanarsi dalla parte medio-bassa della classifica, mentre i gialloneri si tirano ancora un pochino più su. Questa Dinamo manca ancora della personalità necessaria per ambire a qualcosa di più.
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del7/3/2017

TORAL E' IL NUOVO GENERALE INVERNO

BULLDOGS UNITED - CSKA PSYCHEDELIA 2-0 (Ribeiro, Kraj (B))
La prima frazione di gara vede lo United dominare sul piano del gioco e rendersi pericoloso con due nitide occasioni da goal, sventate però da un Higuera decisamente in forma. I Viola trovano spesso spazio a centrocampo, anche se la difesa del CSKA limita di molto la libertà di movimento delle due punte, che di conseguenza non si trovano mai nelle condizioni ideali per battere a rete. Concentrato sulla difesa, il CSKA paga dazio in attacco riuscendo ad arrivare solo una volta in zona tiro, con Fukuda fermato di mestiere da Imperiale. Gli ospiti pagano la grinta difensiva anche con due ammonizioni, ma riescono comunque a chiudere il primo tempo imbattuti.

Nella ripresa Buscaglione sistema le marcature in difesa rendendo molto più difficile il compito degli attaccanti avversari. Nonostante ciò la solidità difensiva del CSKA continua ad avere la meglio sull'attacco dello United, e si arriva a trenta minuti dalla fine ancora sullo zero a zero. A questo punto entrambi gli allenatori alzano il baricentro delle rispettive squadre, e la gara si infiamma. Lo United trova più spazi in avanti e stavolta Tangheri deve stendere Kraj con le cattive poco fuori area; sul pallone si piazza Ribeiro, che con un sinistro a girare elegantissimo batte Higuera al 68'. Poco dopo arriva anche il raddoppio ad opera di Kraj, che raccoglie un pallone invitante di Cimone, dribbla Santone e batte Higuera con un diagonale. Il portierone del CSKA è costretto a ripetersi poco dopo ancora sullo scatenato Kraj, evitando un passivo ancora peggiore. Gli ospiti tentano un assalto nel finale, ma prima Barmazzi e poi un grande intervento di Zappa su Marshin spengono le speranze di Hoffmann.

Vittoria meritata per lo United, che ha giocato con grande intensità e che avrebbe potuto segnare anche prima. Il CSKA ha condotto la solita gara difensivamente attentissima, ma oggi ha mostrato troppa poca precisione a centrocampo non riuscendo a servire palloni decenti alle punte per cinquanta minuti buoni. Forse Hoffmann avrebbe fatto meglio a coprirsi ulteriormente sul finale e puntare al pareggio.


US VERTICALE - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 3-2 (Gradoni, Piant x2 (V); Gallagher, Musthaid (B))
La partita si trasforma rapidamente in un incubo per il Borussia: come in Coppa la superiorità tattica dei Falchi si fa sentire dal primo minuto, mentre Gallagher annaspa nelle maglie difensive neroarancio. Al decimo minuto Gradoni suona la carica concludendo con un goal una splendida azione corale del Verticale, e la partita prende una piega ben chiara. A sottolineare la superiorità dei padroni di casa arriva il raddoppio di Piant al 29': filtrante di precisione millimetrica di Egra e tiro di interno a girare nel sette di prima; un capolavoro. Zamato incassa e corre ai ripari mettendo Dessen al posto di Sanchez, recuperando peso in attacco senza sacrificare il giro palla. Toràl ordina invece ai suoi di difendere il vantaggio. Corretti gli errori nella formazione, il Borussia riesce finalmente ad ingranare, e Menichetti deve impegnarsi seriamente su Dessen al 42'. Il calcio d'angolo è battuto da Dinza, che pennella un pallone appetitoso in area; Gallagher riscatta la prima disastrosa mezzora con uno stacco da campione ed un colpo di testa che vale l'1-2.

Toràl risistema le marcature e manda dentro Armando Jesus al posto di Luizo. Il Borussia continua a premere e al 60' Toràl passa al catenaccio mentre Zamato prova Musthaid al posto di Gallagher guadagnando peso in attacco. Cinque minuti dopo Piant raddoppia, facendo esultare i tifosi del Verticale: discesa di Bulgaro sulla fascia, uno-due con Egra e cross teso per la testa dell'attaccante italiano. Poco dopo Armando Jesus compie un miracolo su Musthaid lanciato in area, togliendogli palla senza fare fallo. La difesa del Verticale si chiude a riccio e il Borussia vi rimbalza contro diverse volte. Il secondo goal arriva quando è ormai troppo tardi: all'88' infatti Keegan pesca Musthaid in area, e il marocchino gira a rete con una volée.

Vittoria difficile ma meritata per un Verticale solido dietro, letale davanti, sempre concentrato e soprattutto tatticamente ineccepibile. Zamato perde malamente il confronto tattico col giovane Toràl, anche se durante la partita corregge benissimo gli errori iniziali. Gallagher si conferma inadeguato a fare da punta solitaria quando l'avversario schiera difensori bravi a marcare l'uomo, lasciando il Borussia senza un vero terminale offensivo per mezz'ora. Con questa sconfitta il destino di Zamato sulla panchina del Borussia sembra incerta: difficilmente la dirigenza può ritenersi soddisfatta di questa metà stagione. Verticale che invece schizza sul podio grazie ad un Toràl che ultimamente le azzecca tutte e, chissà, forse può sognare in grande questa stagione.


ATLETICO LA BARRIERA - SC VIRTUTE 3-3 (Centone, Pavone x2 (A); York, Ferdinand, Sombra (V))
L'Atletico mostra un calcio migliore nella prima mezzora, ma Stovini disinnesca sia Terrasina che Pavone, consentendo alla Virtute di rimanere imbattuta. Al contrario, Steno non riesce ad impedire a York di segnare su cross di Herrera, e i neroverdi si portano in vantaggio al 27'. Al 40' Stovini deve superarsi ancora, stavolta su Franchino, deviando alto sopra la traversa un tiro velenoso del trequartista. Sul calcio d'angolo, però, Centone si fa largo di forza e di mestiere e segna con un gran colpo di testa. La prima frazione di gara si infiamma nuovamente, e Steno si riscatta con una parata di stinco su un tiro da distanza ravvicinata di Masticher dopo un calcio d'angolo che aveva portato ad una serie di rimpalli in area piccola. Si va negli spogliatoi quindi sull'uno a uno, con l'Atletico che controlla la partita ma i cui attaccanti soffrono la pressione dei difensori avversari, e una Virtute che dopo il goal è rimasta compressa nella propria metà campo.

Nel secondo tempo Cerretani fa entrare Polacci per Masticher. La ripresa parte forte: Stovini è di nuovo chiamato in causa per salvare su Terrasina, e Steno a sua volta riesce a parare un tiro (non irresistibile) di Hartmann. Al sessantesimo entrambi gli allenatori provano a far pendere la bilancia dalla propria parte: Sciacca mandando dentro Manstein per Oltremare, e Cerretani optando per la coppia d'attacco Sombra-Ferdinand. Con questi cambi i due allenatori sistemano i problemi tattici delle due squadre, che così danno vita ad un finale di gara ad altissima intensità. Apre le danze un ritrovato Atletico, che grazie al lavoro in regia di Manstein trova il goal di Pavone al 64'. Risponde subito la Virtute con Delgado che fa da sponda per il taglio in diagonale di Ferdinand in piena area: piatto destro nell'angolino e Virtute in goal. Al 79' ancora Pavone riporta in vantaggio l'Atletico, stavolta su assist di testa di Terrasina. Quando i Corvi sembrano ormai avviati verso la vittoria arriva invece il goal inaspettato di Sombra, che sfrutta un lancio preciso di Serasker oltre la linea dei difensori in maglia bianca.

La partita finisce quindi con un avvincente 3 a 3, ma Cerretani stasera dovrebbe fare una statua a Stovini, che per sessanta minuti ha respinto le numerose offensive dei Corvi. Un portiere meno attento avrebbe condannato una Virtute un po' in affanno a centrocampo ad una dura sconfitta: troppo solo Serasker a metà campo. Sciacca può recriminare su due punti persi nonostante l'Atletico abbia macinato bel gioco e creato numerose occasioni; il pareggio allontana la vetta e delude le alte aspettative dei tifosi per il girone d'andata.


DINAMO DEGRADO - SPORTING U.B.A. 2-0 (Puntone, Meretskov (D))
I primi trenta minuti sono un vero incubo per lo Sporting: la Dinamo domina il campo in lungo ed in largo grazie alla fisicità dei suoi giocatori, e Puntone buca la difesa dei biancorossi con imbarazzante facilità grazie anche ai lanci millimetrici dei suoi compagni. Al 17' il bomber dei Granata apre le danze con un dribbling secco su Spinello in uscita dopo un lancio smarcante di Sforza; al 30' attira su di sé due difensori liberando spazio per l'inserimento in area di Meretskov, che su cross teso di Derkaç insacca di testa. Lerici prova a mandare in avanti i suoi ma non è abbastanza per superare lo scoglio a centrocampo, mentre invece dietro si aprono varchi preoccupanti. Solo un grande intervento in extremis di Kalainen impedisce a Sforza di servire Derkaç libero in area. I biancorossi sono molto nervosi e sul finale di primo tempo arriva il giallo per Zizka.

Nell'intervallo Lerici stravolge la squadra: fuori gli attaccanti ed Ungaro, dentro Stojakovic, Saoj e Niru. Gallagher replica mettendo dentro Vicario per Derkaç. La contromossa di Gallagher è azzeccata: nonostante l'apporto di Stojakovic i biancorossi faticano ancora molto a centrocampo, e il gioco latita. Al 60' circa Gallagher aumenta ulteriormente la copertura: catenaccio e Gonzalo per Meretskov. La partita si spenge in una serie di scontri più o meno duri a centrocampo, nei quali ancora una volta la fisicità dei Granata ha la meglio sulla tecnica dei biancorossi, consentendo ai primi di difendere il vantaggio fino al fischio finale.

Si può dire che questa partita sia stato il capolavoro di Gallagher: imbrigliare in maniera così netta il palleggio dello Sporting è davvero un'impresa da ricordare, e la successiva difesa del vantaggio è stata da manuale. Difficile dire se Lerici potesse fare di meglio: la Dinamo di oggi non era solo superiore tatticamente ma anche (e forse in maniera ancora più decisiva) fisicamente. Tre punti meritati, quindi, che hanno l'effetto di interrompere la corsa in vetta di uno Sporting che forse si aspettava una partita più facile.


CERBERUS FC - AC NUOVA AMERICA 1-1 (Cannonau (C); M'Bare (A))
Nella prima frazione di gara il Cerberus non riesce assolutamente a trovare il bandolo della matassa: il pressing asfissiante della Nuova America chiude tutte le linee di passaggio e i padroni di casa annaspano a metà campo senza trovare il minimo varco. Viceversa, il giro palla degli ospiti riesce sempre a trovare spazio, e Saracinescu è chiamato a due interventi importanti. E' già un successo per il Cerberus essere arrivato al duplice fischio sullo zero a zero, ma la Nuova America sembra controllare la gara.

Al rientro in campo non è cambiato niente nelle due formazioni, e ben presto il copione ricomincia daccapo. Stavolta però la Nuova America riesce a trovare più spazio in area grazie ad un giro palla ancora più raffinato nella trequarti, e Trucinskas serve un pallone d'oro a M'Bare in area; il camerunense non esita: destro a girare e goal! Il Cerberus è ancora frastornato ma riesce fortunosamente ad ottenere un calcio d'angolo, sugli sviluppi del quale arriva il goal di Cannonau. A questo punto Ferrari vista la mala parata ricorre a Barragàn al posto di Mondragòn e Serrano al posto di Fiorentini. Scegliendo di coprirsi, entrambe le formazioni di fatto accettano il pareggio come risultato appetibile e la partita si spenge progressivamente.

Clamorosa impresa della Nuova America che riesce ad annullare totalmente il gioco a centrocampo degli avversari. Pazzesca la statistica che vede il Cerberus creare una sola occasione pericolosa in novanta minuti, una roba mai vista e sulla quale Ferrari dovrà riflettere a fondo, anche perché non è sembrato avere piani alternativi in mente durante la partita. Agnolotti può forse pentirsi di essersi chiuso dietro nel finale, anche se c'è da dire che la sua squadra può certo guardare al risultato con un certo orgoglio. Cerberus che perde il treno del podio e, soprattutto, mostra evidenti limiti contro un avversario tecnicamente inferiore ma decisamente superiore come intensità in campo ed assetto tattico.
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 13/3/2017

LA COPPA VA ALLO SPORTING, CRISI NERA AL BORUSSIA

SPORTING U.B.A. - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 3-1 (Saoj, Niru, Bordino (S); Sciabola (B))
La partita si apre, come previsto, con lo Sporting che gode di una certa superiorità di gioco: facile il passaggio del pallone dalla mediana all'attacco e difesa del Borussina in difficoltà. Stojakovic sfiora il goal già al 12', ma è al 22' che un suo filtrante trova Saoj in area, e il portoghese non esita ad affondare il colpo contro il suo vecchio mentore. La reazione del Borussia c'è, ma Dessen trova sulla sua strada un Ibn Nusayr attento sul palo lontano. Appena messo in cassaforte il goal, Lerici ordina ai suoi di difendersi e ripartire. Nonostante l'arretramento, i biancorossi riescono comunque a riportarsi facilmente in avanti: al 40' Kisanga perde palla in attacco e il contropiede prende d'infilata il Borussia:segna Niru che chiude al meglio il triangolo col compagno di reparto. Si va negli spogliatoi con lo Sporting in vantaggio di due reti e saldamente in controllo della gara.

Nella ripresa il Borussia sembra affondare definitivamente: i biancorossi avanzano palla al piede e stavolta Stojakovic suggerisce l'inserimento in area di Bordino, che la spara nel sette con una bordata di destro. Con la partita ormai in ghiaccio, Lerici passa al catenaccio mentre Zamato gioca le sue ultime carte. L'inserimento di forze fresche giova al Borussia, che torna a crescere e trova il goal della bandiera al 78' con Sciabola, servito da Keegan. A questo punto, con lo Sporting chiuso a difendere e il Borussia incapace di aprire il bunker, non succede altro fino al triplice fischio.

Vittoria facile e meritata per lo Sporting, ma molto agevolata dall'evidente problema mentale del Borussia, uscito molto malconcio dalla doppia sconfitta con il Verticale. Zamato non sembra avere più il polso della squadra, mentre Lerici esce notevolmente rafforzato da questa vittoria e con un trofeo sotto braccio. Ottima anche la gestione tattica, con una prudente difesa del vantaggio.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 16/4/2017

TONFO DEL VERTICALE, LA CLASSIFICA SI SCHIACCIA

DINAMO DEGRADO - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 1-1 (Chernenko (D); Carsten (B))
La Dinamo parte forte sulle ali dell'agonismo e mette subito alle strette il Borussia con lanci lunghi e il dinamismo delle punte. Al 12' Guerrero si infila nella trequarti e scodella al centro un pallone d'oro per Chernenko, che al volo batte Lama. Nella successiva mezz'ora gli ospiti prendono le misure agli avversari e succede molto poco, ma il Borussia continua a non rendersi pericoloso. Haller cambia le marcature ma si scopre pericolosamente agli uno-due degli attaccanti granata, ma a centrocampo la rinnovata pressione sui lanciatori ostacola la manovra dei padroni di casa. Si arriva all'intervallo sull'1-0.

Al rientro in campo si nota che Haller ha mandato in campo Kisanga per Dinza, evidentemente per cercare il pareggio. Dopo un altro quarto d'ora inconcludente Gallagher manda dentro Vicario per Guerrero e si dedica a difendere il vantaggio. Haller tenta invece il tutto per tutto con Sciabola al posto del secondo terzino e facendo avanzare la squadra. Il rischio è però enorme visto che così facendo si apre una voragine per i granata, che vanno due volte al tiro. Lama però riesce in extremis a salvare in entrambe le occasioni (decisivo il gran lavoro difensivo di Roberti e Cremonese) e la Dinamo non passa. All'80' arriva la beffa: l'arbitro casca nella simulazione di Musthaid e concede un calcio di punizione dal limite. Carsten piazza il pallone e batte Lanfield con una botta velenosa che rimbalza davanti al portiere e si infila nell'angolino. Pareggio! L'assalto finale della Dinamo viene respinto e il triplice fischio mette la parola fine alla partita.

Dinamo sfortunata oggi, ma troppo sprecona nell'ultima mezzora quando avrebbe potuto segnare due goal facili contro un Borussia sbilanciatissimo. I teutonici non si sono mai resi pericolosi su azione a causa di un centrocampo asfittico e fuori forma, ma il pareggio in extremis potrebbe far ripartire psicologicamente una squadra che appariva spacciata. Due punti persi per un Gallagher sfortunato come al solito, mentre Haller oggi non ha impressionato (ma poteva fare di più?).


BULLDOGS UNITED - SPORTING U.B.A. 0-1 (Niru (S))
Prima frazione di gara prevedibile: lo United fatica e non riesce a rendersi pericoloso, mentre lo Sporting si presenta spesso davanti a Pagorev. Al 16' Niru viene servito in area dopo una combinazione veloce Saoj-Stojakovic e segna con un bel piattone. Alla mezz'ora Buscaglione avanza la squadra mentre Lerici si chiude in difesa, ma il copione non cambia.

Nessun cambio nell'intervallo, e la partita si trascina un po' stancamente. Al 60' i due allenatori si sbilanciano ulteriormente: in avanti Buscaglione e in difesa Lerici. C'è giusto spazio per un'azione pericolosa a testa, con Leighton che al 70' impegna Ibn Nusayr con un tiro da fuori e Kebab che fa lo stesso con Pagorev all'82'. La partita finisce sullo 0-1, ma i tifosi non possono certo dire di essersi entusiasmati.

Entrambe le squadre hanno giocato una partita cauta, senza stravolgere gli equilibri a partita in corso. Lo United regge comunque bene l'urto dello Sporting, che è apparso soddisfatto dell'ottenere il massimo risultato col minimo sforzo.


ATLETICO LA BARRIERA - US VERTICALE 4-3 (Katukov x3, Franchino (A); Norsk, Gradoni, Ramòn (V))
L'Atletico batte il pugno sul tavolo e la butta subito sui ritmi alti, impegnando gli avversari in una serie di serrati duelli. Il giro palla è elegante e veloce, e il Verticale viene travolto al 14' da un'azione corale che porta Katukov in rete su assist del redivivo Oltremare. I Falchi rispondono colpo su colpo, ma al 20' Gradoni tira poco angolato e Oblic blocca in due tempi. La successiva offensiva dell'Atletico si trasforma in un altro goal del bomber russo, stavolta servito da Franchino, facendo tremare i tifosi ospiti. Al 29' arriva però il goal dei Falchi, con Norsk che incorna nell'angolino un cross di Colombi, riaprendo la partita. Il primo tempo si chiude con un altro goal per parte: diagonale elegante per Franchino al 36' e zampata in tuffo di Gradoni al 42'.

Nell'intervallo Toràl stringe la marcatura su Katukov mandando dentro Boia e Bastioni al posto di Singh e Rokossovski. La mossa riesce a mettere in difficoltà il russo, ma l'assenza di Rokossovski indebolisce la manovra dei Falchi, con Gradoni che riceva palla troppo arretrato e sbatte nella difesa avversaria. Quando manca mezz'ora al termine Sciacca fa entrare Ayawo per Oltremare scegliendo di difendere il vantaggio, mentre Toràl prova a confondere la difesa avversaria mettendo Ramòn per Norsk. Il Verticale cresce e al 66' Oblic deve superarsi sul nuovo entrato. Poco dopo però Katukov riesce a liberarsi di forza dalla marcatura di Boia, e con un missile di destro batte Menichetti. La reazione del Verticale è rabbiosa e sul finale arriva il goal di Ramòn, pescato in area da Piastrini. Troppo tardi: l'Atletico batte la capolista e rimette tutto in discussione.

Vittoria meritata per un Atletico superiore grazie ad alcune scelte tattiche azzeccate di Sciacca. Il Verticale non ha sfigurato, ma Toràl ha sbagliato la difesa regalando un tempo all'attacco dell'Atletico, compromettendo così la sua gara, anche se la mossa-Ramòn nel finale denota un intuito tattico comunque notevole; se Oblic non avesse fatto quella prodezza al 66' i Falchi avrebbero strappato il pari. Katukov continua nella sua marcia trionfale con una tripletta: questa sembra davvero la sua annata.


SC VIRTUTE - AC NUOVA AMERICA 3-2 (Ferdinand x2, Sombra (V); M'Bare, Dragovic (A))
La Nuova America parte forte e trova subito il goal con M'Bare, servito bene da Juraj. La Virtute sbatte ripetutamente contro il blocco a centrocampo, e alla mezz'ora Zamato prova ad alzare il baricentro per cambiare le cose. Agnolotti arretra invece i suoi, per difendere il pareggio. La scelta però non paga: la Virtute cresce, guadagna metri e al 40' trova il goal grazie ad una bella giocata di Caetani che smarca il "leone di Vienna", che insacca di destro sotto la traversa. La reazione degli ospiti si infrange invece sul pressing avversario.

Nell'intervallo Zamato stringe le marcature su M'Bare, e la Virtute sembra ora meglio messa in campo. Al 60' gli allenatori tentano di cambiare le carte in tavola: Zamato fa entrare Scudiero e Sombra al posto di Tagliapietre e Masticher, mentre Agnolotti si sbilancia maggiormente e si affida a Dragovic e Adriani al posto di M'Bare e Patri. La gara si infiamma: volano tre cartellini gialli, ma lo spettacolo ne guadagna. Al 69' La Virtute passa in vantaggio con Sombra, che insacca su cross di Scudiero. Pochi minuti dopo il pareggio della Nuova America viene siglato da Dragovic a conclusione di una bella azione. Di nuovo Virtute in vantaggio al 77' con Ferdinand, che batte Navas in uscita. L'ultimo assalto della Nuova America travolge la difesa dei padroni di casa, ma Adriani si fa ipnotizzare da Stovini, che gli toglie il pallone in scivolata e consega i tre punti a Zamato.

Partita davvero avvincente decisa dalle prodezze di Stovini, che nel primo tempo evita il de prufindis dei neroverdi e nel finale difende il vantaggio. Agnolotti schiera bene i suoi, ma la decisione di difendere il vantaggio già alla mezz'ora toglie vigore ai suoi ed apre la strada alla rivincita dei padroni di casa. Decisivo il cambio di marcatura su M'Bare, che una volta pressato dai difensori cessa di rappresentare un pericolo. Tre punti d'oro per una Virtute che adesso torna a sperare nella salvezza.


CERBERUS FC - CSKA PSYCHEDELIA 2-1 (Voronov, Fiorentini (C); Munito (P))
Il Cerberus prova a sorprendere il CSKA all'avvio con una manovra offensiva ben eseguita fatta di accelerazioni improvvise; Fiorentini si mette in mostra con due dribbling velocissimi e batte a rete, ma Higuera si distende e respinge. Il CSKA chiude le fila, respingendo altri assalti ma senza mai superare la metà campo. Primo tempo noioso ma tatticamente impeccabile da parte degli ospiti, che per ora stanno raggiungendo l'obiettivo di chiudere tutti gli spazi agli avversari.

Nell'intervallo Urbano manda dentro Bandenere al posto di Marcenaro per aggiungere qualità alla mediana. Il fantasista si mette subito in mostra smarcando Biggio al limite dell'area, ma Higuera si oppone ancora deviando in angolo. Sulla battuta di Spacek svetta altissimo Voronov che anticipa l'uscita del portiere ed insacca di testa. Urbano adesso ordina ai suoi di difendere il risultato, mentre Hoffmann fa entrare Munito al posto di Thevenin e tenta il tutto per tutto. Il CSKA rischia subito il secondo goal, ma sugli sviluppi del contrattacco è Saracinescu a doversi superare sul neo entrato Munito. All'80' arriva il goal del 2-0: Bandenere organizza la manovra e smarca Fiorentini in area; l'attaccante si libera di un marcatore con un gioco di prestigio e gira a rete di sinistro ad incrociare. Il CSKA non ci sta e con una bella azione finale riesce finalmente a segnare, con Bosch che pesca Munito in area piccola con un pallonetto e l'attaccante che incorna basso nell'angolino.

Vittoria soffertissima per il Cerberus: la diga del CSKA si è arresa solo su calcio piazzato, e nel finale i gialloneri si sono resi pericolosissimi. Ottima la prova della neopromossa, che però resta inguaiata nella parte bassa della classifica. Segnale importante di Urbano alle rivali, e buona anche la prova tattica.
 
Ultima modifica:

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 29/4/2017

FALCHI IN CADUTA LIBERA, E IL CERBERUS VINCE LO SCONTRO DIRETTO

BORUSSIA BILDUNGSROMAN - BULLDOGS UNITED 3-2 (Dessen x2, Musthaid (B); Leighton, Kraj (U))
La spregiudicatezza offensiva del Borussia paga: già nei primi venti minuti i padroni di casa si rendono pericolosissimi con Dessen, costringendo Laterale ad un provvidenziale intercetto in area. Lo United a sua volta spaventa il Borussia quando Leighton carica il tiro dal limite, fermato in extremis da Dinza. Al 26' il Borussia accelera e segna con Dessen, che insacca con un piatto destro su assist di Musthaid. Haller ordina subito ai suoi di arretrare, ma lo United alza il ritmo in maniera netta e al 38' trova il goal del pari con una bella azione personale di Leighton, che si beve Lama in uscita e deposita in rete. Costretto a ripartire da zero, il Borussia torna a farsi sotto nel finale e Kisanga impegna Pagorev, che si rifugia in angolo. Sulla battuta bassa e tesa di Gorschakov si fionda Dessen, che con una zampata buca Pagorev e riporta in vantaggio i padroni di casa.

Il secondo tempo si apre in modo scoppiettante: prima Kraj pareggia i conti con un destro a girare da posizione angolatissima, poi a stretto giro di posta arriva il 3 a 2 di Musthaid, ispirato da Keegan. Al sessantesimo esce Musthaid per Lenko nei ranghi del Borussia, che arretra il baricentro. Un minuto dopo Buscaglione manda dentro Von Moltke ed ordina l'assalto alle barricate, a caccia del pari. La partita si infiamma, con lo United che attacca e il Borussia che cerca il goal della sicurezza con le ripartenze. Al 79' viene espulso Prajak per un fallo da dietro su Ribeiro e gli animi si scaldano, ma l'arbitro riesce a tenere in pugno la situazione. L'ultimo brivido è rappresentato da una gran parata di Lama che devia sul palo un missile di Leighton salvando il risultato.

Come previsto il Borussia ha avuto molte occasioni da rete, ma lo United oggi ha giocato davvero molto bene e forse sul finale meritava il pareggio. Onestamente nessuna delle due squadre ha sbagliato atteggiamento o tattica, ma nonostante il divario tecnico la differenza in campo non è stata così netta come pensavamo. Ottime notizie per lo United, che però rimane invischiato nella lotta salvezza.

CSKA PSYCHEDELIA - SC VIRTUTE 1-1 (Munito (C); Sombra (V))
Prima frazione di gioco molto chiusa: le squadre sembrano studiarsi e nessuna riesce a proporsi in avanti. Innumerevoli i duelli a centrocampo, con la Virtute che punta sul collettivo per aggirare le marcature strette e i lanciatori del CSKA che sfruttano gli spazi per tentare di liberare i compagni in profondità. Sembra tutto inutile quando una percussione sulla fascia di Ademir costringe Scudiero al calcio d'angolo. Sul pallone si piazza Castro, che la butta nella mischia: Munito sfrutta un varco nel mare di gambe e la butta dentro di punta portando il CSKA in vantaggio al 36'. La Virtute ha invece un'occasione d'oro al 43' quando Spertoli stende Sombra poco dentro l'area di rigore: l'arbitro concede il penalty, ma Caetani non angola abbastanza il tiro e Higuera lo respinge.

Nessun cambio nell'intervallo, e anche la ripresa sembra bloccata su uno sterile scontro a centrocampo. Al 60' circa però Hoffman passa al contropiede per difendere l'insperato vantaggio, mentre Zamato rompe gli indugi avanzando il baricentro e mettendo dentro York per lo spento Ferdinand e Masticher per Tzatziki. La mossa paga: anche se il CSKA si fa sotto impegnando Stovini, la Virtute cresce e al 74' trova il pari con Sombra, servito in area proprio dal nuovo entrato. C'è tempo anche per un ultimo assalto, ma York perde palla al limite dell'area avversaria ed il CSKA parte in contropiede: l'azione accelera con Ademir che serve Castro in profondità, il cubano punta l'area ma Jourdan salva il risultato con un gran tackle.

Abbiamo assistito ad una gara noiosissima, ravvivata però da un finale scoppiettante. Il CSKA sfiora l'impresa, ma onestamente non meritava la vittoria: troppo rinunciatario l'atteggiamento in campo, mentre la Virtute ha mostrato troppa confusione ed imprecisione per due terzi di gara. Pareggio tutto sommato giusto per due squadre che secondo noi stasera erano più preoccupate di non perdere che altro.


AC NUOVA AMERICA - ATLETICO LA BARRIERA 2-4 (Dragovic x2 (N); Katukov, Franchino x2, Etrusco (A))
Come prevedevamo, la partita si trasforma rapidamente in un bagno di sangue: l'Atletico dilaga ogni volta che ha il pallone a disposizione, eludendo facilmente marcature e schemi avversari per presentarsi davanti ad un Navas troppo esitante in uscita. Segnano al 15' Katukov su filtrante di Oltremare, e al 27' Franchino, che chiude il triangolo con Zamo con un bel dribbling sul portiere. Juraj sfiora il goal al 22' con un tiro da fuori area, ma Oblic non si fa sorprendere. Agnolotti corre ai ripari stringendo la marcatura su Katukov, ma il danno è già fatto e Sciacca schiera i suoi a difendere il vantaggio. Quantomeno il cambio di marcatura impedisce a Katukov di segnare il tre a zero: al 44' infatti un grande anticipo di Bendato salva Navas.

La ripresa non sembra cambiare registro nonostante l'entrata di Cannaro per il disastroso Navas: Nuova America coraggiosa ma troppo inferiore all'avversario, che va nuovamente in goal con Franchino. I padroni di casa si sbilanciano in avanti al sessantesimo con l'entrata di Adriani e Dragovic al posto di Patri e M'Bare, mentre Sciacca manda dentro Yamamoto per Cami. La Nuova America prende coraggio e segna con Dragovic al 66', su assist di Dimitriadis. I festeggiamenti durano poco: cinque minuti dopo l'Atletico si riporta in vantaggio di due goal con un missile da fuori di Etrusco. Al 78' Dragovic segna ancora girando al volo sotto la traversa un bell'assist di Juraj, ma l'Atletico controlla la gara e non rischia altro.

Vittoria facile quindi per un Atletico troppo superiore. La Nuova America si trova in netta difficoltà fin dal primo minuto e non ha i mezzi tecnici per rimettere in sesto la partita; illusori i goal che accorciano le distanze: all'Atletico basta sempre una sola accelerata per portarsi al tiro. Anche considerando la pessima serata di Navas, stasera non perdere era forse un'impresa impossibile per i padroni di casa.


US VERTICALE - DINAMO DEGRADO 2-4 (Ramòn, Reynaard (V); Puntone x3, Derkaç (D))
Le previsioni pre-partita si rivelano giuste: la Dinamo domina la metà campo e Sforza ha ampi spazi per calibrare i suoi lanci lunghi. Per due volte il centrocampista granata riesce a saltare la mediana e la difesa del Verticale, e per due volte Puntone prende benissimo il tempo per lo scatto ritrovandosi solo davanti a Menichetti. Al trentesimo la Dinamo è sopra di due goal e Toràl fa uscire Zarno per Bastioni. E' una mossa sconsiderata: il centrocampo del Verticale perde un altro elemento, e sebbene la situazione dietro migliori grazie anche alla marcatura più stretta, il Verticale ora ha pochissime speranze di rendersi pericoloso. Specialmente perché Gallagher si affretta a passare al contropiede, limitando ancora di più lo spazio a centrocampo. Al 42' i Falchi affondano: azione stoppata a centrocampo, rovesciamento di fronte, Sforza lancia in diagonale per l'inserimento in area di Derkaç che stoppa di petto in corsa e la spara sotto l'incrocio.

Nell'intervallo Toràl cerca di rimediare inserendo Piastrini per l'evanescente Gradoni, ma non basta: l'uscita di Zarno e la mancanza di altri giocatori bravi palla a terra (Colombi, Zambra, Luizo magari) condanna il centrocampo dei padroni di casa all'affanno. Gallagher dal canto suo blinda ulteriormente la squadra inserendo Vicario per Derkaç e stringendo le marcature. Nell'ultima mezz'ora Gallagher passa al catenaccio, facendo entrare Gonzalo per Meretskov. Proprio il nuovo entrato si fa notare al 72' con un cross perfetto per la testa di Puntone che vale l'umiliante quattro a zero. A questo punto il Verticale ha un moto d'orgoglio e va a segno con un'azione di pura caparbietà: è capitan Piastrini a farsi largo con un paio di tocchi di altissima classe a centrocampo ed a liberare Ramòn in area; il messicano si rifà di una partita passata ad aspettare un pallone giocabile con una rovesciata fantastica che si infila in rete nell'angolino basso! La Dinamo accusa il colpo e la partita si fa nervosa, con due ammonizioni per parte. Sul finale parapiglia al limite dell'area e calcio di punizione per i padroni di casa, che Reynaard trasforma con un tiro a girare sopra la barriera. Troppo poco e troppo tardi: al triplice fischio il punteggio è Verticale 2 – Dinamo 4.

Vittoria meritatissima per la Dinamo, che scalpita appena dietro il trenino del podio e si propone all'improvviso come possibile sesta incomoda. Bruttissimo tonfo del Verticale, dovuto ad una lettura tattica completamente sbagliata e peggiorata dalla sostituzione di Zarno alla mezz'ora. Toràl ha veramente sbagliato tutto oggi, e l'unica consolazione è la botta di orgoglio finale che ha quantomeno ridotto il passivo a "soli" due goal. La seconda sconfitta di fila mina però il morale della squadra.


SPORTING U.B.A. - CERBERUS FC 1-2 (Stoychev (S); Biggio x2 (C))
La partita si apre con le due squadre che mostrano buona lena e la volontà di portare a casa i tre punti: le difese hanno il loro bel daffare, ed intorno al ventesimo entrambi i portieri vengono chiamati in causa. A sbloccare una partita appassionante arriva il goal di Biggio al 38', su lancio smarcante di Bandenere: l'attaccante arpiona il pallone a mezz'aria e allo stesso tempo lo nasconde al portiere in uscita, riuscendo poi ad allungarsi sulla sinistra superandolo e depositando il pallone nella porta ormai sguarnita. Lerici stringe le marcature, ma si va negli spogliatoi con il Cerberus in vantaggio.

Ad inizio secondo tempo lo Sporting sembra più aggressivo: subito un'azione pericolosa costringe Saracinescu a deviare in angolo, e sul cross teso di Kebab si fionda Stoychev, che insacca di testa. Al 60' Urbano manda dentro Serrano per l'inconcludente Fiorentini, cambiando l'impostazione dell'attacco. La lotta a centrocampo si fa serrata, con almeno un quarto d'ora di duelli appassionanti ma inconcludenti. Al 75' Saoj ha un buon pallone sui piedi, ma Saracinescu si supera con un gran tuffo. Sul rinvio della difesa si fionda Mazzone, che di testa allunga per Bandenere. Il fantasista avanza, chiude l'uno-due con Serrano e manda in area un pallone perfetto, sul quale si avventa Biggio. Diagonale destro di prima intenzione e goal! Il Cerberus passa in vantaggio! Il resto della partita non vede azioni degne di nota, e la squadra ospite può festeggiare una vittoria davvero importante!

Partita davvero combattuta ed equilibrata, nella quale è risultata decisiva la buona vena dei centrocampisti del Cerberus, capaci di superare il pressing avversario. Inferiore alle aspettative, invece, il rendimento del trio Stojakovic-Saoj-Niru, con il serbo che è apparso particolarmente svogliato. Vittoria pesante per il Cerberus, che supera i rivali e si piazza in testa al fianco dell'Atletico.
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto