Il viaggio

Zaratustra

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Fantacalciaro
Nel giardino del accademia fra rose e spezie di ogni sorta passeggiavano Averroè e Muhammad ibn Yasser ,un alchimista egiziano da poco arrivato a Fez,per unirsi al fervente tumulto di letterati ,medici, giuristi che stavano giungendo da ogni dove.
Dialogando come al solito del piu e del meno ,come erano in uso i fare ,sullo stato della materia , Averoè teorizzava la sua teoria degli anelli:
"
La nostra società è formata da una serie di anelli sovrapposti che vanno dal più piccolo, che è una singola famiglia guidata da un capo, fino all'anello più grande, quello della corte, anch'esso avente un riferimento di guida. Questa stessa gerarchia la ritrovaviamo nel cosmo e quindi in base al grado di "nobiltà", quello che noi umani percepiamo è proprio la scala gerarchica, e quindi stelle, pianeti. Esattamente come un Re emana e muove i suoi sudditi più vicini, allo stesso modo si rianima l'anello della stelle fisse e così via."


Detto questo lo sciita alzando gli occhi al cielo come chi sta per scoccare un dardo disse :

"e qui a Fez ,mio visir, chi è l'anello piu grande? voi o il Califfo.. che spesso ai miei occhi non piu tanto svegli non pare chiaro "

Avveroè strizzò le sopracciglia consapevole di aver prestato il fianco al morso del serpente e senza rispondere prosegui il suo cammino...



il Giorno seguente ,propio in coincidenza del ritorno dell esercito del Califfo dalle guerre Sahariane, Averroè si imabarcò in un bastimento commeciale Egiziano con una lettera in mano per destinazione ai piu sconosciuta....
 

Zaratustra

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Fantacalciaro
Giunti findunque all'altezza delle Baleari ,con le colonne di Ercole alle spalle , la nave di Avveroè ,colpa di una non poco dispettosa bonaccia, galleggiava immobile al largo di codeste ultime isole

Il filosofo sedeva sul bordo della prua ,fissando quei lembi di terra, con aria non poco stranita,chiedendosi quale abbaglio aveva fatto credere a quegli isolani che la libertà potesse nascere da un tradimento

Poi pensò alla figura del profeta Cristo, per i Cristiani figlio di Allah

Re dei giudei ,re di chi gli preferi un comune ladro , re di chi lo condannò al martirio ..

Amico, fratello, maestro, di chi lo vendette per 2 denari ai romani , di chi pria del gallo ,caduto in disgrazia ,lo rinnegò per 3 volte

Eppure con la sua morte... libero ! piu grande di prima,Divino

Riflette come fosse strano che il tradimento fosse il punto chiave di una cosi grande religione e di cosi tanti popoli

La mente d'istinto giunse alla LX Sura e disperdendo le parole nel vento che ricominciava a soffiare
cantò


او المؤمنين, لا بلدى على حلفاء العدو, فى ذلك بلده, مما يدل على الصداقة, فى حين ان ذلك انهم لم تؤمن لهم فى الحقيقة التى طردت, قد وصلت المبعوث وانتم نفس فقط لانها تعتقد الله حكومتكم سيداتى


O credenti, non prendetevi per alleati il Mio nemico e il vostro, dimostrando loro amicizia, mentre essi non hanno creduto alla verità che vi è giunta e hanno scacciato l'Inviato e voi stessi solo perché credete in Allah vostro Signore. Se siete usciti in combattimento per la Mia causa, bramando il Mio compiacimento, pensate di poter mantenere segreta la vostra relazione con loro, mentre Io conosco meglio [di chiunque altro] quel che celate e quel che palesate? Chi di voi agisse in questo modo si allontanerebbe dalla retta via.



il viaggio continua..
 

Zaratustra

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Fantacalciaro
Arrivato in prossimità della penisola Italica , precisamente in Sicilia, la nave di Averroè si fermò nel porto di Palermo per fare rifornimenti
Il medico filosofo giurispedito ne approfittò per visitare la città , in incognito, mischiato fra la ciurma del battello
Particolare sorpresa colse Averroè nel vedere l'intrecciarsi di culture che proponeva Palermo, isolani italiani ,normanni,arabi, ebrei tutti abitanti di un unicà città, tutti in ugual misura sotto l'identica effige reale
Re, che se la memoria lo sosteneva ancora, fu istituito durante una qualche sorta di disputa religiosa cristiana pochi anni prima

Tutta questa apparente confusione, divertiva il filosofo ,quasi distraendolo dal suo vero compito... portandolo a girare per ore nei vicoli interni del centro cittadino fra mercati e bancarelle


Giunto infine nella casa di un arabo ,vecchio amico del padre ,ai tempi in cui era qāḍī (giudice ) a Cordoba,dopo qualche breve convenevole, fu premura di Averroè lasciare 2 papiri recanti 2 timbi diversi e dare indicazioni su a chi e dove consegarli

Nella tarda notte ib rush torno al suo bastimento ,che l'indomattina il viaggio sarebbe ricominciato...
 

Zaratustra

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La nave di Averroè solcava veloce il mar mediterraneo orientale ,all altezza di Cipro, quando il lamento gutturalmente incomprensibile di un marinaio numiano ,avverti la presenza di un convoglio di navi .
Erano almeno 5 o 6 dalle fattezze genevosi ,battevano la bandiera con lo scudo crociato
Averroè usci dalla banchina osservando il silenzio irreale che avvolgeva quei bastimenti
Le navi si oltrepassarono in parallelo e non una parola di scherno o di amicizia fu pronunciata, si lasciarono nell indifferenza ...
Erano le navi dei soldati di ritorno dalla fallimentare riconquista di Edessa , lo sconforto di quei sopravissuti era tangibile ,le ferite delle scimitarre ancora aperte e purulente ,tanto che il filosofo provo pietà per quei profanatori e pensò che un soldato oltre al peso della propia spada non dovrebbe aggiungere altro al propio bagaglio di sofferenza
Coloro che hanno ritenuto gli arabi tutti degli sprovveduti ,coloro che in nome di Dio hanno cercato di arricchirsi o altre strade per il loro potere, costoro offendendo Allah hanno portato la rovina dei loro soldati ...
un giorno saranno giudicati...
 

Zaratustra

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Averroè arrivò nel regno di Georgia, a diversi mesi di viaggio dal suo Magreb ,piuttosto stanco e affaticato, ma ancora determinato a portare a termine le sue diverse missioni
Giunto a Tbisi nella notte orami inoltrata ,senza troppe cerimonie di accoglienza fu scortato velocemente al capezzale del Re Demetrio I della dinastia dei Begration
Giaceva livido in un enorme letto dai drappi purpurei
il Re riuscì a salutare il medico musulmano solo con un cenno della testa e risultava livido e sudato
Ibshin capì quasi subito che la situazione era molto grave e c'era poco tempo da perdere
Consultata con l'aiuto di un giovane assistente georgiano la fiacchezza delle membra , l 'odore delle feci e l'alito del regale paziente ,Averroè parve avere subito un idea del tipo di morbo che attanagliava il corpo di Demetrio
Fece richiesta di spogliare il re e come sospettava trovo dei bubboni purulenti all'altezza dei genitali
Scabbia Egiziana(sifilide)!! esclamo il medico fra lo stupore e il clamore generale della corte georgiana che non riusciva a capire se era una buona o una cattiva notizia
Fortunatamente il morbo si trovava ancora al primo stadio e pote essere facilmente curato con dei decotti di corteccia di faggio , qualche mese in piu e non ci sarebbe stata speranza ..
Alla domanda del suo giovane aiutante georgiano su come Demetrio aveva contratto il morbo Averroè sorridendo gli indico con la testa un gruppetto di schiave orientali che sedevano non poco lontane in ansia per il loro attempato, ma a quanto pare ancora gaudente , padrone....
 

Zaratustra

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Averroè durante il suo lungo viaggio trovo il modo di visitare le 2 università più influenti del tempo ,a Bisanzio e Alessandria di Egitto
Scopo delle visite era accrescere l'importanza della Sacra accademia araba ,richiamando pensatori e
antichi testi dell'era classica , divulgando il più possibile le sue opere
Mentre si dirigeva a Bisanzio ,non pote non notare l'altissima alfabetizzazione dei cittadini di quella città,probabilmente attualmente solo paragonabile a quella del suo Califfato Almohade riscontrando anche l'importanza di un accademia nella formazione di un apparato burocratico di un regno moderno
Chiese e trovò ,grazie alla sua fama ,udienza alla università degli studi della sala del palazzo di Magnaura, fra le più antiche e importanti del mondo
La sua peculiarità era data dall'essere la diretta prosecuzione delle accademie greche e di possedere gran parte degli scritti rimasti dell'era classica
E proprio di questo immenso tesoro il filosofo di Cordoba voleva entrare in possesso
Già artefice della traduzione in Latino di Aristotele la cui unica copia era posseduta dalla biblioteca di Venezia ,Averroè si presentò a Bisanzio per “liberare ” quell'immenso patrimonio dalle titaniche mura di quella città e poterlo tradurre dal greco all'arabo
Come dono portava con se il Kitab al-Kulyat fi al-Tibb ,libro di medicina da lui da poco scritto e
probabilmente destinato a diventare uno dei testi di riferimento della medicina moderna

All'interno dell'accademia fece la conoscenza di Michele Vatatze uno dei più grandi platonici dell'epoca con cui interloqui per diverse ore su svariati temi come astronomia ,teologia e ovviamente in filosofia l'eterno scontro fra Platone e Aristotele

Dopo qualche settimana di permanenza ospite dell'accademia Ibn Rush riprese il suo interminabile viaggio
 

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Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd giunse, dopo un intero anno di viaggio, a Baghdad la Splendente.

Accolto dal califfo Abbaside Al-Muqtafi, chiese che tutti gli ulema,giurisperiti, imam e sceicchi della città si riunissero nel al-Qasr al-'Abbāsī, dove risiedeva come ospite, per tentare di risolvere la fitna che divideva i credenti del Magreb Almohade dal resto dei sunniti, al fine di completare quel difficile percorso gia iniziato con la stipula del trattato di Al-Ruha.
Dopo un mese di disquisizioni teologiche, filosofiche, dibattiti sugli hadith del Profeta e altri innumerevoli dibattiti, giunsero ad un accordo.

"In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

Io Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd, in nome del Califfo Abd Al'Mumin Signore del Magrib e di Al Andalus proclamo che:

- Sia riconosciuta l'assoluta autorità spirituale su tutti i credenti del califfo di Baghdad, discendente del Profeta, che Dio gli doni eterna salute.
- In accordo con Abd Al'Mumin, Comandante dei Valorosi, l'intero territorio da lui governato sia ora riconosciuto come la Jumhuriya del Grande Maghreb. Tale stato sarà governato dalla Majlis, un concilio di cinque Amir al-Kitab scelti della Sacra Accademia Musulmana delle Scienze tra i suoi membri più saggi. Questi cinque illuminati filosofi elegerrano un al-Shaikh al-akbar (il più grande Maestro) che rappresenterà l'intero stato e a cui sarà affidata la gestione della Sacra Accademia. Nel momento in cui Allah chiamerà a sè uno di questi venerabili Amir al-Kitab sarà premura del al-Shaihk al-akbar nominarne immediatamente un altro.
- Che Abd Al'Mumin sia nominato visir del Regno di Takrur, stato vassallo del Maghreb, e lì vi si trasferisca con un presidio militare affinchè possa difendere i credenti e diffondere l'islam tra chi accoglie ancora i falsi idoli. Gli sia inoltre dato il titolo di Muhyi al-Din (colui che fa rivivere la religione).
- Che, per volontà della Sacra Accademia delle Scienze, Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd, Sidi Shuayb ibn al-Hussein, Ali ibn Harzihim, Muhammad Ibn Yasser e Abd Al-Malik Ibn Zuhr siano insigniti del titolo di Amir al-Kitab e inizini subito la loro attività di governo.
- Che io medesimo Muhammad ibn Ahmad Muhammad ibn Rushd, per volontà della Majilis, sia scelto come al-Shaikh al-akbar della Jumhuriya del Grande Maghreb, finchè Allah vorrà che le mie membra possano solcare questa terra. Alla mia morte sarà premura dei quattro Amir al-Kitab scegliere un nuovo al-Shaikh al-akbar tra chi ritengono più meritevole all'interno dell'Accademia.

Non v'è Dio se non Allah e Muhammad è il suo profeta,
Possa la benedizione di Allah scendere tutto il popolo dei credenti"

Firmato: Muahmmad ibn Ahmad Muhammad Ibn Rushd.
 
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