Solctis
Chosen one
Accordo di Cattaro
1) Gli Stati contraenti, Federazione delle Repubbliche Balcaniche e Repubblica del Sudafrica, si riuniscono in un consorzio militare per la costruzione di nuove unità navali di moderna generazione per rispondere alle sfide crescenti del presente
2) Gli Stati contraenti decidono di condividere la tecnologia militare nel campo navale con gli altri partecipanti al fine di massimizzare lo sviluppo del progetto e minimizzare tempi e costi
3) La costruzione di ogni imbarcazione avverrà nel Paese che effettuerà l'ordine al fine di incentivare l'industria difesa nazionale
4) L'appalto per la fornitura di tecnologie e l'impostazione dei vascelli avverrà tramite asta pubblica cui potranno partecipare tutte le aziende non sottoposte ad embargo da parte degli Stati contraenti (N.B. per eventuali interessati: Rauf risponderà dal punto di vista delle aziende che, a loro volta, risponderanno al bando e relative nostre richieste, qui scrivete solo l'eventuale interesse a partecipare al progetto)
5) E' concessa la possibilità a stati terzi di partecipare al progetto, previo comune accordo fra tutte le parti, con tutto ciò che ne consegue in termini contrattuali e d'opera
La FRB dichiara, tramite il Ministro della Difesa, Miroslav Govedarića, che la Balkanska Federalna Mornarica (Marina Federale Balcanica) ordinerà in questa maniera un totale di 16 vascelli.
Il Ministro della Difesa, Miroslav Govedarica, di concerto col Ministro degli Esteri, Obrad Glogovac, si dice entusiasta della collaborazione con il Sudafrica che, dai primi contatti, si stà facendo sempre più profonda e proficua.
Il Ministro degli Esteri dichiara inoltre che la partecipazione é rivolta ai numerosi stati del globo, ancora non esattamente allineati ed organizzati che, essendo coinvolti in nuove sfide marittime, desiderino avere efficaci strumenti di protezione dei propri interessi.
"Ci vantiamo, afferma Glogovac, di star costituendo il primo consorzio militare democratico, aperto a tutti (pur nel rispetto dei rapporti fra i vari stati contraenti)".
Il Primo Ministro Njego dichiara infine a margine della conferenza di progettazione: "Le crescenti sfide ai margini delle nostre acque territoriali e la crescente instabilità tra Mar Nero e Mediterraneo ci costringono a prendere adeguate contromisure volte alla creazione di efficaci mezzi di difesa dei nostri interessi nazionali come FRB e comunitari come Unione Europea. Il nostro non é un progetto imperialistico essendo noi inseriti in una comunità armata, ma fermamente convinta che la guerra non sia un mezzo di risoluzione delle controversie internazionali molto efficace. Questo rappresenta per noi un'occasione di lavoro a scopi puramente difensivi".