GDR I raggi di Apollo

Andros

Just a newbie
Elpenore osservava dall’alto di una collina la città e il templio, al suo fianco c’era uno stallone bianco unico nel suo genere, la criniera era dorata e risplendeva al sole, aveva scelto lui in onore di Apollo. Correva sempre più veloce degli altri cavalli e quando seguiva il movimento del sole la sua andatura aumentava ancora di più, quasi cercasse di tenere testa al dio e come un raggio del sole lo aveva chiamato, Aktìna.


Da lontano Elpenore vedeva la fantastica città di Delfi dove Apollo anni addietro aveva sconfitto Pitone e fondato il suo templio, in quel momento due aquile passarono sulla sua testa avvicendandosi alla città. Era un chiaro segno, per Elpenore, che il volere di Apollo fosse dalla sua.


Così risalì sul suo cavallo e iniziò a scendere la collina, lentamente, ammirando il paesaggio intorno a lui e pensando a cosa Corinto avrebbe potuto portare in quel territorio, se fosse riuscito nella sua missione.

Arrivato davanti all’entrata della città si fermò, non voleva entrare senza prima essersi annuciato.



Inizio del gdr per l'annessione del territorio della Focide. @giobia86
 

giobia86

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Inizio del gdr per l'annessione del territorio della Focide. @giobia86
aspetta un sec, se vuoi redconare, i territori con città (delfi, olimpia e micene) non sono assimilabili con giocata diplomatica, te lo ico per non occuparti un personaggio in una quest inutile tutto qui
scusa pensavo di averlo detto da qualche parte ma forse era un PM

però bello lo stile di scrittura
 

giobia86

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scegli un'altro territorio bianco e dai il via alle danze, ricorda solo oratori ed eroi possono fare questo genere di azione
 

Andros

Just a newbie
Una Guardia cittadina vedendo questo bellissimo uomo con questo cavallo bianco fermarsi improvvisamente davanti alle porte della città si avvicinò a lui.

"Kyrios, chi sei e da dove vieni?"

"Io sono Elpenore figlio di Hektor e prescelto di Apollo. Sono qui per incontrare la Pizia, chiederle un favore e porgerle un dono. Se gentilmente puoi indicarmi la via per il tempio te ne sarei grato, soldato."

"Elpenore figlio di Hektor... non ho mai sentito il tuo nome prima d'ora eppure ti indichi come il prescelto di Apollo. Comunque il tempio si trova alla fine della Via Sacra, quella che costeggia il Monte Parnasso."

Elpenore non curante del commento del soldato gli passo di fianco e con un sorriso spavaldo disse:

"Non ancora Misthios, non ancora."

Senza fretta e tenendo il il cavallo per le briglie percorse la via Sacra che portava alla zona del templio, alla fine di questa passò di fianco i vari altari votivi delle città Greche, Afrapolis, Magheìa,Poseidonia erano tutti li e di certo non poteva mancare l'altare di Corinto che si ergeva tra l'altare di Tirana e quello di Zakros.
Passò infine di fronte all'altare di Apollo prima di fermarsi davanti al tempio e osservando l'architrave di questo notò la famosa scritta "ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ (gnōthi seautón)", conosci te stesso.

"Sacerdote, desidererei consultare la pizia, sono Elpenore figlio di Hektor prescelto di Apollo. Ho anche un dono per la pizia e per Apollo"

"Mio caro ragazzo, la pizia in questo momento è occupata dovrei fare la fila come tutti gli altri prima di poter entrare. Per quanto riguarda il cavallo lo farò portare nelle stalla appena sarà il suo turno, sono certo che Apollo sarà contento di questo dono e magari aggiungerà questo cavallo alla schiera di quelli trainano il suo carro."

"Ho altra scelta se non aspettare? Mio caro sacerdote?"

"No."

"Era una domanda retorica."

Passarono alcune ore prima che Elpenore potesse entrare nel tempio. Una volta all'interno si trovò da solo in una stanza e su un piedistallo la pizia con due guardie armate al suo fianco. Ella era coperta da un velo che non permetteva di vedere il suo viso, ma Elpenore riuscì ad intravedere i suoi occhi. Occhi di ghiaccio, essi già sapevano, così Elpenore non pronunciò parola, sicuro che non ne avrebbe avuto bisogno.

"Il tuo volto, l'ho già visto. Devi essere l'inviato, anzi no, il prescelto di Apollo. Adesso ricordo dove ti ho visto. Eri nelle terre di Timurania e combattevi una creatura spregevole scaturita dalla rabbia di uno degli dei. è lì che devi diriggerti se è questo che chiedi."

"Sapevo che non sarebbe stato necessario parlare per avere una profezia. Ma mi pare di aver letto "Una domanda, una risposta" qui fuori, e io non ho ancora posto nessuna domanda."

La pizia lo guardò stupefatta il ragazzo mentre una serie di vapori iniziavano a coprire le sua figura. Lei li inalò vistosamente e cadendo dolcemente sulle sue gambe disse:

"Avanti allora"

"Il mio re,Andros I, mi ha mandato da voi per chiedervi ausilio. Molti popoli vivono ancora nell'ignoranza e nella povertà derivata da essa. Alcuni di essi potrebbero trarre estremo vantaggio dalle ricchezza della loro terra se solo sapessero come sfruttarla. Allora io chiedo a voi, pizia, quale di questi popoli necessita di più dell'aiuto del mio sovrano per uscire dalla barbarie?"

La sacerdotessa iniziò a muovere il suo corpo in una strana danza portando il capo su e giù e sussurrando:

"Tra le montagne e le colline troverai ciò che cerchi"

Queste furono le ultime parole pronunciate dalla pizia la quale cadde addormentata, probabilmente, e Elpenore fu accompagnato fuori.



*****


Un piccolo carretto trainato da un mulo si faceva strada su un sentiero montuoso che portava a nord della Beotia diretto verso le montagne. Su questo carretto c'era un uomo giovane dai capelli castani lunghi e con una leggera barba incolta che già si arricciava di nome Hermas. Era steso e pareva non voler muovere un muscolo. 3 soldati lo accompagnavano.

"Briatore cerca di non far muovere troppo il carro, per favore"

Disse rivolgendosi al mulo.
dopodichè si alzò leggermente per aguzzare la vista e cercare una posizione sopraelevata per avere la migliore visione possibile di tutto il territorio.


"Li! Ragazzi muoviamoci verso quell'altura, potremo avere così un buon punto per osservare la zona e per accamparci. Potremo anche far riposare comodamente il buon Briatore."

I 4 si mossero versò l'altura e una volta arrivati iniziarono a preparare il campo mentre Hermas scrutava la zona e Briatore mangiava tranquillo.


@giobia86 continuo il gdr per l'annessione del territorio 16
 

giobia86

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Good, considero che usi un personaggio per consultare la pizia? azione da 0 PA ma dal costo di 10 monete e 4 offerte e che ti darà un bonus di +2 all'annessione del territorio 16? o era solo narrativo?
 

giobia86

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A poco a poco la strada si fece scoscesa, le montagne che all'alba apparivano lontane si erano fatte a poco a poco più vicine ed ora torreggiavano sulla piccola compagnia.
Poco dopo mezzogiorno il gruppetto si ritrovò in una stretta valletta che, adombrata dagli ulivi, conduceva innanzi tramite un sottile sentiero per pastori.
Li, superata una curva, videro loro bloccato il passo da un gruppetto di uomini corazzati
"Alt! chi siete in nome dei sommi Olimpi, amici o nemici?"
A parlare era stato un uomo alto e ben formato, con un'armatura di bronzo e fiori nei lunghi capelli corvini, che parlava con un marcato accento dorico
 

Andros

Just a newbie
Al segnale di stop Hermas fece fermare il gruppo. Il suo mulo ancor prima di ricevere l'ordine aveva già iniziato a rallentare il passo, quasi sapesse cosa il padrone stesse per chiedergli.
Hermas lentamente scese dal carretto che lo trasportva e con voce cauta ma ferma si rivolse agli uomini che gli si paravano davanti.

"Possibilemente amici. Io sono Hermas e vengo dalla Potente Corinto in nome di Andros I. Se ci troviamo in queste terre non è per caso, ma nemmeno per disturbare voi che le possedete. Vedo che vi ergete fieri nelle vostre corazze come solo i potenti Dori potrebbero e spero che siate disposti ad ascoltare l'offerta che abbiamo da proporvi."
 

giobia86

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"offerta?"
il gruppo di armati abbassò le armi quasi all'unisono
"venite, non è a noi che parlerete ma ai nostri signori"
il gruppo venne quindi condotto in un silenzio quasi innaturale attraverso la valle sino ad arrivare ad una piccola fortezza aggrappata alla montagna, i locali non sembravano essere di molte parole ma neanche veramente scortesi...erano...laconici
Una volta fatti entrare, dopo qualche bisbiglio il gruppo di corinzi venne accompagnato tra i corridoi scavati nella montagna fino ad un salone in cui una decina di uomini anziani ma stranamente piuttosto in forma era seduto a semicerchio.
Uno di loro prese la parola.
"ebbene presentatevi nobili signori, ci è stato detto che avete un'offerta per noi...ebbene? di che si tratta?....e badate bene, qui ognuno e responsabile delle sue parole e se sarete ospiti qui saremo noi a deciderlo"
 

Andros

Just a newbie
"Io sono Hermas, e questi sono i soldati corinzi che mi stanno accompagnando nel mio viaggio attraverso le vostre terre: Fozio, Sosthenes e Pisios. Poi fuori da questa onorevole sala c'è il mio più fidato compagno, Briatore, il mio mulo. Sarò breve e conciso così da non rubare troppo del vostro tempo. Come forse saprete Andros I, il re di Corinto, di recente ha unificato le popolazioni elleniche a sud di questa regione, molte di esse avevano grandi potenzialità e i loro territori erano estremamente ricchi di risorse, ma purtroppo non le avevano ancora sfruttate, adesso invece tutti questi uomini sono sotto un unico vessillo e la prosperità regna per tutti loro. Andros desideroso di condividere questa prosiperità ha poi deciso di consultare l'oracolo di Delfi, il quale gli ha indicato questa regione come la più ricca e promettente della zona. Probabilmente solo adesso capisco quale fosse la ricchezza a cui l'oracolo si riferisse, i suoi uomini. Allora io vi chiedo, grandi guerrieri, se sareste disposti ad unire le vostre spade alle nostre, ad affiancare i vostri scudi ai nostri sotto un unico vessillo?"
 

giobia86

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Il gruppo di uomini scoppiò a ridere
"Prosperità? come pensa il vostro re di condividere con coloro a cui chiede di inginocchiarsi come schiavi... volete le nostre spade?"
chiese uno di loro
"Molon Labe!"
"Venite a prenderle!"

Corinto guadagna casus belli con territorio 16 (che poi li spazzi via guardandoli, si salvano solo con un successo critico loro e un fallimento critico tuo)
L'emissario comunque torna vivo e intatto...quando avevo scritto la trama di questo territorio mi aspettavo il morto sai? non è colpa loro è che sono Dori, li disegnano così...a salvarti è stato l'andare dritto al punto...prafo.
 

Andros

Just a newbie
Ma Briatore si è salvato?? Ahahah
Posso dichiare guerra e muovere già questo turno? L'oratore è rimasto comunque occupato tutto il turno in questa azione?
 

giobia86

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