Anche quest'anno sulla Rai è ripartito "Cult book", il programma in cui si possono scoprire interessanti libri, sia classici che contemporanei. Vi direi di andare a recuperare qualcosa ma pure io ho perso le prime puntate e su raireplay non se ne vede manco l'ombra. Ma passiamo al tema del topic.
Nell'ultima puntata si è parlato di quest'autore ungherese, a me prima sconosciuto, in relazione a questo suo libro che dalla trama sembra avere un certo fascino (una cittadina misteriosa, questa presenza della balena che scatena l'irrazionalità della popolazione, ecc. ). Come potete vedere dal link, il libro è stato pubblicato solo l'anno scorso dalla Zandonai; perché dico "solo"? be' se fate una ricerca più approfondita, scoprirete come in realtà il libro uscì in Ungheria nel 1989. È giunto da noi un po' tardi, ma meglio che mai.
Voi lo conoscevate questo scrittore? Come dice la pagina della casa editrice, è anche conosciuto per aver scritto Sátántangó (anche questo purtroppo mai tradotto e pubblicato in Italia), poi trasposto nel lunghissimo film di Béla Tarr. Proprio con lui inizia una collaborazione per le sceneggiature di alcuni suoi lungometraggi, tanto che il regista magiaro in seguito girerà una pellicola tratta dal romanzo di cui vi ho brevemente parlato (questo film non lo conoscevo per niente, si chiama "Le armonie di Werkmeister").
Nell'ultima puntata si è parlato di quest'autore ungherese, a me prima sconosciuto, in relazione a questo suo libro che dalla trama sembra avere un certo fascino (una cittadina misteriosa, questa presenza della balena che scatena l'irrazionalità della popolazione, ecc. ). Come potete vedere dal link, il libro è stato pubblicato solo l'anno scorso dalla Zandonai; perché dico "solo"? be' se fate una ricerca più approfondita, scoprirete come in realtà il libro uscì in Ungheria nel 1989. È giunto da noi un po' tardi, ma meglio che mai.
Voi lo conoscevate questo scrittore? Come dice la pagina della casa editrice, è anche conosciuto per aver scritto Sátántangó (anche questo purtroppo mai tradotto e pubblicato in Italia), poi trasposto nel lunghissimo film di Béla Tarr. Proprio con lui inizia una collaborazione per le sceneggiature di alcuni suoi lungometraggi, tanto che il regista magiaro in seguito girerà una pellicola tratta dal romanzo di cui vi ho brevemente parlato (questo film non lo conoscevo per niente, si chiama "Le armonie di Werkmeister").