Quest La Foresta Insanguinata

Silen

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Quando Aneirin fu vicina al corpo ebbe due grosse sorprese. La prima era fu che il corpo che aveva di fronte era inconfondibilmente quello di una arpia. Non ovviamente una adulta: non solo era più bassa di tutta la testa rispetto ad Aneirin ma anche le ali erano lontane dal pieno sviluppo e così gli artigli. Si trattava evidentemente di una cosiddetta implume, una adolescente incapace di volare. Doveva trattarsi di una scampata di Arc-en-Ciel arrivata li chissà come. Vista da vicino non sembrava certo una minaccia, piccola e sparuta come era: sotto la tunica lacera e infangata era possibile contarle le costole.
Quando la toccò con l'arco la giovane gemette nuovamente mostrando così dopotutto di non essere ancora un cadavere. La freccia dello gnoll aveva mancato il cuore conficcandosi nella spalla sinistra; non era di per sé una ferita mortale o meglio non lo sarebbe stata in un individuo che non fosse così indebolito. La giovane, constatò Aneirin, sembrava in stato di shock: aveva gli occhi strettamente chiusi e non pareva cosciente di quanto la circondava ma forse potevano ancora salvarle la vita.
 

Abyssius

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(Domanda stronza: posso salvarla con la magia, ma nell'atto "vincolarle" l'anima tipo Patto? Risposta in privato)

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Last Century

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(Smettila di voler prendere l'anima delle cose, pensa all'Uccisore D::)

Aneirin sobbalzò nel vedere la piccola arpia, un poco per lo choc dell'immagine di per sé, un poco perché Dilko'o aveva praticamente sparato contro una bambina. Ovviamente la colpa non era dello gnoll, in quel contesto anche lei avrebbe agito in maniera simile, col rischio si trattasse di qualche abominio, ma una volta rivelata la verità divenne necessario agire. Senza curarsi poi troppo di non far rumore - anche perché se ci fossero state minacce immediate l'avrebbero comunque vista e sentita - agitò la mano verso gli altri, invitandoli ad avvicinarsi. - Venite, venite qui presto! -
Sia Fianna che Alasz si avvicinarono in gran carriera, seppur guardinghi, guardando la piccola arpia. - Per l'amor di Gallean... - esclamò, impietrita da quella scena. - Dilko'o, hai quasi ucciso una piccola arpia! - nonostante non le piacesse troppissimo il popolo alato, per non dire che le odiava quasi in toto, nessuno al mondo poteva evitar compassione per quella povera malcapitata. Per fare un paragone era, agli occhi della principessa, come per un cacciatore trovare un cucciolo di lupo affamato e infreddolito: a prescindere dal predatore feroce e selvaggio che fosse diventato, nessuno l'avrebbe lasciato morire.
- Aneirin dobbiamo portarla a Ostgil il prima possibile. - dopodiché passò il suo maglio al naga. - La porto io, sono la meno utile qui e tranne far da esca avrei potuto fare poco. - dopodiché provò ad avvicinarsi per constatare l'entità delle ferite e capire quale fosse il modo migliore per agire.

(Tradotto: volendo evitare di ricorrere a strani artifici magici, si può curare normalmente riportandola al campo base della caccia e da lì, magari, a Ostgil?)
 

Silen

Get a life
(Vi ho giocato uno scherzetto carogna, lo so :asd:

Potete riportarla al campo base e curarla li, dopotutto si suppone che come Eldar ne sappiate qualcosa di medicina, inoltre avete due maghi ed esistono magie di cura che non imlicano il vincolo...anche se gioibia non si fa sentire da qualche giorno...per portarla ad Ostsgil dovrete aspettare la fine della quest, c'è sempre l'Uccisore che vi aspetta ^__^ )
 

Last Century

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Fianna raccolse l'arpia, cercando di non farle ancora più male, riprendendo velocemente la via del campo base. L'uccisore poteva aspettare, se potevano salvare una vita nel mentre.
- Riportiamola al campo, cerchiamo di stabilizzarla e poi cerchiamo la bestia e poniamo fine alla questione una volta per tutte. - non potevano permettersi di perdere altro tempo.
(portiamola al campo e sistemiamole la ferita, per ora, poi cerchiamo l'Uccisore. Sta facendo troppi danni, il cuore di Carnil potrebbe non reggere ad altre stragi.)
 

Abyssius

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-In queste condizioni non sono sicuro che ci arrivi viva al campo base, se il vostro obiettivo è quello di salvarla. La metta a terra e le infili qualcosa tra i denti: non sono un guaritore, non sarà indolore ma confido di poterla stabilizzare quanto basta. Nel mentre, rimuovete la freccia. Sono sicuro sappiate come fare.-
In circostante normali, Shisha l'avrebbe lasciata morire o l'avrebbe definitivamente uccisa per prendersi la sua anima, come aveva fatto appena arrivato ad Arc-En-Ciel in preda alla Fame. Aveva ucciso uomini e donne, bambini e anziani, elfi e arpie senza alcuna esitazione.
L'unica cosa che cambiava la situazione è che il resto del gruppo sembrava interessato a salvare il cucciolo di Arpia. Se fosse morta, probabilmente il loro morale ne avrebbe parzialmente risentito, senza contare il tempo sprecato per portare via un cadavere al campo base con le poche ore di luce che avevano a disposizione. Sperava che quel "bel gesto" avrebbe fatto capire al Minnonar che potevano anche fare del bene. Alle giuste condizioni.
-Dilko'o, non so se essere felice perché la ferita non è mortale o meno proprio perché non è mortale. Mira meglio contro l'Uccisore, se puoi.-
Iniziò a lavorare, sottili fili di vetro si generarono dalle sue mani e raggiunsero la ferita. L'Arpia era già in shock, ma poteva solo blandire parzialmente la sofferenza, non essendo qualcosa che era abituato a fare.
Una volta terminato il lavoro, la ferita avrebbe avuto un aspetto "vetrificato" che sarebbe rimasto anche dopo la guarigione. Una brutta cicatrice particolare che le sarebbe rimasta a vita.
 

giobia86

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(Si scusate tra trasloco e vacanze sono stato assenteismo)

Xander si fece avanti

"pe... Pe... Permesso, I.. Io po.. Potrei curarla qu...qu...qui ma.. Magari c.. C.. Ci può da.. Dare qualche informazione"

Xander si appresta a curare la cosina inutile con un pochetto di magia
 

Last Century

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- Credo che la guarigione demoniaca non sia così utile in questa circostanza. - Fianna guardò di sottecchi il demone. - Senza offesa, mi fido più della magia elfica convenzionale, vedila come una mancanza di fiducia atavica che deve essere ancora colmata con un pochino di lavoro. - dopotutto non aveva tutti i torti. Fidarsi di un demone era già cosa complicata, figuriamoci affidarsi alla sua magia. Tuttavia c'era poco che potesse fare per aiutare la piccola arpia, quindi anche se malvolentieri lasciò che i due maghi la sistemassero prima di proseguire e riportarla al campo base. Di sicuro in due sarebbero riusciti a fare un lavoro migliore.
(Quindi in Shisha e Xander curando la piccola arpia, poi la riportiamo al campo base @Silen)
 

Silen

Get a life
La giovane sussultò ed emise un grido soffocato quando la freccia fu estratta poi si afflosciò passando dallo shock ad una totale perdita di conoscenza e fu probabilmente un bene. La notte stava per calare e ormai restava poco da fare se non tornare in tutta fretta al campo base prima che fosse buio. Avendo fatto tutto ciò che era in loro potere fare per salvare la vita della piccola non rimase che deporla su un giaciglio improvvisato e attendere di vedere se le magie curative e il riposo sarebbero state sufficienti; nel frattempo vennero stabiliti turni di sentinella per evitare sgradite sorprese notturne ma nulla venne a turbare il riposo dei cacciatori.
Lça mattina successiva, come vollero gli dei, un paio di occhi grigi stavano fissando la bizzarra compagnia. Dapprima i cacciatori non si resero immediatamente conto che la giovane arpia aveva ripreso conoscenza: a parte gli occhi aperti e vigili la giovane era rimasta immobile nel cantuccio dove l'avevano deposta la sera prima nè aveva cercato in qualsiasi modo di attirare l'attenzione. Non sembrava impaurita, ma lo sguardo che rivolgeva ai suoi involontari assalitori e improvvisati soccorritori aveva una sfumatura interrogativa come se volesse dir loro "Bene, e adesso?".
 

Abyssius

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(Mi aspettavo tentasse di tagliarmi la gola nel sonno)

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senzanome.exe

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Dliko'o, dopo aver colpito la giovane arpia, rimase per qualche attimo confuso: ma come, gli eldar avevano tutte quelle rogne e poi volevano anche salvarne una? Inizialmente al rimbrotto di Aneirin stava per passarle un coltello, ma venne presto preceduto dalla più improbabile delle soccorritrici, ossia la principessa Fianna. Lui non era un guaritore, quindi per il resto evitò di esporsi troppo, se non altro controllando che il trambusto non avesse richiamato la bestia che stavano cacciando.
Anche durante la notte, forse un po' per rimediare a quella strana, inaspettata colpa, si offrì la maggior parte del tempo per fare i turni di sentinella, ma oltre qualche fruscio nelle sterpe nulla disturbò la loro attenzione. _Di tanto in tanto osservava la piccola arpia per vedere come stava, ma la guarigione sembrava procedere bene - quantomeno non s'agitava nel sonno ne sembrava febbricitante.

All'ennesimo controllo, gli occhi bluastri del grigio gnoll incontrarono i grigi della piccola arpia: ci fu un momento di silenzio e un breve sussulto da parte dello gnoll, che non se l'aspettava sveglia così presto ne che sembrasse immediatamente così vigile. Non seppe cosa dire, ma ipotizzò fosse meglio andare a chiamare gli altri orecchie a punta per farle due domande, che sicuramente erano molto più avvezzi di lui al fare diplomatico con una piccola arpia. Dopotutto gli eldar ci avevano già trattato.
 

Last Century

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Aneirin, di ritorno dal turno di guardia, si rese conto che la loro giovanissima ospite aveva ripreso conoscenza e, quatta quatta, andò a svegliare la principessa che ancora dormiva beatamente rinchiusa nella sua armatura. Dopo un momento di confusione dovuto al sonno all'agghiaccio, Fianna si apprestò alla tenda ove era stata portata l'arpia, lasciando detto ad Alasz di continuare il turno di guardia anche con la luce del giorno. La piccola aveva gli occhi dello stesso colore dei capelli della principessa, solo di una tonalità meno platinata e brillante. Un lungo momento d'imbarazzante silenzio intercorse nella tenda, mentre Aneirin fingeva di essere distratta dall'impennaggio di una delle sue frecce e Dliko'o si chiudeva nel silenzio - così alieno al chiasso tipico della banda - lasciando Fianna da sola, praticamente.
- Saprà già parlare? - domandò ad Aneirin, salvo poi rivolgere la domanda alla piccola, quasi si fosse ricordata che era lì davanti a loro. - Sai parlare? Come stai? - domandò. - Vieni da Arc-en-Ciel? -
Parlava lentamente, alla strega di come si parlerebbe ad un infante non ancora troppo avvezzo al linguaggio veloce e forbito.
- Io sono Fianna. Lei è Aneirin e lui è un cagnolone simpatico, si chiama Dliko'o. - presentò sbrigativamente i più vicini - Stiamo cacciando una grande bestia cattiva che vive nelle foresta e per poco non sei rimasta uccisa nella confusione della sera. - le spiegò. - Ora però sei al sicuro. - dopodiché le fece portare qualcosa da mangiare. Carne per la precisione, nonostante fosse mattino, dacché l'unica cosa che sapeva del popolo alato era la predilezione per quel tipo d'alimenti.
 

Silen

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L'arpia spostò lo sguardo su Fianna e ascoltò le sue parole, senza battere ciglio, indifferente o forse diffidente. La vista del cibo però accese immediatamente una luce famelica negli occhi della giovane: subito allungò le mani per afferrare la carne che le veniva porta e la divorò con l'aria di un condannato a morte che all'ultimo momento si vede condonare la pena. Dopo aver mangiato la giovane spostò nuovamente lo sguardo su Fianna, osservandola attentamente come se la vedesse per la prima volta, poi le offrì una singola parola
"Ariel" disse semplicemente. Poi studiò gli altri componenti del gruppo "Siete selvatici?" chiese dopo qualche istante di silenzio.
 

Abyssius

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Per quanto potesse sembrare strano, Shisha dormiva in piedi. Essendo un essere privo di tratti somatici, era di conseguenza impossibile se fosse sveglio o meno. Tuttavia, quando notò che l'Arpia si era ripresa, uscì dalla tenda senza dire un parola, lasciando agli Eani il compito di gestire quel cucciolo.
 

Last Century

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- Selvatici? - Fianna si guardò un attimo intorno, perplessa.
- Forse intende che non siamo arpie dell'Impero. - arrivò in suo aiuto Aneirin.
- Ah. Beh Ariel, non siamo arpie no. Siamo amici delle arpie però, quindi non hai di che temere. Quando starai meglio - e quando sarà finita la caccia - ti porteremo ad Almarillan dove ci sono alcune tue simili in attesa di poter tornare a casa. Sappi che Ilias ha liberato Arc-en-Ciel e presto potrai tornarci, se lo desideri. - cercò di rassicurarla, anche se i momenti d'imbarazzo nella voce si sprecavano. Non sapeva come comportarsi con una arpia, né con un bambino, figuriamo con una arpia bambina.
- Mentre eri nel bosco hai visto qualche creatura che non fosse simile a noi? - disse, riferendosi ai presenti Shisha esclusa.
 

Silen

Get a life
Ariel scosse il capo "Ariel non ha un posto dove andare, non ha più il suo nido, non ha nessuno che si prenda cura di lei. I mostri la hanno cacciata dal suo nido, i mostri hanno ucciso le sue sorelle. Perché c'è un mostro con te? Se stai dando la caccia ai mostri perché non lo uccidi? "
 

giobia86

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Ungar si fece avanti

"Ariel? daccordo sirenetta duepuntozzero, te la faccio semplice, non siamo più selvatici di te, anzi probabilmente meno, ma siamo ragionevoli"
Tirò fuori dalla sacca un pezzo di carne e glielo lanciò
"hai visto qualcosa oltre te che cercava di mangiare o fare a pezzi quelli come noi? che per inciso non ci fa proprio piacere, insomma qualcosa senza ali ma pericoloso?"
Arpia giovane e affamata, meglio essere diretti, già quelle adulte avevano la diplomazia di un cazzo ubriaco in un bordello pieno di vergini legate, figuriamoci una spiumatella impaziente, cibo in cambio di indicazioni, un sillogismo più semplice di un, poi forse ti riportiamo a casa
 

giobia86

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(azz scritto in contemporanea)

"iniziamo a ragionare" tirò fuori un altro pezzo di carne "e questi mostri come sono fatti? e soprattutto hanno un nido da qualche parte?"
 

senzanome.exe

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Dliko'o evitò di fare altre domande alla piccola arpia: quel che aveva detto fino a quel momento rendeva la situazione però molto spinosa. Ma a dopo i convenevoli per le adozioni interrazziali. Vedere un demone dopo aver visto la propria vita distrutta dai demoni doveva essere perlomeno motivo di timore, se non di spavento.
Lo gnoll tossì appena per prendere parola... e cercare di schiarirsi la voce per parlare in maniera più, come avrebbero detto altri, "civile".
- Può semmbrare strano, mma quel mostro ce sta aiutando. Non tutti quelli comme lloro sono assassini. - Annuì appena, poi accennò alle armi poco distanti - le avevano pure addosso. - E se fosse n'inganno... Non hai da che temere, siamo viggili.
 

Last Century

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- Non ti preoccupare piccolina, ti troveremo un altro nido, sì... Ci prendiamo sempre cura delle persone in difficoltà! - borbottò Fianna, visibilmente in imbarazzo, salvata dai compagni che s'intromisero con domande pertinenti al problema più immediato.
- Come dice Dliko'o, quello è un mostro di tipo diverso, sembra come loro ma non lo è. Almeno credo. ma non hai di che temere, ti terremo al sicuro hai la mia parola. - dopodiché lasciò spazio Ungar, bisbigliandogli sottovoce - Non è un cane, suvvia, trattatela con un minimo di umanità! Anche se... ah non lo so nemmeno come si allevi un'arpia. -
 
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