[Impero Ottomano] Al cospetto del Sultano

DiarcaTalos

Just a newbie
Il Sultano sedeva su comodi cuscini, di fronte a lui il Gran Visir e sorprendentemente i Beylerbeyg di Europa ed Asia. La sua espressione era impassibile e, come si confaceva al Magnifico, attenta.
Il gran Visir, un uomo grasso ma dotato di grande ingegno, sudava copiosamente sotto lo sguardo del Sultano ed anche gli altri due si muovevano nervosamente.
<<Dunque ricapitoliamo la situazione>> li interruppe <<i crociati rintanati nelle province ribelli sono ancora vivi, è corretto?>>
<<Sì Magnifico ma..>>
<<Quindi nonostante io abbia personalmente guidato le truppe per rimediare alle vostre incompetenze e gli abbia fatto rimpiangere di essere mai nati, non avete ancora provveduto a buttarli in mare?>> lo interruppe il Sultano.
<<..no signore ma...>>
<<Non vi ho forse fornito tre uomini per ogni cristiano?>
<<sì Sublime ma...>>
<<Allora forse non vi ho fornito di tutte le risorse dell'Impero?>>
<<Si Magnifico ma...>>
<<Allora raccontatemi>>
disse Solimano agitando distrattamente la mano ed appoggiandosi lentamente ai cuscini con aria sorniona mentre il Gran Visir non riusciva ad evitare di deglutire rumorosamente.
<<Magnifico Califfo Supremo, abbiamo bloccato i cristiani nelle nostre province greche ma gli strateghi hanno preferito continuare a tenere dislocata parte delle truppe temendo una possibile aggressione da Nord. Ora che i Kahanati sono stati sconfitti...>>. Il Gran Visir guardò il Sultano alla ricerca di un segno di approvazione o, che Allah non volesse, di disapprovazione. Sfortunatamente ciò non accadde ed egli si vide costretto a continuare.
<<E' inteso che tutto verrà normalizzato, e i nostri alleati vedranno un nostro impegno in prima persona in tal senso>>.
Un sopracciglio del Sultano si alzò a queste parole, e la sua attenzione si rivolse sul Beylerbeyg d'Asia.
<<Notizie dalla Tunisia?>>
Il Beylerbeyg si affrettò nel rispondere. <<La popolazione si ribella con forza, l'occupazione cristiana è destinata a fallire, Magnifico>>.
<<Dunque non avete in mente alcuna azione di sostegno>>
<<Magnifico, con la flotta cristiana nell'Egeo non è possibile portare rinforzi, e chiedere ai Mamelucchi uno sforzo ulteriore è follia!>>
<<Follia?>>
Il tono di voce di Solimano cominciava ad assumere un tono più alto e minaccioso. <<Non vedo quale possa essere il problema, la flotta Crociata è stata distrutta, sbaglio?>>
<<Sublime...>>
Il tono di voce del Gran Visir era supplichevole <<non abbiamo idea di come la barriera abbia potuto cedere! era stato tutto studiato con cura, decine di carri d'oro erano stati impiegati in tal senso!>>
<<Ma naturalmente questo era stato previsto GIUSTO??? Mi era parso di avere dato PERSONALMENTE l'ordine di attaccare con la flotta nel caso stessero riuscendo a fuggire. Cosa è accaduto? Per quale motivo la nostra flotta è rimasta pacificamente attraccata nei porti di Istanbul tutto il tempo necessario a farli fuggire?>>
L'ira aveva reso Solimano il Magnifico spaventoso. Vene blu erano in risalto sul collo e sulla fronte, sembrava sul punto di esplodere. Il Gran Visir oramai tremava come una foglia.
<<L'ammiraglio era mamelucco, oh Sublime, non abbiamo idea del perchè la flotta sia rimasta attraccata!>>
<<Mamelucco un Cazzo! Voglio la testa di chi ha progettato quel fottutissimo blocco! E voglio la testa di chi faceva da collegamento con l'Ammiraglio. E pure del più alto ufficiale in grado presente!>>
ora il sultano stava facendo dei visibili sforzi per calmarsi <<...e ringrazino che mi fermo qui. L'incompetenza non è giustificata nè agli occhi di Allah nè tantomeno ai miei>>.
Solimano fece una pausa per riprendere il normale colorito e poggiò il suo sguardo sul Beylerbeyg d'Europa.
<<Suppongo invece che le altre operazioni siano andate tutte in porto>>.
Il Beylerbeyg, che aveva temuto fortemente quando la conversazione si era focalizzato su Valacchia e Grecia, si riprese ora che era scivolata su altre faccende.
<<Sì mio Sultano, ogni cosa è andata come doveva. Ci sono solamente alcuni dettagli logistici da sistemare...>> di nuovo il sopracciglio del Sultano si era alzato <<...ma sono davvero inezie, le sistemerò personalmente a brevissimo!>>.
Il Sultano cambiò bruscamente argomento, come tendeva spesso a fare quando aveva mentalmente deciso di rinviare una questione.
<<Mi hanno detto invece che il sovrano di Vienna è morto>>
<<Sì signore, il corpo verrà scaricato in mare>>
<<No>>
il sultano appariva pensieroso <<non credo sia comunque rispettoso. Ritengo sia più giusto restituirlo ai cristiani>>.
<<Molto bene Sublime. Lo rispediremo a Vienna>>
<<uhmmmm>>
<<Non siete d'accordo Magnifico?>>
<<Penso che non sarebbe giusto, non vorrei causare disarmonia fra i cristiani per questo. Ritengo sarebbe più corretto che tutti coloro i quali hanno impedito che il sovrano Viennese potesse tornare a casa possano almeno riaverlo da morto>>.
<<Chi avete in mente Magnifico?>>
<<Siete forse diventato sordo? Ho detto TUTTI>>.

Il Gran Visir osservò di sottecchi il Sultano ma nulla traspariva dal suo volto. Si fermo quindi un attimo a segnarsi un appunto.
Dopo quasi un minuto di silenzio, visto che nessuno diceva nulla, il Gran Visir decise di non andare oltre a parlare delle inezie secondarie e si accinse ad affrontare il tema principale della riunione.
<<Cosa devo far sapere agli ambasciatori Spagnoli che richiedono una pace?>>
<<Che attendiamo una loro proposta naturalmente. Ma che sarà bene sia una base di partenza palusibile perchè non siamo dell'umore giusto per concedere un secondo tavolo di trattativa...>>
si interruppe un attimo per poi riprendere <<...fate venire i miei figli. Ed anche i rappresentanti delle comunità ebraiche ed ortodosse>>. Una volta usciti dalle stanze del Sultano, il Beylerbeyg d'Europa si dimostrò abbastanza allegro e sollevato mentre gli altri due apparivano invece piuttosto preoccupati.
<<E finitela con quei musi lunghi! Ce la siamo cavata alla grande!>> ma quelli, immersi nelle loro rispettive preoccupazioni, si congedarono per andare nelle loro stanze.
Fu nella sua che il Beylerbeyg d'Europa perse il sorriso.
Sul letto era poggiata una corda d'oro.
 
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riki37

One of many
Attenuate dalle spesse mura della sala interna le urla del Sultano creavano come una lieve melodia in una stanza attigua. Un servo si lasciò sfuggire un mezzo sorriso scoprendo parzialmente un dente d'oro cesellato, sfiorò appena la borsa di finissimo cuoio che teneva al fianco, contenente una pergamena ancora fresca d'inchiostro, e si avviò verso i giardini esterni.
 
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