Giochi della Chimica 2011

Shaka

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Fantacalciaro
Alaisch ha scritto:
Poi nell'ambito scientifico ribadisco che magari il liceo non ti da una buona preparazione in una materia,ma è importante avere una visione sfaccettata della scienza,che si svincoli solo dal mero calcolo numerico,sennò si va a finire in un vicolo cieco.Ricordiamo che le più grandi rivoluzioni scientifiche sono state fatte da scienziati che erano anche filosofi,perchè avevano il coraggio di guardare un diverso punto di vista,di usare la logica e non affidarsi solo ai numeri,che accade possano essere fuorvianti ed indurre a pensaral in un determinato modo.
 

Alaisch

Chosen one
Alaisch ha scritto:
Si conosco la metodologia dell'ITIS e ti ripeto,va bene sul mercato del lavoro,e penso che ti dia delle buone basi,non una preparazione generale.Avanti quotami la parte dove ho detto che escono dei somari.
Sto dicendo che il liceo ti permette di scegliere più di una facoltà,l'Itis non può farlo perchè è come se Condizionasse la persona a seguire un determinato percorso universitario.
Poi nell'ambito scientifico ribadisco che magari il liceo non ti da una buona preparazione in una materia,ma è importante avere una visione sfaccettata della scienza,che si svincoli solo dal mero calcolo numerico,sennò si va a finire in un vicolo cieco.Ricordiamo che le più grandi rivoluzioni scientifiche sono state fatte da scienziati che erano anche filosofi,perchè avevano il coraggio di guardare un diverso punto di vista,di usare la logica e non affidarsi solo ai numeri,che accade possano essere fuorvianti ed indurre a pensaral in un determinato modo.

Nell'attuale momento la scienza ha finito per essere una materia utilitaristica,per questo motivo l'Itis va bene,e andrebbe bene anche da solo.L'università fa ricerca,alla quale è legata molto spesso la conoscenza,e dove i fini utilitaristici spesso vengono in un secondo momento.


@Marco.roc :mi spieghi gentilmente la connessione tra cultura e fede.

Oh ragazzi io non ho niente contro l'Itis,voglio rispondere a chi dice che le materie umanistiche non servono a una sega,non ve la prendete.
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
Tutte le scuole potenzialmente possono fornire un'ottima formazione, più o meno specializzata. Scrivo "potenzialmente possono" perchè non sempre accade, ad esempio, io ho fatto il liceo scientifico e non sono soddisfatta della preparazione.
Conosco i programmi degli ITIS e confermo quello che dice Shaka, si studiano degli argomenti a livello quasi universitario.

marco.roc ha scritto:
Semplicemente tu stai facendo riferimento ad un'impostazione tutta Italiana, secondo cui sul gradino più alto del sapere, vi è la conoscenza umanistica.

Bene, questa concezione SECONDO ME sta fallendo su tutta la linea nel mondo di oggi.

Marco, comprendo il tuo discorso, ma voglio dirti che ci sono moltissimi scienziati che non sanno scrivere in italiano, cosa che, per me, è gravissima! Che te ne fai di tutta la scienza del mondo se non sai comunicarla? Come impari l'inglese se non sai l'italiano?
Quanto alla questione della filosofia, è una materia bellissima, io non avrei certo scelto di fare fisica se l'avessi considerata un insieme di regole... Infine, il latino allo scientifico sarebbe anche interessante se fosse finalizzato al commento delle grandi opere scientifiche scritte in latino.
Concludo dicendo che sto al secondo anno della specialistica, e vorrei tanto conoscere il greco... Non te lo so neanche spiegare il motivo, sento che potrebbe essermi utile in qualche modo.
 

marco.roc

Spam Master
Posso fare un discorso pragmatico poi decidete se lapidarmi o meno.

Alaisch ha scritto:
ma è importante avere una visione sfaccettata della scienza,che si svincoli solo dal mero calcolo numerico,sennò si va a finire in un vicolo cieco

Mi allaccio a ciò che ha detto Alaisch anche se non condivido il suo accanirsi contro il "calcolo numerico".

Presupponiamo che una qualsiasi scuola media superiore debba preparare all'università.

Da questa prospettiva, tutti gli esami di tutte le facoltà sono suddivisibili in due grandi insiemi che possono essere definiti (non formalmente) così:

i SINUM (Studiabili IN Un Mese)... sono quegli esami che, almeno in maniera teorica, uno studente qualsiasi potrebbe preparare in un mese, indipendentemente dalla facoltà di appartenenza...

i SINUM aimè rappresentano la stragrande maggioranza degli esami di molte facoltà, e non risentono di nessuna barriera, per cui in linea di massima, un "non addetto ai lavori", potrebbe andare a sostenere un SINUM, con profitto e senza particolari problemi.

Il secondo e ultimo insieme di esami è chiamato ( :asd: ) RISP (RIchiedono Sapere Pregresso), e sono quegli esami che richiedono un bagaglio di conoscenze notevole per essere affrontati in maniera accettabile.

Per fare un esempio "umanistico" (che poi mi accusano di avercela con gli umanisti)... un ottimo RISP è il latino, il greco, l'inglese, l'italiano :hehehe: ...

Sono a tutti gli effetti lingue è impensabile studiarle da zero in poco tempo.

Gran parte del sapere scientifico è RISP, in particolar modo tutto ciò che ha a che fare con il calcolo schietto e per quanto ne dica Alaisch uno studente è veramente nella merda se non ha "fatto pratica" alle superiori.

E' RISP il disegno tecnico.





Una scuola dovrebbe concentrarsi sulle cose che richiedono tanto tempo per essere immagazinate, solo in questo modo darebbe vera libertà di scelta agli studenti.


Anche io subisco il fascino della filosofia, ma non è possibile che a un liceo scientifico si veda più il prof di storia e filosofia che quello di matematica :hehehe: .


Comunque va bene dai alla fine siamo tutti d'accordo.



EDIT:
Ho fatto quella lunga disquisizione semiseria sui SINUM e i RISP, perchè secondo me la quantità rispettiva fra gli esami di una laurea ne determina il livello di difficoltà :hehehe: .

E poi l'ho fatto perchè sono personalmente incazzato... nella magistrale in biotecnologie sono quasi tutti SINUM :hehehe: .
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Il tuo discorso SINUM e RISP è troppo schematico e fallace.

Conosco gente che ha fatto ragioneria e si è laureata in tre anni in lettere (meglio di me che ho fatto il classico e sono al secondo fuori corso di Storia), e conosco gente che ha fatto il classico (e quindi non ha fatto disegno tecnico se non alle medie) che sta facendo Architettura con ottimi risultati. Insomma il tuo schemino non corrisponde alla realtà, perchè uno ha problemi se non studia e non si sbatte ma se ti sbatti puoi fare tutto. Se uno ha fatto un ITIS e poi va a fare lettere classiche se si impegna in sei mesi si impara il greco antico ad un livello base che gli permette di poter fare i primi esami al riguardo. Di contro se uno ha fatto il classico e deve disegnare una pianta per un progetto di una casa o deve fare un plastico per qualche progetto, può benissimo imparare a farlo in un tempo relativamente breve anche se alle superiori con queste cose non ci ha mai traccheggiato. Insomma non si tratta di eccezioni, si tratta di gente che per un motivo o per l'altro ha deciso di cambiare percorso di studio e lo ha potuto fare senza troppi problemi semplicemente perchè lo voleva e perchè ci si è applicata. Anche perchè quasi impari molto meglio le declinazioni greche a 20 anni se ti interessano seriamente che a 14-15-16 anni quando fai il ginnasio che non te ne frega un cazzo e sono cose che, sostanzialmente, ti stanno sul culo perchè sei un cazzo di adolescente. Certo se hai fatto un ITIS e ti sei iscritto a Lettere Classiche perchè non avevi sbatti di lavorare e pensavi di spassartela, non ci hai capito un cazzo.

Oppure, ancora, vogliamo parlare di quanta gente c'è che fa Medicina avendo fatto il classico o lo scientifico? Direi tipo quasi tutti? Eppure non mi pare abbiano questi grossi problemi nello studiare la chimica o la biologia, anche se l'hanno fatta a livelli non certo da perito chimico. Il sapere scientifico non è RISP, non vuol dire proprio niente. O, ancora, tutti quelli che fanno Economia hanno fatto ragioneria? Non credo proprio, uno può aver fatto il classico e andare a fare Economia senza aver mai fatto un compito in classe il cui scopo era quello di farti compilare il bilancio di una s.p.a.

E infine il discorso di Alaisch sulla filosofia è molto azzeccato, tremo all'idea di avere scienziati senza una preparazione filosofico-letteraria. Persino nell'informatica, una delle cose probabilmente più salienti del nuovo millennio, la filosofia è fondamentale e negli ultimi anni ha avuto fecondissime applicazioni (software libero, etc..).

Insomma il tuo discorso è troppo sbilanciato a favore di una supposta superiorità della preparazione scientifica e desolantemente semplificante. Ritengo molto più fecondo il discorso di Shaka che, difendendo l'itis, spiega come siano due preparazioni indubbiamente indifferenti ma che non precludono nulla a livello di istruzione universitaria.
 

marco.roc

Spam Master
Io più leggo e più non capisco quale sia il problema :aranciata: .

Gran parte del post di rebaf sta a sottolineare quanto:"con l'impegno si possa superare qualsiasi ostacolo".

Come se io la pensassi diversamente... Bene voglio essere esplicito, io penso che con l'impegno si possa superare qualsiasi ostacolo.


Ora non ho molto tempo per argomentare comunque per quanto il discorso sui SINUM e i RISP sia semiserio e non rigoroso, non mi avete convinto che sia sbagliato.

Io durante tutta la mia carriera studiosa (cit) mi sono sempre imbattuto in queste due forme di sapere.

Ricordate quando alle superiori TUTTI i professori ci dicevano di studiare "volta volta", perchè altrimenti le nozioni si accumulavano ed era difficile capire i concetti nuovi...

Anche in quel caso vi erano materie in cui almeno in teoria era possibile fare la "buzzata" prima del compito/interrogazione, ed altre che invece era necessario studiare VERAMENTE di volta in volta... pena, il fallimento critico.

Insomma era impensabile studiare matematica o fisica (ma anche latino e inglese) il giorno prima del compito, mentre non vi nascondo che di scorpacciate di biologia, italiano, storia, filosofia, geografia astronomica... ne ho fatte a bizzeffe :hehehe: , con risultati non sempre così scadenti.

In un certo senso ancora si tratta di SINUM e RISP. Nei primi, l'unica limitante è la mole di "lavoro" che in certi casi può soverchiarti, nei secondi c'è un limite intrinseco nella capacità di apprendimento, che richiede un approccio più graduale...
Insomma non puoi nemmeno pensare di essere minimamente preparato ad un compito... che so... SUGLI INTEGRALI, solamente studiando dalle tredici zero zero del giorno prima (uguale per il latino, nonostante lo studiassi effettivamente il giorno prima del compito, con risultati ovviamente catastrofici :hehehe: ).
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
No ma marco.roc il tuo discorso è sbagliato semplicemente perchè la realtà è un'altra. Il discorso SINUM e RISP non ha senso perchè nessun ITIS e nessun Liceo preclude nulla, perchè a 19 anni non è troppo tardi per imparare una cosa da zero. In nessun caso. Potrai fare più fatica ma niente è precluso, è questa la cosa fallace del tuo ragionamento. Il discorso non è se un esame lo puoi preparare in un giorno e SINUM altrimenti è RISP. Che vuol dire? Non è un discrimine. Perchè quello dipende anche dalle abitudini di una persona e dalla mole dell'esame stesso.

Il discorso che stiamo facendo noi (e che hai pure introdotto tu, ma a questo punto mi pare non molto chiaro nemmeno a te se mi tiri fuori l'esempio dei compiti della scuola secondaria) è diverso e dice: e' possibile per uno che ha fatto l'ITIS fare lettere classiche con profitto? E' possibile per uno che ha fatto un liceo classico fare ingegneria informatica? E' questa la cosa importante, e non ci sono nè SINUM nè RISP che tengano se affrontiamo tutto il discorso da questo punto di vista. Non ha proprio senso dividere degli esami prendendo come discrimine il concetto di "studiabilità in un mese". Come dicevo prima ognuno di noi può essere più o meno veloce, più o meno portato ad assimilare nozioni, più o meno bravo a concentrarsi, o magari alcuni rendono meglio sotto pressione mentre altri devono pianificare tutto. Alla luce della complessa diversità dell'uomo come puoi ridurre tutto ad una semplificazione così bassa?

Tu stesso dici un RISP per essere preparato in maniera accettabile deve avere delle conoscenze pregresse che da necessariamente la scuola secondaria superiore. Non è vero cazzo, allora poi non puoi dire che anche per te con l'impegno puoi fare tutto bla bla, perchè non è vero. Allora così dalle tue stesse parole va a cadere il presupposto fondante della tua suddivisione SINUM e RISP. Ti rendi conto dell'incoerenza di fondo del tuo ragionamento?

Io, ripeto, non penso assolutamente che una qualsivoglia preparazione di un liceo o di un ITIS sia vincolante. Ogni scuola ha le sue peculiarità ma arrivati all'Università si riparte da zero. E tutti possono riuscire in modo più che accettabile sia da una parte che dall'altra. Sia che un ragioniere voglia fare il letterato, che un letterato voglia mettersi a fare il biotecnologo. E a dimostrarlo sono i dati delle immatricolazioni oltre che alle mie speculazioni metafisiche.

Cito i dati dell'Università di Lecce (http://www.dis.unile.it/UFFICI/studi_e_valutazione/analisi3/3_Analisi_socio_demografica.pdf), gli unici che ho trovato online googlando brevemente e che contengono statistiche anche basato sul tipo di diploma:

Nel 2005 su un totale di 382 immatricolazioni nella facoltà di Ingegneria 204 provenivano da una maturità tecnica e 156 da una maturità liceale. E' vero ci sono stati anni in cui il divario era maggiore, ma in ogni caso gli iscritti ad ingegneria con maturità liceali sono sempre stati il secondo gruppi più grandi di immatricolati se li dividiamo per tipo di maturità conseguita. E stiamo parlando di Ingegneria.

Spostandoci da un caso particolare a statistiche nazionali, citando Almalaurea (quindi direi una fonte più che attendibile per quanto riguarda le statistiche sugli universitari) che riprendo da qui: http://www.almalaurea.it/universita/profilo/profilo2010/premessa/pdf-file/sezione02.pdf possiamo dedurre che:

A medicina l'88,3 per cento degli iscritti proviene da un liceo (ma non erano RISP gli esami di Medicina che se uno non ha fatto Chimica all'ITIS non potrà mai farcela?), circa il 70% di iscritti a facoltà di tipo geo-biologioco o chimico-farmaceutico provengono da licei. Finanche Ingegneria ha un 60% di iscritti proveniente da un liceo. Percentuali più basse le possiamo notare, appunto, per facoltà come Architettura, Economia, Agraria o Educazione Fisica. Ma, anche nel peggiore dei casi, gli iscritti proveniente da un liceo non scendono mai sotto il 44%.

Percentuali che, insomma, sconfessano la tua idea per la quale uno che non ha fatto disegno tecnico perchè ha fatto un liceo classico non potrà fare in modo decente un esame di Architettura (disegno tecnico da te citato come lampante esempio di RISP).
 

marco.roc

Spam Master
Stiamo pontificando sul nulla? :ehbeh:

Tu mi stai accusando di aver detto che "un esame RISP non è fattibile se uno non ha studiato determinate materie alle superiori".

Io non capisco perchè leggendo "Richiedono sapere pregresso", tu mi abbia messo in bocca una concezione molto più estrema di quella che intendessi.

Il bello è che mi sono messo a rileggere i messaggi scritti, cercando di capire quale sia il punto controverso, e non sono riuscito di trovarlo.

Il punto è che esistono VERAMENTE esami per cui è necessario un sapere pregresso: dare un esame di latino, senza aver mai fatto latino, richiede un impegno AGGIUNTIVO, rispetto a un qualsiasi altro esame "nozionistico".

Cazzo non ti piacciono i termini "RISP" e "SINUM"? Cambiamoli, io li ho buttati lì così, alla cazzo, non era mia intenzione scrivere una sorta di "saggio sulla teoria degli esami universitari".

Il punto in cui mi interessa che tu sia d'accordo con me, a parte i nomi che non servono a un cazzo è che EFFETTIVAMENTE esiste una classe di esami per cui è necessario un impegno aggiuntivo nel caso che lo studente ne sia completamente a digiuno.

Se poi pensi che preparare latino o analisi, sia uguale che preparare storia moderna o biorisanamento (il primo non lo so, il secondo è un esame del cazzo :hehehe: ), ne prendo atto e amici come prima.


Io, ripeto, non penso assolutamente che una qualsivoglia preparazione di un liceo o di un ITIS sia vincolante. Ogni scuola ha le sue peculiarità ma arrivati all'Università si riparte da zero. E tutti possono riuscire in modo più che accettabile sia da una parte che dall'altra. Sia che un ragioniere voglia fare il letterato, che un letterato voglia mettersi a fare il biotecnologo.

Fermo restando che lettere e biologia sono facoltà inferiori :hehehe: ... Nemmeno io credo che sia vincolante in senso assoluto... però in certi casi lo studente è bene che si prepari a sudare sangue...

Le scuole superiori dovrebbero preparare il ragazzo ad un impatto meno traumatico possibile con il mondo dell'università... estremizzando il tuo ragionamento (come te hai fatto con il mio):
Ogni scuola ha le sue peculiarità ma arrivati all'Università si riparte da zero

...potrei metterti in bocca parole come:"è bene non fare un cazzo alle superiori, tanto poi si riparte da zero".
E' una stronzata decisamente più grande di: "le superiori ti vincolano sulla scelta dell'università" :ehbeh: .


Come vedi tolti i termini semi-seri (SINUM e RISP) la pensiamo esattamente alla stessa maniera.
 

Lenfil

Typing Monkey
Senza entrare nella vicenda volevo solo far notare che gli iscritti ai licei sono molto di più rispetto a quelli iscritti agli istituti tecnici e professionali.
Solo la crisi economica e la richiesta pressante da parte delle aziende di periti sta cambiando la tendenza, ma siamo ancora lontani da una sorta di parità (e figurarsi da una reale necessità del paese).
Nel 2009/2010 le iscrizioni ai licei sono state il 41,3% contro il 21,4% degli istituti tecnici e professionali, un pò meglio la situazione nel nord italia dove gli istituti tecnici sono davanti con il 37% e i licei appena dietro con il 36,9%.

Quindi, considerato anche che molti del tecnico/professionale vanno a lavorare finite le superiori, è normale che alle università, sopratutto del meridione come quella citata di Lecce, siano molti se non di più i liceali iscritti a indirizzi "tecnici"
 

Rebaf

Get a life
Fantacalciaro
Si ma non era un discorso in generale sugli iscritti, era per dimostrare che in ogni caso anche in facoltà "tecniche" diciamo gli iscritti provenienti da licei sono la maggior parte o quasi e quindi dimostrare che non è vero che è uno che ha fatto il liceo classico non può andare a fare economia o agraria, per dire.

Poi è ovvio che, in generale, quelli provenienti da licei sono di più perchè comunque in Italia il problema vero è quello che la gente non si laurea e non si iscrive all'università a meno che non ha fatto un liceo. E questo è un problema molto più generale e diffuso rispetto al nostro discorso.

Per il resto, Marco ma il mio era un discorso eminentemente di terminologia. Dal momento che schematizzavi criticavo la tua schematizzazione, ma è un pour-parlè (o come si scrive), è ovvio che alla base siamo d'accordo, è ovvio che alcuni esami richiedono impegno aggiuntivo. Per quanto riguarda il compito della scuola superiore secondaria, non è che per me uno non dovrebbe fare un cazzo tanto poi riparti da zero, ma semplicemente non ritengo così vincolante la scelta. Fosse per me, comunque, non farie mai e poi mai scegliere un indirizzo ad un ragazzino di 14 anni, perchè poi vai a finire che sbagli. Potrei farvi decine di esempi di miei amici che hanno fatto Ragioneria ma, a posteriori, avrebbero fatto un liceo. Semplicemente perchè magari a 14 anni il tuo amichetto faceva ragioneria e allora l'hai seguito. Quando poi magari ti rendi conto che dei bilanci non te ne fotte nulla e avresti voluto fare filosofia.
 
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