Edizione del 12/2/2016
ANALISI DELLE SQUADRE PRIMA DEL MERCATO ESTIVO
BORUSSIA BILDUNGSROMAN
Lùkacsz si ritrova in mano più o meno la stessa squadra che ha dominato la scorsa stagione, ma con qualche calo dei difensori, poco utilizzati a causa del successo del gegenpressing. Le lacune appaiono più evidenti nell'uno contro uno, dove serve più scatto e che quindi penalizza gli over 30 della rosa, che iniziano a sentire il peso degli anni. Caso-Madero: lo spagnolo pensava di poter ricavarsi più spazio in rosa e la deludente passata stagione lo ha convinto che il suo futuro sia altrove; anche negli allenamenti non è mai apparso al top e quindi noi lo vediamo lontano dal Borussia in tempi brevi. Il giovane Lama non è più tanto giovane, ma è migliorato come presenza fra i pali, e con l'inesorabile invecchiamento del primo portiere Urlsingen potrebbe trovare più spazio. Pelayo ora sa difendere leggermente meglio, ma è il compagno di reparto Dinza a registrare la crescita più sostanziale; c'è da vedere se Lùkacsz deciderà di puntare su un modulo che includa più spesso almeno un terzino.
Prajak è ormai un campione affermato e l'intero reparto difensivo segue le sue indicazioni; una crescita provvidenziale visto l'avanzare dell'età per Piastrella. Sebbene in buon Eugen si accomodi in panchina senza problemi, è possibile che l'allenatore ungherese decida di comprare un mediano in grado di affiancare degnamente Prajak, e di conseguenza uno fra Piastrella ed Eugen dovrebbe andarsene. Il centrocampo rimane estremamente forte, con Meretskov che ha affinato le proprie capacità di lancio lungo e Keegan che vuole imporsi come parigrado di Gorschakov. Il russo, forse a causa del gran lavoro di Bragationi e Prajak, sembra concentrarsi meno sul pressing. Niente da segnalare sulle ali, mentre in attacco ci sono notizie positive ma anche negative. Bombarda è ormai inadatto ai grandi palcoscenici: l'infortunio sul finale di stagione lo ha condizionato grandemente e il veterano della SFL sembra ormai destinato a finire la carriera nelle serie minori. Dessen si è allenato molto per giocare come unica punta, forse prevedendo il calo di Bombarda (che gli ha rubato spesso la scena la scorsa stagione) e in diverse interviste ha detto che Lukàcsz potrebbe fare a meno di una boa in attacco visto che lui può farlo tranquillamente; grande prova di autostima, forse troppa. Musthaid concretizza la sua abilità nel creare spazi per i compagni assurgendo al ruolo di seconda punta in pianta stabile, una crescita che ha messo in crisi Pog, che si vede ormai inesorabilmente "chiuso". Lukàcsz ha ancora uno squadrone, ma secondo noi deve portare in rosa almeno uno o due difensori, un mediano e un attaccante "solista"; e magari una riserva a centrocampo, decisamente corto.
AC LEGIO VICTRIX
Mister Castus si trova in rosa diversi giovani talenti appena maturati, ma anche parecchi over 30 in calo fisico. In difesa crescita e invecchiamento sembrano lasciare la situazione più o meno invariata, ma a centrocampo il pressing asfissiante che è il marchio di fabbrica della formazione giallorossa perde inesorabilmente colpi. Migliora invece la capacità di servire in profondità ali e attaccanti, frutto di un'intensa pratica per tutta la stagione scorsa. Dopo innumerevoli raccomandazioni i due mediani hanno finalmente imparato ad evitare cartellini inutili, cosa che farà sicuramente piacere a Castus. Per il resto poco da segnalare a parte il fatto che Cassio ormai si sente a suo agio come punto di riferimento in attacco. La Legio necessita sicuramente dell'arrivo, a centrocampo, di incontristi di valore se vuole riproporre il suo gioco. In caso contrario, e visto l'ampio utilizzo delle ali Galatos e Zengen nel finale di stagione, dovrà comunque chiamare in rosa qualche specialista dal piede fino. Complessivamente la vediamo sullo stesso piano dell'anno scorso, con ampii margini di miglioramento nella mediana.
ATLETICO LA BARRIERA
La scorsa stagione ha evidenziato i molti difetti e limiti di questa formazione, e adesso mister Sciacca dovrà porvi rimedio con un calciomercato robusto e mirato. Tra i pali Oblic è molto più sicuro di sé e può prendersi la maglia da titolare senza problemi. La difesa appare invece ridimensionata, con anche due giocatori sopra la trentina che non possono più garantire la sicurezza del passato (anche se Tendina resta un signor difensore). Yamamoto appare incapace di fare il salto di qualità, ma quantomeno le vicissitudini passate l'hanno portato a non lamentarsi troppo per la panchina; il compagno di reparto Suvorov tende a salire di più rispetto al passato, ma resta comunque ottimo in fase di copertura. Pesante il ridimensionamento dei centrocampisti: quelli che sulla carta apparivano campioni la scorsa stagione hanno in parte deluso, e le valutazioni degli esperti cambiano di conseguenza. Qui Sciacca dovrà lavorare duro per infondere qualità e fiducia in un reparto ampio ma che manca di eccellenze in fase di possesso palla (discreta invece la copertura). Le strade sono due: campagna acquisti mirata oppure un cambio di modulo e tattiche. O tutte e due le cose insieme, ma non è facile. Più avanti Katukov si sta specializzando come puntero d'eccezione e minaccioso nel gioco aereo. Note particolarmente dolenti: Murray e Morrison sono rimasti delusi dall'esonero di Jaime Gallagher e chiedono apertamente di poter raggiungere il loro ex allenatore. Dolorosa specialmente l'eventuale partenza di Murray, che la scorsa stagione ha stupito molti osservatori. Morrison è più facilmente sostituibile, essendo sostanzialmente un incontrista puro.
BULLDOGS UNITED
Bartuzzieri eredita una squadra solida, ma forse troppo prevedibile nei suoi schemi. Rispetto alla scorsa stagione prevediamo un Pagorev titolare quasi fisso in virtù dell'ottima prova fornita l'anno scorso, e un Santos ancora più centrale negli schemi della squadra. Pastello e Golden risentono dell'età avanzata, e Guglia ancora forse non è pronto per tenere il reparto; vediamo probabile l'arrivo di almeno un difensore. Il terzetto di mediani non riserva sorprese: bravi ma non eccezionali. A centrocampo e sulle ali cambia poco, ma il bilancio è complessivamente non positivo: Gronchi è ormai in lista di trasferimento, Plestikov non fa praticamente più lavoro di copertura, Van der Volle idem e Latoni è cresciuto ma non abbastanza per un posto da titolare fisso. Serviranno almeno un paio di acquisti di livello per ampliare il reparto, a nostro parere. Va meglio in attacco dove Leighton è ormai un top player e Carlos può dirigere la manovra con fluidità. Schiaffinelli e Starongiu, invece, è evidente che non rientrano più negli schemi e li diamo per sicuri partenti alla prima tornata di calciomercato. In sostanza i Bulldogs restano una squadra solida ma poco versatile e il nuovo allenatore dovrà subito scegliere a quale reparto dare la precedenza per evitare di disperdere le risorse su troppi fronti e ritrovarsi con una squadra senza veri punti di forza.
CERBERUS FC
Ferrari approda ad un Cerberus in piena crisi di nervi, e dovrà utilizzare la sua proverbiale fermezza per estrapolare l'ordine dall'attuale caos. Se Saracinescu è sempre più forte, infatti, il reparto difensivo nel suo complesso ha evidenziato diversi limiti lo scorso anno, e il suo punto di riferimento (Grugno) inizia ad accusare qualche acciacco dovuto all'età. Cucì è un ottimo prospetto, ma manca forse un difensore in grado di affrontare un eventuale attaccante abituato a cercare l'uno contro uno. Malino anche terzini e mediani: l'unico che ha veramente convinto è il turco Bulkat, le cui discese sulla fascia sono state concretizzate da un ottimo cross, e che vedremo ancora in campo. Se dobbiamo azzardare un pronostico, il turco potrebbe assumersi il ruolo che nello United era di Santos. E' a centrocampo, però, che si concentrano i problemi: Angerus ha deluso, Batraci è un discreto panchinaro ma niente più, Giovannoni è vecchio, Platt non è da SFL e l'unica "stella" (Kebab) vuole raggiungere Buscaglione al Marciano. Ora, Ferrari è un allenatore tosto e carismatico, e potrebbe riuscire a convincere il turco a restare. Se così non fosse, gran parte del budget per gli acquisti dovrà giocoforza essere speso per due o tre pezzi di valore in grado di affiancare Bandenere, che al momento è l'unico giocatore da squadra che lotta per il podio. Ferrari può consolarsi in parte col reparto offensivo: Sanjuro malgrado lo scarso utilizzo da parte di Buscaglione è secondo noi un giocatore prezioso, e Biggio dopo due stagioni ai massimi livelli è definitivamente esploso. Ulteriore nota negativa: Saberinho sembra in piena crisi dopo la mediocre stagione passata, e Carmagnola è un altro giocatore non all'altezza delle ambizioni della squadra. Servirà molto lavoro e polso fermo, qui.
SPORTING U.B.A.
Mister Del Colle ha una squadra di altissimo livello, ma in qualche punto servirebbero dei correttivi. La difesa inizia ad accusare l'età avanzata dei suoi senatori, in particolare per quanto riguarda la capacità di marcare stretti gli attaccanti veloci. A centrocampo si segnala una minore propensione al pressing in favore di una maggiore predisposizione offensiva; pare che la foga di inseguire il Borussia e la fiducia nella difesa e in Ibn Nusayr abbia inconsciamente portato i centrocampisti a cercare più la rete e l'assist che a pattugliare la metà campo. Se Del Colle apprezzerà sicuramente questo cambiamento in fase di possesso, potrebbero nascere problemi di copertura quando è l'avversario a giocare la palla. Il mister potrà però contare sull'aiuto di Cameron: dopo il goal decisivo in Coppa è assurto al rango di leader indiscusso del reparto. Più avanti il solitario Egra appare in rotta con Del Colle: a parere del fantasista il suo sotto-utilizzo è incomprensibile alla luce delle prestazioni ottenute, e in effetti in quanto a capacità di coordinare l'azione il sorano ci appare come uno dei biancorossi più forti. Che decida di ricucire lo strappo o di sostituirlo, Del Colle dovrà faticare parecchio. Situazione ambigua anche in attacco: la crescita esponenziale di Darebo ha messo in ombra Sighinolfi, che la scorsa stagione ha patito qualche incertezza sottoporta; il sassolese si sente schiacciato dall'ingombrante compagno. Saoj ha invece dimostrato di poter variare per tutto il fronte d'attacco e di fare da assistman per i compagni; peccato che Niru abbia giocato una stagione leggermente al di sotto delle aspettative e riscattata solo dalla doppietta in Coppa. Che Del Colle si prepari a sostituirlo?
US MARCIANO
I Crociati si approcciano alla nuova stagione in cerca di una riconferma non facile. Menichetti appare maturato e pronto ad affiancare a pieno titolo il veterano Stopler. La difesa risente del calo fisico degli ultratrentenni May e Sotomayor; se l'inglese con l'età ha imparato a guidare i movimenti dei compagni, il colombiano sembra a fine carriera. Bonpietri non convince, Chezroux si è adattato un po' meglio agli schemi di gioco del Marciano ma appare ancora lontano dall'offrire certezze nella mediana. A centrocampo Reynaard appare galvanizzato dal finale di stagione in crescendo e pronto ad assumersi la guida della mediana affiancato da uno Yague che ha mostrato buoni cose, mentre Marinescu non ha convinto appieno nel ruolo di interdizione. Bragadino, Asanovic e Vermaar saranno proabilmente riconfermati nei propri ruoli, specie in vista di un modulo più offensivo. Buscaglione avrà invece problemi a trattenere il giovane Corelli, ansioso di raggiungere Sciacca all'Atletico [
@Zaratustra mettigli la Forma "In Crisi"] . Il reparto offensivo è sicuramente il punto debole della rosa: l'unico dei titolari della scorsa stagione che aveva convinto è Lenders, ma l'età avanza e non è più l'aquila di una volta. Mestizo e Carvajal non sono al livello degli attaccanti delle squadre rivali, quindi Buscaglione dovrà giocoforza far arrivare un rinforzo serio in questo reparto, pena l'annullamento del gioco creato dai centrocampisti. Compiti non facili per Buscaglione, ma se riuscisse a trovare la quadra in tempi brevi il Marciano può aspirare ad una salvezza sul campo.
DINAMO DEGRADO
Jaime Gallagher inizia la sua nuova avventura in una squadra fresca e ambiziosa, con qualche punto di forza molto interessante e una struttura solida ma bisognosa di qualche ritocco per poter rimanere in SFL. Un portiere forte, tanto per cominciare. La difesa è quadrata e il capitano Barbiano è in grado di coordinare i compagni ad occhi chiusi, ma un attaccante veloce o forte nel gioco aereo può metterla in crisi. Ottimi, soprattutto in prospettiva, i terzini: Kristic attirerà sicuramente l'attenzione dei DS della SFL per l'ottimo potenziale immediato e futuro, ma anche Gonzalo e Santana sono molto forti sulle fasce. Meno impressionante il centrocampo, dove spiccano solamente Sforza e Serasker grazie ai loro piedi buoni, ottimi per i lanci lunghi, mentre il giro palla non è fluidissimo. A collegare centrocampo e attacco troviamo Sanchez, arrivato lo scorso inverno e subito dimostratosi importantissimo, e le due ali veloci Derkac e Mazinho. Derkac è un altro prospetto da tenere d'occhio: le qualità si vedono già adesso nonostante la giovane età. L'attacco è affidato praticamente per intero alle qualità di Chernenko, bomber ucraino di razza. Seprio è alla quinta stagione in maglia granata e sebbene finora la sua padronanza del gioco aereo e il fisico possente gli hanno permesso di segnare decine di goal, con l'età ha limitato molto i suoi scatti e può trovarsi in difficoltà contro i difensori della SFL. Il giovane Santiago chiude il reparto, e sebbene sia l'ennesimo giovanotto di prospettiva non è ancora pronto per calcare con regolarità i campi della massima serie. Prevediamo dunque almeno un arrivo di buon livello in attacco da affiancare a Chernenko, e magari un difensore e/o un centrocampista. I soldi non sono molti, ma se ben usati possono garantire i tre arrivi necessari. Il dilemma più grande potrebbe riguardare i giovani talenti in rosa: venderli per un bel po' di soldi o tenerli e farli crescere? Servirà anche molta disciplina: la squadra ha diversi giocatori "esuberanti" e nella scorsa stagione, nonostante l'arbitraggio più "permissivo" della serie cadetta, la Dinamo ha subito moltissimi cartellini (e conseguenti squalifiche).
SC VIRTUTE
La squadra di Francesco Cerretani arriva in SFL forte di un secondo posto tra i cadetti frutto di un attento lavoro difensivo corroborato da un gioco palla a terra e passaggi corti. La difesa sembra solida, attenta nell'uno contro uno, anche se ha bisogno dei numeri per contrastare due attaccanti "da SFL" insieme. Non esaltanti i tre mediani, eccettuato l'interessante Zapata che ha buoni margini di crescita. Il centrocampo, vero cuore della manovra difensiva e offensiva della Virtute, ha diversi giocatori che pur non essendo vere e proprie stelle sanno fare (bene) il proprio dovere. Centone in particolare secondo noi attirerà l'attenzione di qualche squadra cui interessa un centrocampista in grado di coprire il campo e di smistare il pallone con disinvoltura. La manovra è appoggiata da ben tre possibili trequartisti, dei quali due sono giovani talenti che già ora si sono guadagnati il posto da titolare nella Virtute: Masticher e Doria. Caetani ha qualche anno in più, ma l'esperienza gli ha donato la capacità di dettare i tempi della manovra, una caratteristica preziosissima per un trequartista che lavora lontano dalle punte. L'attacco non è secondo noi all'altezza di cotanto gioco: Ferdinand è un vecchio leone che può dire la sua anche in SFL, ma gioca praticamente da solo: Chiavari ancora non è pronto per la maglia da titolare e Panza è un attaccante da serie B. Servirà per forza una seconda punta, e Cerretani dovrà scegliere se affiancare a Ferdinand un altra punta o un attaccante più duttile. La Virtute potrebbe e dovrebbe dotarsi anche di un difensore in grado di garantire più copertura contro attaccanti che fanno girare molto la palla, anche se alle spalle della difesa c'è uno Stovini che l'anno scorso ha stupito tutti con le sue bellissime parate.
US VERTICALE
Zamato deve scegliere se continuare l'attuale politica del segnare un goal in più oppure sistemare finalmente la difesa. Là dietro è un groviera, con l'unico pregio di avere due centrali in grado di marcare stretti gli attaccanti che puntano l'uomo. Poco adeguati anche i mediani, con Marongiu che deve ancora fare il salto di qualità e Rokossovski che inizia ad essere troppo vecchio. Il centrocampo resta il punto di forza della squadra, ma il gioco espresso deve essere finalizzato da un attacco con luci ed ombre. Se Fiorentini è ormai un top player, Guderian risente dell'età, a Piant manca ancora qualcosa e Gradoni ha ancora margini di miglioramento. C'è ancora un Norsk in grado di gestire il pallone e cercare la porta, certo, ma forse al Verticale manca un attaccante di livello assoluto, specie nel caso in cui (come dicono le voci) Fiorentini parta già in estate. Fernao è invece una causa persa: il giocatore non ha mai avuto spazio con Zamato ed è destinato ad altri lidi. Zamato cerca anche un buon portiere: che voglia (come al solito) risparmiare sui difensori? E i giovani talenti arrivati al seguito delle neopromosse? Molti dicono che con Zamato potrebbero diventare dei campioni, ma serviranno parecchi soldi per strapparli alle loro attuali squadre...
CAETANI E' OTTIMISTA: "Il mister ci ha fatto rivedere parecchie partite della scorsa stagione della SFL, secondo me con un paio di rinforzi potremo dire la nostra". Il trequartista titolare della Virtus aggiunge i suoi giudizi ai nostri a pagina 7.