Diplomazia Il banchetto degli Achei

Enichaos

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Una missiva viene portata ai palazzi del governo di Micene, Afra e Magheia da un corridore d'aspetto trace tranne per i vestiti chiaramente civilizzati, molto meno selvatico del classico "mutande di tela e giacca di pelle" che contraddistingueva le popolazioni delle steppe.
La pergamena, una volta aperta, riportava le seguenti parole:
"Demophilos Basilias, figlio di Philotes, Signore di Chrysospiti ed Oligarca dell'Omospondia Boreios, invita i cugini Achei ad un banchetto per il suo cinquantesimo genetliaco, trentanove dì dopo il solstizio d'estate, dopo la fine dell'ecatombeone. Durante il banchetto sarebbe suo piacere ed interesse discutere del futuro della nostra stirpe con i rappresentanti della reggenza per garantire la pace e la prosperità alle nostre genti."
@giobia86 @Abyssien @The Pony Killer
Sono consapevole che il turno tecnicamente deve ancora iniziare, ma so anche che la gente bisogna prenotarla per cose del genere.
Sono anche consapevole che è improbabile che Agamennone si presenti al banchetto.
Giusto per chiarezza: è una giocata per mettere su la Grande Lega Achea, ossia per impegnare uno solo dei nostri slot diplomazia ed essere tutti amici fraterni... quindi mandate un eroe o un oratore, che sennò non caviamo un ragno dal buco.
E per cronaca, la data indicata sarebbe il trenta luglio circa... i greci usavano un calendario lunisolare, maledetti...
 

The Pony Killer

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Una breve missiva giunge da Afra nel territorio di Osmopondia Boreios:
"Il Vostro invito è stato ricevuto e ci tenevamo a notificarVi che una delegazione arriverà al banchetto in rappresentanza di Afragolius, nel giorno da Voi indicato. Vi auguriamo il più prospero dei futuri
Agakekkone, a nome del Consiglio Afrano".
Quando vorrai far partire le danze, contami! Parteciperò con l'oratore Oratio Sophos
 

giobia86

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Una risposta giunge da Micene
"Mi duole non partecipare personalmente al vostro banchetto ma vi faccio i miei auguri e invierò in mia vece mio fratello, Re Menelao."
Agamennone figlio di Atreo Re di Micene​
 

Abyssius

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Un'altra missiva, con un po' di ritardo dovuto alla tumultuosa situazione dello stato, giunge infine al Nord della Grecia.
"Il Gran Sacerdote Timanthes è onorato di poter finalmente intrattenere relazioni con qualcuno che non odi, fratelli Achei. Verrò."
 

Abyssius

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(Ho liberato l'oratore, quando volete andare avanti ci sono tranne per la settimana prossima)

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giobia86

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Menelao, fratello di Agamennone re degli Achei giunge a Osmopondia su un carro dorato e decorato con due teste di leone, una d'oro e una di bronzo, a testimonianza che è qui in rappresentanza del re di Micene e della sua autorità sul popolo Acheo, il carro stesso è trainato da due leoni uno coperto di polvere d'oro e uno coperto di polvere di bronzo, a testimonianza che è un tamarro.
Porta con se una missiva di re Agamennone che verrà letta pubblicamente da un aedo all'apertura del banchetto.

"Miei amati sudditi, mi compiaccio molto di voi, di recente i nostri domini si sono espansi e le nostre armate hanno dimostrato l'invincibilità del nostro popolo sul campo di battaglia, allo stesso tempo molti eroi Achei hanno dato prova del loro valore in imprese degne di grandi poemi, questo ci rallegra e ci compiace.
Vi invio pertanto dei doni a testimonianza della nostra benevolenza e nostro fratello si occuperà di ratificare le vostre decisioni, come se fossimo noi stessi presenti e a raccogliere i vostri rinnovati voti di fedeltà e amicizia alla grande Micene, casa ancestrale del nostro popolo.
Per la gloria degli Achei e per i sommi Olimpi

Agamennone figlio di Atreo Re di Micene"

Al termine della lettura entrano delle schiave portando giare di bronzo colme di monete
Ogni fazione partecipante al banchetto riceve:
1 unità di schiavi
1 unità di bronzo
10 monete

visto che mi è stato chiesto, inviare doni in queste occasioni è un azione da 0 Pa, lo scambio di doni ufficiale sancisce inoltre il diritto di ospitalità che è protetto da Zeus, se qualcuno avvelena o tradisce un ospite a Zeus gli girano i fulmini
 
Ultima modifica:

The Pony Killer

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L'eroe Arcon arrivò su un semplice carro adornato con qualche martello ed altri attrezzi da fabbro, trainato da banali cavalli dal colorito tendente al grigio.
Con se c'era un gruppo di suoi colleghi, magistrati Afrani, in cui era compreso anche il fu sovrano di Afra, Agakekkone. Ad accompagnare gli oligarchi, c'erano anche alcuni schiavi che portavano dei bauli, di cui uno più grosso degli altri.

L'entrata in scena di Menelao fu particolarmente scenica ed Arcon non poté non pensare che probabilmente solo Guendalo avrebbe potuto apprezzare una cosa simile; menomale che l'eroe era assente, altrimenti avrebbe indubbiamente replicato Menelao alla prima occasione. Però i doni furono ben graditi.
Arrivati al cospetto di Demophilos, venne consegnato a lui il baule grosso e ai rappresentanti delle altre nazioni gli altri bauletti più piccoli.
All'interno dei bauli più piccoli si trovavano 2 unità di bronzo a testa, mentre in quello più grosso riservato al padrone di casa 20 monete e 3 unità di bronzo, invece che due.

In allegato si trovava anche una lettera, letta ad alta voce da un attendente, che recitava:
"Ai Fratelli Achei. Quello di fuori è un mondo buio e terribile, ove solo i più forti sopravvivono. Con questo bronzo, voglio simboleggiare ed augurare a voi tutti, fratelli, un futuro forte e solido, così come è per l'appunto questo bronzo. Noi achei siamo resilienti, forti ed eroici, è indubbio che riusciremo a sopravvivere e prosperare, ma se possiamo farlo assieme, come amici ed alleati invece che da soli, sono sicuro che riusciremo a diventare grosse ed imponenti potenze.
Agakekkone, a nome del consiglio di magistrati Acheo."

Successivamente Agakekkone si avvicinò alla delegazione Micenea per ringraziarli dei doni e scusarsi per non aver portato dei doni all'altezza.

Micene e Maghèia ricevono 2 di bronzo a testa
Osmopondia riceve 3 di bronzo e 20 monete
 

giobia86

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Successivamente Agakekkone si avvicinò alla delegazione Micenea per ringraziarli dei doni e scusarsi per non aver portato dei doni all'altezza.​
Menelao dice ad Agakekkone "Non preoccupatevi, i doni sono un simbolo, devono esserci, ma è cosa rappresentano che è importante, UN BRINDISI AGLI AMICI DI AFRA!"
 

Enichaos

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Menelao venne accolto nelle pianure di Prasinia dai primi accenni della grande festa, ogni casa e persona era decorata con ranuncoli dorati, ma nessuno si avvicinò più di tanto al carro per timore dei leoni.
Nondimeno, tutti accolsero festosi il fratello del Re degli Achei, che poté dirigersi senza impedimenti verso i tetti dorati della città di Chrysospiti, dove lo accolse il vecchio Philandros che lo condusse direttamente da Demophilos, avvisato dai servitori, più rapidi dell'anziano navarca, dell'arrivo del gradito ospite.
Il signore della città, con indosso una toga tinta con ocra rossa, il capo cinto con una semplice banda d'oro recante tre lapislazzuli quasi perfettamente circolari. Al collo, portava una ghirlanda degli stessi ranuncoli che ornavano ovunque lo stato per il cinquantesimo genetliaco del regnante; per una volta, non indossava l'armatura di bronzo.
"Giovane re, benvenuto nella mia dimora" alzandosi gli passò con una mano una ghirlanda identica alla sua e con l'altra un boccale pieno di vino debitamente allungato e ravvivato con del miele "Spero che il tuo viaggio sia stato gradevole quanto lo è per me la tua presenza. Ma sediamoci attorno al tavolo, abbiamo già degli stuzzichini mentre aspettiamo gli altri ospiti. Intanto ho già fatto preparare doni ed intrattenimento..."
Dopotutto, il pasto forte per i greci era la cena, e mancava ancora un po' di tempo...
I rappresentanti di Afra invece, forse perché non scortati da belve poco rassicuranti per i popolani, si videro avvicinati da molte più persone, che in breve tempo, tra un saluto ed un inchino, avevano decorato il loro carro con gli onnipresenti ranuncoli. La cassa fu accettata da Demophilos, che la pose in un lato della stanza "Il vostro dono è gradito, ma è solo secondo rispetto alla vostra presenza qui come amici e cugini Achei. Attendiamo i nostri ultimi ospiti, così che si possa cominciare il banchetto..."
Detto ciò, fece portare per ognuno di loro un boccale di vino ed una ghirlanda di ranuncoli, consegnandoli di sua mano a ciascuno, in attesa della rappresentanza di Magheia... per minuti... quasi un'ora...
"A quanto pare, il rappresetante di Magheia ha deciso di farsi attendere... iniziamo almeno con un piccolo aperitivo, tanto ce ne sarà ancora quando arriveranno. Seguitemi..."
Guidò quindi i suoi ospiti ad un balcone del palazzo, il piazzale sottostante letteralmente invaso da carri trainati da cavalli, carichi di assi e lingotti, una quantità di risorse più che considerevoli, che indicò con un gesto della mano, coprendo col movimento i due terzi dello spiazzo, lasciando intenderee che il resto dei carri sarebbero andati in dono al Despotato...
"Al nobile Menelao ed al regno di Micene, al nobile Agakekkone ed al regno di Afragolius; in segno di rispetto, ospitalità e fratellanza, offro in dono i migliori prodotti delle nostre terre: legname, bronzo, ed i nostri migliori cavalli."
Intanto, oltre al tavolo pieno di piccole porzioni di pietanze salate per stimolare l'appetito, nella sala adiacente al ballatoio era entrato un piccolo gruppo di traci che iniziarono a declamare poesie. Poesie estremamente gradevoli, ma che avevano temi incredibilmente grezzi.
Particolarmente piacevole per metrica e scelta delle rime "Di come incontrai l'amore accoltellandole il marito" di Radomir "il cavalcatore", accompagnato dall'esibizione ginnica rappresentativa dei tre amici Tamar "il liscio", Tamor "il baffo" e Tamir "il basso".

Ho scoperto cose. Cose terribili. Per i greci era roba da barbari bere il vino liscio, andava ANNACQUATO. Avevano una specie di frullato, ma era fatto col formaggio di capra; non latte, FORMAGGIO. Un dolce molto apprezzato erano le olive sotto miele. Avevano problemi. GROSSI problemi.

Nota a lato, per tutti i partecipanti, in dono 5 unità di legname, 5 unità di bronzo e 5 unità di cavalli

Dieci punti a chi azzecca la citazione dei traci.
 

Abyssius

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Infine giunsero anche il Despota Timanthes, accompagnato dal suo oratore che doveva occuparsi di firmare le necessarie carte per l'alleanza.
Sfortunatamente, al confronto degli altri presenti, Magheìa era uno stato che si era esteso poco ed era impegnato in guerra, per cui non poteva garantire dei regali sontuosi quanto gli altri presenti. Tuttavia, fece del suo meglio.
Fu accompagnato da cinque mute di cani, della stessa razza che veniva utilizzata per gli Hekateias ma senza corazzatura e senza addestramento. Un dono simbolico che avrebbe reso felice Ecate, loro protettrice.
Sono 5 unità di cavalli, 2 per Osmopondia, 2 per Menelao e 1 per Afragolius. Avrei votuto fare un dono migliore, ma purtroppo non posso. Sì, i cani contano come cavalli a livello di risorse.
-Mi scuso per il ritardo, ma immagino possiate capire la mia situazione. Una guerra da combattere, un nemico che non vuole ammettere la sconfitta e vuole che il proprio soffra inutilmente per il proprio orgoglio ... tutte attività che occupano il tempo senza profitto.- Timanthes si scusò, prima di accomodarsi al banchetto.
-E' un piacere trovarsi tra Achei e non circondato da Ionici o Isolani, per una volta. Spero che questo incontro sia proficui per tutti. Ma per ora, godiamoci questo banchetto.-
 

giobia86

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ricordate che dovete decidere che trattato fare entro giovedi

Menelao apprezza i patatoli e invita tutti a brindare a Magheia
 

Enichaos

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Cani formato cavallo... ora me li immagino così, mannaggia...
Cane.jpg
All'arrivo di Despota, Demophilos mostrò un ampio sorriso, porgendogli, come aveva già fatto per gli altri rappresentanti, una ghirlanda di ranuncoli dorati e del vino col miele. Erano ai due opposti per molte cose, i due regnanti, ma erano comunque fratelli achei, ed il sangue valeva certo più delle scelte.
"Nobile Timanthes, non preoccuparti dell'entità del dono, la vostra presenza è il regalo più gradito."
Lo scortò sul balcone, per mostrargli ciò che avrebbe portato indietro al suo regno, che certo ne aveva bisogno per l'iniziativa bellica contro il nemico Trantoriano.
"Ma ora, che il banchetto abbia inizio! Mi dispiace che ti sia perso le poesie dei nostri Traci, ma fortunatamente abbiamo altri intrattenitori per la serata"
Servitori portavano le prime portate, asparagi, olive, feta stagionata e carne rossa ben cotta accompagnata da composte di fichi e di cipolle, mentre amazzoni entravano nella stanza, salendo l'una a cavalcioni sulle spalle dell'altra, un bastone tra le mani quella sopra, le braccia lungo i fianchi quella sotto; una volta formate le coppie, iniziarono a scontrarsi in quella posizione, chi cadeva non riprendeva parte alla mischia.
"Oh, sì... è la rappresentazione dei giochi targarei, purtroppo il nostro fiume è inadatto all'utilizzo di barche, le ragazze si sono arrangiate come meglio potevano... Chi resterà in equilibrio per ultima, sarà nominata prediletta di Afrodite. So che normalmente le si pensa dedite ad Artemide, ma venerano anche altre divinità... per quanto, la statua che hanno fatto per Afrodite, ha comunque armi in mano."
Lasciò che si mangiasse, parlando di filosofia, di natura, di dei, ma il suo pensiero era stato preso dalla seconda frase del despota, e una volta consumate le pietanze principali, durante i dolci, accompagnati dalla cetra di un centauro del nord, la discussione virò alle questioni di politica
"Fratelli, oltre al mio genetliaco, vi ho invitati anche per una questione differente. Molti popoli sono presenti in grecia, e noi Achei dovremmo essere uniti contro le minacce esterne. Il caso di To Telos e Magheia ne è prova evidente; per questo, volevo proporre di fondare ufficialmente una grande Lega Achea, riservando la più forte delle alleanze tra noi che abbiamo il sangue Danao."
L'idea è alleanza offensiva, ma ho timore che saremo limitati dal peggior rapporto possibile tra di noi... e dovremo accontentarci della non aggressione, con margine di miglioramento nel lungo termine ::\\:
Ma resta sempre il voto di Giobia, che potrebbe confermare o ribaltare la situazione!
 

The Pony Killer

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La delegazione afrana fu colpita dalla gentilezza della delegazione Micenea e dai doni degli Osmopondi: non fosse stato per il Despotato, Afragolius si sarebbe sentita a disagio per la povertà dei doni.

Lo scontro delle amazzoni intrattenne non poco, uno scontro simile fu interessante da vedere: nel territorio Afrano non era mai stato fatto nulla di simile.

Per quanto concerne gli affari di politica, invece... "Una lega Achea?" Agakekkone si strofinò la barba "I nostri popoli sono molto vicini, e sono convinto la nostra forza combinata sarà senza pari, indubbiamente alleandoci potremmo prevalere su chiunque voglia attaccarci. Si, mi sentirei sicuramente più sicuro all'interno di una lega, e sono convinto che anche il mio popolo la pensi così" Concluse il magistrato.


(Concordo con alleanza militare, ma se il Despotato ci rallenta vada per la gradualità)
 

Abyssius

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(Bisogna vedere: io sono sceso a -5 di Ethos, quindi dovreste avere sospetto o disprezzo con me, non ricordo).
Timanthes acconsentì, curandosi poco delle danzatrici amazzoni e pillucando il cibo: -Non ho nessun problema a firmare un'alleanza offensiva, se necessario. Un semplice patto difensivo potrebbe essere sfruttato dai nostri nemici, usando cavilli per cercare di colpirci senza che gli altri possano intervenire. Resta da vedere se i vostri popoli accettino l'idea di allearsi con noi seguaci della Trivia.-
 

giobia86

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Intanto: visto che avete agito tutti

tutti salite di 1 di ethos (mi spiace magheia, ma non ti preoccupare sono sicuro che farai uscire un editto in cui ordini l'affogamento forzato di gattini)
le vostre relazioni tra voi migliorano di 1 step

Perchè:
Lo scambio di doni è una cosa molto sentita nell'antica grecia, come menelao diceva a pony è il pensiero che conta, il fatto di aver donato migliora in automatico l'ethos, il fatto di aver fatto uno scambio in occassione di un banchetto e visto come il formare un legame di ospitalità quindi le relazioni migliorano in automatico, queste sono piccole meccanicucce che tengo segrete finchè non avvengono almeno una volta e sono legate alla cultura greca classica
 
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