GDR il Leviatano

Dyolance

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Così come bisogna disporre dei corpi dei serpenti velenosi una volta che è stata mozzata loro la testa, così l'Imperatore alcune giornate dell'Anno del Signore 3954 per riportare nei ranghi i signorotti della mercanzia o del nobilato ancora in forze ai contropoteri che da tempo influenzavano la vita politica della corte. Con i fratelli lontani dalla madrepatria e lunghi giorni a propria disposizione, Il Britannia mandò lettere di convocazione ai nuovi capi, alla congrega, o a qualunque sgangherata assise o unioni di teste si fosse autoproclamata guida del rispettivo partito una volta venuta meno la figura di Cristopher o Marianne.

Nobili e mercanti equamente possedevnao potere, i primi in influenza territoriale e i secondi monetaria. Per quanto alcuni avessero fatto passi indietro davanti alle imposizioni dell'Imperator, molti avevano battuto i piedi, manifestando il loro aperto dissenso. Una gran seccatura, ma un qualcosa da immediatamente risolvere per garantire una tanto anelata pace interna ai confini dello stato.

(@Silen sempre contropoteri nobili e mercanti, convocati per vedere un po' cosa vogliono per togliersi da cojones)
 

Silen

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Il giorno stabilito per l'udienza due delgazioni si presentano al palazzo reale. A rappresentare la fazione nobiliare, cinque delle casate cavalleresche più note del Sacro Impero capitanate per l'occasione da Gilles Auguste Antoine de Lavrois, veterano poco più che quarantenne della Grande Guerra. Il cavaliere si presenta in divina completa, armatura da parata adorna di argento e con il cimbolo della casata dipinto sulla corazza pettorale, mantello blu profondo, spada cerimoniale dorata. Gi altri quattro cavalieri del seguito sono altrettanto sfarzosi e imponenti: tutti guerrieri esperti, nessun nobliucolo da parata in questa udienza.
"Serenissima Maestà, risponsiamo alla vostra convocazione, come vuole il diritto e la consuetudine" esordisce il grande nobile "possa il divino Allfather vegliare su vostra mestà e illuminare la vostra via, oggi e sempre, in modo da consentirvi di fare ciò che è giusto."
Sullo sfondo i cortigiani mormroano a voce bassissima. Forse c'è una velatissima critica nelle parole, per ilr esto rispondenti a tradizione e rispetto, del nobile Gilles?

La delegazione dei mercanti si presenta all'udienza subito dopo: figure ben diverse dai cavalieri questi, molto meno imponenti fisicazmente magari, ma gli abiti da cerimonia sono splendidi quanto le armature di quelli e certamente molto più costosi. Il capo delegazione, splendido in un abito di seta tinta con lorore ricavato dalla polverizzazione di lapislazzulo e cinabro, il mercante Horacio Lennoux proprietario di non meno di tre compagnie commerciali, armatore, importatore di emrci dall'impero del sud, socio in un numero imrpecisato e imrpecisabile di imrpese commerciali e figura di spicco della Gilda dei Mercanti. Altero, a modo suo, quanto il cavaliere Gilles ma molto più alto e magro, una figura allampanata in un certo senso, ma non per questo da sottovalutare o ignorare

"Nobilissimo Imperatore, Guardiano della Fede e Protettore della Pace e del Commercio, vi rendiamo onore come vogliono il diritto e la consuetudine" afferma in mercante "Nostra speranza e augurio è che tutte le questioni vengano risolte e i problemi appianatati; invochiamo il glorioso Saint Clovis perchè interceda verso il misericordioso allfather perchè illumini con la sua luce i presenti...tutti i rpesenti in questo giorno."
Altri mormorii, altre sfumate critiche...
 

Dyolance

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Le parole non dette erano appunto tali: non dette. D'altronde, se mai davvero qualcuno stava osando parlare tra le righe davanti all'Imperatore, presto quel qualcuno sarebbe stato messo al suo posto.

"Miei nobilissimi signori, Cavalieri e Mercanti della Mia Britannia, so quanto tenevate a cuore l'incontro con me quest'oggi. Invocate il nome del Padre e di mio padre, e fate bene, perché solo le luci più brillanti possono spazzare via le ombre che ci divididono e che così a lungo ci hanno distanziato. Prego anche io con voi quindi."


Si prese un minuto attoriale di raccoglimento per poi riprendere.

"Amen. Ora, tornando a noi, so che i vostri pari sono rimasti interdetti davanti alla mia presa di posizione dell'anno scorso, ma in verità gli eventi mi hanno forzato la mano: come saprete benissimo i vostri precedenti referenti erano i miei cari fratelli e vedere la propria famiglia dilaniata così a lungo da un conflitto mosso e che interessa soprattutto terzi o esterni, spero comprendiate, metterebbe alla prova qualunque uomo. Mio compito era allontanarli dalla politica per un periodo, e con l'aiuto del Signore il viaggio che stanno affrontando ora potrà portare loro consiglio.

Risolta questa loro diatriba, il conflitto nella mia famiglia non era ancora tuttavia risolto: alcuni dei miei figli continuavano ad odiarsi, anzi considero che lo facciano tutt'oggi, e saperli così presi da un conflitto che può spezzare la nostra nazione mi riempie il cuore di dolore.
Siete figli di Britannia, siete i miei figli, e come tali avete certamente cercato di fare quanto di meglio pensavate per il vostro paese. Ora, dal mio punto di vista apprezzo questa filosofia d'azione e interesse, ma il fatto che con le vostre trame con addirittura potenze e fondi stranieri possiate essere catalogati come traditori della Corona è innegabile; e rientra tra l'altro nelle mie prerogative di sovrano ritirare le terre assegnate ai Visconti, poiché esse sono date in uso alle singole famiglie nobili purché esse facciano il bene della nazione con fedeltà e ossequiosità, nonché ritirare le Lauree ai mercanti che si macchiano di questo peccato, come tra l'altro ben descritto nel documento di fondazione dell'Arte dei Mercatanti.

Su queste basi, miei signori, le mie richieste sono legittime e mi basterebbe letteralmente uno schiocco di dita per vederle eseguite"

e quelle dita le schioccò, facendo così muovere le guardie del palazzo sul posto, le quali sbatterono le pesanti lance due volte a terra prima di mettersi come in posizione di battaglia per caricare i nobili e ricchi dignitari presenti. L'Imperatore fece passare qualche secondo prima di fare un altro schiocco con le dita e dire così ai suoi cavalieri presenti di rimettersi a riposo e guardia. Piccola dimostrazione su chi davvero in quella sala deteneva assoluto e immenso potere.

"Ma come sapete la mia filosofia evita interventi così drastici e distruttivi quando possibile, ergo se posso avervi urtato con le mie minacce di revoca di terre o titoli o lauree me ne dispiaccio e perciò metto alle spalle questo mio errore, così come metto alle spalle il vostro tradimento. Il cerchio si chiude e tutto torna alla normalità di prima.
Tuttavia, cari amici miei, ciò non è possibile poiché come vi ho già detto desidero che la mia Famiglia viva in pace: oggi quindi ritento con il garbo e l'amore di ripotarvi tra le mie braccia, incontrandovi.
Ditemi, cosa chiedono i NObili e i Mercanti per cessare queste politiche suicide e fratricide? E' Britannia tutta a domandarvelo, ricordatevi."

(basically: che cacchio volete per levarvi dai cojones?)
 

Silen

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Questa volta il primo a parlare è il mercante Horacio Lennoux che fa un passo avanti e allarga le braccia in segno di acquiescenza, almeno parziale.
"Vostra Maestà, come avete giustamente detto, è inutile rivangare gli errori del passato, tanto più quando qualcuno potrebbe spingersi ad affermare che i primit raditori della lista sarebbero proprio i vostri reali fratelli. Un odiosa maldicenza, invero." il mercante inarca studiatamente il sopracciglio ed esibisce un affettato gesto con la manod estra per indicare quanto trovi tutta la faccenda sgradevole e, in ultima analisi, indegna di considerazione "il mio sguardo e quello dei miei associati è diretto al futuro, un futuro che si preannuncia glorioso per Britannia, un futuro che anche noi abbiamo contribuito a costruire. Un futuro nel quale vogliamo avere parte."

Gilles, che come gli altri nobili aveva messo mano alla spada al momento della "dimostrazione" di Lelouch è molto meno diplomatico.
"Vostro padre Clovis, di beata memoria, ha combattuto a fianco di mio padre contro i rakshasa prima e contro ogni altro nemico di Britannia poi. Abbiamo dato il nostro sangue per la grandezza di Britannia: Vostra maestà non può pensare di accantonarci come ferri vecchi nè ora nè mai!"

(Allora la situazione è questa: non hanno la minima intenzione di levarsi dai coglioni. I casi sono due, puoi cercare di sopprimerli con la forza, ma ti avverto che potrebbero esserci conseguenze, o entri intrattative con loro per mantenerne il supporto. Come da migliore tradizione feudale, fagli qualche concessione e loro non ti romperanno i coglioni.
Consolati che c'è gente che ha contropoteri anche peggiori di quelli che ti ritrovi tu XD )
 

Dyolance

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"Non mi sognerei mai di un'azione del genere, Nobile de Lavrois, né ora né mai. Britannia è uno stato che si basa sui propri mercati e sui nobili che compongono il suo esercito, e tale realtà rimarrà tale finché io sarò sul Trono.
Il punto è un altro amici miei... Consentitemi: la mia decisione di richiedere la dispersione delle vostre rispettive fazioni deriva dal fatto che molto spesso decisioni che prendete tra di voi sono appunto prese tra di voi, indipendenti dalle politiche e dalle decisioni della Corte Imperiale che, come saprete, in ogni ambito della vita britannica ha prima e ultima parola. Ora entrambi avete già rappresentanti a corte, nelle persone della precedente Rettrice per l'Arte e di vari consiglieri e generali per i Nobili, quindi non vi è nemmeno un problema di mancata rappresentanza.

Al momento, cari amici, sono davanti ad un dilemma poiché so con tutta la mia anima che in questi anni di regno ho portato avanti le politiche di entrambi senza calpestare i piedi di alcuno dei due:
Per i Mercanti, la Strada Reale sta venendo ampliata grandemente anche grazie alla diplomazia che abbiamo costruito con numerosi stati alleati, tanto che non nego di intravedere già una congiunzione con l'arteria carandoriana a Nord che unirebbe Ea dall'Impero dell'Arpia al regno dei Frostlings, nella più grande autostrada dell'Oro che il mondo abbia mai conosciuto; il commercio è fiorito, con una differenziazione dei nostri partner commerciali mai vista nella storia del nostro paese: tutt'ora non siamo più completamente dipendenti dal Sud e dalla Prima Silene e anzi siamo noi adesso, con i nostri frequenti interventi sul commercio marittimo, a dettare il tempo per quanto riguarda il soldo in tutta Ea. Tutto questo tra l'altro creato in un periodo di pace duraturo, interotto soltanto da un conflitto breve quanto vantaggioso per tutti noi.
Che dire poi del continuo impulso dato al nostro esercito? Ogni anno la Legio Imperiale aumenta i propri ranghi, tanto che in dieci cicli abbiamo duplicato il numero di uomini regolarmente addestrati; l'apertura dell'Accademia Reale degli Studi Strategici poi? Un bellissimo luogo in cui gli ufficiali cadetti, ovvero i vostri figli, che saranno i generali di domani possono formarsi con i migliori trattati e insegnatni della materia. Questo tra l'altro non è stato al tempo apprezzato direttamente dai Nobili tramite la bocca di mio fratello, e di questo me ne sono spiaciuto perché era proprio ai Figli dei miei figli che pensavo battezzandola. I nostri confini? Più ampi, più sicuri: Britannia è due volte se stessa, vittoriosa sulle ceneri di uno storico nemico macchiatosi a lungo di pratiche barbare e sopprusi su nostri fratelli umani. In quelle stesse regioni ora le città vengono sventrate del passato Formian e riempite d'insigne dell'Allfather, prova che nuovi fedeli sono stati trovati in quelle regioni.

In sostanza, il mio dilemma è questo, cari figli miei: come potete vedere non una delle vostre priorità è stata dimenticata dalla corte e da Me più di tutti. Perciò perché non affidarvi ai vostri diretti rappresentanti a corte e consigliare direttamente il vostro sovrano invece che aggiungere pressione indiretta anche grazie all'accettazione di fondi stranieri?"


(se può contrattare, ma io parto forte: in pratica "ohi, io in sti anni ho fatto tutto ciò che volevate, proprio punto per punto, 'azzo pretendete di più?")
 

Silen

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"Dovere di un suddito non è solamente obbedire, vostra maestà, ma anche aiutare, consigliare, fornire pareri ed idee" afferma Horacio con voce melliflua "il qui presente Gilles, nobile cavaliere del casato de Lavrois, se durante una nattaglia, poniamo, dovesse accorgersi che a causa degli rodini di vostra maestà un fianco delle'sercito è scoperto, non mancherebbe forse al suo dovere se non ve lof acesse notare?"
Il nobile indirizza un'occhiata infastidita al principe mercante ma dopo un momento annuisce borbottando "Sarebbe unt radimentof are qualsiasi altra cosa" afferma
"Ecco!" esclama Horacio Lennoux con un sorriso "vedete, su questo siamo tutti d'accordo a prescindere da quali siano le nsotre idee politiche. Se la vostra preoccupazione è che in futuro si possa accettare denaro straniero, potete abbandonare questo dubbio. Il commercio che stiamo sviluppando ci garantisce ottimi affari, ammettiamolo pure! Abbastanza da rendere poco appetibile ilt radimento in cambio di poche monete."

"Vostra maestà, come voi sapete bene, abbiamo grandemente partecipato alle conquiste del regno" afferma Gilles con fierezza "i nostri rampolli hanno sanguinato sul campo di battaglia, i nostri veterani hanno combattuto valorosamente, i generali die strazione cavalleresca hanno guidato gloriosamente le vostre armate. Desideriamo solo essere partecipi della gloria di Britannia, esattamente come abbiamo fatto finora: con le nsotre opere e, si, anche coi nostri consigli e opinioni" e qui Gilles non può fare a meno di lanciare una occhiata di sbieco a Horacio Lennoux.

(Vedila così Dyo: Tu gli hai detto "Levatevi dalle balle" e loro ti hanno risposto "Cor cazzo". )
 

Dyolance

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"Comprendo le vostre posizioni, miei signori.
Ebbene, non vedo l'ora d'usufruire dei vostri consigli e servigi come Rettore dell'Arte e come Ministro della Guerra.
C'è qualcosa che volete chiedermi o di cui volete dare la vostra opinione, visto che siamo già qui?"
 

Silen

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"C'è sempre qualcosa di cui parlare, vostra Maestà" afferma Horacio Lennoux con la massima nonchalance "Avremmo grandi benefici se potessimo procurarci l'accesso a spezie esotiche che, sfortunatamente, sono al momento monopolio dei nostri alleati meridionali." il mercante raddrizzò una piega infinitesimale del proprio abito per poi proseguire "I nostri affiliati che seguono le rotte del sud riferiscono che probabilmente Francesca Findabair sarebbe disponibile a vendere dei carichi di spezia a buon prezzo in cambio di nuove rotte commerciali e di un trattato di reciproco scalo per le navi mercantili. In alternativa potremmo considerare l'opportunità di stabilire empori comemrciali nel lontano sud e tentare accordi con qualche ptoentato locale ma le spese....Un'altra questione sarebbe certamente una ulteriore estensione della Strada Reale. Forse le driadi accetterebbero un collegamento con Eirenopolis?"
Horacio Lennoux andò avanti a parlare per un pò. Quando ebbe finalmente terminato, Gilles era alquanto impaziente, tanto più che il mercante sembrava aver tirato in lungo gli ultimi argomenti...forse proprio perchè sie ra accorto della impazienza del militare...

"Vostra maestà, commercio e denari sono tutte ottime cose non lo neghiamo" disse dando l'idea che invece lo negasse "ma la gloria di Britannia deve essere prioritaria e guidare ogni nostra azione. La gloire del nostro paese è molto sminuita dal fatto che sia stato scoperto un nuovo continente al di là dell'oceano e che in quelle lontane non sventoli il nostro glorios vessillo bensì la bandiera tarmata di qualche staterello nordico. Dobbiamo dedicare le nsotre forze a preparare una spedizione e scoprire nuove terre. Chissà, forse scopriremo anche quelle spezie che il nostro amico emrcante desidera tanto. Ma sorpattutto..." Gilles passò una buona mezzora a dilungarsi sulla necessità di scoprire ed eventualmente colonizzare nuove terre prima di cedere finalmente la parola.
 

Dyolance

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"Cari amici miei, rallegratevi: non nego che molto di quanto chiesto da voi in questa sede sia già allineato con i miei pensieri.
Sia così allora: sul Trono io prometto di esaudire le richieste qui avanzate, ovvero di far partire una spedizione britannica verso occidente e di ampliare la strada reale per congiungerla con l'arteria stradale del Nord, entro dieci anni. Raggiunto questo obiettivo mi aspetto totale e assoluta fedeltà da parte sia dei Nobili di Sangue che dell'Arte, in accordo con gli obiettivi raggiunti e stabiliti quest'oggi. Siano essi prova che il sovrano di Britannia ascolta i propri sudditi."


(accordi presi, bacetti bacini ciaone ciaone)
 
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