Evento Il Regno senza Re

Silen

Get a life
Dopo la caduta di Almarillan la fazione eldar lealista si viene a trovare in una situazione difficile. Oltre alla regina infatti tutti gli eredi diretti della famiglia Elensil sono periti nella presa del palazzo e trovare un candidato per la scomoda posizione di Re Supremo di tutti gli Eldar è una impresa quanto mai difficoltosa.

Dopo alcune settimane di frenetiche ricerche il candidato più vicino in linea di sangue alla regina regnante risulta essere il principe Carnil Calenardon Elessil, membro di un ramo minore della dinastia e cugino di secondo grado dei fratelli Loras ed Elenwen, un piccolo nobile di provincia che si trova ad assurgere a una celebrità insperata e forse nemmeno voluta.
Noto nella regione di Nalassar, ove si trovano le sue terre, come uomo mite, generoso, amministratore attento e capace, nondimeno Carnil non sembra affatto unc andidato dieale per un regno nella situazione caotica in cui si trova ora Minnonar. Molti dignitari finiscono così per preferirgli un'altra cugina, la principessa Ambrielle Fianna Eressel Elensil. Molto più giovane di Carnil (e della defunta Elenwen) nota per il temperamento focoso e per la sua bellezza la principessa Ambrielle viene vista come un candidato migliore sia perchè secondo le leggi elfiche sarebbe costretta per alcuni anni a servirsi di un consiglio di reggenza sia per la possibilità di convolare un matrimonio politico laddove Carnil è felicemente sposato.

A complicare le cose, due ambasciate dalle fazioni "ribelli" giungono ad ainatur con proposte fra loro contrastanti e gravide di conseguenze per il futuro del reame.
Da Val Nira il Consiglio della Corona invia una ambasciata guidata dall'eldar Lantalion Eruan aep Silverhorn, un membro di spicco del Consiglio e generale della Guardia Nobile. La proposta di Lantalion è motlo semplice: ora che la regina Elenwen è morta l'ostilità fra i lealisti e il Consiglio è superata e per il bene degli Eldar è necessario tornare al più presto all'unità...unità che si può ottenere tramite il matrimonio fra Ambrielle, se verrà prescelta, e lo stesso Lantalion.

Per contro i Separatisti inviano a loro volta una ambasciata con una proposta affatto differente: Essi propongono infatti un matrimonio fra il primogenito del principe Carnil (se scelto come re) e una delle esponenti di spicco del Movimento, l'elfa Eruanna Garunthel. Ovviamente la realizzazione di un simile progetto sarebbe considerata una grave offesa dal Consiglio della Corona...e viceversa.

[GdR off
Ed ecco qui un bell'evento globale...se voelte, potete influire sulla scelta del nuovo re degli Eldar, e sul suo eventuale matrimonio e se volete, eprsino spingere per soluzioni diverse da quelle prospettate. Considerate che se nessuno dovesse fare nulla le cose andranno comunque per il loro corso quindi se volete intervenire fatelo entro la fine del turno]
[USERGROUP=100]@L_FantasyWars[/USERGROUP]
 

The Pony Killer

Spam Master
Ormai pareva una tradizione il conteggio dei danni di guerra, danni che ogni anno erano sempre maggiori per una guerra che di fatto non avanzava, il che rendeva la situazione ancora più drammatica.
Ma il dramma maggiore, probabilmente, era quello di Minnonar. Entrato in una guerra che forse poteva evitare, ha riconosciuto le arpie come nemico principale da dover indebolire e non ha esitato a mandare coraggiosamente i suoi soldati sul fronte, dando speranze ancora maggiori alla guerra. Ma la realtà è stata molto dura sugli eldar, in quanto l'Impero Meridionale ha ancora una volta sconfitto e, questa volta davvero distrutto, l'esercito Reale di Minnonar.
Ma a questa tragedia se ne aggiunse una ancora peggiore: il popolo, così come i nobili, si separarono dal governo centrale di Minnonar con un tempismo davvero pessimo. Gid Lucione, guardando la cosa da lontano, non poté che comprendere il motivo per cui la ormai defunta regina sia stata sfiduciata, ma nonostante ciò condannò i separatisti ed in particolar modo il Consiglio della Corona in quanto creò un vero e proprio esercito al fine di effettuare un colpo di stato, tutto premeditato. Ad aggravare ciò, il Consiglio causò enormi disagi che hanno portato a uno degli anni più tragici di tutta la storia del Minnonar con queste azioni, che potevano aspettare momenti più propizi.
D'altro canto, la rivolta dei Separatisti viene considerata legittima in quanto rivolta di un popolo ormai stufo di un'amministrazione che ha portato, finora, solo svantaggi. Ma c'è modo e modo di manifestare il proprio dissenso ed il modo scelto dai Separatisti non ha danneggiato il Minnonar come invece hanno fatto i nobili del Consiglio.

Dunque il Regno di Centaurestria, nonostante la lontananza dal Minnonar, si sente in dovere di mostrare il suo supporto al nuovo governo Lealista; è il minimo che il Regno possa fare per una nazione che ha sacrificato se stessa per cercare il bene, forse, del mondo.
Questi pensieri vengono dunque resi pubblici da Gid Lucione il quale, se dovesse scegliere quale supportare tra le fazioni ribelli, sceglierebbe senza dubbio i Separatisti: non solo non hanno organizzato un colpo di stato, ma Carnil sembra abbastanza diverso rispetto alla defunta Elenwen e dunque più adatto a riappacificare gli animi turbati degli Eldar.
 

senzanome.exe

Novice Spammer
L'aria nel palazzo reale dello stato Gnoll - anche quello conquistato al defunto stato nanico e ritappezzato alla bell'e meglio di manufatti del popolo delle iene - era vagamente tesa. Sapevano tutti quanto il Condottiero fosse stato infastidito dalle ultime novità dal popolo, che nonostante gli ultimi provvedimenti in materia di riti e culti, non era comunque contento; ma per il Branco trovare qualcosa di cui lamentarsi in un modo o l'altro era un'arte assai ben praticata.

« Mortacci de' ppanteisti e tre quarti daa ppalazzina loro. » - Seduto scompostamente in una grossa sedia di legno scuro e imbottita di pelle, davanti una imponente scrivania intagliata nella stessa pietra della sala, Muldrun Goo borbottava ingiurie fra sé e sé. - « N' c'avessi artro da ppensa'. » - Mentre grattava distrattamente la barbetta ispida guardava con espressione scontenta le carte davanti a sé a proposito della faccenda, come se fissandole male abbastanza a lungo le cose si sarebbero decise a risolversi da sole.

Le riflessioni del Condottiero vennero interrotte da un leggero scricchiolare della grossa porta seguito da timidi passetti affrettati. Le orecchie tonde del Condottiero guizzarono, riconoscendo la camminata come quella di Dliko'o.
Seguì silenzio, mentre Muldrun continuava a guardare le carte aspettando un cenno di vita che, come ogni volta, non arrivava. Lo Gnoll sospirò, passò la mano destra da sotto al mento a davanti agli occhi e poi si decise a guardare l'altro generale; tutto rattrappito in sé stesso, ormai non vedeva più un campo di battaglia da anni, e anche solo vedendolo si capiva il perché.

« Che c'è? »
« Scusi signore, non volevo disturballa. »
« Sì ormai s'è 'ntrato. Che mme volevi dì? Hanno 'niziato a tiracce pommidori? »
« No, no signore, voleo dille comme sta mmesso 'r Minnonar. »
Muldrun rimase interdetto. - « Er Minnonar? Zz'ha fatto 'r Minnonar? »
« Minnonar era schierato co' Naga e Centauri signore... contro l'Arpie. Ma l'ha rivortato come 'n pedalino 'r Sylvania. »
« E glie sta bene, cor Duca mica se scherza. » - Rise fra sé. - « E quindi? »
Seguì un breve resoconto in cui Dliko'o rinfrescava la memoria di Muldrun; il Branco non aveva avuto a che fare con gli Elfi in quegli ultimi decenni, e il Condottiero non aveva mai posto più di tanta attenzione in quel che succedeva oltre quel piccolo angolo di mondo dove gli Gnoll vivevano. Erano esistiti i Rahonavidi, il Sylvania, il Khanato, i Nani e i NonMorti, per loro: poi basta.
Molte cose avrebbero ricevuto giovamento da aiuto degli Gnoll, ma troppi anni di immobilismo e conflitti interni su cosa fare con le terre più a Nord avevano azzoppato il loro potere all'esterno: e ora si ritrovavano spaesati in un mondo che era andato avanti di anni e anni. L'avevano constatato nell'arroganza (ancor più del solito) e negli insegnamenti di quelle Arpie, che avevano fatto fare balzi da gigante alle loro conoscenze: avrebbe preferito non fare quello scambio, il Condottiero, ma condizioni critiche esigevano scelte ancor più critiche.
Essere ancora succubi degli eventi non era qualcosa cui Muldrun guardava con gioia.
Dliko'o aveva finito di parlare già da diversi minuti e nel mentre Muldrun, più composto nella propria sedia - lo faceva ogni volta che stava rimuginando qualche idea interessante -, stava a guardare nel vuoto attraverso una finestra, grattando il mento. Il Generale pauroso, un po' agitando la corta coda pelosa, iniziava ad essere inquieto nell'attesa.
« Dì un ppo'. » - Dliko'o sussultò preso alla sprovvista. - « Gl'erfi aveano fatto quaa stronzata di fottersi i sordi da soli ppe' non ppaga' ar Duca quanto dovuto, e ancora debbbono ppaga', giusto? »
« Sìssignore, è così. »
« Da come se so' comportati quella manica di bestie der Consijo, io dubbito che 'r Minnonar c'avrebbe uso de metteli a capo... Ppoi co na ragazzetta che je fa ovviamente solo da ppupazzo... Non sta, non sta. E poi magari ar Duca davvero je farebbe comodo 'r Minnonar che n faccia corpi de testa. » - Annuì fra sé, poi voltandosi finalmente a guardare Dliko'o. - « Chiamame Klosso, c'ho bbisogno di lui. »
« E' pe' i Ppanteisti? »
« No, voglio scrive all'erfi e lui sa scrive bene. »
« Ah, va bene signore, vado. »
« SI' MA CORI! »
Come fosse stato punto da una lancia dritto nel fondoschiena, lo Gnoll corse via più velocemente possibile.

La missiva che sarebbe arrivata nel Minnonar e consegnata da uno gnoll messaggero a cavallo di Phooaka sarebbe stata indirizzata direttamente al principe Carnil. Lo stato Gnoll gli faceva sapere del suo supporto alla fazione dei Separatisti per riprendere il controllo sul Minnonar, nel nome di un Nord più solido e con la speranza che, con una forma mentis più pacifica e lungimirante, Carnil sarebbe riuscito a dare vita ad un rinnovamento per il regno elfico, provato da anni di incauto governo.


1) Dato che non hanno le labbra spesse delle altre razze per pronunciare lettere come la p o la b, le calcano di più per riuscire a parlare correttamente nella lingua comune. In lingua Gnoll la p e la b non esistono. Anche la m ha una pronuncia marcata per lo stesso motivo, ma esiste in lingua Gnoll poiché basta che chiudano la bocca per fare un suono simile alla m.

2) Sì gli gnoll parlano romanaccio circa :°

3) I Phooaka sono le cavalcature Gnoll: https://pre00.deviantart.net/e08c/th/pre/i/2017/266/d/c/mikael_by_mattbarley-dboccif.png
 
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Redual

Brontolo
Dopo un frenetico via vai di diplomatici da Bastiglia d'Ishitara viene emesso un comunicato indirizzato alle terre di Minnonar.

"Il Regno della Tempesta e tutta la sua popolazione piangono in lutto la tragica morte di Sua Maestà Eledwen Elensil, fidata fraterna alleata e amica del Regno.
Tre giorni di lutto vengono indetti a Bastiglia per compiangerne la dipartita e l'alto sacrificio.

Per tre volte siano maledetti gli assassini e traditori della Corona di Almarillan, Empi di fronte ai viventi e agli Dei per aver commesso crimine contro il loro sangue e il loro retaggio, mai vi sarà pace a Ishitara fintanto che con il sangue pagheranno per i loro immondi crimini.

Ogni ulteriore decisione è demandata a quando Sua Maestà Stannis Stormborn tornerà a Nord."
 
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