Attenzione però a caricare troppo questa vicenda di significato. La polemica è arrivata da due singole giornaliste di un giornale locale che, per quanto importante per l'area, è pur sempre un giornale locale. Tanto che negli USA stessi è stata data minore rilevanza alla cosa che, paradossalmente, qui in Europa.
Intendo, non è che siamo di fronte all'annuncio della Disney che ha levato quella scena. È l'opinione di due femministe che fanno il loro lavoro: cioè essere estreme e portare avanti delle provocazioni. Poi che questa non sia la provocazione giusta da portare avanti, sono perfettamente d'accordo.
Per me scagliarsi contro cose del genere è solo fare un favore al Capitale. Sarebbe ora di fare battaglie vere sul fatto che, ad esempio, in tanti paesi la maternità è ancora una stigmate sul mondo del lavoro o che la percentuale di donne in ruoli dirigenziali è ancora drammaticamente bassa ad alti livelli (andate a vedere quante donne ci sono nei CdA delle più grandi multinazionali americane). Ma, ovviamente, è meglio fare l'articolo che genera l'hashtag #prince_raper piuttosto che parlare di cose che non possono andare in trend su Google e, quindi, non mi vanno a generare profitto.
Benvenuti nel nuovo capitalismo.