[Guerra Afgana] Invito al negoziato

Silen

Get a life
Il governo brasiliano si fa promotore di un'iniziativa per un cessate il fuoco immediato nella martoriata regione dell'Afghanistan.
Queste le dichiarazioni pubbliche del presidente Souza.
"I recenti avvenimenti dimostrano che il consenso interno dei Taliban è ben al di là di quanto era comunemente ritenuto. La comunità internazionale si trova di fronte ad un bivio: o ignorare quanto accaduto nell'ultimo anno e proseguire a insanguinare la nazione nel tentativo di imporre all'Afghanistan un governo che comunque anche nella migliore delle ipotesi non sarà mai un governo stabile o cercare di aprire dei negoziati per porre fine al conflitto con una pace negoziata." il presidente riprende a parlare dopo una breve pausa "ovviamente se l'autoproclamato nuovo governo afgano vuole far parte come membro riconosciuto della comunità internazionale ci aspettiamo da esso garanzie ben precise: la rinuncia al terrorismo, il rispetto dei diritti umani, un'apertura ad un governo di unità nazionale, la eprsecuzione dei criminali di guerra, questi sono alcuni dei punti sui quali ci aspettiamo aperture precise e inequivocabili: ma se i Taliban sono disposti ad intavolare un dialogo serio su questi punti, bene noi sosteniamo che sarebbe un delitto rinunciare alla possibilità di raggiungere finalmente la pace."

"Il governo rbasiliano ritiene che in caso di disponibilità a negoziare del governo taliban si apra un tavolo di negoziazione sotto l'egida dell'ONU e un immediato cessate il fuoco. Ci proponiamo inoltre come sede neutrale per eventuali negoziati."
 

Redual

Brontolo
La Federazione Eurasiatica in accordo con la comunità internazionale riconosce il legittimo governo afghano temporaneamente con sede ad Herat.

Mosca non intende trattare con entità terroristiche.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Durissima la risposta indiana, che giunge tramite comunicato ufficiale del Presidente dell'Unione:

"Benché lo spirito della proposta sia sicuramente spinto da buone intenzioni, troviamo assurdo che si proponga di accettare come possibile interlocutore un movimento terroristico che dal momento della sua nascita si è macchiato di gravi crimini contro la propria popolazione civile, che è stato serbatoio e rifugio di terroristi che hanno fondato o fiancheggiato altri movimenti terroristici in giro per il mondo, e che mira a precipitare l'intero mondo islamico nel più buio oscurantismo integralista.

Chiedere ai Talebani quello che avete suggerito è come chiedere all'oceano di asciugarsi. Un cambio di nome o di bandiera non significa niente e giudichiamo pie illusioni quelle che vorrebbero gli ex stragisti e carnefici del loro stesso popolo pronti a diventare interlocutori affidabili e giusti governanti. I recenti avvenimenti dimostrano soltanto che, come sempre, quando i Talebani rischiano la sconfitta aiuti esterni giungono copiosi per ristabilire il caos ed impedire che l'Afghanistan diventi un paese normale e libero dal terrore.

Dall'ONU piuttosto che una utopica trattativa seria con i tagliagole ci aspetteremmo un'azione seria nei confronti dei loro protettori e fiancheggiatori, ma non ci facciamo illusioni in merito."
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Da Kabul si fa notare che il movimento dei Taliban risulta sciolto. Il nuovo governo accetta volentieri un tavolo di trattative con sede in Brasile con il governo di Herat al fine di creare un governo di unità nazionale.

Da Herat invece giunge la totale indisponibilità a trattare con un movimento terrorista.
 

Thewo

Chosen one
Il ministro degli esteri iraniano rilascia un commento alle dichiarazioni del presidenzte Souza:
"siamo sinceramente increduli, non capiamo cosa possa spingere un paese degno di grande stima come il Brasile a certe dichiarazioni al massimo livello. Quello che dimostrano i recenti avvenimenti è il grado altissimo di coinvolgimento di alcuni attori esterni all'Afghanistan che hanno finanziato, addestrato e armato un autentico esercito di estremisti sanguinari, per lo più stranieri, che attraverso un gigantesco attentato terroristico su scala nazionale a base di autobombe, ha costretto alla fuga il legittimo governo di un paese armi in pugno. Come si possa parlare di diritti umani con questi protagonisti in campo, francamente è una cosa che non capiamo, probabilmente il governo brasiliano dovrebbe cercare di capire meglio con chi si stanno scontrando i nostri figli sulle montagne afghane, e chi sta insanguinando il paese, prima di rilasciare certe dichiarazioni, che ripeto, ci lasciano basiti e sulle quali speriamo ci sia un chiarimento."
 
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