[IIIww] Prima parte - "Cracovia?"

Spina

Spam Master
Tra i corpi avevo recuperato due caricatori per l'ak47 che potevo riutilizzare per il mio fucile, e delle piastrine per il nagant. Offrì le piastine a chi potevano servire e mi tenni i due caricatori dell'AK47, potevano essermi utili.
Poi ridiedi le munzioni della MauserC96 al medico spagnolo, gliel'avevo prese che pensavo fosse morto.
Ora che mi ero ripreso potevo guardare più con calma se ci fosse qualcos'altro che si era salvato nell'esplosione e mi misi a guardare tra i resti del camion e tra i corpi: magari qualcosa poteva tornarci utile.
Mentre ero a frugare avevo avuto modo, purtroppo, di accorgermi di quell'orrendo scenario che prima non avevo avuto nè il tempo nè la voglia e la testa di guardare. Mi ritenni estremamente fortunato in quel momento di essere ancora vivo, nonostante la situazione in cui mi trovavo.

Mi guardai ancora un attimo in giro, e poi rivolsi lo sguardo allo spoglio paesaggio che ci avrebbe attesi.
Mi rivolsi quindi al caporale:
"Signore...ma a passare dai boschi ci si metteremmo meno tempo, e non saremmo in campo aperto esposti all'attacco di chiunque. Non ci conviene?"
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Mi avvicinai al soldato russo che, ricordavo, si chiamava Vasjili. Aveva appena messo in discussione la decisione del caporale, in altre situazioni era un comportamento decisamente sciocco e a rischio di essere tacciati come insubordinatori. Ma la nostra non era una situazione normale e il caporale ceco sembrava avere tutta l'intenzione di farci muovere esposti ad altri arei per la strada.

"Cazzu, u vedi st'omu? Ci vole morti" (Cazzo, lo vedi quest'uomo? Ci vuole morti - Corso)

dissi al russo nella mia lingua madre, non lo feci apposta fu quasi un riflesso incondizionato: quando imprecavo tendevo sempre ad usare il corso, come se la mia lingua mi sembrasse più adatta. Scossi la testa e quindi mi rivolsi direttamente al caporale.

"Caporale, но воздух? Миха не хотят убить на" (Caporale, ma gli aerei? Non vorrete mica farci ammazzare - Russo)

Da buon corso del nord avrei preferito il bosco, era un ambiente con cui mi trovavo decisamente più a mio agio e nel quale, di certo, avrei saputo muovermi molto meglio.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Il mio primo giorno da capo...e cominciamo bene.
"Слушают воины, мы не знают эту зону. Мы только знаем что эта дорога примет нас к Cracow. Эти древесины принадлежат к партизанам, которые знают эти территория и они также умеют как убить каждое с ловушкой, или засаде. Я также вижу что эта русская ванта снайпер… и он более полезн если он может увидеть, то чего он хочет снять. Вы можете также знать что мы смогли выпадали из ускорения в древесинах, и мы можем быть всходом в открытой местности… во всяком случае, мы переместим в землю которую мы не знаем, и наши противники знают очень наилучшим образом… я предпочитаю ясно увидеть что смогло убить меня." (Ascoltate uomini, noi non conosciamo questa zona. Sappiamo solamente che questa strada porta a Cracovia. Questi boschi appartengono ai partigiani, che sanno muoversi alla perfezione all'interno del territorio accidentato, e sanno sicuramente come organizzare un agguato, o fregarci con calappi e trappole simili. Vedo anche che questo ragazzo russo è un cecchino...ed è decisamente più utile se può mirare a quello che dovrebbe sparare. Senza considerare che potremmo perderci nei boschi, o nelle campagne aperte, dove saremmo comunque alla mercé dei mezzi...Abbiamo più possibilità se viaggiamo ai lati della strada, ed usiamo i fossati come trincee provvisorie in caso di allarme -Russo).
Non voglio finire in mano ai partigiani...So come combattono e so cosa possono farci, se non ci ammazzano prima...
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Scossi le spalle. D'altronde il capo era lui e sicuramente dividersi in quel frangente sarebbe stata una condanna a morte.

"Я согласен. E 'команд, что вы.." (D'accordo. E' lei che comanda.. - Russo)
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
"Perfetto. Qualcun altro ha da dire o fare obiezioni?"
Mentre dice questo, Marek estrae dalla fondina la sua Makarov per controllare che sia funzionale.
"Mi raccomando. al primo rumore di mezzo, aereo o di terra, gettatevi nel fossato o se ritenete opportuno, nascondetevi nella boscaglia vicina, se c'è. Fidatevi di me e riporteremo il culo a casa".
Dobbiamo partire, non c'è più tempo.
 

davr

Chosen one
Le mie munizioni, finalmente. Pensavo se le sarebbe vendute al mercato nero alla prima occasione. C'è da stare attenti qui, Profesor!
Camminiamo ai bordi della strada. Le trincee come copertura.
Que almas perdidas, stanchi, affamati e spaventati. Cosa ci rimane se non qualche arma e la disperazione? Che differenza c'è tra me, il russo, il polacco, quell'altro? Ci potrei scrivere un libro su di noi, su queste almas perdidas che siamo. Talmente perse che dobbiamo attaccarci al culo di quello davanti, pur di continuare ad esistere.
Lo scriverò, e nessuna frase sarà più vera:
"...And therefore never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee."
 

Brallo

Typing Monkey
Un gran mal di testa si stava insinuando tra le povere tempie di Iraklyi, mentre distribuiva le munizioni rimaste ai superstiti.
Aveva seguito il discorso del caporale dalla media distanza mentre con disinvolta stanchezza raccoglieva le provvigioni.
Qualche straccio di conversazione qua e la, qualche parere da qualche bocca straniera gli misero in allerta le orecchie e gli occhi; la sua testa stava facendo mille e mille congetture delle conseguenze di quello che sarebbe successo. In ognuno di quei pensieri non avrebbe comunque saputo come comportarsi secondo la circostanza. Non era un combattente, neanche un soldato... Era un cuoco da mensa. Ma non era neanche un traditore o un disertore.
La situazione era assai complessa, soprattutto perchè non sapeva se erano solo sue congetture o la realtà dei fatti e degli intenti.

Ora erano li, tutti in piedi, chi malfermo chi no, pronti a ripartire.
Aveva tutto quello che gli serviva e nonostante il livido sulla gamba pulsasse, non gli diede retta, e si sistemò per riprendere la marcia.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Quel poco che rimaneva del plotone si mise in marcia. La strada di campagna costeggiava lunghi fossi, di tanto in tanto si intravedevano cadaveri di uomini e animali, molti dei quali erano carbonizzati ed emanavano un fetore nauseabondo. Nessuno ebbe il coraggio di soffermarsi lungo questi fossi e nemmeno di commentare, semplicemente tutti quanti continuavano a camminare con lo sguardo fermo sulle spalle del compagno ed ai filari di alberi di alberi.

Non esisteva più nessun edificio in piedi, i campi abbandonati a se stessi, la campagna devastata dai crateri delle bombe.

Proprio quando il sole stava scomparendo dietro le colline lungo la strada apparve qualcosa di confuso. Sembrava una fila di mezzi ferma lungo la strada, ma ormai era diventanto buio ed era difficile distinguere qualcosa da così lontano.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Oh che diamine...dopo tutti questi corpi carbonizzati fa piacere rivedere un po' di vita...sempre che non vogliano piazzare le nostre teste su pali di legno...e sempre che siano ancora vivi. Camminiamo ormai da un po', e non saprei dire dove siamo esattamente, ne' quanto manca alla nostra meta...potremmo esserci, in effetti. Non si vede nulla da qui...Dovremmo avvicinarci? Con calma, con calma...la prudenza prima di tutto!
"Soldato...Vasili, giusto? Dai un'occhiata con il tuo telescopio, dimmi un po' se noti qualcuno in mezzo a quel casino."

Dove diavolo volevano mandarci?

"State sul chi va là, gente, potrebbe succedere qualsiasi cosa!"
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Il soldato russo alzò il suo fucile e guardò attraverso la sua ottica di precisione. Minuti di silenzio, minuti di attesa. Il russo abbassò il fucile ma lo rialzò immediatamente come se non fosse convinto di quello che aveva visto e tornò di nuovo ad ispezionare per qualche secondo la strada dinanzi e la campagna attorno.

"Sembra tutto abbandonato..." disse quasi sussurando mentre tornava a riabbassare il fucile.
 

Brallo

Typing Monkey
Strizzando gli occhi nel buio riusciva a malapena a vedere quei veicoli, fortuna che quel soldato aveva il suo stramaledettissimo fucile di precisione.
Un brivido gli corse lungo la schiena quando esitò e rialzò l'ottica. Strinse forte la sua arma, pronto a tutto, pronto a pregare che non succeda nulla.
Tutto a posto, a quanto sembra.
'Ma... se è tutto a posto... cosa aspettano a riferirci che è effettivamente tutto a posto?'
Irakliy si mosse quasi timido da Marek per chiedergli cosa stessero aspettando tutti quanti.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Sì, abbiamo avuto il nulla hosta. Non c'è nessuno. Non si è fatto vedere nessuno, almeno.
Il sole è ormai tramontato, e dobbiamo arrivare al nostro obiettivo prima che faccia notte. Non voglio essere in giro con le ronde partigiane.
"Bene soldati, preparatevi a muovervi! Mi raccomando...discrezione. E riparatevi dietro i veicoli. Cammineremo in mezzo ai veicoli".
Speriamo di trovare qualche radio, o qualcosa di utile durante il tragitto!
 

Brallo

Typing Monkey
Irakliy ebbe la sua risposta senza neanche muovere due passi.
Tanto meglio, farsi portavoce di se stesso gli era sempre venuto difficile, se si trattava di parlare.
Figurarsi parlare per tutti, chiedendo delucidazioni.
Pericolo scampato, dunque.
Si rimise al suo posto, pronto.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
In pochi istanti il piccolo manipolo di soldati fu abbastanza vicino alla colonna di veicoli per comprendere quale fosse la situazione.

V'erano almeno una decina di autocarri accompagnati da tre BMP-1 mitragliati, incendiati alcuni addirittura ribaltati su di un fianco. Ad un primo sguardo da lontano non sembravano esserci cadaveri li attorno. I veicoli erano chiaramente sovietici, ma venivano dalla direzione opposta a quella dei soldati quindi evidentemente stavano ritirandosi in direzione delle linee comuniste.
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
I nostri alleati se la stavano dando a gambe levate...Spero che nessuno degli uomini se ne sia accorto, perché di tempo per scappare, per tornare indietro alle linee, non c'è. Non viaggerò di notte, ma qui le alternative sono veramente poche.
Marek si avvicina ai mezzi e analizza i BMP rimasti, cercando di capire se è possibile passarci la notte dentro. Poi tira fuori la mappa, cercando di calcolare le possibili distanze tra questa zona e la "zona rossa".
Forse la zona rossa non è un quartier generale sovietico, ma una zona da attaccare...e noi siamo meno di dieci.
Forse siamo vicini alla nostra salvezza, e neanche lo sappiamo.
Forse potrei pensarci su per tutta la notte, rifugiato in uno di questi catorci. Ci penso un po' su.
"Ragazzi, controllate se questi autocarri sono ancora in funzione. Potrebbero tornarci utili". -Russo
 

Spina

Spam Master
Mi nascosi dietro ad un BMP, usandolo come copertura, e aiutato dagli occhi e dall'ottica del fucile cercavo di guardarmi intorno e di capire dove fossimo capitati.
Era un enorme cimitero di cingolati, sembrava quasi un luogo surreale.
Però questo non era un sogno, era la realtà.
E dovevo ripetermelo per poterci credere, lì appostato dietro quel carro.
Rimasi lì cercando di coprire i soldati che controllavano lo stato dei mezzi.
Coprirli da chi poi..ancora non ero riuscito a capire se ci fosse qualcuno lì in mezzo.
Certo che sembravano ancora resistenti, ci poteva venir fuori un bell'accampamento per riposarsi: del resto erano abbandonati, nessuno avrebbe guardato lì di nuovo.

Però lì, appggiato al carro, ancora mi chiedevo dove fossimo e a cosa ci portava la zona rossa sulla mappa.
Ma, soprattutto, che diavolo era successo ai carri: dov'erano finite le forze nato che li avevano attaccati?
 
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