Last Century
Ninja Skilled!
Il Principe Carnil aveva tante qualità ma nessuna di queste rivolveva nell'ambito della guerra. Era una persona buona, gentile e pragmatica, ma che nella sua già lunga vita non aveva che mosso qualche truppa e addestrato reclute, ben lontano dall'esperienza che avevano altri suoi generali o regnanti vicini. La sua era una situazione particolare, quella del sovrano amministratore, bravo nella retorica e nella diplomazia ma conscio di doversi affidare alla spada d'altri per difendere la propria nazione. Per taluni questa poteva essere una debolezza, ma per lui non lo era affatto. Potersi concentrare sugli affari del regno, prendersi cura del cuore pulsante della propria gente, lo rendeva molto più orgoglioso che tornar trionfale da qualche conflitto. Il tempo, però, aveva messo alla prova gli Elensil in modi e maniere che a stento potevano essere definite "normali", con un susseguirsi di vicissitudini che si erano interrotte solamente quindici anni prima: quando Ailas, suo figlio, venne a parlargli già sapeva su cosa quel discorso avrebbe finito per vertere.
Ailas voleva partire per la guerra. Voleva partire per la guerra perché riteneva, a torto o a ragione, che ci dovesse essere almeno uno della famiglia in prima linea, che fosse lui o sua cugina Fianna, poiché le truppe e la gente sapessero di potersi fidare di chi le governava. Non era necessario che fossero loro a comandare, ma era lor dovere essere lì, star sul campo e vivere l'orrore della guerra fianco a fianco agli uomini a cui chiedevano di combatterla.
E se già spedire un padre di famiglia al fronte struggeva il cuore, spedirvi il sangue del suo sangue lo intristì ancor di più. Sapeva, Carnil, che niente avrebbe potuto dire per far tornare sui propri passi il figlio e niente avrebbe potuto dire Eruanna, la di lui consorte. Quella era una scelta che aveva preso da solo, come principe e come primo tra i suoi pari.
Così, nei primi giorni di primavera, Ailas partì verso nord con un piccolo drappello di soldati costeggiando le pianure e le foreste sino a Viserhad. E da qui s'addentrò nel territorio rahonavyde sino a giungerne alla capitale. Ricordava bene il suo incontro con Kairos al torneo Britannico e sperava di trovare il suo omologo in piena salute, nonostante la minaccia dei morti che incombeva perenne sul regno. Si fece annunciare senza troppe cerimonie, auspicando un incontro più all'insegna dell'informale che delle sontuose cerimonie di corte, attendendo di venire convocato.
@Monitor_Dundee Ecco questo volevo farlo da qualche tempo, it's relazioni time!
Ailas voleva partire per la guerra. Voleva partire per la guerra perché riteneva, a torto o a ragione, che ci dovesse essere almeno uno della famiglia in prima linea, che fosse lui o sua cugina Fianna, poiché le truppe e la gente sapessero di potersi fidare di chi le governava. Non era necessario che fossero loro a comandare, ma era lor dovere essere lì, star sul campo e vivere l'orrore della guerra fianco a fianco agli uomini a cui chiedevano di combatterla.
E se già spedire un padre di famiglia al fronte struggeva il cuore, spedirvi il sangue del suo sangue lo intristì ancor di più. Sapeva, Carnil, che niente avrebbe potuto dire per far tornare sui propri passi il figlio e niente avrebbe potuto dire Eruanna, la di lui consorte. Quella era una scelta che aveva preso da solo, come principe e come primo tra i suoi pari.
Così, nei primi giorni di primavera, Ailas partì verso nord con un piccolo drappello di soldati costeggiando le pianure e le foreste sino a Viserhad. E da qui s'addentrò nel territorio rahonavyde sino a giungerne alla capitale. Ricordava bene il suo incontro con Kairos al torneo Britannico e sperava di trovare il suo omologo in piena salute, nonostante la minaccia dei morti che incombeva perenne sul regno. Si fece annunciare senza troppe cerimonie, auspicando un incontro più all'insegna dell'informale che delle sontuose cerimonie di corte, attendendo di venire convocato.
@Monitor_Dundee Ecco questo volevo farlo da qualche tempo, it's relazioni time!