Il sacro consesso

Redual

Brontolo
Giorni dopo gli annunci della Chiesa di Solonielle un emissario giunge nelle capitale di Minnonar, Frostling e Driadi con una missiva per i rispettivi sovrani.



"Vostra Grazia,

Sua Maestà Dedric Stormborn, Re della Tempesta, e il Gran Sacerdote di Solonielle Aeron invitano la vostra persona, e quanti cortigiani e accompagnatori ritenete opportuni, nella capitale di Bastiglia d'Ishitara.



Dietro consultazione con il Principe di Minnonar, sua Maestà Dedric ha preso la decisione di impegnare la Lacrima di Solonielle entrata in nostro possesso di recente per rinforzare e salvare l'Albero della Vita.



Purtroppo, come saprete, la Lacrima è tutt'oggi sotto una maledizione della dea Lorathh, che, da studi preliminari, ne impedisce un sicuro utilizzo.



E' pertanto nostra intenzione chiedere il vostro aiuto e consiglio per un compito tanto nobile e arduo."






@T.k.D @Last Century @Silen
 

Last Century

Ninja Skilled!
Una volta ricevuta la missiva e la convocazione, il figlio di Carnil - Ailas - due delle migliori arcaniste del regno e la sacerdotessa Ventolesto si recarono alla Bastiglia per discutere della situazione. L'idea del Principe Ereditario era quella di fornire da una parte un consulto sul modo in cui si fosse potuta ripristinare la lacrima forzosamente, per via magica, dall'altro per stabilire se non fosse invece stato necessario usare mezzi divini per ottenere tal scopo. In ogni caso, una volta raggiunta la sede del consesso, scortati da un piccolo gruppo di armati, ben poche cerimonie sarebbero state spese, preferendo andare dritti al punto ed esporre da subito le possibili soluzioni.

Per primo parlò Ailas, ovviamente. «Grazie per averci ricevuti ed invitati.» esordì. «Non perderò tempo e vi dirò subito che la situazione è più strana di quanto pensassimo. L'intervento di Llorath in tutto questo ci lascia indignati e la sua squallida maledizione è un'onta per le Lacrime. Ho portato con me due delle mie migliori maghe, Dama Amaryllis, una driade e Shandris Dree.» le presentò, lasciando che le due facessero una breve riverenza. «E ho preferito chiamare anche la sacerdotessa Ventolesto. Mai in momenti come questi il ricordo al divino potrebbe cambiare le sorti di ciò che andiamo facendo.» a quel punto lasciò la parola alle sue accompagnatrici.

Prese parola Amaryllis. «Fino ad ora che tipo di tentativi avete provato a fare sulla lacrima? Sapere cosa non funziona potrebbe aiutarci a stabilire un piano d'azione per il futuro. Se dobbiamo poi usare la lacrima per l'Albero è fondamentale che non vi sia traccia di inquinamento o maledizioni magiche prima di procedere. L'Albero della Vita è già troppo debole per sopportare l'influsso malefico della Dea Ragno.» nelle sue vesti bianche, bordate di blu, sembra vasi stonare visto l'incarnato verde.
Shandris, facendole eco, riprese. «So che potrebbe essere una sciocchezza, ma anche contattare il Matriarcato potrebbe non essere una cattiva idea. Quando ci siamo recati da loro per confermare la storia del Direttorato - ossia quando abbiamo iniziato a sospettare che le cose non fossero chiare - né la matriarca né i suoi sgherri sembravano saperne niente del furto. Certo, ora sappiamo con certezza che l'Unione l'ha trafugata, ma se l'abbia fatto o meno con la complicità del Matriarcato...» tentennò. «Non ci si può fidare dei figli oscuri, è vero, ma in mancanza di alternative possiamo sempre sperare che la vostra taglia, Re Tempesta, sortisca gli effetti desiderati.»

Per ultima parlò Sylvanas Ventolesto. «Tralasciando le sciocchezze come rivolgersi ai drow... forse possiamo intervenire mediante il divino. Se la maledizione l'ha inflitta Llorath, forse un tempio ed un rituale di Gallean possono essere più efficaci nell'annientare il maleficio e riportare la lacrima alla sua gloria. Gli dei agiscono per vie misteriose e non mi sorprenderei se fosse necessario ricorrere al padre degli elfi per annullare quanto fatto dalla madre dei nostri cugini abietti.»
 
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Silen

Get a life
All'incontro partecipa la Spriggan Nikephora Komnena come appresentante della Regina Eterna e Comandante dell'Ordine delle Guardiane dell'albero, Tisifone Phobias. La maga ascolta dapprima le parole dei delegati elfici annuendo gravemente ai passaggi sulla debolezza dell'Albero e della maledizione che grava sulla gemma.
"Purtroppo, nonostante i nostri sforzi, la malattia dell'Albero prosegue anno dopo anno. La stilla di potere divino della Lacrima potrebbe, forse, vincere l'incanto malefico che ne stà risucchiando vita e vigore ma è abbastanza evidente a chiunque abbia la sensibilità di un mago che al momento la Lacrima è inutilizzabile, anche se fosse possibile riuscire ad attingere al suo potere, per via della maledizione che vi grava sopra. L'aura maligna della dea ragno grava pesante sopra la gemma e non mi azzarderei a tentare di fare alcunchè per accedere al suo potere nascosto, le conseguenze sarebbero tragiche, senza dubbio alcuno. Purtroppo non c'è molto che una creatura mortale possa fare, temo, se non placare la rabbia della dea esaudendo i suoi desideri. Per quanto oscura e malvagia, Llorathh è pur sempre una dea mentre noi siamo delle creature mortali."
 
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