[Francia] Al Regno di Sardegna.

[Redual]

Il diplomatico francese in Italia porta un messaggio reale alla corte del Regno di Sardegna a Torino.

"A Vittorio Amedeo III, Duca di Savoia, Piemonte e Aosta e Re di Sardegna,

Noi Luigi XVI Re di Francia e di Navarra,

Vista e valutata la grave situazione e i gravi atti in essere in Italia,
i modi subdoli e briganteschi usati dal Granducato di Toscana,
l'immotivata e oltraggiosa aggressione a carico degli Stati Pontifici,
l'infrazione di ogni codice e norma di guerra;

Intimiamo a Sua Maestà,
la denuncia del "Patto di San Casciano", essendo venuto meno il proposito fondante di garanzia di mantenimento dello "status quo";
l'apertura dei confini verso il Regno di Francia;
il diritto di passaggio, l'accoglienza e il mantenimento dell'armata del Regno di Francia che verrà diretta nella penisola per ristabilire i Diritti dello Stato Pontificio e ripristinare lo stato ante aggressione.
l'approntamento di un corpo di spedizione che verrà affiancato all'armata francese per raggiungere il suo scopo.

 

[salvor_hardin]

"Noi, Vittorio Amedeo III, Duca di Savoia, condanniamo a nostra volta la vile aggressione al Papa, altresì non possiamo tollerare che un sovrano straniero ci dica cosa fare in casa nostra. Pertanto, il patto di S Casciano è da considerarsi annullato con effetto immediato, ma non abbiamo intenzione di lasciare che le vostre truppe attraversino il nostro territorio

 

[Redual]

L'ambasciatore francese replica:
Le condizioni di S.M. il Re di Francia e Navarra non sono trattabili. Apprezziamo la condanna ferma allo scellerato atto ma, al tempo stesso, riteniamo necessario ristabilire lo stato ante aggressione e pertanto si rivela necessario l'invio di forze militari. Siamo certi, al tempo stesso, che l'accettazione di tali condizioni ristabilirebbe l'onore e il nome del Regno di Sardegna sporcato da un alleato macchiato d'infamia.

In caso contrario, S.M. Luigi XVI agirà di consenguenza.

Spoiler

@salvor_hardin

 

[salvor_hardin]

Viene concesso il diritto di passaggio alle truppe francesi, ma esclusivamente per questa missione. Le truppe che da noi transiteranno potranno solo andare a ristabilire l'integrità territoriale del Papa. Una volta terminata tale missione, il permesso è da considerasi immediatamente revocato.

 

[Redual]

L'ambasciatore comunica che Sua Maestà Luigi XVI è sollevato dalla notizia del ravvedimento della Sua Maestà il Re di Sardegna.
Vista l'accettazione delle condizioni di S.M. si chiede:
- l'allestimento di un campo per le forze di Sua Maestà il Re di Francia nei pressi di Torino.
- l'approntamento dell'esercito piemontese per l'affidamento al Generale dell'armata di Francia, Julien Descamps, al suo arrivo a Torino.

 

[salvor_hardin]

Viene dato il permesso alle truppe francesi di accamparsi vicino a Torino, ma ogni spesa del campo sarà addebitata alla Tesoro francese.
"Per quanto riguarda le truppe piemontesi, invece, non possiamo accontentarvi. I nostri uomini resteranno al nostro comando, e decideremo solo noi se entrare in guerra o meno. Vi chiedo di non tirare la corda ulteriormente, viste le notevoli concessioni già fatte."

 

[Redual]

"Il Regno di Sardegna si è impegnato in alleanza con una nazione macchiata d'infamia. Le richieste di S.M. Cristianissima il Re di Francia e di Navarra, non solo rappresentano eque e giuste rassicurazioni sul ravvedimento del Re di Sardegna, ma rappresentano anche il doveroso cammino di redenzione agli occhi delle nazioni, di Dio e di Sua Santità.
Inaudito e folle sarebbe lasciar le retrovie della spedizione scoperte di fronte ad un esercito che fino a poco fa era alleato all'aggressore Toscano, lasciando indifese non solo le vettovaglie e il retro dell'armata, ma finanche il suolo di Francia. Parimenti stolto sarebbe affiancarsi a uomini comandati da condottieri dagli incerti obbiettivi."

A questo punto l'ambasciatore francese, a colloquio privato, si dice consegni al Re sabaudo due scritti, uno recante le condizioni iniziali da accettare, e un'altro recante una dichiarazione di guerra. Uno solo verrà stracciato, e qualunque sia la storia prenderà un imprevedibile svolta.

 

[salvor_hardin]

Il Re china la testa ed acconsente, messo alle strette.