La Gazeta è il principale quotidiano del Kazakistan, dispone di ingenti fondi governativi e ha sempre mantenuto una certa aderenza alle linee di governo, senza tuttavia rinunciare alla critica. E' presente anche sul web, e la sua diffusione è piuttosto capillare fra le ex repubbliche sovietiche dell'Asia Centrale.
Первая Cтраница 2015 Prima Pagina 2015
Мировые Hовости Notizie dall'Estero
RUSSIA- La Guerra Civile Russa entra in una fase se possibile ancora più sanguinosa. La Federazione lancia una serie di violenti attacchi contro Perm e Belgorod, che portano alla conquista di tutta la prima e di metà della seconda. I Repubblicani rispondono con un raid aereo su Mosca che gli garantisce una momentanea superiorità aerea, ma sono in difficoltà.
Si segnala l'arrivo tra le file repubblicane di unità irregolari di origine Ucraina e Cecena, e l'incredibile diserzione di un sottomarino classe Lada federale, rifugiatosi in Canada.
Per fortuna, il rientro di centinaia di migliaia di Kazaki dalla Russia al Kazakistan ha avuto inizio, sottraendo i nostri compatrioti ai combattimenti. Il governo Kazako mantiene l'operazione sotto osservazione, con la vitale collaborazione di truppe di peacekeeping europee.
TURCHIA- L'inaspettato quanto ampio successo di una serie di azioni militari del PKK curdo hanno scatenato una reazione armata Turca, che però ha subito un sensazionale rovescio. L'esercito turco ha perso 170 soldati in tre mesi di durissima guerriglia da parte di un PKK armato fino ai denti, ed ha dovuto ritirarsi dal Kurdistan turco. Il PKK ha immediatamente dichiarato a mezzo Internet la formale indipendenza del Kurdistan dal governo di Ankara. Si temono gravissime ripercussioni nell'intera area.
ZIMBABWE- A 91 anni muore d'infarto Mugabe, storico presidente dello Zimbabwe che ha portato lo stato al collasso. La Nigeria e altri stati inviano le proprie condoglianze.
SOCOTRA- L'ondata Rivoluzionaria che ha investito l'Arabia ha il primo contraccolpo. Nella primavera del 2015 improvvisamente la situazione degenera nell'isola yemenita di Socotra. Abdul-Musawwir Fakhoury, ricco cittadino yemenita di etnia somala, attacca con un enorme esercito personale di mujaheddin provenienti da tutto il mondo, i luoghi delle istituzioni della Repubblica dello Yemen. In tre giorni sconfigge le locali milizie governative e anomale azioni dei pirati somali bloccano qualsiasi rappresaglia del governo centrale. Abdul-Musawwir dichiara in un discorso ad una radio locale il Sultanato Islamico di Socotra nominando Fadil Al-Saud (sultano dell'Arabia Saudita in esilio negli Stati Uniti) Sultano di tutti i paesi Arabi e lo invita a raggiungere Socotra e far partire da li la Controrivoluzione. Il Sultano non risponde e i telegiornali occidentali danno poco risalto alla notizia. L'isola in mano a Jihaddisti rende ancora più pericoloso il viaggio nei pressi del Corno d'Africa.
REPUBBLICA D'ARABIA- Non vengono rinnovati i visti a tutti i giornalisti occidentali che dopo pochi mesi sono costretti a lasciare il paese. Tutta l'Europa si stringe intorno alla storia di Philippe Bertrand, giornalista francese arrestato con l'accusa di spionaggio, processato senza diritto di difesa e condannato a morte (ancora non eseguita). L'ala liberale del nuovo Parlamento avvia una discussione per bandire la pena di morte e aprire contatti con il governo francese per il rilascio del giornalista, vi si oppone fortemente l'Ala Jihaddista che propone addirittura il ritorno alla decapitazione con sciabola al posto della fucilazione.
ALGERIA- Le comunità Berbere e Tuareg che abitano il deserto e le provincie del sud sono in lotta contro il governo dal 1980, una ripresa sanguinosa dei contrasti è avvenuta nel 2001, nel 2005 la situazione sembrava risolta con il riconoscimento della lingua berbera come ufficiale a fianco dell'arabo, ma dopo 10 anni esatti il conflitto riprende. I rappresentanti della minoranza etnica dichiarano che in dieci anni non ci sono stati miglioramenti dal punto di vista della qualità della vita e che i berberi sono tutt'ora discriminati da parte degli algerini arabi. Il governo ignora queste polemiche e in marzo diversi edifici pubblici vengono occupati da studenti in protesta, il governo continua ad ignorare questa situazione e in giugno il Gruppo per l'Indipendenza della Berberia guidato da alcuni vecchi veterani della guerra contro i francesi dichiarano pubblicamente la secessione delle provincie del sud dal governo di Algeri
AFGHANISTAN- La guerra civile infuria in Afghanistan. Il paese sostanzialmente diviso in tre conosce una situazione di stallo. Nessuna delle tre forze principali che si contendono il potere sembrano riuscire ad avanzare. Si segnalano colloqui privati tra i tre capi delle fazioni, si mormora che si potrebbe arrivare ad una spartizione definitiva del paese tramite un accordo diplomatico. Il waziristan pakistano viene dichiarato indipendente dai guerriglieri talebani
PAKISTAN- Ad inizio anno il presidente del Pakistan si disinteressa totalmente dello stato e prende una lunga vacanza con la famiglia in un impianto sciistico sulle Alpi francesi. Durante la vacanza il ministro della difesa organizza un colpo di stato e lo destituisce formalmente, in pochi giorni prende il potere senza nessuno spargimento di sangue e si fa proclamare dal Parlamento Presidente a vita. Dopo solo due settimane un pashtun in moto lancia una granata al fosforo bianco contro di lui e la sua scorta. Il paese precipita nel caos con tre diversi generali che si dichiarano presidenti del Pakistan, tutti accusano l'India dell'assassinio. Intanto che la capitale precipita nella guerriglia urbana il Movimento Islamico per la Pace dichiara l'indipendenza delle provincie pakistane a maggioranza Baluchi che vanno a formare la Repubblica Islamica del Balukistan. Nel Waziristan intanto i guerriglieri talebani di lingua pashtun innalzano una bandiera rossa con la professione di fede islamica sulle loro roccaforti e dichiarano l'Emirato del Waziristan.
IAPA- Nasce l'IAPA, organizzazione sovranazionale che si occupa del commercio degli idrocarburi.
http://forum.sohead.org/http://sohead.org/phpBB3/viewtopic.php?t=7.html
Экономия Economia
ASTANA- L'economia Kazaka fa registrare risultati al di là delle più rosee aspettative. La grande abbondanza di risorse naturali assicura grandi flussi di capitali, che vengono immediatamente reinvestiti. Grande soddisfazione da parte degli esperti, specie per i forti investimenti in edilizia popolare e sanità pubblica, che denotano una lungimiranza degna di nota.
Grandi quantità di fondi vengono investite in vari progetti a breve e a lungo termine. Il ministro dell'Economia Marko Zaitsev assicura che il Kazakistan disponde di fondi in quantità per sostenere questi progetti, più altri che sono attualmente al vaglio del Consiglio dei Ministri.
Политика Interni
ASTANA- Il governo annuncia la riforma Penitenziaria, che prevede la creazione di colonie agricole all'interno delle quali i carcerati lavoreranno per ripagare il loro debito verso la collettività che hanno danneggiato con le loro attività criminose. Le preoccupazioni sollevate da alcuni esponenti stranieri non possono oscurare la ferrea logica di questa iniziativa: chi sbaglia, paga!
Viene riformata infatti l'edilizia popolare e la sanità con la costruzione di nuovi quartieri formati da piccole ma accoglienti case e due strutture ospedaliere d'avanguardia, una delle due funziona anche da polo universitario con personale formato da medici europei.
Lo Stato aumenta la propria partecipazione nel settore dei Media, con lo scopo di supportare testate in difficoltà e promuovere linee editoriali improntate ad un maggiore contenuto culturale e di attualità. Le logiche di mercato stanno condannando i media alla superficialità, ma il Governo è pronto ad evitare questo progressivo svuotamento di contenuti.
Fallisce invece l'applicazione della nuova Riforma del Lavoro a causa di un pesante clima di corruzione che infesta il paese ormai a livelli intollerabili. Fonti governative annunciano un severo giro di vite per evitare che la fiorente crescita del paese non venga rallentata dall'avidità di pochi.
Terminato il breve reimpasto di governo, con una manciata di ministeri che vengono riassegnati. Nessuna preoccupazione espressa dal QAP, che considera l'operazione una semplice riorganizzazione allo scopo di migliorare l'efficienza del Consiglio dei Ministri.
Complessivamente, le riforme vengono ben accolte dal popolo, che vede in atto concreti iniziative volte al miglioramento della qualità della vita. L'intraprendenza del governo nelle sedi internazionali, e il successo di numerose sue iniziative inorgogliscono la popolazione intera, che si sente guidata da un governo finalmente deciso a farsi valere a livello mondiale, e a prendersi cura del proprio popolo. Manifestazioni pro-governative vengono promosse dalle locali sezioni di partito un po' in tutto il paese, ed ottengono un certo successo.
