Mabelrode ha scritto:
Amidee, stai sostenendo che la cosa migliore per l'Italia sarebbe fallire e quindi distruggere l'Europa?
Ma da che punto di vista sarebbe una cosa buona?
In un momento in cui l'Europa e l'Italia spingono verso il pareggio in bilancio tu prendi come verità assoluta che il debito crescerà inesorabilmente per sempre, non mi sembra un'analisi molto oggettiva. Capiscono il fascino del catastrofismo e di figure come Grillo che ne hanno fatto la propria bandiera ma bisogna anche cercare di esser un pò concreti.
Poi trovo a dir poco assurdo sostenere che un default danneggerebbe i "poteri forti" visto che in uno scenario simile chi ha i capitali per la ricostruzione guadagnerebbe ancora più potere di quanto non ne abbia adesso e il ceto medio arriverebbe a scomparire allargando la forbice sociale in maniera drammatica.
Chiedo scusa se sono scomparso, purtroppo Tapatalk non è molto adatto a fare post lunghi perché mi ha perso i draft 3 volte.
Cerco di essere più conciso possibile, al massimo se non sono chiaro espando poi.
No, non lo vedo come una cosa positiva. Sappiamo tutti cosa significa uno stato fallito.
Il problema di fondo è che qui non ci sono semplicemente
stati che stanno fallendo.
Qui è tutto già andato ben oltre ogni linea di recuperabilità. TUTTO. Abbiamo mezza Europa, l'America e la Cina fondamentalmente in default.
Quindi che senso ha continuare a far finta che le cose vanno bene?
Il sistema economico, PER PROGETTAZIONE ora come ora è "girato" dalla parte sbagliata:
cittadini -sostengono-> banche -sostengono-> stati.
Dovrebbe essere l'opposto: stati -mediante-> banche -sostengono-> economia.
Il sistema, al contrario di quello che qualcuno ha detto nelle ultime pagine NON è lo stesso che ci ha retto negli ultimi 200 anni.
Negli ultimi 20 anni si sono sviluppate cose inimmaginabili che hanno cambiato radicalmente il mondo che ai nostri occhi "mortali" è invisibile.
Vi do due esempi di cose che soli 15 anni fa non esistevano nemmeno:
1) Un mercato interbancario con finanziamenti overnight dalle migliaia di miliardi (speculazione e copertura PURA)
2) Privilegi per gli operatori automatici di borsa. Questi sono privilegi nell'ordine dei millisecondi che garantiscono agli operatori computerizzati di eseguire operazioni sapendo i dati pochi millisecondi in anticipo.
Queste due cose sono, a mio avviso, le più grandi storture evidenti del sistema attuale. E' il motivo per cui una Tobin Tax pura (e non i palliativi che vengono proposti di volta in volta) è completamente logica e qualunque persona con un cervello la vorrebbe, ma nessun legislatore potrà mai farla perché farebbe perdere profitti nell'ordine delle decine di miliardi all'anno sparsi in giro per ogni banca di ogni stato.
Per me non è che tutto deve essere piallato. Le cose hanno funzionato non solo perché non sapevamo da che parte cadere, ma perché qualche senso lo avevano.
Però fa parte delle centomila cosa che vorrei vedere ridiscusse dalla base, perché cresciute troppo sulla base di presupposti che forse non sono più validi; forse sì, ma non lo sapremo mai finché davvero non proviamo a capire fino in fondo cosa vogliamo.
è come la legge sul canone RAI: magari ha anche senso, ma non è possibile che nessuno riprenda una legge di quasi cent'anni fa e la ridiscuta dalla base. Perché sono cambiati così tanto i presupposti di fondo che vorrei che ci fosse una bella discussione da zero, ma intendo
a partire dalla costituzione.
L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro? E' ancora così?
Il gesto democratico si esaurisce nel fare delle X su delle schede? Nell'anno 2012 in cui anche il cane del vicino ha un computer connesso ad internet, deve essere per forza così?
La mia dichiarazione dei redditi deve essere compilata su un foglio di carta?
Il diritto d'autore ha senso ancora?
Dobbiamo davvero avere il debito pubblico? E quanto?
Chi fa le leggi?
In quante parti deve essere diviso il nostro Stato?
Più qualcosa è radicato nel tempo, più ha senso essere ridiscusso dal fondo. Magari arrivi allo stesso risultato di prima, ma sei più sicuro di quello che fai.
Io e molti altri pensiamo che il sistema finanziario è completamente da RIVEDERE non da CANCELLARE. Non voglio il fallimento delle barzellette PIIGS + USA + Cina per i lulli!
The bottom line:
Più si va avanti a tenere su la baracca che crollerà, più ai miei occhi c'è il rischio che quando tutto cascherà ci sarà uno scoppio grande grande e non una bella discussione su come ritirarla su più solida. Capisci cosa intendo? Già parlate di terza guerra mondiale, figuriamoci quando i debiti saranno il doppio, il triplo di quelli attuali...
PS: non mi ricordo chi ha scritto della decrescita felice, voglio subito raddrizzare una stortura classica nella visione di una teoria fantastica che di infelice ha solo il nome: il sistema macroeconomio per quello che si può assimilare ad un
assioma è in crescita, per il semplice fatto che il sole spara 1.7×1017 J/s sul nostro dolce pianetino. Il nostro sistema è (dimostrato - localmente) disentropico per design.
Quello che la decrescita felice vuole dire è che questa crescita dobbiamo piantarla di metterla in stronzate ma di metterla dove davvero conta.
Per questo dico che di infelice ha solo il nome: è una decrescita di alcuni valori "classici", ma una crescita di altri, quali la felicità, l'ecologia, gli anni di prospettiva di vita sana.
Purtroppo questo viene spesso interpretato ad minchiam e si pensa che si debba tornare alla clava. Ma la descrecita felice PURA non prevede passi indietro sullo stile di vita!