Diploannessione In corsa contro il tempo...e Minos

Silen

Get a life
Shona imprecò sommessamente fra sè mentre si preparava per la missione. Certo, si rendeva conto che Sheril era ancora bloccata nella regione di Awaitin, impegnata a persuadere i letargici Anapsi della zona ad unirsi alla Tela. Certo, si rendeva conto che bisognava assorbire i territori limitrofi a Minos per impedire che i minotauri si avvicinassero troppo al Centro della Tela. Certo, si rendeva conto che il tempo era poco. Ma in nome della Sua misericordia...perchè proprio a lei doveva toccare di correre come una ossessa da un capo all'altro della Tela, da Acheron ad Amossar via Aspasia, per essere poi caricata in tutta fretta in un battello fluviale e risalire la corrente fino alla regione a sud di Awaitin, mentre Sheril le faceva ciao ciao con la manina dalla riva per di più! (Non che Sheril avesse fatto niente del genere...ma Shona se la immaginava così).
Ovviamente le sue proteste erano state inutili. Qualcuno doveva farlo, quel lavoro, e quel qualcuno doveva essere lei, punto.
Non la consolava molto nemmeno il fatto che le avessero aumentato la scorta assegnandole una aviana. Una di quelle insopportabili Aranea pensò acidamente.
Dato che conoscevano ormai fin troppo bene Shona e i suoi umori le guerriere della scorta camminavano, letteralmente, in punta di piedi mentre l'insopportabile Aranea sorrideva placidamente, apparentemente(o deliberatamente) ignara del pessimo umore dell'Aracne.
"Oh forza, andiamo visto che proprio dobbiamo" brontolò la Risvegliante mettendosi in marcia "e tu nuova arrivata...metti al lavoro quelli tue ali e seguici dall'alto, stando bene attenta a qualunque cosa di insolito, vuoi?". A dispetto dei toni insofferenti dell'Aracne, l'aviana sorrise, salutò e prese il volo. Per la Dea, quanto le dava sui nervi!

@Enichaos regione TE3 stavolta (a sud di Awaitin) per la gioia di una scontentissima Shona.
 

Enichaos

Spam Master
Il territorio era cosparso di macchie di vegetazione, ma non tanto da rendere complesso il passaggio; dopotutto, il fiume era certamente un passaggio sicuro, e l'aviana poteva avvisarle anticipatamente di rocce affioranti ed insenature che acquietavano la corrente che risalivano a fatica.
Il viaggio procedeva tutto sommato tranquillo, attraversando senza difficoltà due villaggetti fluviali che s'erano rivelati totalmente spopolati ad un rapido esame, ma che erano stati buoni ripari per passare una notte sulla terraferma.
La voce squillante dell'aviana aveva appena annunciato un terzo villaggio poco oltre, quando l'attenzione di Shona fu attirata da un altro suono: non era particolarmente forte, anzi sarebbe stato quasi impercettibile se non fosse stato così familiare; dalla prua del battellino, poco sopra il livello del fiume, il delicatissimo schiocco di un filo di tela che si spezza...
 

Silen

Get a life
Oh, maledizione pensò la Risvegliante mentre si scambiava una rapida occhiata con le altre Aracne della sua scorta che, come lei, avevano udito il rumore lieve ma inconfondibile per qualunque Tessitrice degna di questo nome. Non sapeva chi fossero gli abitanti della regione e che cosa avesse messo in moto spezzando quel filo; sapeva però quello che avrebbe fatto lei al loro posto, ovvero messo una bella trappola. Se poi a predisporre quel filo fosse stato qualcuno della sua razza, la probabilità diventava quasi una certezza.
"Ferme, dannazione a voi, FERME!" sbraitò rivolta alle sue compagne ancora impegnate nel risalire la corrente "Muoviamoci indietro e verso la riva, e SUBITO!" magari il suo era un timore paranoico, spesso le altre razze avevano molto da dire sulla atavica diffidenza delle Aracne, ma forse no. Desiderando intensamente di trovarsi già a terra, Shona si mise a cercare freneticamente in ogni direzione che potesse essere coperta dai suoi molteplici occhi.
 

Enichaos

Spam Master
La manovra repentina con l'imbarcazione fu complessa, ma venne completata in sicurezza soprattutto grazie al fatto che stavano risalendo il fiume: se la corrente fosse stata direzionata verso il villaggio, sarebbe stato impossibile arrivare a riva senza avanzare.
Attraccarono nei pressi di un boschetto, probabilmente di un qualche albero da frutto: erano più evidenti, da quella distanza, i segni rivelatori; tra gli alberi stavano diversi fili di seta ben intrecciati, ben visibili per chi li stesse già cercando ma difficili da scorgere per chi non immaginasse la loro presenza.
Dal villaggio erano inoltre partite diverse figure che stavano avanzando rapidamente lungo la riva nella loro direzione: ancora troppo lontare per capire cosa fossero esattamente, ma decisamente la parte inferiore era troppo grossa per essere un cavallo; o erano umanoidi in sella a grossi ragni, o doveva trattarsi di altre aracne... visto l'uso così particolare della seta, era molto più probabile la seconda... Dovevano decidere in fretta come si sarebbero fatte trovare
 

Silen

Get a life
Shona guardò con attenzione le figure che si stavano avvicinando. Erano ancora troppo lontane per essere certi al 100% ma la presenza dei fili di seta, e soprattutto il fatto che fossero stati usati in maniera astuta come allarmi, faceva ben sperare: difficilmente un ragno gigante si sarebbe spinto a stendere un filo lungo il fiume! E tuttavia la Risvegliante fino a quel momento aveva deciso di seguire la linea dettata dalla maggiore prudenza possibile. La verità è che l'Aracne risentiva ancora della delusione pattia nella regione di Antares ma difficilmente lo avrebbe ammesso con chiunque altro che non sè stessa...e forse nemmeno con sè stessa.
"Bene, o quelle sono nostre sorelle o gli abitanti di questa regione hanno imparato a cavalcare ragni giganti" borbottò rivolta solo per metà alla sua scorta, poi si riscosse "In entrambi i casi siamo qui con intenzioni amichevoli. Attenderemo qui il loro arrivo, mani lontane dalle armi, specialmente se sono davvero delle Orfane. E attente a non spezzare altri fili! Nessuna qui vuole che pensino che le Aracne della Tela siano delle goffe imbranate, vero? Siamo delle visitatrici che si sono accorte del loro allarme e quindi attendono il loro arrivo sul posto, come farebbe qualunque persona che abbia buone intenzioni e si sia accorta di aver messo un piede in fallo. Tirate fuori anche la bandiera di tregua...non si sa mai, male non fa." Shona alzò lo sguardo verso l'aviana ancora in volo "Aranea, tu continua a sorvegliarci dall'alto! Se tutto andrà bene, presto potrai scendere"
"Come desideri, Risvegliante." rispose quella abbassandosi un pò prima di riprendere quota "È una splendida giornata per volare!"
"Certo come no" borbottò Shona a bassa voce "Tutte le giornate sono belle per volare stando a te...oh beh..."
Detto questo, la Risvegliante si dispose ad aspettare, rilassata ma attenta. Nel momento in cui le Orfane fossero state a portata di udito le avrebbe accolte con un saluto amichevole, come si addiceva a parenti da lungo tempo perdute.
 

Enichaos

Spam Master
Il gruppo partito dalla città si avvicinò rapidamente, e ad un primo acchito la risvegliante pensò si trattasse di un'aracne adulta ed alcune poco più che infanti, ma man mano che s'avvicinavano, diveniva sempre più evidente la taglia prodigiosa della sorella che stava guidando il gruppo: il solo addome ragnesco, particolarmente rotondo, era tranquillamente all'altezza del volto di Shona, di un colore dorato e coperto di aculei che potevano ricordare quelli di un'istrice; la parte umanoide, appena coperta da una sorta di toga abbozzata in seta d'aracne, era perfettamente proporzionata al resto edl corpo, con una muscolatura possente e la pelle bronzea, i capelli biondo scuro tenuti saldi in una treccia portata davanti al petto. Lo sguardo puntava basso, verso le aracne sconosciute, con un sorriso a metà tra lo spavaldo ed il soddisfatto; non sembrava portare armi, ma con quella stazza e la dimensione dei denti non pareva averne veramente bisogno.
"Sorelle! Guardate, altre aracne, che giorno glorioso!" posò le mani, grandi come ruote di carro, sui fianchi della sacerdotessa, sollevandola con lo stesso sforzo di un umano che sollevasse un ragazzino, per poi comprendere la gaffe mettendola nuovamente a terra prima di continuare dopo un colpetto di tosse imbarazzato "Da dove arrivate? Pensavamo non ci fossero altre di noi nelle vicinanze! Quando abbiamo sentito la prima bandella spezzarsi pensavamo fosse stato di nuovo uno di quei grassi ippopotami... ma poi non è scattata la trappola, quindi siamo venute a controllare che non fosse un qualche battellino imperiale e invece... eccovi qui! Meraviglioso!"
La gargantuesca creatura aveva quella mancanza di tatto e delicatezza tipica di chi era cresciuto in modo indipendente, e lo stesso calore di quella terra fertile ma arsa dal sole del meridione.
 

Silen

Get a life
Da principio, nel vedere la figura gigantesca avvicinarsi Shona aveva presupposto che fosse una Grande; per quanto insolito, non era del tutto improbabile che una Grande di quelle dimensioni si spostasse durante il periodo di attività, ma quando la sconosciuta la raggiunse le fu subito evidente, oltre l'atteggiamento alquanto anticonvenzionale, che anche il linguaggio del corpo, il portamento spavaldo e bellicoso, la visione di insieme insomma, erano quelli di una combattente, di una guerriera a dispetto delle dimensioni gargantuesche.
Per qualche istante Shona rimase ammutolita, completamente sopraffatta dalla strabordante presenza fisica di quella statuaria bronzea che sembrava uscita da una delle leggende Aracne dell'Era della Madre, l'età mitica in cui la Dea della Tenebra e del Vuoto camminava sulla terra e le sue guerriere più terribili, le Livellatrici, erano state il terrore dei nemici delle Aracne. Per un attimo Shona si era sentita riportata nel lontano passato e posta di fronte a una di quelle incomparabili figure di gloria e potere, scomparse insieme ad Ungoliant molti millenni prima.
"Veniamo da ovest, da Shurrakan. Quattro anni fa il nostro popolo si è rivoltato contro l'Impero e ha liberato il Centro della Tela e le regioni vicine. Da allora ci stiamo spingendo avanti per ampliare il territorio della Tela risorta e cercare le nostre parenti perdute" disse infine quando si fu un pò ripresa, sempre fissando la gigantesca bronzea con espressione stupita "il mio nome è Shona, Risvegliante della Venerata Sharai e...chiedo scusa per i miei modi, ma non ho mai incontrato una sorella imponente come te; a Shurrakan solamente le Grandi Anziane raggiungono una tale magnificenza. Per un momento ho creduto di trovarmi di fronte a una Livellatrice, una delle guardie del corpo di Colei che Attende nei giorni del suo dominio. Tu sei...gloriosa..." disse con voce piena di meraviglia. Shona scosse il capo ma anche quando riprese a parlare la maggior parte della sua attenzione era sempre rivolta alla Aracne dorata.
"E glorioso è questo giorno in cui ci siamo finalmente ritrovate, sorelle. Il nostro desiderio sarebbe di vedervi riunite al resto del nostro popolo nella Tela Rossa, tanto più che la regione che abitate...il cui antico nome è Aletos a quanto affermano le Grandi...confina con il territorio abitato dalla selvaggia progenie di Minos." La Risvegliante si chiese se qualche minotauro avesse cercato di entrare nella regione e si fosse scontrato con la gigantessa di bronzo. Forse persino i minotauri sarebbero stati intimoriti dalla idea di scontrarsi con quel colosso dorato. Lei lo era di sicuro.
 

Enichaos

Spam Master
"Oh, qui abbiamo fatto più o meno lo stesso, è stata una lotta rapida e fondamentalmente impari: abbiamo recuperato qualche arma, e siamo andati di casa in casa a liberare tutti... alcuni dalle catene, altri dalle loro teste. Seguitemi al borgo, mentre parliamo... abbiamo ancora dell'ippopotamo e qualche gazzella" Faceva strada, con passo ora tranquillo, tenendosi accanto alla sacerdotessa
"Il mio nome è Shula, protettrice di questa landa boscosa. Ho sentito parlare di Grandi e Risveglianti, ma devo ammettere di non aver mai visto nessuna delle due... finora almeno! Di Livellatrici invece non sapevo nulla, ma da quello che diceva l'umano che mi studiava prima della rivolta, a volte il sangue antico si manifesta anche dopo millenni... quindi magari è così" fece spallucce, la tradizione della Prima Tela doveva essere incredibilmente diluita i quei territori, sia per la distanza che per il dominio imperiale caduto da poco.
"E' un grande giorno, e non penso qualcuno avrà da ridire riguardo il tornare a casa... o, anzi, portare casa qui forse? Sono certa che gli umani la chiamassero in modo diverso, ma è gente che chiama le sue pianure con sinonimi di verde, quindi decisamente meglio il nome che usavano le nostre antenate" Parve farsi poi pensierosa all'ultima frase di Shona, per darsi pochi istanti dopo un colpetto in fronte, tornando a sorridere "Ah, ma certo, i minotauri! Sono difficili da affrontare, ma ne vale la pena... un po' stoppacciosi forse, ma decisamente saporiti"
 

Silen

Get a life
Dalle parole di Shula era evidente che fra le Orfane di quella regione la cultura delle Aracne fosse ormai in gran parte perduta e dimenticata, ma Shona non si adombrò "Anche io credevo che le Livellatrici fossero niente più che un mito." rispose scrollando le spalle a sua volta. Finora almeno pensò facendo eco alla sua gigantesca ospite.
La Saga delle Livellatrici era uno dei miti più antichi delle Aracne. Erano molte le storie che raccontavano delle guerriere prescelte dalla Dea della Tenebra e del Vuoto e delle loro imprese: in un certo senso esse erano per le Aracne un equivalente delle saghe cavalleresche umane anche se con un accento di gran lunga più marcato sulla abilità marziale...nelle loro storie nè dio nè demone, nè drago nè titano riuscivano a prevalere contro la furia di una Livellatrice. La Saga si concludeva tristemente col mito della cacciata della dea da Yfilis quando, stando ai racconti, tutte le Livellatrici erano state annientate, non senza prima avere reclamato le vite di un numero impossibilmente grande di nemici. E tuttavia erano solo miti sfocati dalle nebbie del tempo, ritenuti tali dalle stesse Grandi che ancora ne tramandavano il ricordo. Ora però Shona si stava chiedendo se, come nel caso dei Minotauri, non ci fosse un seme di verità in quell'antico mito....
Il racconto stringato della rivolta delle Orfane venne invece accolto con un cenno di assenso e un sogghigno complice. Nonostante tutte le pretese di superiorità degli imperiali e del loro culto la verità è che senza i loro prediletti automi a sostenerli i guerrieri umani erano di gran lunga inferiori alle soldatesse Aracne e letteralmente non avevano nessuna speranza contro la splendida bronzea. Che peccato non avere assistito a quello scontro glorioso!

"Avete lasciato in vita qualche umano?" chiese con nonchalance mentre si avviavano al borgo "In particolare quello che ti....studiava, sorella? Posso chiederti....cosa ti hanno fatto quei sudici imperiali?" la voce le vibrava di indignazione. Che una Aracne, sia pure particolare quanto Shula, venisse ridotta ad oggetto di studio come si sarebbe fatto per uno strano animale o pianta la riempiva di rabbia.
"Possiamo fare entrambe le cose, se lo desiderate, sorelle" disse successivamente a quella che per lei era una affermazione piuttosto bizzarra "Coloro che lo vorranno potranno tornare in patria nelle regioni del Centro della Tela ma siamo pronte ad aiutarvi per rendere questo territorio più simile a.....casa. In questi anni la Tela si è molto estesa a nord e a est, controlliamo un buon numero di regioni e risorse. Vi mostrerò una mappa non appena al borgo."
Il commento sui minotauri, detto in un tono così casuale e, per certi versi, ingenuo, le fece spalancare tutti e sei gli occhi mentre ancora una volta fissava Shula a bocca semiaperta "Ma...Shula...hai ucciso dei minotauri...così, a mani nude?" quasi si aspettava di sentirsi dire "Certo, perchè?".
Per la misericordia della Dea, ma quanto è forte questa Orfana?

Con gli occhi della mente la Risvegliante rivestì Shula di una armatura che le proteggesse l'addome, come quelle delle guerriere corazzate della Tela, due bracciali decorati per gli avambracci, una cintura per la spada e un elmo alato che lascisse scoperti il volto e i capelli bronzei, il tutto in acciaio dorato. Poi le mise in mano una spada adeguata alla sua mole...diciamo una spada bastarda che potesse essere impugnata sia a una che a due mani con circa tre metri di lama affilata ed ebbe un fremito. Una visione del genere avrebbe fatto tremare di terrore i nemici delle Aracne e galvanizzato le guerriere della Tela. Una Livellatrice, emersa dalle nebbie del tempo, mandata dalla Dea delle Tenebre e del Vuoto per guidare le sue figlie in battaglia.
Quando arrivarono al borgo Shona camminava con aria sognante e un sorriso a quarantaquattro denti stampato sul volto, tanto che le soldatesse della scorta, che ben consocevano il suo brutto carattere e mai la avevano vista sorridere a piena bocca, ne erano quasi spaventate.
 
Ultima modifica:

Enichaos

Spam Master
La gigantesca aracne scosse la testa, serissima "nessun umano è stato lasciato in vita, ma tutti quelli che avevano catene ora sono sotto la nostra protezione. Quello che mi studiava in fondo non era troppo male... pensava che io stessi diventando una Grande, e mi sottoponeva spesso ad incantesimi per... identificare il cambiamento, mi pare. E raccoglieva campioni del mio sangue per confrontarli con altri che aveva ricevuto da altri nobili imperiali. Poche gocce, nulla di davvero problematico... ma è il principio che conta, quindi è stato il mio primo bersaglio" sospirò, per poi proseguire "Ammetto che qui sappiamo molto poco della Tela... senza una Grande a tramandare usanze e tradizioni, sono state perse in pochi secoli... ma penso che molte qui vorranno essere istruite"
Si sedettero attorno ad un grosso falò dove stava venendo arrostito un enorme coscio che chiaramente apparteneva ad un ippopotamo di stazza considerevole, assieme ad un paio di costati di cervide o similari
"Beh, circa. Ma era uno solo, e non ne sono certo uscita illesa" scostò la toga dal fianco sinistro, mostrando una grossa cicatrice davanti ed una più ridotta sulla schiena prima di ricoprirsi e tornare a parlare "Era arrivato da est assieme a un compare, e quando ci siamo visti mi ha sfidato. Parlava un imperiale molto grezzo, forse antico ma comprensibile. Il secondo si è tenuto in disparte a guardare, ma era chiaro che era uno scontro all'ultimo sangue..." mentre raccontava mimava le mosse, ricordando il momento dello scontro "A forza eravamo quasi alla pari, lui forse aveva più spinta ma io ero più pesante; prima l'ho disarmato dall'ascia senza troppi problemi, ma dopo un paio di scambi coi pugni mi ha incornato per bene... però a quel punto, era bloccato. L'ho sollevato mentre ancora mi impalava, e gli ho morso via parte del ventre; dissanguamento e veleno hanno fatto il resto, ma è stata veramente dura, rischiavo di svenire anche io. Quando finalmente è morto, l'altro ha solo annuito, ed è andato via: non li ho più visti da allora; ho tenuto le corna come trofeo ed abbiamo mangiato il resto"
 

Silen

Get a life
"Avremmo potuto fargli qualche domanda...ma stai certa che non ti biasimo, Shula. Neanche un pò." La Risvegliante fece una smorfia. Gli imperiali e la loro maledetta convinzione di essere superiori a tutto e a tutti. Quanto li detestava! E tuttavia trovava inquietanti le implicazioni degli studi a cui era stata sottoposta la bronzea, doveva riferirla alle altre alla prima occasione.
"Non ho nessuna obiezione riguardo a coloro che avete liberato. Nella Tela abbiamo restituito la libertà a tutti gli schiavi dell'Impero compresi quelli che ritenevano appartenenti a razze 'pericolose'. Abbiamo sofferto per tredici secoli, non tollereremo una simile pratica nelle terre della Tela!"
disse con veemenza, per poi protendersi in avanti con un sorriso "Saremo felici di istruire chiunque lo desideri. In verità non siete le uniche ad essere in questa situazione; la soluzione migliore in effetti sarebbe trasportare qui fra voi una Grande Anziana con le sue Risveglianti in modo che possiate apprendere direttamente alla fonte, per così dire. E' un sistema che abbiamo già intrapreso altrove, con un buon successo, mi occuperò io stessa di parlare con le Grandi più attive; qualcuna sicuramente vorrà stabilirsi fra voi."
Shona ascoltò poi con rapita attenzione la descrizione dello scontro. Era incredibile cosa la bronzea fosse riuscita a fare, senz'armi e senza armatura con un nemico così temibile uscito da un mito semidimenticato. Al termine della descrizione di Shula scosse il capo "Conosco persone che scriverebbero una canzone su una simile battaglia." poi fissò il proprio sguardo in quello della bronzea "Mi piacerebbe poterti spiegare con certezza cosa ti ha reso quella che sei, sorella...ma la verità è che nemmeno il sapere tramandato dalle Grandi è in grado di riempire questa lacuna: tutto quello che posso offrirti, è un mito. Ma che l'antico sangue si sia risvegliato o no in te, che tu voglia chiamarti Protettrice o Livellatrice, la cosa importante è che tu sei. Abbiamo bisogno di te, sorella. E' evidente che sei una combattente straordinaria e non mi riferisco alle tue dimensioni." Shona fece un sorrisetto "Non solo, almeno. Te lo chiedo in tutta umiltà Shula, la Tela ha bisogno di una come te, una capitana, una guerriera, un simbolo. "

@Enichaos come già ti ho detto in privato, non mi accontento della regione, voglio lei :asd:
 

Enichaos

Spam Master
L'enorme aracne sembrò ragionarci su, scuotendo poi il capo "Onestamente, mi interessa poco come sono diventata ciò che sono, mi interessa di più cosa posso farne. Se pensi che possiamo essere d'aiuto alla nostra patria ancestrale, saremo più che felici di unirci a voi... ed io sarò più che soddisfatta di proteggere quante più sorelle possibile. Ora, mangiamo mentre è ancora caldo!"
 

Silen

Get a life
Bueno direi che possiamo chiudere la annessione con successo. Il nome della regione è Aletos come ho scritto nel role.
 
Alto