[FRB] Pacchetto Sicurezza, Istruzione, Welfare 2030

Solctis

Chosen one
Nel consueto appuntamento coi mass media del lunedì, il Primo Ministro federale, Stjepan Njego, presenta il primo passo per un piano di sviluppo per la Federazione che vedrà nei prossimi anni il tentativo di costruire un'autentica 'via balcanica' alla società di mercato.

Sono passati diversi anni dall'inizio del nostro esperimento politico e la Federazione fin da subito ha mostrato le enormi potenzialità che possono derivare da una collaborazione fraterna fra i popoli balcanici.

Mentre diversi tra di noi sono rimasti ancorati ad una visione nostalgica e polemica della nostra storia passata, sono state soprattutto le giovani generazioni a dare la possibilità di una concreta possibilità di svolta.

Proprio per questo siamo riusciti ad uscire dall'empasse del Kosovo, sedendoci al tavolo da fratelli e chiarendo i problemi tra gli uni e gli altri; facendo questo noi abbiamo dimostrato come le divisioni siano pericolose ma al tempo stesso un'importante occasione per evolversi e trasformarsi in qualcosa di più. I nostri giovani ora stanno riscoprendo un sentimento di vicinanza e fratellanza comune balcanica, al di là della lingua, della religione o dell'etnia di riferimento.
Una storia comune di genti con identità ben affermate ma non necessariamente ostili l'una all'altra, semmai sorelle.

Vogliamo quindi sfruttare quest'occasione per lanciare una sfida non solo economica ma primariamente politica, andando a ridiscutere il concetto di stato, di economia e società.
Vogliamo quindi evitare che la naturale trasformazione del nostro Paese in un paese occidentale finisca per renderci una banale copia dell'Occidente, rinnegando le nostre peculiarità legate alla nostra storia ed ai nostri rapporti con l'Europa orientale e l'Oriente in generale.

Vogliamo quindi noi costituire un ponte fra Occidente ed Oriente con un Paese che sia un'autentica democrazia fondato sulla libertà d'impresa, d'espressione e di pensiero ma che conservi orgogliosamente nel suo DNA la nostra radice sociale e storica fatta di solidarismo e orgogliosa indipendenza politica ed economica.

Vogliamo costruire una democrazia sociale e liberale, che rigetti un tipo di economia dirigista e socialista ma che mantenga un'importante attenzione alle nostre antiche società mutualistiche e solidaristiche.

Per questo, dopo i successi economici e la nostra positiva crescita di questi anni é giunto il momento di reinvestire parte degli utili in un più ampio progetto di investimenti sociali, iniziando questo progetto di unicum nel panorama politico europeo che sia autenticamente custode della nostra eredità storica legata all'Europa orientale ed all'Oriente ma pienamente inserita nella nuova realtà occidentale e democratica.


  • Aumento di 1 miliardo per la spesa circa le Pensioni
  • Aumento di 1 miliardo per la spesa nella Sanità
  • Aumento di 350 milioni per la spesa negli Ammortizzatori sociali
  • Aumento di 1 miliardo per la spesa circa l'Edilizia popolare
  • Aumento di 1 miliardo per la spesa nell'Istruzione
  • Aumento di 1 miliardo per la spesa sulla Giustizia
  • Aumento di 1 miliardo per la spesa sull'Ordine pubblico
Per un totale di 6,35 Mld annui di investimento fisso nei settori vitali del Welfare per una società più equa, dell'istruzione per la formazione di una nuova generazione istruita e capace di affrontare le nuove sfide ed infine nella Sicurezza, per rispondere alle sfide che la nostra accresciuta posizione ha attirato.

Siamo convinti che questa sfida che stiamo lanciando ora, nel futuro, possa essere una sfida vincente e che le future generazioni potranno portare il Paese a grandi vette su queste basi di solidarietà e libertà.
 
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