GDR LA GAZZETTA SOHEADDIANA- Tutto l'arancione della vita

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 6/8/2016

PASSEGGIATA BORUSSIA, FAVOLA MARCIANO

AC LEGIO VICTRIX - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 0-3 (Gallagher x3 (B))
Primo tempo da incubo per la Legio: totale dominio sul campo del Borussia, subito un contropiede alto che buca difesa e portiere e raddoppio al 30'. Per tutta la prima frazione di gara i padroni di casa faticano anche solo a superare la metà campo, e quando ci riescono il povero Navarro viene prontamente disinnescato dal reparto arretrato avversario. E' evidente che Castus non vuole togliere energia alla lotta per il campionato e non apporta correttivi alla squadra nell'intervallo.

Nella ripresa Lukàcsz rallenta il ritmo, rendendo più sicura la sua posizione sacrificando ben poco in fase offensiva. Nonostante un breve brivido dovuto ad una punizione di Galatos, parata eccellentemente da Lama, arriva il goal del ko di Gallagher, e la partita si spenge.

Brutta prestazione della Legio, molto rinunciataria anche in difesa dove avrebbe potuto e dovuto fermare più spesso Gallagher, che invece è arrivato quasi sempre facilmente al tiro. Una passeggiata, invece, per un Borussia che va a giocarsi la finale di Coppa come ampiamente previsto. Unica nota stonata: l'infortunio di Dinza; non sembra grave ma a questo punto della stagione può significare stagione finita per lui.


US MARCIANO - CERBERUS FC 1-1 (Lenders (M); Ramòn (C))
Primo tempo molto cauto, il Cerberus fatica molto a superare la fase difensiva di un Marciano deciso a non prendere goal. Un brivido a testa dovuto a sporadiche "fiammate", ma la gara non decolla. Nell'intervallo Buscaglione avanza il baricentro.

Parte il secondo tempo, ma il Marciano ringhia più dei Cerberi e non si passa; Ferrari decide allora di mandare dentro Ramòn e di puntare sulla fantasia del messicano e di Biggio. Gli ospiti devono segnare, quindi avanzano decisamente. Così facendo si apre però un varco per un lancio sghembo di Reynaard, che Lenders stoppa di petto. Il giapponese finta il passaggio a Puntone poi abbassa la testa e carica al centro dell'area. Riesce a passare di forza, Saracinescu esce ma l'attaccante spara una cannonata che si infila alla sua destra! Marciano in vantaggio e Buscaglione trincera subito i suoi a protezione del goal. Il Cerberus cresce ma non riesce a sfondare l'accanita difesa dei padroni di casa, se non nel finale con un'invenzione di Ramòn: un colpo di tacco su cross teso di Yague. Pregevole, ma al triplice fischio il pareggio non basta.

Il Marciano vola quindi in finale, un sogno per la formazione di Buscaglione che in Campionato non riesce a sollevarsi dalla zona retrocessione. I tifosi acclamano l'estro (e la perizia tattica) di Buscaglione, mentre Ferrari resta per un po' a capo chino a bordo campo, nuovamente "tradito" da una sconfitta immeritata dopo una gara dominata sul campo.


SPACEK NON CI CREDE: "Li abbiamo presi a pallonate, non si può uscire così". Il mediano del Cerberus, chiaramente deluso, analizza la partita a pagina 7.
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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 6/9/2016

TUTTO (O QUASI) DECISO

ATLETICO LA BARRIERA - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 2-0 (Katukov, Van Leken (A))
Primo tempo fenomenale da parte dei padroni di casa: l'Atletico domina la gara e mette all'angolo il Borussia, la cui manovra è lenta e macchinosa. Katukov insacca di potenza su assist di Metzayner nei primi minuti, poi Van Leken inventa un gran goal con un pallonetto da fuori area vicino alla fine della prima frazione. Lukàcsz fa avanzare la squadra e schiera una terza punta, ma l'uscita di Gorschakov azzoppa la manovra a centrocampo, condizione aggravata dall'entrata di Gyulaj nelle fila dei Corvi.

Nel secondo tempo la musica non cambia, e anzi l'Atletico gestisce la gara ancora più facilmente, anche se non riesce più ad affondare il colpo, mentre il Borussia fatica moltissimo. L'unica azione veramente pericolosa della partita si infrange sulla traversa con Oblic battuto: una perfida beffa ai danni del Borussia. Nei minuti finali la fatica si fa sentire e Carsten è costretto ad uscire per un problema alla coscia, sostituito da Storioni.

Vittoria netta e meritata per un Atletico che ha dato tutto quello che c'era da dare stasera. Prestazione veramente maiuscola sia a livello tattico (con Katukov mossa a sorpresa e l'entrata di Gyulaj al momento giusto) che fisico, con tutti i Corvi che hanno corso dal primo all'ultimo minuto. Proprio questo, però, rischia di rappresentare un problema in vista della partita con la Dinamo: le stelle dell'Atletico saranno troppo stanche? Non ci sarà invece nessun problema sotto questo aspetto per Lukacsz: i suoi hanno palesemente passeggiato, forse con ancora la testa alla Coppa. Forse troppo prudente il contropiede iniziale, oppure troppo poco convinto (mancando anche la stella Prajak) per funzionare contro questo Atletico. Troppo timido anche, forse, lo sbilanciamento in avanti, con l'opaco Eugen lasciato al suo posto e il prolifico Gorschakov sacrificato.


CERBERUS FC - BULLDOGS UNITED 2-3 (Ylmaz, Serratore (C); Leighton x2, Lannister)
Il primo tempo si rivela più combattuto del previsto a causa della seratona di Pagorev, che sventa ben due tentativi di Biggio solo davanti alla porta: nella prima occasione con un'uscita sensazionale e nella seconda con un tuffo nell'angolino basso. Le cose sembrano mettersi male per il Cerberus quando Leighton colpisce a sorpresa con una cannonata da fuori area dopo un lancio smarcante di Lannister, ma Ylmaz ristabilisce lo status quo ante con un diagonale imprendibile.

L'inizio del secondo tempo è però devastante: Van der Volle trova ancora Leighton con un lancio lungo e l'inglese si scatena. Dribbling secco su Spacek, cavalcata verso l'area, serpentina straordinaria fra Cannonau e Moravec e missile sotto la traversa fra i boati dei tifosi ospiti. Clamorosa rete dell'attaccante, che riporta lo United in vantaggio. Per fortuna il Cerberus non si fa prendere dallo sconforto: Bandenere torna a guidare la manovra e dai suoi piedi parte un filtrante preciso per Serratore in piena area. Tiro non potente ma preciso e Pagorev non ci arriva. 2-2. Il risultato tiene fino all'80', poi arriva la prodezza di Lannister su calcio di punizione a sbloccare nuovamente la gara, e stavolta i padroni di casa non riescono a rispondere in tempo per il triplice fischio.

Partita bella ed equilibrata decisa da un calcio piazzato quando ormai sembrava probabile un più giusto pareggio. Gara sfortunata per un Cerberus che forse subisce il contraccolpo psicologico della Coppa e viene punito da uno United in grandissimo spolvero (e anche fortunato). Servirà ben altra prestazione contro il Borussia per difendere il secondo posto. I ragazzi in viola invece compiono l'impresa e risalgono la china scampando matematicamente ad una clamorosa retrocessione che in molti iniziavano a temere possibile.


SPORTING U.B.A. - US VERTICALE 3-4 (Saoj x2, Niru (S); Murray x3, Norsk (V))
Ci aspettavamo un Verticale arrembante, ma non un Verticale così attento al pressing a centrocampo: a decidere la gara sono infatti due interventi decisivi a centrocampo che fanno inciampare la manovra dello Sporting ed impediscono al pallone di raggiungere il formidabile tridente offensivo. Nella prima occasione, subito al settimo minuto di gioco, Marongiu decifra alla perfezione la trama di passaggi corti dei biancorossi ed anticipa Bordino con uno scatto felino. Più avanti, al 70' circa, è ancora il magistrale mediano del Verticale a fermare una pericolosa puntata offensiva di Stojakovic, intervenendo in tackle da dietro cogliendo di sorpresa il fantasista serbo senza commettere fallo. In mezzo a questi due capolavori difensivi viene giocata una partita appassionante, con entrambe le squadre che gestiscono il pallone con facilità imbarazzante si presentano costantemente di fronte all'area avversaria. Il Verticale è però più pericoloso, e Ibn Nusayr riesce solo a malapena a respingere un tiro insidioso di Norsk per evitare il quinto goal, mentre lo Sporting deve ringraziare una papera di Barron, che sulgoal di Niru esce totalmente fuori tempo. Grande spettacolo da parte di Stojakovic, Egra e Norsk, che si sono occupati di concretizzare il palleggio a centrocampo con filtranti illuminanti per i rispettivi attaccanti.

Fallisce quindi la tattica di Del Colle, forse a causa di un quartetto difensivo non abbastanza abile nel difendere a zona; avrebbe fatto molto comodo il bulgaro Stoychev, e magari Ungaro a fianco di Morgan. Ma il Verticale, si sa, quando decide di attaccare a testa bassa è difficilissimo da fermare. Stasera, poi, l'agonismo messo in campo dai Falchi è stato semplicemente travolgente, e forse non c'era modo per i biancorossi di fermare la valanga nero-arancio. Piuttosto, ad aver veramente condannato la squadra di casa sono stati i due miracolosi "blocchi" di Moreglia, sicuramente Man of the Match stasera. Senza di essi i biancorossi avrebbero segnato almeno un altro goal, strappando un pareggio che valeva lo scudetto. Festa rinviata, quindi, con gli occhi puntati sui risultati delle rivali. Grande festa invece in casa Verticale, che una volta tanto arriva a fine stagione con una posizione di classifica meno preoccupante del solito e con una grande carica morale in vista dell'ultima giornata.

Alla fine della giornata, comunque, arriva la notizia della sconfitta del Cerberus, ed è festa grande per i tifosi dello Sporting. Ininfluente l'ultima giornata: con 5 punti di vantaggio sul Cerberus lo Sporting U.B.A. ha già lo scudetto cucito sul petto!


SC VIRTUTE - DINAMO DEGRADO 1-3 (Savolaks (V); Chernenko, Santiago, Seprio (D))
Primo tempo durissimo per la Virtute, che non riesce a superare la grintosissima difesa a metà campo della Dinamo. Anche i ragazzi di Gallagher faticano a passare, specie quando Cerretani adatta la marcatura a Chernenko e Santiago, ma al 30' Sforza trova il lancio giusto per Villanova. Lo spagnolo guadagna il fondo, finta il cross e la ripassa al centrocampista, che con un filtrante trova l'inserimento di Chernenko; l'ucraino aggancia in corsa e segna di piatto, aggiudicando la prima frazione di gara alla Dinamo.

Cerretani cambia il parco attaccanti e fa avanzare la squadra, ma la Dinamo colpisce ancora, stavolta con un cross di Villanova sul quale Chernenko fa velo per favorire lo stop e tiro al volo di Santiago. Cerretani si mette le mani nei capelli e fa entrare Orsini prima di spingere i suoi in avanti. Gallagher sorride sicuro e adotta le contromosse: fuori i due attaccanti dentro Seprio e Hauer, fuori Kristic dentro Gonzalo. La difesa si adatta a York e Pog, e le cose si fanno ancora più difficili per i padroni di casa. Nessuna azione riesce a penetrare la barriera difensiva della Dinamo, che anzi colpisce ancora approfittando dello sbilanciamento in avanti della Virtute: è il neoentrato Gonzalo ad involarsi sulla fascia e crossare teso a centro area dove Seprio anticipa tutti e segna di testa. Il terzo goal piega definitivamente la Virtute, che trova il goal della bandiera solo su calcio d'angolo.

Durissima sconfitta della Virtute dovuta ad un vero e proprio capolavoro tattico di Gallagher, che ha sovrastato Cerretani ribattendo colpo su colpo agli aggiustamenti dell'avversario presentando sempre formazione e tattiche ideali per colpire duro. Alla Virtute è mancato il guizzo atletico per sopperire all'inferiorità tattica, e il risultato è duro da digerire quanto lo "zero" alla statistica sui tiri in porta effettuati.


US MARCIANO - AC LEGIO VICTRIX 2-2 (Mestizo x2 (M); Navarro, Vlaocic (L))
Nella prima frazione di gara ci sono poche sorprese: le squadre si assalgono all'arma bianca badando poco alla difesa e i goal arrivano uno dopo l'altro. Solo una svirgolata di Mestizo (che si fa perdonare dopo dieci minuti con un bel sinistro a girare) e una parata di Stopler impediscono di arrivare a cinque goal in 45 minuti. Segna due volte Mestizo: la prima su filtrante di Bragadino, la seconda su assist di Annibale. La Legio segna con Navarro, di testa su cross di Galatos, e sfiora il raddoppio con Vlaocic.

Nella ripresa il Marciano abbassa notevolmente il baricentro, forte del singolo goal di vantaggio, e coglie di sorpresa la Legio fermando un'azione a centrocampo con un pressing improvviso e indiavolato. L'arretramento va però a detrimento della fase offensiva: Annibale arriva stanco davanti a Volco e spreca un'occasione calciando centralmente. La Legio avanza ancora e schiaccia il Marciano nella propria metà campo; una folata offensiva di Mestizo è ostacolata e poi fermata da Scherbakov. La Legio insiste e la sua caparbietà è ricompensata dal goal di Vlaocic in spaccata su assist di Galatos quasi allo scadere.

Partita bella ed entusiasmante, anche se molto fisica (ben quattro ammoniti). Il Marciano ha sfiorato l'impresa, ma alla fine il pareggio ci poteva stare. Purtroppo, la X sulla schedina condanna entrambe le squadre alla retrocessione a causa della vittoria del Bulldogs United sul Cerberus. Un vero peccato, ma la SoH League di quest'anno è stata molto equilibrata, e con le neopromosse che hanno fatto un campionato esemplare c'è stato poco spazio per Legio e Marciano. Buscaglione può consolarsi con l'exploit in Coppa (col miraggio di una possibile ma improbabile clamorosa vittoria finale), ma prevediamo nubi temporalesche in casa Legio.


"Non siamo nella posizione di classifica che ci compete, dobbiamo vincere anche la prossima". Leighton, qui sotto durante la spettacolare percussione che ha lasciato tutti a bocca aperta, non è soddisfatto della stagione e vuole chiuderla in crescendo.

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 15/9/2016

ULTIMO GIRO DI VALZER

AC LEGIO VICTRIX - SPORTING U.B.A. 1-1 (Cassio (L); Arkhan (S))
Come previsto assistiamo ad una partita prudente, con la Legio chiusa in difesa e lo Sporting che gioca a ritmo rilassato. Due brevi folate portano al bel goal in tuffo di testa di Cassio, che anticipa tutti ed insacca, e alla cannonata di Arkhan dal limite dell'area che strappa un applauso anche ai tifosi di casa. Un tentativo di contropiede della Legio si infrange sui piedi di Moreglia, e il resto del primo tempo è una lunga schermaglia a centrocampo.

La ripresa vede, se possibile, ancora meno emozioni: un'azione pericolosa per parte, ma le difese hanno preso le misure agli attaccanti e i portieri possono rilassarsi. Il risultato soddisfa l'onore dei padroni di casa e gli ospiti non hanno intenzione di alzare i ritmi e rischiare un contropiede o un infortunio ad opera dei pur sempre ringhiosi mediani della Legio.

Finisce 1 a 1 e tutti a casa più o meno soddisfatti, anche se il dopo-partita è diametralmente opposto: la Legio con la delusione di una retrocessione ritenuta immeritata, e lo Sporting con la giusta boria di chi ha vinto lo scudetto senza mai rischiare troppo.


BORUSSIA BILDUNGSROMAN - CERBERUS FC 0-2 (Biggio x2 (C))
Primo tempo poco emozionante a causa della difesa rocciosa del Borussia: il Cerberus passa in avanti con Biggio, servito da uno splendido pallonetto di Ylmaz, ma poco dopo Urlsingen si oppone a Mondragòn, ostacolato dai difensori. Il Borussia non riesce mai ad impensierire l'avversario, ma Lukàcsz non cambia registro per non compromettere i titolari per la finale di Coppa.

Nella ripresa arriva subito il raddoppio del Cerberus, con Yague che duetta con Ylmaz, guadagna l'area di rigore e smarca ancora Biggio con un rasoterra. L'attaccante italiano tira al volo di destro incrociando sul palo più lontano ed è 2 a 0. Lukàcsz fa avanzare la squadra, mentre Ferrari fa l'esatto opposto. La partita si spenge progressivamente, col Borussia che diventa leggermente pericoloso e il Cerberus che si preoccupa di difendere il vantaggio. Un'occasione per Gallagher sventata da Saracinescu fa da contraltare ad una conclusione pericolosa di Bandenere, respinta da Urlsingen, e al 90' la partita si chiude sul 2 a 0 per gli ospiti.

Partita certamente poco spettacolare ma prevedibile visti gli opposti atteggiamenti dei due allenatori: Lukàcsz fa fare un po' di movimento alle riserve e non sfigura, mentre il Cerberus gioca a tutto campo, si mette in mostra, segna e mette al sicuro il risultato.


DINAMO DEGRADO - ATLETICO LA BARRIERA 3-3 (Chernenko x2, Santiago (D); Terrasina, Corelli x2 (A))
Il primo tempo è davvero bello da vedere: la palla schizza avanti e indietro inseguita da giocatori che sembrano dare il tutto per tutto; le manovre si susseguono con precisione e i goal fioccano. Meritevoli di menzione speciale il flipper di passaggi in area che porta Corelli praticamente in porta al 33' e il pallonetto di Santiago su Steno in uscita al 42', ma tutta la prima frazione di gara è giocata su ritmi altissimi e si chiude sul 2 a 2.

Al 50' Corelli insacca ancora, stavolta su una repentina verticalizzazione di Storioni, segnando il 3 a 2. Gallagher tenta allora di aumentare la pressione offensiva togliendo un terzino per un'ala e sbilanciando in avanti la squadra. Arriva subito il goal del pari di Chernenko, ma improvvisamente i ritmi si abbassano. La stanchezza si fa sentire, i falli si ripetono e l'arbitro stenta a controllare la gara. Fioccano i cartellini gialli: ben cinque, e lo spettacolo si accartoccia in una serie di azioni spezzate. L'Atletico ha ora vita facile contro la risicata difesa della Dinamo, ma Lanfield erige un muro invalicabile sulla linea di porta. Dall'altra parte la Dinamo impatta su una fase di interdizione a centrocampo micidiale e spreca l'occasione per portarsi in vantaggio. Steno sigilla il 3-3 finale con una paratona su calcio di punizione di Villanova, e il triplice fischio suggella il pareggio.

Gara emozionante per lunghi tratti, rovinata dalla stanchezza e dal nervosismo sul finale. Ad un certo punto si è sfiorata una rissa che poteva rovinare quanto di bello si era visto fino a quel momento: bravo l'arbitro a non consentirlo. Pareggio poco significativo per la classifica, ma del resto non c'era niente in palio al di là dell'orgoglio, e pensiamo che questo sia stato soddisfatto.


BULLDOGS UNITED - US MARCIANO 2-0 (Leighton, Kraj (B))
Primo tempo che inizialmente sembra promettere spettacolo, con Manfredi che trova subito la profondità con un lancio per Leighton e l'inglese che brucia i difensori ospiti e batte a rete con un gran destro. Risponde subito il Marciano con un'azione faticosa ma continua che porta Puntone ad un non facile tiro da dentro l'area di rigore, ma Pagorev c'è. Finiti questi sprazzi iniziali, la gara si addormenta: il Marciano alza le barricate e lo United non riesce a superarle, anche se controlla facilmente le "sortite" degli avversari.

Dopo l'ennesima azione morta sul nascere in inizio di ripresa, Buscaglione manda i suoi tutti all'attacco, scoprendosi però dietro. La punizione è immediata: lo United accelera, Manfredi guadagna la trequarti e mette in mezzo un pallone sul quale si fionda Kraj anticipando tutti: 2-0. Bartuzzieri porta subito indietro i suoi e fa entrare Zappa per Kraj con l'ordine di difendere il vantaggio. La manovra riesce: il risultato rimane inchiodato sul 2-0 e la partita si chiude così.

Uno United cinico batte un Marciano comunque combattivo ma troppo inferiore a centrocampo, specialmente con l'entrata in campo di Zappa. Vittoria meritata per Bartuzzieri, che però chiude comunque l'annata con un piazzamento deludente. Marciano già retrocesso e con la testa alla Coppa: riuscirà nella storica impresa?


US VERTICALE - SC VIRTUTE 4-2 (Gradoni, Murray x2, Fiorentini (V); York, Morieri (S))
Primo tempo quasi a senso unico in quanto a gioco: il Verticale domina il campo e va subito in rete con Gradoni, su assist di Norsk. La reazione della Virtute è fiacca, ma la squadra di Cerretani trova il goal dopo aver rischiato il raddoppio dei padroni di casa: Stovini respinge un tiro a botta sicura di Gradoni e sul capovolgimento di fronte Masticher smarca York in area. Il goal dell'inglese riporta la partita in parità al 20', ma il primo tempo ci riserva altre emozioni. Il Verticale torna infatti di nuovo avanti con un'azione sulla fascia che vede il cross di Parallassi in area e il goal di testa di Murray. Sembra finita, ma sul finire del primo tempo arriva la beffa: fallo evitabile di Doriç fuori area, calcio di punizione non irresistibile di Morieri e papera di Barron: 2-2.

La Virtute prova ad alzare il ritmo nella ripresa, ma fallisce e il Verticale torna a dominare. Arrivano in rapida successione il goal di Murray su cross di Pilàr e poi (dopo i cambi) quello di Fiorentini su assist di Egra. La Virtute prova a cambiare marcia con qualche cambio, ma Barron si riscatta con una bella uscita su Pog e il risultato si attesta sul 4 a 2.

Il Verticale conclude la stagione con uno strepitoso crescendo, piazzandosi in una posizione alla quale non era abituato e tra gli applausi di tifosi ed osservatori. Che sia finalmente finita l'epoca delle salvezze all'ultima giornata? Questa squadra può diventare una contendente per i piani alti della classifica? Quanto alla Virtute, il ridimensionamento era fisiologico o sono stati commessi degli errori? Nelle ultime partite non si è sempre vista l'abilità tattica né lo spessore agonistico del girone di andata; la squadra del prossimo anno dovrà lottare per la salvezza?


ZIZKA FESTEGGIA: "Scudetto meritato, potevamo fare anche di meglio". L'autore dell'assist per Arkhan ci parla dell'eroe nazionale dal quale, a suo dire, discende, a pagina 7.

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 20/9/2016

IL BORUSSIA SI CONSOLA CON LA COPPA, IL MARCIANO LOTTA FINO ALL'ULTIMO

US MARCIANO - BORUSSIA BILDUNGSROMAN 1-3 (Puntone (M); Dessen x2, Musthaid (B))

Il Marciano, sfavoritissimo, tiene per un intero tempo contro la macchina da guerra di Lukàcsz pur dovendo lottare su ogni pallone e fare molto affidamento sulla gran serata di Marchetti per evitare l'imbarcata. Al 16' i teutonici mettono in evidenza il divario tecnico con un'azione tutta di prima che parte dalla difesa e si conclude con una rovesciata di Dessen in area piccola: degna acrobazia a coronare una serie di passaggi che ha dello strabiliante. I crociati non mollano, tuttavia, e sul finire del primo tempo Reynaard lancia un pallone ad orologeria che scavalca tutta la difesa del Borussia; Puntone è scattato al momento giusto e si trova solo davanti al portiere, che fredda con un rasoterra preciso. Grazie agli sforzi di tutti i titolari e le parate di Marchetti il Marciano arriva all'intervallo sull'1-1.

L'intensità di gioco che ha permesso al Marciano di tenere per 45 minuti, però, inizia a venire meno man mano che la fatica avanza. Il Borussia fa meno fatica a trovare spazi e comincia ad assediare regolarmente l'avversario, che non raggiunge più la zona tiro. L'assedio porta ai goal di Dessen (su cross teso di Dinza) e Musthaid (dopo una serie di uno-due in spazi ristrettissimi), mentre l'unica azione pericolosa del Marciano viene fermata da Cremonese.

Il punteggio finale tutto sommato è giusto: il Marciano ha provato a colmare il divario tecnico con l'agonismo e il gioco di squadra, ma il Borussia non si è fatto mettere sotto ed ha sfruttato la sua abilità nel palleggio per condurre comunque il gioco. Sarebbe servito qualche episodio a favore per rimettere in parità la bilancia, magari nel secondo tempo quando la fatica ha iniziato a far pagare dazio al Marciano, ma così non è stato. Onore ai crociati che hanno affrontato uno scontro impari con la stessa intensità e concentrazione di sempre, ma il Borussia alza la Coppa con la consapevolezza di averla meritata. Lukàcsz può quindi chiudere la stagione con un ultimo successo, in quella che probabilmente sarà la sua ultima partita sulla panchina del Borussia. Non si sa ancora nulla, invece, sul possibile futuro di Buscaglione: continuare col Marciano in Serie B? O c'è in serbo un'altra chance nella massima serie per lui?


CREMONESE ELOGIA PUNTONE: "E' uno duro da marcare, se ha una palla giocabile sa come buttarla dentro". Il difensore del Borussia ci racconta il suo duello col bomber del Marciano, decisivo per la vittoria della Coppa, a pagina 7.

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
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IL PAGELLONE POST-STAGIONE

SPORTING U.B.A. (Tarcisio Del Colle) - 8

Battere il Borussia nella corsa allo scudetto non era per niente facile, ma la verità è che è stato il Borussia a scendere di livello, più di quanto lo Sporting non si sia migliorato. Rispetto alla stagione scorsa, infatti, ha fatto QUINDICI punti in meno, mentre lo Sporting soli 4 in più, considerando anche che l'anno scorso ha vinto la Coppa mentre quest'anno è uscito subito. Insomma, vittoria meritata ma Del Colle non è riuscito a tracciare un solco fra sé e i rivali, dovendo lottare quasi fino alla fine per potersi appuntare lo scudetto sul petto; nonostante l'uber-squadra e l'assenza di veri punti deboli, lo Sporting ha vinto solo uno scontro diretto su 4, contro il Cerberus. Se i biancorossi hanno dimostrato di avere una grande regolarità nel gioco e nei risultati, infatti, è forse sembrato mancare quel "qualcosa in più" che poteva regalargli uno scudetto più netto.

Tatticamente la squadra di Del Colle è molto prevedibile nella costruzione del gioco, preferendo quasi sempre giocare palla a terra e con passaggi corti e veloci, ed è quasi sempre riuscita ad imporre il proprio gioco grazie all'alta qualità dei giocatori in rosa. A livello difensivo lo Sporting si è confermato solidissimo, riuscendo a mettere in campo difese equilibrate che potessero vedersela contro qualsiasi soluzione tattica degli avversari. A sorpresa, è stato proprio l'attacco sulla carta devastante a deludere le aspettative: Darebo non ha ripetuto l'exploit della passata stagione, Murray ha dato problemi fin dal primo giorno e Saoj non è mai apparso devastante come in passato. In compenso le due primedonne Stojakovic e Arkhan hanno fatto la differenza e dimostrato di poter convivere, almeno sotto la guida ferma di un Del Colle. Tutto sommato ci aspettavamo una prestazione più perentoria da parte dei biancorossi, ma in ogni caso sono ormai la squadra da battere, anche se la rinascita del Cerberus riporta a tre il numero dei contendenti per lo scudetto.


BORUSSIA BILDUNGSROMAN (Johann Lukàcsz) - 6
Ci spiace, ma la Coppa soltanto non basta: questo Borussia ha gettato l'intero Campionato al vento con punti persi malamente su troppi campi, spesso "piccoli". Con una rosa addirittura rinforzata rispetto a quella che ha ucciso il Campionato l'anno scorso ci aspettavamo molto di più. Si vociferava addirittura di possibile triplete, e invece nonostante i fondi extra messi a disposizione dagli sceicchi il Borussia è arrivato terzo con distacco: -15 punti rispetto all'anno scorso sono un'enormità.

Quali sono però i motivi di questa debacle? A livello tattico Lukàcsz ha sempre sbagliato poco, ma ci sentiamo di puntare il dito contro la scelta di Gallagher solista in molte partite: lo scozzese ce l'ha messa tutta, ma il gioco del Borussia non gli è congeniale e ci ha messo parecchio per sbloccarsi. Molti anche i goal subiti nonostante l'acquisto di due campioni come Roberti e Cremonese, forse dovuti proprio al fatto di averli schierati a volte da soli. Lukàcsz ha perfezionato ulteriormente il gegenpressing, ma spesso abbiamo visto reparti di centrocampo più leggeri rispetto al passato, magari per fare spazio ai terzini. Insomma, nessun errore pesante, ma la macchina perfetta della seconda stagione si è inceppata. Il potenziale è ancora enorme, ma molto dipenderà dal prossimo allenatore dei teutonici.


CERBERUS FC (Carletto Ferrari) - 9
Ferrari porta in alto un'altra squadra a dispetto dei pronostici. Il mister del Cerberus ha forgiato una squadra poliedrica, solida difensivamente e temibile in fase di costruzione e realizzazione, e l'ha fatto senza i nomi roboanti dello Sporting e senza l'assetto tattico granitico del Borussia. Lavorando di improvvisazione e tattica, ha strappato una seconda piazza che fa clamore, sacrificando però la Coppa. Il Cerberus si è concentrato soprattutto sulla difesa, preferendo vincere di misura piuttosto che rischiare di esporsi troppo: una strategia vincente. Adesso i Cerberi sono tornati a pieno titolo nella triade che si contende lo scudetto dopo una stagione 2 deludente.

Uno degli aspetti che hanno stupito maggiormente gli osservatori è stato il fatto che Ferrari non si sia affidato ai giocatori che quasi tutti indicavano come potenzialmente decisivi: poche volte abbiamo visto schierare insieme Bulkat e Santos, relativamente sotto-utilizzato il decisivo Ylmaz, ignorate le ali e ceduto subito Kebab. E nonostante tutto questo il Cerberus ha stracciato i pronostici. Si può solo plaudere l'acume di Ferrari, anche se dopo la pausa invernale la squadra è apparsa scarica, proprio come accadde allo United che allenava la stagione scorsa.


US VERTICALE (Vituccio Zamato) - 7
Mezzo punto in meno per l'eliminazione prematura dalla Coppa, che dopo l'exploit dell'anno scorso brucia un po'. Proprio questo, però, è stato forse uno dei fattori che ha permesso al Verticale di non arrivare stracco a fine stagione e doversi salvare per il rotto della cuffia come al solito. Stavolta i Falchi hanno conquistato un quarto posto meritato, regalando ai loro tifosi un fine stagione più sereno senza mai tradire il proprio "credo". Il miglioramento è stato netto, e alcune vittorie contro le "big" hanno entusiasmato tifosi e spettatori neutrali catapultando Zamato e i suoi sotto i riflettori.

La fase difensiva fa ancora pena, ovviamente, ma l'attacco ha stabilito un nuovo record con 52 goal in 18 giornate, praticamente 3 goal a partita. I Falchi ne hanno però incassati quasi altrettanti, forse anche a causa di due portieri dalle caratteristiche speculari ma entrambi non certo da squadra che ambisce ad un podio. Il centrocampo, pur spesso schierato troppo leggero, ha saputo macinare gioco come non mai, e l'attacco ha trasformato una quantità impressionante di occasioni grazie anche ad un Fiorentini da record. Con 47 goal in 38 partite il fenomeno barese ormai vale circa 120 milioni sul mercato, e la sua permanenza al Verticale è in dubbio visto che ormai ambisce a vincere qualcosa. Se possiamo dare un suggerimento, forse potrebbe convenire venderlo per rifare daccapo mediana e terzini, davvero non all'altezza.


ATLETICO LA BARRIERA (José Aureliano Sciacca) - 6,5
Mettiamola così: quest'anno niente lotta per non retrocedere. L'Atletico una volta tanto ha saputo mantenersi a metà classifica con una certa regolarità nonostante pericolosi svarioni a seguito dei quali ha a volte minacciato di inabissarsi. Un attacco prolifico ha fatto da contraltare ad una difesa pessima, consolidando ormai la fama di groviera di quella che tre anni fa era considerata una squadra prima di tutto difensivista.

La Barriera sembra ormai un altro Verticale: poco costante, molto offensivo e molto vulnerabile. Se alla Barriera è mancato un Fiorentini, ha però goduto delle prestazioni di un centrocampo più folto e più spesso schierato al completo; questo ha permesso a Sciacca di utilizzare i suoi campioni più uniformemente, ottimizzandone le prestazioni. E' mancata parecchio la fortuna: gli infortuni hanno seguito i Corvi per tutta la stagione, a volte in momenti decisivi. Per la prossima stagione Sciacca dovrà lavorare sulla costanza e rifondare l'intera fase difensiva: di Verticale ne basta uno, la Barriera dovrebbe essere più solida di così.


BULLDOGS UNITED (Arnaldo Bartuzzieri) - 5
Ci aspettavamo molto di più dalla squadra che l'anno scorso, da neopromossa, ha sfiorato il podio. Bartuzzieri non è riuscito a migliorare la situazione a centrocampo, che a lungo è poggiato sulle spalle dei soli Van der Volle e Manfredi. L'arrivo di Cimone e Lannister a Gennaio ha migliorato la situazione, ma non è bastato per riscattare un girone di andata al limite del disastroso. E' finita con una posizione di metà classifica strappata con due vittorie rocambolesche nelle ultime due giornate.

Lo United ha sprecato un'occasione per imporsi come quarta forza del campionato, ma sta lavorando per sistemare il centrocampo, e questo è un segnale positivo. Le due vittorie sul finale di stagione fanno quantomeno ben sperare per il futuro, ma sarà il mercato estivo a dirci se lo United può tornare a spaventare le grandi o meno. Per ora è da metà classifica, e la prevedibilità del suo gioco è un punto debole, e anche le ali hanno deluso le aspettative. Allo United servono innesti mirati che consentano a Bartuzzieri una maggiore possibilità di scelta a livello di tattiche di gioco, oppure che perfezionino l'attuale assetto tattico al punto da rendere inutile variarlo troppo. In poche parole, lo United deve diventare versatile come un Cerberus o granitico come un Borussia.


DINAMO DEGRADO (Jaime Gallagher) - 7
L'ambiziosa neopromossa si piazza ben oltre la zona retrocessione facendo affidamento su un gioco prevedibile ma efficace fatto di lanci lunghi per un parco attaccanti di ottimo livello. L'acquisto di Valdaeren ha fornito a Gallagher un'indispensabile mastino di centrocampo, che unito alla coppia di mediani Vestone-Pestone ha consentito alla Dinamo di sventare molti pericoli prima che arrivassero a minacciare la porta. Non impeccabile, forse, il reparto arretrato. La squadra è comunque solida e nonostante abbia pagato qualcosa nei confronti di avversari più esperti ha dimostrato di potersela cavare nella massima serie.

Gallagher si è scrollato di dosso un po' dell'arrembante giovanilismo dei primi tempi, forse scottato dalle reazioni dei colleghi, e ora guida la compagine granata con più sicurezza rispetto ai tempi tumultuosi della Barriera. Se riuscirà a migliorare ancora la rosa della Dinamo, e magari introdurrà un po' di varietà nella fase di costruzione del gioco, potremmo vederne delle belle in futuro.


SC VIRTUTE (Francesco Cerretani) - 6,5
Nel girone di andata la Virtute aveva spaventato un po' tutti con un gioco palla a terra scorrevole e veloce e due "modalità" di attacco ugualmente temibili. Col passare delle giornate, tuttavia, la rosa ha mostrato qualche limite tecnico e la posizione della Virtute si è fatta più difficile, senza tuttavia sfociare nell'emergenza. Nonostante qualche sconfitta evitabile e la mancanza di quel cinismo che in SFL può fare la differenza, la Virtute si è salvata con una giornata di anticipo ed ha mostrato un gioco piacevole da guardare per l'intera stagione. Per la prossima stagione ci si aspetta che la Virtute migliori ancora, partendo dai suoi attuali punti di forza; mister Cerretani ha sempre detto che non gli importa di essere prevedibile purché la squadra faccia il suo gioco in maniera ordinata ed efficace, quindi non ci aspettiamo grandi rivoluzioni tattiche.

Mister Cerretani si è fatto notare per la capacità di correggere in corsa eventuali errori tattici, cosa che in certi casi ha fatto la differenza. La Virtute ha una discreta difesa e un attacco vario ed efficace, ma secondo noi perde qualcosa a centrocampo, dove è ancora inferiore a diverse squadre della SFL. Cerretani ha spesso ovviato a questo schierando un centrocampo folto, ma in questo modo "scopre" altri ruoli. Ci aspettiamo quindi qualche rinforzo in estate in questa parte del campo.


AC LEGIO VICTRIX (Lucius Castus) - 5
L'involuzione difensiva della Legio è costata punti pesantissimi alla Legio, e sommata alla crisi realizzativa ha trasformato la stagione dei giallorossi in un purgatorio senza fine. La semifinale di Coppa ha brevemente entusiasmato i tifosi, ma Castus ha deciso di puntare tutto sulla salvezza e il Borussia ha eliminato facilmente la Legio. Purtroppo, la sconfitta decisiva con lo United e il pareggio col Marciano hanno condannato la Legio ad una retrocessione dolorosa perché evitabile. Castus si è addossato in parte la colpa di diverse debacles dovute ad errori prettamente tattici (pessime le prime partite del girone di andata), ma tutta la squadra è apparsa a tratti sfiduciata. La grinta tirata fuori in qualche occasione non è bastata, dato che spesso arrivava quando c'erano di fronte grandi squadre in grado di gestire le sfuriate giallorosse con la loro tecnica superiore.

Sicuramente ha influito l'annata non eccelsa degli attaccanti, ma è anche vero che in generale la Legio ha creato poco gioco. La prossima stagione in SCL potrebbe rivelarsi molto dura se la Legio dovesse perdere pezzi importanti nel mercato estivo: alcuni giocatori hanno espresso la volontà di partire, e sarà dura trattenerli. Guerrero, Vlaocic ed Astes sono giocatori da SFL, e persino le bandiere Theoderich ed Heraclius appaiono indecise. Tempi duri. E Castus? Completa incertezza: seguirà la squadra o si accaserà altrove?


US MARCIANO (Zoroastro Buscaglione) - 6
In campionato il Marciano ha compiuto qualche isolata impresa di pregio, ma i suoi limiti tecnici lo hanno spesso costretto ad inseguire le rivali e vedere la palla depositarsi spesso alle spalle dei suoi portieri. L'arrivo di Puntone ha aggiunto peso ad un attacco decisamente inferiore alle aspettative, ma l'utilizzo troppo incerto dei centrocampisti ha congiurato per lasciare il Marciano in fondo alla classifica in maniera più o meno stabile. In Coppa, invece, i ragazzi di Buscaglione hanno giocato ogni partita col coltello fra i denti eliminando squadra dopo squadra ed arrendendosi soltanto di fronte ad un Borussia altrettanto determinato. Peccato, ma i Crociati erano sfavoriti fin dall'inizio e sarebbe servito un miracolo per salvarsi, soprattutto di fronte alla forza delle neopromosse.

In SCL il Marciano si troverà a fare conti con una squadra probabilmente falcidiata dalle defezion (Reynaard sicuro, i due terzini probabili), dall'invecchiamento inesorabile di alcuni pezzi forti (Lenders, Stopler e Stackberg) e dalle difficoltà intrinseche di un campionato mai banale. Auguriamo buona fortuna a mister Buscaglione, che secondo chi gli stà vicino sarebbe intenzionato a farsi una "vacanza" nella cadetteria. Mai dire mai, però: una chiamata dalla squadra giusta potrebbe farlo tornare sui suoi passi.


I MIGLIORI
Portieri:

- Menichetti (US Marciano) pres 15 parate 24 goal subiti 28
- Saracinescu (Cerberus FC) pres 16 parate 22goal subiti 22
Difensori:
- Cremonese (Borussia Bild.) pres 17 contrasti 10 goal 1
- Dumitru (Sporting U.B.A.) pres 17 contrasti 10 goal 0
- Roberti (Borussia Bild.) pres 17 contrasti 9 goal 0
- Astes (AC Legio Victrix) pres 14 contrasti 8 goal 0
Terzini:
- Kristic (Dinamo Degrado) pres 11 contrasti 0 assist 5
- Dinza (Borussia Bild.) pres 14 contrasti 3 assist 4
Mediani:
- Prajak (Borussia Bild.) pres 16 contrasti 11 goal 1
- Piastrella (US Marciano) pres 16 contrasti 8 goal 1
Centrocampisti:
- Piastrini (US Verticale) pres 14 contrasti 2 assist 10 goal 2
- Bandenere (Cerberus FC) pres 16 contrasti 2 assist 9 goal 2
- Bordino (Sporting U.B.A) pres 16 contrasti 10 assist 4 goal 0
- Tzatziki (SC Virtute) pres 14 contrasti 10 assist 0 goal 0
Trequartisti:
- Egra (US Verticale) pres 15 assist 9 goal 3
- Stojakovic (Sporting U.B.A.) pres 11 assist 7 goal 4
Ali:
- Norsk (US Verticale) pres 12 assist 6 goal 4
- Guerrero (AC Legio Victrix) pres 14 assist 5 goal 3
Attaccanti:
- Fiorentini (US Verticale) pres 16 assist 0 goal 23
- Dessen (Borussia Bild.) pres 18 assist 0 goal 21
- Chernenko (Dinamo Degrado) pres 13 assist 0 goal 16


"Al Verticale sono cresciuto tanto, ma forse è ora di lottare per un titolo". Fiorentini, fresco di premio capocannoniere con tanto di record, apre il mercato estivo con un'intervista-bomba a pagina 7!


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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Edizione del 21/9/2016

SCL, IL GIRONE DI RITORNO: POCHE SORPRESE DAVANTI E LOTTA SERRATA PER LA SALVEZZA

Termina, in concomitanza con la finale di coppa, anche il campionato di SCL e la cadetteria ci fornisce alcuni verdetti che sicuramente faranno discutere gli opinionisti nella prossima rovente estate. Di seguito i risultati di ciascuna giornata. A fine articolo la classifica finale commentata.

XV. Giornata

Lokomotiv Arkan - Polisportiva Disagio 3-0
International de Mon Reve - Atletico Capireno 0-2
Santa Equipe - Real Wildings 1-3
Athletic Barralicca - Virtus Nuova America 1-1
CSKA Psychedelia - AC Nuragica 3-1
Sfrittoli - Real Maiunagioia 2-0

XVI. Giornata

Santa Equipe - Lokomotiv Arkan 1-3
AC Nuragica - Sfrittoli 0-2
Virtus Nuova America - CSKA Psychedelia 2-3
Atletico Capireno - Polisportiva Disagio 1-3
Real Maiunagioia - International de Mon Reve 0-1
Real Wildings - Athletic Barralicca 1-2

XVII. Giornata

Lokomotiv Arkan - Atletico Capireno 1-0
International de Mon Reve - AC Nuragica 1-2
Polisportiva Disagio - Real Maiunagioia 2-2
Athletic Barralicca - Santa Equipe 1-2
CSKA Psychedelia - Real Wildings 1-1
Sfrittoli - Virtus Nuova America 0-0

XVIII. Giornata

Santa Equipe - CSKA Psychedelia 0-2
AC Nuragica - Polisportiva Disagio 2-1
Athletic Barralicca - Lokomotiv Arkan 1-3
Virtus Nuova America - International de Mon Reve 0-2
Real Maiunagioia - Atletico Capireno 2-2
Real Wildings - Sfrittoli 1-1

XIX. Giornata

Lokomotiv Arkan - Real Maiunagioia 0-1
International de Mon Reve - Real Wildings 4-0
Polisportiva Disagio - Virtus Nuova America 1-2
CSKA Psychedelia - Athletic Barralicca 1-1
Atletico Capireno - AC Nuragica 1-1
Sfrittoli - Santa Equipe 2-0

XX. Giornata

Santa Equipe - International de Mon Reve 1-2
AC Nuragica - Real Maiunagioia 2-0
Athletic Barralicca - Sfrittoli 2-1
CSKA Psychedelia - Lokomotiv Arkan 2-3
Virtus Nuova America - Atletico Capireno 4-2
Real Wildings - Polisportiva Disagio 1-1

XXI. Giornata

International de Mon Reve - Athletic Barralicca 1-2
Polisportiva Disagio - Santa Equipe 1-3
AC Nuragica - Lokomotiv Arkan 3-3
Atletico Capireno - Real Wildings 2-2
Sfrittoli - CSKA Psychedelia 2-1
Real Maiunagioia - Virtus Nuova America 1-4

XXII. Giornata

Lokomotiv Arkan - Sfrittoli 3-1
Santa Equipe - Atletico Capireno 2-2
Athletic Barralicca - Polisportiva Disagio 2-1
CSKA Psychedelia - International de Mon Reve 1-1
Virtus Nuova America - AC Nuragica 3-1
Real Wildings - Real Maiunagioia 1-1

CLASSIFICA
1. Virtus Nuova America 47 pt.
2. CSKA Psychedelia 42 pt.
3. Athletic Barralica 40 pt.
4. Lokomotiv Arkan 39 pt.
5. Sfrittoli 37 pt.
6. International de Mon Reve 35 pt.
7. AC Nuragica 29 pt.
8. Real Wildings 23 pt.
9. Santa Equipe 21 pt.
10. Atletico Capireno 20 pt.
11. Real Maiunagioia 15 pt.

12. Polisportiva Disagio 12 pt.

Un'altra stagione di SCL si conclude tra fortune alterne ma finalmente si giunge ai tanto agognati verdetti. Per quanto riguarda la promozione la prevedibile promozione della Virtus avviene senza troppi patemi d'animo, anche se la partenza di Masticher ha decisamente abbassato il livello tecnico davanti facendo perdere qualche punto a mister Di Napoli. Al secondo posto si conferma un CSKA che è stata la vera sorpresa di questo campionato. Una squadra organica ma anche fantasiosa, capace di far girare palla ma soprattutto di improvvise impennate di genio. Il CSKA riesce a tenere dietro due delle super favorite: il Barralicca ma, soprattutto, la corazzata Lokomotiv che tutti ad inizio campionato davano già per prima. I serbi hanno invece scontato un difficile ambientamento, un grandissimo girone di ritorno costellato di molte vittorie importanti non è però servito a recuperare i punti necessari. Mezza delusione per gli Sfrittoli che hanno subito una competizione serratissima là davanti ma, soprattutto, davanti non sono riusciti a rinnovarsi durante la stagione. Bombarda unica punta è sicuramente un lusso per la cadetteria, lo dimostra il fatto che l'attaccante ex Borussia è riuscito agilmente a vincere la capocannonieri, ma l'attitudine difensiva degli Sfrittoli a volte è parsa fin troppo rinunciataria. Campionato senza infamia nè lode per l'International, che ha recuperato un po' nella seconda parte di stagione ma ha peccato nel non aver capito subito quale fosse il gioco più adatto ai propri interpreti. Salvezza tranquilla, invece, per una Nuragica che non pareva avere ambizioni di promozione e tutto sommato è stata capace anche di regalare bei momenti ai propri tifosi. In fondo, invece, al di là delle retrocessioni scontate del Real e della Disagio, squadre dal tasso tecnico decisamente inadatto alla serie B, ha tenuto banco la lotta salvezza tra il Santa Equipe e l'Atletico Capireno. A spuntarla, per un soffio, è la squadra ecclesiastica grazie al pareggio 2-2 proprio contro il Capireno nell'ultima giornata di campionato.

Top 11 della SCL


Modulo: 4-3-1-2

Portiere: Anzi (ITA) - Athletic Barralicca
Terzino sinistro: Thevenin (BEL) - CSKA Psychedelia
Difensore centrale: Crouxler (FRA) - International de Mon Reve
Difensore centrale: He (CHN) - Virtus Nuova America
Terzino destro: Colombi (ITA) - Virtus Nuova America

Mediano: Strakov (CZE) - Lokomotiv Arkan
Centrocampista centrale: Osorio (ITA) - Santa Equipe
Centrocampista centrale: Bosch (OLA) - CSKA Psychedelia
Trequartista: Yupanqui (PER) - Virtus Nuova America
Attaccante: Bombarda (ITA) - Sfrittoli
Attaccante: Fukuda (JAP) - CSKA Psychedelia
 
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