Quest il mulo e il suo cavaliere

Andros

Just a newbie
Tebe, la nuova città corinzia, era appena sorta nella regione della Beotia e aveva accolto già un cospicuo numero di abitanti attirati dalle possibilità e dagli agi di una grande città. Tra questi un giovane fabbro di nome Photio. L'uomo passava le sue giornate a forgiare armi, scudi, armature e soprattutto utensili utili per la vita quotidiana e la costruzione della città. Aveva inoltre sviluppato una particolare passione per degli oggetti simil umanoidi di metallo che chiamava automi. Questi non possedevano vita propria ma potevano svolgere alcuni compiti basilari della vita quotidiana di Photio e durante le sue opere di forgiatura,. Tutti gli abitanti di Tebe erano stupefatti dalle sue creazioni e soprattutto invidiosi di esse, gli altri fabbri avevano quindi iniziato una campagna denigrativa nei suoi confronti e i suoi clienti spaventati anche dal suo aspetto scarseggiavano oramai. Inoltre era costretto a difendersi da numerosi attacchi da parte di briganti e banditi inviati dai suoi rivali. Per sua fortuna la natura, o più probabilmente gli dei, lo avevano dotato di una forza sovrannaturale e grazie al suo enorme martello era sempre riuscito a difendersi egreggiamente da tutti gli attacchi.
Difficilmente Photio si recava in taverna e quando lo faceva rimaneva a bere da solo.
Un giorno però un uomo anziano si avvicinò a lui.

"Posso sedermi, fabbro?"

"Fa come vuoi, vecchio"

"Portate da bere a me e al mio amico!"

Detto questo tutti si girarono a guardare il vecchio, stupiti dalla sua affermazione, il vecchio rispose con un sorrisetto gagliardo.

"Tu devi essere Photio, ho sentito molto parlare di te."

Il fabbro non rispose

"Sei un uomo di poche parole, vedo. Non c'è problema parlerò io allora. Prima di venire qui..."

"Dimmi il tuo nome, vecchio."

"Ah si, certo, io sono Konrad sacerdote di Corinto al servizio del re. Come dicevo, prima di venire qui sono passato per Delfi e consultando la Pizia mi è stato rivelato che il figlio dell'amore di Efesto si trovava a Tebe e così bhe sono arrivato a te."

Photio si alzò in piedi di scatto e sbattè le sue pesanti mani sul tavolo.

"Figlio di Efesto!? Non dire stronzate vecchio. Questa è un'altra trappola di Zenas e Papylos? Guarda finiamola qui, portami la tua banda e apriamo le danze!"

Konrad mantenne una calma quasi divina davanti al colosso.

"Se vuoi vedere la mia banda te la mostrerò ma non è come pensi, prima ascolta la mia offerta. Vieni a Corinto, avrai a tua disposizione la migliore fucina del mondo terreno, potrai creare liberamente ciò che desideri e liberarti dall'infamia di questa città. BRIATORE!!!"

All'improvviso un mulo entrò nella taverna correndo a testa bassa verso il tavolo di Konrad per fermarsi giusto prima di colpirlo. Alzò il capo e guardò dritto negli occhi Photio. Per un tempo non definibile i due si studiarono dopodichè Photio si alzò e si diresse verso l'uscita.

"Prendo le mie cose."

Briatore lo seguì e una volta fuori dalla taverna gli fece segno di salirgli in groppa. Così i due si avviarono.



Post per il reclutamento dell'eroe Photio figlio di Efesto.
 
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