Nel giardino del accademia fra rose e spezie di ogni sorta passeggiavano Averroè e Muhammad ibn Yasser ,un alchimista egiziano da poco arrivato a Fez,per unirsi al fervente tumulto di letterati ,medici, giuristi che stavano giungendo da ogni dove.
Dialogando come al solito del piu e del meno ,come erano in uso i fare ,sullo stato della materia , Averoè teorizzava la sua teoria degli anelli:
"
La nostra società è formata da una serie di anelli sovrapposti che vanno dal più piccolo, che è una singola famiglia guidata da un capo, fino all'anello più grande, quello della corte, anch'esso avente un riferimento di guida. Questa stessa gerarchia la ritrovaviamo nel cosmo e quindi in base al grado di "nobiltà", quello che noi umani percepiamo è proprio la scala gerarchica, e quindi stelle, pianeti. Esattamente come un Re emana e muove i suoi sudditi più vicini, allo stesso modo si rianima l'anello della stelle fisse e così via."
Detto questo lo sciita alzando gli occhi al cielo come chi sta per scoccare un dardo disse :
"e qui a Fez ,mio visir, chi è l'anello piu grande? voi o il Califfo.. che spesso ai miei occhi non piu tanto svegli non pare chiaro "
Avveroè strizzò le sopracciglia consapevole di aver prestato il fianco al morso del serpente e senza rispondere prosegui il suo cammino...
il Giorno seguente ,propio in coincidenza del ritorno dell esercito del Califfo dalle guerre Sahariane, Averroè si imabarcò in un bastimento commeciale Egiziano con una lettera in mano per destinazione ai piu sconosciuta....
Dialogando come al solito del piu e del meno ,come erano in uso i fare ,sullo stato della materia , Averoè teorizzava la sua teoria degli anelli:
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La nostra società è formata da una serie di anelli sovrapposti che vanno dal più piccolo, che è una singola famiglia guidata da un capo, fino all'anello più grande, quello della corte, anch'esso avente un riferimento di guida. Questa stessa gerarchia la ritrovaviamo nel cosmo e quindi in base al grado di "nobiltà", quello che noi umani percepiamo è proprio la scala gerarchica, e quindi stelle, pianeti. Esattamente come un Re emana e muove i suoi sudditi più vicini, allo stesso modo si rianima l'anello della stelle fisse e così via."
Detto questo lo sciita alzando gli occhi al cielo come chi sta per scoccare un dardo disse :
"e qui a Fez ,mio visir, chi è l'anello piu grande? voi o il Califfo.. che spesso ai miei occhi non piu tanto svegli non pare chiaro "
Avveroè strizzò le sopracciglia consapevole di aver prestato il fianco al morso del serpente e senza rispondere prosegui il suo cammino...
il Giorno seguente ,propio in coincidenza del ritorno dell esercito del Califfo dalle guerre Sahariane, Averroè si imabarcò in un bastimento commeciale Egiziano con una lettera in mano per destinazione ai piu sconosciuta....