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IL PAGELLONE POST-STAGIONE
SPORTING U.B.A. (Tarcisio Del Colle) - 8
Battere il Borussia nella corsa allo scudetto non era per niente facile, ma la verità è che è stato il Borussia a scendere di livello, più di quanto lo Sporting non si sia migliorato. Rispetto alla stagione scorsa, infatti, ha fatto QUINDICI punti in meno, mentre lo Sporting soli 4 in più, considerando anche che l'anno scorso ha vinto la Coppa mentre quest'anno è uscito subito. Insomma, vittoria meritata ma Del Colle non è riuscito a tracciare un solco fra sé e i rivali, dovendo lottare quasi fino alla fine per potersi appuntare lo scudetto sul petto; nonostante l'uber-squadra e l'assenza di veri punti deboli, lo Sporting ha vinto solo uno scontro diretto su 4, contro il Cerberus. Se i biancorossi hanno dimostrato di avere una grande regolarità nel gioco e nei risultati, infatti, è forse sembrato mancare quel "qualcosa in più" che poteva regalargli uno scudetto più netto.
Tatticamente la squadra di Del Colle è molto prevedibile nella costruzione del gioco, preferendo quasi sempre giocare palla a terra e con passaggi corti e veloci, ed è quasi sempre riuscita ad imporre il proprio gioco grazie all'alta qualità dei giocatori in rosa. A livello difensivo lo Sporting si è confermato solidissimo, riuscendo a mettere in campo difese equilibrate che potessero vedersela contro qualsiasi soluzione tattica degli avversari. A sorpresa, è stato proprio l'attacco sulla carta devastante a deludere le aspettative: Darebo non ha ripetuto l'exploit della passata stagione, Murray ha dato problemi fin dal primo giorno e Saoj non è mai apparso devastante come in passato. In compenso le due primedonne Stojakovic e Arkhan hanno fatto la differenza e dimostrato di poter convivere, almeno sotto la guida ferma di un Del Colle. Tutto sommato ci aspettavamo una prestazione più perentoria da parte dei biancorossi, ma in ogni caso sono ormai la squadra da battere, anche se la rinascita del Cerberus riporta a tre il numero dei contendenti per lo scudetto.
BORUSSIA BILDUNGSROMAN (Johann Lukàcsz) - 6
Ci spiace, ma la Coppa soltanto non basta: questo Borussia ha gettato l'intero Campionato al vento con punti persi malamente su troppi campi, spesso "piccoli". Con una rosa addirittura rinforzata rispetto a quella che ha ucciso il Campionato l'anno scorso ci aspettavamo molto di più. Si vociferava addirittura di possibile triplete, e invece nonostante i fondi extra messi a disposizione dagli sceicchi il Borussia è arrivato terzo con distacco: -15 punti rispetto all'anno scorso sono un'enormità.
Quali sono però i motivi di questa debacle? A livello tattico Lukàcsz ha sempre sbagliato poco, ma ci sentiamo di puntare il dito contro la scelta di Gallagher solista in molte partite: lo scozzese ce l'ha messa tutta, ma il gioco del Borussia non gli è congeniale e ci ha messo parecchio per sbloccarsi. Molti anche i goal subiti nonostante l'acquisto di due campioni come Roberti e Cremonese, forse dovuti proprio al fatto di averli schierati a volte da soli. Lukàcsz ha perfezionato ulteriormente il gegenpressing, ma spesso abbiamo visto reparti di centrocampo più leggeri rispetto al passato, magari per fare spazio ai terzini. Insomma, nessun errore pesante, ma la macchina perfetta della seconda stagione si è inceppata. Il potenziale è ancora enorme, ma molto dipenderà dal prossimo allenatore dei teutonici.
CERBERUS FC (Carletto Ferrari) - 9
Ferrari porta in alto un'altra squadra a dispetto dei pronostici. Il mister del Cerberus ha forgiato una squadra poliedrica, solida difensivamente e temibile in fase di costruzione e realizzazione, e l'ha fatto senza i nomi roboanti dello Sporting e senza l'assetto tattico granitico del Borussia. Lavorando di improvvisazione e tattica, ha strappato una seconda piazza che fa clamore, sacrificando però la Coppa. Il Cerberus si è concentrato soprattutto sulla difesa, preferendo vincere di misura piuttosto che rischiare di esporsi troppo: una strategia vincente. Adesso i Cerberi sono tornati a pieno titolo nella triade che si contende lo scudetto dopo una stagione 2 deludente.
Uno degli aspetti che hanno stupito maggiormente gli osservatori è stato il fatto che Ferrari non si sia affidato ai giocatori che quasi tutti indicavano come potenzialmente decisivi: poche volte abbiamo visto schierare insieme Bulkat e Santos, relativamente sotto-utilizzato il decisivo Ylmaz, ignorate le ali e ceduto subito Kebab. E nonostante tutto questo il Cerberus ha stracciato i pronostici. Si può solo plaudere l'acume di Ferrari, anche se dopo la pausa invernale la squadra è apparsa scarica, proprio come accadde allo United che allenava la stagione scorsa.
US VERTICALE (Vituccio Zamato) - 7
Mezzo punto in meno per l'eliminazione prematura dalla Coppa, che dopo l'exploit dell'anno scorso brucia un po'. Proprio questo, però, è stato forse uno dei fattori che ha permesso al Verticale di non arrivare stracco a fine stagione e doversi salvare per il rotto della cuffia come al solito. Stavolta i Falchi hanno conquistato un quarto posto meritato, regalando ai loro tifosi un fine stagione più sereno senza mai tradire il proprio "credo". Il miglioramento è stato netto, e alcune vittorie contro le "big" hanno entusiasmato tifosi e spettatori neutrali catapultando Zamato e i suoi sotto i riflettori.
La fase difensiva fa ancora pena, ovviamente, ma l'attacco ha stabilito un nuovo record con 52 goal in 18 giornate, praticamente 3 goal a partita. I Falchi ne hanno però incassati quasi altrettanti, forse anche a causa di due portieri dalle caratteristiche speculari ma entrambi non certo da squadra che ambisce ad un podio. Il centrocampo, pur spesso schierato troppo leggero, ha saputo macinare gioco come non mai, e l'attacco ha trasformato una quantità impressionante di occasioni grazie anche ad un Fiorentini da record. Con 47 goal in 38 partite il fenomeno barese ormai vale circa 120 milioni sul mercato, e la sua permanenza al Verticale è in dubbio visto che ormai ambisce a vincere qualcosa. Se possiamo dare un suggerimento, forse potrebbe convenire venderlo per rifare daccapo mediana e terzini, davvero non all'altezza.
ATLETICO LA BARRIERA (José Aureliano Sciacca) - 6,5
Mettiamola così: quest'anno niente lotta per non retrocedere. L'Atletico una volta tanto ha saputo mantenersi a metà classifica con una certa regolarità nonostante pericolosi svarioni a seguito dei quali ha a volte minacciato di inabissarsi. Un attacco prolifico ha fatto da contraltare ad una difesa pessima, consolidando ormai la fama di groviera di quella che tre anni fa era considerata una squadra prima di tutto difensivista.
La Barriera sembra ormai un altro Verticale: poco costante, molto offensivo e molto vulnerabile. Se alla Barriera è mancato un Fiorentini, ha però goduto delle prestazioni di un centrocampo più folto e più spesso schierato al completo; questo ha permesso a Sciacca di utilizzare i suoi campioni più uniformemente, ottimizzandone le prestazioni. E' mancata parecchio la fortuna: gli infortuni hanno seguito i Corvi per tutta la stagione, a volte in momenti decisivi. Per la prossima stagione Sciacca dovrà lavorare sulla costanza e rifondare l'intera fase difensiva: di Verticale ne basta uno, la Barriera dovrebbe essere più solida di così.
BULLDOGS UNITED (Arnaldo Bartuzzieri) - 5
Ci aspettavamo molto di più dalla squadra che l'anno scorso, da neopromossa, ha sfiorato il podio. Bartuzzieri non è riuscito a migliorare la situazione a centrocampo, che a lungo è poggiato sulle spalle dei soli Van der Volle e Manfredi. L'arrivo di Cimone e Lannister a Gennaio ha migliorato la situazione, ma non è bastato per riscattare un girone di andata al limite del disastroso. E' finita con una posizione di metà classifica strappata con due vittorie rocambolesche nelle ultime due giornate.
Lo United ha sprecato un'occasione per imporsi come quarta forza del campionato, ma sta lavorando per sistemare il centrocampo, e questo è un segnale positivo. Le due vittorie sul finale di stagione fanno quantomeno ben sperare per il futuro, ma sarà il mercato estivo a dirci se lo United può tornare a spaventare le grandi o meno. Per ora è da metà classifica, e la prevedibilità del suo gioco è un punto debole, e anche le ali hanno deluso le aspettative. Allo United servono innesti mirati che consentano a Bartuzzieri una maggiore possibilità di scelta a livello di tattiche di gioco, oppure che perfezionino l'attuale assetto tattico al punto da rendere inutile variarlo troppo. In poche parole, lo United deve diventare versatile come un Cerberus o granitico come un Borussia.
DINAMO DEGRADO (Jaime Gallagher) - 7
L'ambiziosa neopromossa si piazza ben oltre la zona retrocessione facendo affidamento su un gioco prevedibile ma efficace fatto di lanci lunghi per un parco attaccanti di ottimo livello. L'acquisto di Valdaeren ha fornito a Gallagher un'indispensabile mastino di centrocampo, che unito alla coppia di mediani Vestone-Pestone ha consentito alla Dinamo di sventare molti pericoli prima che arrivassero a minacciare la porta. Non impeccabile, forse, il reparto arretrato. La squadra è comunque solida e nonostante abbia pagato qualcosa nei confronti di avversari più esperti ha dimostrato di potersela cavare nella massima serie.
Gallagher si è scrollato di dosso un po' dell'arrembante giovanilismo dei primi tempi, forse scottato dalle reazioni dei colleghi, e ora guida la compagine granata con più sicurezza rispetto ai tempi tumultuosi della Barriera. Se riuscirà a migliorare ancora la rosa della Dinamo, e magari introdurrà un po' di varietà nella fase di costruzione del gioco, potremmo vederne delle belle in futuro.
SC VIRTUTE (Francesco Cerretani) - 6,5
Nel girone di andata la Virtute aveva spaventato un po' tutti con un gioco palla a terra scorrevole e veloce e due "modalità" di attacco ugualmente temibili. Col passare delle giornate, tuttavia, la rosa ha mostrato qualche limite tecnico e la posizione della Virtute si è fatta più difficile, senza tuttavia sfociare nell'emergenza. Nonostante qualche sconfitta evitabile e la mancanza di quel cinismo che in SFL può fare la differenza, la Virtute si è salvata con una giornata di anticipo ed ha mostrato un gioco piacevole da guardare per l'intera stagione. Per la prossima stagione ci si aspetta che la Virtute migliori ancora, partendo dai suoi attuali punti di forza; mister Cerretani ha sempre detto che non gli importa di essere prevedibile purché la squadra faccia il suo gioco in maniera ordinata ed efficace, quindi non ci aspettiamo grandi rivoluzioni tattiche.
Mister Cerretani si è fatto notare per la capacità di correggere in corsa eventuali errori tattici, cosa che in certi casi ha fatto la differenza. La Virtute ha una discreta difesa e un attacco vario ed efficace, ma secondo noi perde qualcosa a centrocampo, dove è ancora inferiore a diverse squadre della SFL. Cerretani ha spesso ovviato a questo schierando un centrocampo folto, ma in questo modo "scopre" altri ruoli. Ci aspettiamo quindi qualche rinforzo in estate in questa parte del campo.
AC LEGIO VICTRIX (Lucius Castus) - 5
L'involuzione difensiva della Legio è costata punti pesantissimi alla Legio, e sommata alla crisi realizzativa ha trasformato la stagione dei giallorossi in un purgatorio senza fine. La semifinale di Coppa ha brevemente entusiasmato i tifosi, ma Castus ha deciso di puntare tutto sulla salvezza e il Borussia ha eliminato facilmente la Legio. Purtroppo, la sconfitta decisiva con lo United e il pareggio col Marciano hanno condannato la Legio ad una retrocessione dolorosa perché evitabile. Castus si è addossato in parte la colpa di diverse debacles dovute ad errori prettamente tattici (pessime le prime partite del girone di andata), ma tutta la squadra è apparsa a tratti sfiduciata. La grinta tirata fuori in qualche occasione non è bastata, dato che spesso arrivava quando c'erano di fronte grandi squadre in grado di gestire le sfuriate giallorosse con la loro tecnica superiore.
Sicuramente ha influito l'annata non eccelsa degli attaccanti, ma è anche vero che in generale la Legio ha creato poco gioco. La prossima stagione in SCL potrebbe rivelarsi molto dura se la Legio dovesse perdere pezzi importanti nel mercato estivo: alcuni giocatori hanno espresso la volontà di partire, e sarà dura trattenerli. Guerrero, Vlaocic ed Astes sono giocatori da SFL, e persino le bandiere Theoderich ed Heraclius appaiono indecise. Tempi duri. E Castus? Completa incertezza: seguirà la squadra o si accaserà altrove?
US MARCIANO (Zoroastro Buscaglione) - 6
In campionato il Marciano ha compiuto qualche isolata impresa di pregio, ma i suoi limiti tecnici lo hanno spesso costretto ad inseguire le rivali e vedere la palla depositarsi spesso alle spalle dei suoi portieri. L'arrivo di Puntone ha aggiunto peso ad un attacco decisamente inferiore alle aspettative, ma l'utilizzo troppo incerto dei centrocampisti ha congiurato per lasciare il Marciano in fondo alla classifica in maniera più o meno stabile. In Coppa, invece, i ragazzi di Buscaglione hanno giocato ogni partita col coltello fra i denti eliminando squadra dopo squadra ed arrendendosi soltanto di fronte ad un Borussia altrettanto determinato. Peccato, ma i Crociati erano sfavoriti fin dall'inizio e sarebbe servito un miracolo per salvarsi, soprattutto di fronte alla forza delle neopromosse.
In SCL il Marciano si troverà a fare conti con una squadra probabilmente falcidiata dalle defezion (Reynaard sicuro, i due terzini probabili), dall'invecchiamento inesorabile di alcuni pezzi forti (Lenders, Stopler e Stackberg) e dalle difficoltà intrinseche di un campionato mai banale. Auguriamo buona fortuna a mister Buscaglione, che secondo chi gli stà vicino sarebbe intenzionato a farsi una "vacanza" nella cadetteria. Mai dire mai, però: una chiamata dalla squadra giusta potrebbe farlo tornare sui suoi passi.
I MIGLIORI
Portieri:
- Menichetti (US Marciano) pres 15 parate 24 goal subiti 28
- Saracinescu (Cerberus FC) pres 16 parate 22goal subiti 22
Difensori:
- Cremonese (Borussia Bild.) pres 17 contrasti 10 goal 1
- Dumitru (Sporting U.B.A.) pres 17 contrasti 10 goal 0
- Roberti (Borussia Bild.) pres 17 contrasti 9 goal 0
- Astes (AC Legio Victrix) pres 14 contrasti 8 goal 0
Terzini:
- Kristic (Dinamo Degrado) pres 11 contrasti 0 assist 5
- Dinza (Borussia Bild.) pres 14 contrasti 3 assist 4
Mediani:
- Prajak (Borussia Bild.) pres 16 contrasti 11 goal 1
- Piastrella (US Marciano) pres 16 contrasti 8 goal 1
Centrocampisti:
- Piastrini (US Verticale) pres 14 contrasti 2 assist 10 goal 2
- Bandenere (Cerberus FC) pres 16 contrasti 2 assist 9 goal 2
- Bordino (Sporting U.B.A) pres 16 contrasti 10 assist 4 goal 0
- Tzatziki (SC Virtute) pres 14 contrasti 10 assist 0 goal 0
Trequartisti:
- Egra (US Verticale) pres 15 assist 9 goal 3
- Stojakovic (Sporting U.B.A.) pres 11 assist 7 goal 4
Ali:
- Norsk (US Verticale) pres 12 assist 6 goal 4
- Guerrero (AC Legio Victrix) pres 14 assist 5 goal 3
Attaccanti:
- Fiorentini (US Verticale) pres 16 assist 0 goal 23
- Dessen (Borussia Bild.) pres 18 assist 0 goal 21
- Chernenko (Dinamo Degrado) pres 13 assist 0 goal 16
"Al Verticale sono cresciuto tanto, ma forse è ora di lottare per un titolo". Fiorentini, fresco di premio capocannoniere con tanto di record, apre il mercato estivo con un'intervista-bomba a pagina 7!