Il cimitero ebraico

[Panda]

Andreij resta nell'armadio, apre leggermente un'anta il tanto che basta per poter sbirciare e puntare con la pistola le scale, nel caso in cui qualcuno dovesse salire sparerebbe da lì.

Spoiler

Non mi è ben chiaro cosa posso vedere e se dall'armadio riesco a puntare in questo modo pur restando nascosto.

 

[Space Monkey]

Andreij non riesce a vedere molto dall'armadio ma in ogni caso in un modo o in un altro può tenere sott'occhio le scale. I tre soldati svuotano i caricatori contro la casa costringendovi ad abbassarci.

[inizio round nuovo!]

 

[Vanadis]

Jurij sembra molto scoraggiato. Si sfila lo zaino, sposta il kalashnikov ancora caldo sulla spalla facendo scorrere la cinghia.
Nello zaino c'è una radio.
Dopo aver sputato un massa informe di polvere e catarro comincia ad armeggiare con l'apparecchio.

 

[Space Monkey]

La radio è già impostata sulla frequenza del proprio battaglione.

Spoiler

[E' ancora il tuo turno Vana, se vuoi puoi parlare con il comandante.]

 

[Vanadis]

Jurij si volta verso Taddeusz. La tensione gli disegna uno strano ghigno sulla faccia sporca.
"Compagno Capitano... La radio... Sembra funzionare..."

 

[Oghard "El Burro" Fireburp]

Taddeusz, abbassato dietro la barricata, sembra risollevarsi lievemente.
"Prova a contattare il quartier generale ed a comunicare la nostra posizione, abbiamo assolutamente bisogno di rinforzi".
Nel frattempo urla a Pavel, in russo:
"Compagno Pavel, controlla dalla finestra della cucina che non arrivino sorprese dal retro...se succede qualcosa avvisaci subito.
Taddeusz aguzza l'orecchio, sperando di percepire qualche comunicazione del nemico. Nel frattempo, imbraccia il fucile e si tiene pronto a sparare a qualunque cosa possa arrivare dalla porta o dai lati.

 

[Vanadis]

Jurij si accuccia in un angolo e comincia a ripetere un laconico SOS all'apparecchio, alternando russo e tedesco.

 

[Hannibal]

Pavel, sbirciò dalla finestra della cucina con la speranza di non incrociare fuoco nemico.

In quel contempo cominciò ad analizzare una ipotetica strategia di fuga.

 

[Vanadis]

Jurij comincia ad inveire improperi contro la radio.

 

[Space Monkey]

Spoiler

Aspetto chi di dovere faccia le schede degli altri personaggi

 

[Vanadis]

Dopo aver ripetuto l'ennesimo SOS, Jurij assesta un sonoro pugno contro il pavimento di assi di legno.
Si volta.
Osserva il capitano, inebetito sotto il parapetto della finestra e madido di sudore. Più in là, in quella che doveva essere una cucina, arriva il trambusto di alcune padelle che battono contro di loro, seguite dalle bestemmie di Pavel.
Intanto, dallo spiazzo antistante la casa, si sentono distintamente grida di sberleffo in inglese.
Jurij prende il lanciarazzi, lo arma.
Un ghigno isterico gli contrae la faccia.

 

[Oghard "El Burro" Fireburp]

Taddeusz, inebetito dall'asfissiante attesa di una risposta del nemico, comincia a ripetere l'alfabeto in polacco.
"Dovrei parlare più spesso in polacco, temo di dimenticare la mia lingua madre".
Subito dopo il suo sguardo cade sul lanciarazzi armato, subito dopo comincia a fissare Jurij.
Gli si accende lo sguardo, come se avesse capito qualcosa.
"Cerca almeno di non distruggere la mappa, potrebbe servirci per tornare a casa".
Taddeusz si rimette l'elmetto, madido di sudore, e si avvicina carponi alla cucina, canticchiando "run nigger, run" con un improbabile quanto sgraziato accento yankee.

 

[Hannibal]

Nel mentre Pavel accompagna la lieta canzoncina cantata da Taddeusz picchiettando le padelle l'un contro l'altra.

 

[Vanadis]

Jurij fulmina Pavel con lo sguardo.
"Tu e le tue padelle del cazzo!"
Jurij sembra avere i nervi a pezzi, anziché avvicinarsi alla finestra punta il lanciarazzi contro la parete che ha di fronte.
Nell'armadio scricchiola qualcosa.

 

[Oghard "El Burro" Fireburp]

Taddeusz, una volta terminata l'esibizione, comincia a ravanare incessantemente in una tasca.
"Ragazzi, devo dirvi la verità. La mia è una missione molto importante".
Tira fuori dalla tasca quella che sembra essere una pietra appuntita. Sembra molto usurata, ma lucida.
"I nostri compagni che hanno fatto la guerra hanno trovato qualcosa nei bunker di Hitler".
Taddeusz comincia a rimirare la pietra ossessivamente. Sembra giocarci, usandola come un pugnale per infilzare eventuali nemici invisibili.
"Hanno trovato un reperto molto antico. Il Partito ha conservato questo reperto, decidendo di usarlo solo in caso di emergenza. Solo nel caso in cui l'intero comunismo fosse messo a repentaglio dagli sporchi capitalisti".
Taddeusz stabilizza la pietra in una posizione particolare. Quasi come se avesse in mano un fucile da cecchino.
"C'è solo una cosa che può risolvere questa guerra, compagni miei. La Lancia del Destino. Gli yankee l'hanno cercata a lungo, ma l'abbiamo trovata prima noi. Loro la chiamano..."
Taddeusz punta il suo fantomatico fucile verso la finestra della cucina.
"...THE SPEAR OF DESTINY".
La pietra comincia a brillare.

 

[Vanadis]

Jurij osserva la pietra, un luccichio gli anima gli occhi.
Osserva l'armadio, i suoi compagni, nuovamente l'armadio.
"Maledetti, tutti quanti..."
Abbraccia il lanciarazzi. Socchiude le palpebre.
"Maria, amore mio..."
Come carezzando le intimità liquide e carnose dell'amata, preme il grilletto.

 

[Hannibal]

Pavel rimase nel mentre così ->