Monitor_Dundee
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Kairos camminava nervoso, misurando il sempre uguale perimetro della sua stanza da letto.
Ogni volta che passava di fronte alla grande specchiera si cambiava d'abito con un nervoso schiocco di artigli.
La sua andatura era nervosa, i passi rapidi e i cambi di direzione repentini di una preda messa alle strette dai cacciatori, che altro non aspetta se non l'inevitabile freccia.
Nella sua testa si affollavano da ore le facce tutte uguali dei noiosi dignitari a fianco dei quali era stato costretto da innumerevoli cene di rappresentanza, e tutte ripetevano le stesse parole, stantii luoghi comuni ai quali il principe avrebbe preferito un bel respiro a pieni polmoni di gas corrosivo.
- Ah, mia moglie mi seppellirà! Quella strega... Vorrebbe seguirmi dappertutto! Pare uscita dagli inferi, le dico... -
Ignoranti. Piatti. Vuoti. In molti modi li avrebbe definiti, ma non profetici.
Se solo avesse avuto più tempo... ma ancora gli sembrava di sentirla, la Sorella e Imperatrice...
...
"Siete fuggito per un anno Kairos, la misura è colma! Ogni ricerca intrapresa una scusa, ogni impresa un serpente che si morde la coda! Avete corrotto gli astrologi di corte perché dicessero che le stelle non erano propizie!"
Athoxa, praticamente in piedi sul trono, puntava un affilato indice accusatore al fratello, affranto come una candela usata. "Mi... mi state forse rimproverando di essere troppo cauto?"
- sono io a dovermi sposare con un demone sai? -
"Kairos, su tuo consiglio ho assecondato le farneticazioni di un Troll, mettendo a rischio la vita dei miei sudditi e la sicurezza di Ea. Ho investito risorse. Ho atteso due anni un risultato, e ora che lo avete ottenuto volete tirarvi indietro?"
"Co.. comprenderete la portata della richiesta..."
Kairos era ammutolito, mentre da qualche parte nella sua mente si urlava a pieni polmoni - Demone. De-mo-ne. Entità aliena alle leggi dell'universo e ai limiti della creazione. Affronto alla realtà. Ignoti poteri, ignoti limiti, ignote... preferenze -
"Fratello mio, la sola cosa che comprendo è che siete un codardo. Sono anni che alla minima menzione di trovarvi un buon partito vi fate di nebbia, adducendo le vostre stranezze come scusa. Ora non potete più tirarvi indietro. Dovete maritarvi col frutto della vostra magia."
"E s.. s.. sia. Possiamo iniziare con i preparativi della cerimonia allora." Un sorrisetto nervoso si disegnò sul muso del sauriano.
"Preparativi? Si vede che avete perso il contatto con la realtà. A quelli ho pensato io."
Il sorriso sparì più rapido di una lucertola che vede l'ombra del falco.
"Non vi preoccupate, la cerimonia sarà una faccenda quasi privata. Non siete nella linea di successione e la sposa non appartiene a nessuna famiglia nobiliare di alto rango. Nessuna ragione di disturbare i governatori delle province e i dignitari stranieri."
Nuovamente, una flebile fiamma di sollievo.
"Pronunciati i giuramenti, però, dovrete apparire al popolo al fianco della vostra sposa, anche solo per un momento. Apriremo i giardini al pubblico per la prima volta in decenni, distribuiremo dolci e vino. Il volgo ha bisogno di qualcosa per distrarsi, e va rassicurato sulla potenziale pericolosità della vostra promessa"
Nuovamente, una cascata gelida la spense sotto il peso della disperazione.
"Il banchetto e le celebrazioni si faranno a porte chiuse, ma non baderemo a spese. La Ketzuneh non è di molte parole, ma sa far capire molto bene il suo amore per il lusso. Congratulazioni, fratello caro, e ora potete andare a prepararvi"
La sola reazione del principe fu uno sguardo interrogativo, che lentamente si mutò in una tremenda realizzazione.
"La cerimonia si terrà domani"
- domani?!? -
...
Fuori dai vetri della torre, il cielo era incendiato dal tramonto. Domani ormai era alle porte.
- Dormire è fuori discussione, tanto vale continuare con i preparativi -
Kairos continuava nervosamente a cambiare magicamente i propri vestiti, passando da un elaborato abito di cerimonia all'altro.
Tradizione imponeva che non vedesse la sposa fino all'indomani, e almeno questo aspetto del cerimoniale gli dava sollievo. In particolare se la promessa sposa aveva la pessima abitudine di apparire all'improvviso attraverso le pareti.
Pesanti tomi di incantesimi giacevano aperti su ogni superficie, candele rituali splendevano accese a mezz'aria. Non importa quale fosse lo stile o il colore dell'abito, ogni monile, risvolto e cucitura portavano scritte stampate, incise, ricamate. Chissà quante formule di protezione sarebbe riuscito a mettersi addosso da lì al mattino?
Ogni volta che passava di fronte alla grande specchiera si cambiava d'abito con un nervoso schiocco di artigli.
La sua andatura era nervosa, i passi rapidi e i cambi di direzione repentini di una preda messa alle strette dai cacciatori, che altro non aspetta se non l'inevitabile freccia.
Nella sua testa si affollavano da ore le facce tutte uguali dei noiosi dignitari a fianco dei quali era stato costretto da innumerevoli cene di rappresentanza, e tutte ripetevano le stesse parole, stantii luoghi comuni ai quali il principe avrebbe preferito un bel respiro a pieni polmoni di gas corrosivo.
- Ah, mia moglie mi seppellirà! Quella strega... Vorrebbe seguirmi dappertutto! Pare uscita dagli inferi, le dico... -
Ignoranti. Piatti. Vuoti. In molti modi li avrebbe definiti, ma non profetici.
Se solo avesse avuto più tempo... ma ancora gli sembrava di sentirla, la Sorella e Imperatrice...
...
"Siete fuggito per un anno Kairos, la misura è colma! Ogni ricerca intrapresa una scusa, ogni impresa un serpente che si morde la coda! Avete corrotto gli astrologi di corte perché dicessero che le stelle non erano propizie!"
Athoxa, praticamente in piedi sul trono, puntava un affilato indice accusatore al fratello, affranto come una candela usata. "Mi... mi state forse rimproverando di essere troppo cauto?"
- sono io a dovermi sposare con un demone sai? -
"Kairos, su tuo consiglio ho assecondato le farneticazioni di un Troll, mettendo a rischio la vita dei miei sudditi e la sicurezza di Ea. Ho investito risorse. Ho atteso due anni un risultato, e ora che lo avete ottenuto volete tirarvi indietro?"
"Co.. comprenderete la portata della richiesta..."
Kairos era ammutolito, mentre da qualche parte nella sua mente si urlava a pieni polmoni - Demone. De-mo-ne. Entità aliena alle leggi dell'universo e ai limiti della creazione. Affronto alla realtà. Ignoti poteri, ignoti limiti, ignote... preferenze -
"Fratello mio, la sola cosa che comprendo è che siete un codardo. Sono anni che alla minima menzione di trovarvi un buon partito vi fate di nebbia, adducendo le vostre stranezze come scusa. Ora non potete più tirarvi indietro. Dovete maritarvi col frutto della vostra magia."
"E s.. s.. sia. Possiamo iniziare con i preparativi della cerimonia allora." Un sorrisetto nervoso si disegnò sul muso del sauriano.
"Preparativi? Si vede che avete perso il contatto con la realtà. A quelli ho pensato io."
Il sorriso sparì più rapido di una lucertola che vede l'ombra del falco.
"Non vi preoccupate, la cerimonia sarà una faccenda quasi privata. Non siete nella linea di successione e la sposa non appartiene a nessuna famiglia nobiliare di alto rango. Nessuna ragione di disturbare i governatori delle province e i dignitari stranieri."
Nuovamente, una flebile fiamma di sollievo.
"Pronunciati i giuramenti, però, dovrete apparire al popolo al fianco della vostra sposa, anche solo per un momento. Apriremo i giardini al pubblico per la prima volta in decenni, distribuiremo dolci e vino. Il volgo ha bisogno di qualcosa per distrarsi, e va rassicurato sulla potenziale pericolosità della vostra promessa"
Nuovamente, una cascata gelida la spense sotto il peso della disperazione.
"Il banchetto e le celebrazioni si faranno a porte chiuse, ma non baderemo a spese. La Ketzuneh non è di molte parole, ma sa far capire molto bene il suo amore per il lusso. Congratulazioni, fratello caro, e ora potete andare a prepararvi"
La sola reazione del principe fu uno sguardo interrogativo, che lentamente si mutò in una tremenda realizzazione.
"La cerimonia si terrà domani"
- domani?!? -
...
Fuori dai vetri della torre, il cielo era incendiato dal tramonto. Domani ormai era alle porte.
- Dormire è fuori discussione, tanto vale continuare con i preparativi -
Kairos continuava nervosamente a cambiare magicamente i propri vestiti, passando da un elaborato abito di cerimonia all'altro.
Tradizione imponeva che non vedesse la sposa fino all'indomani, e almeno questo aspetto del cerimoniale gli dava sollievo. In particolare se la promessa sposa aveva la pessima abitudine di apparire all'improvviso attraverso le pareti.
Pesanti tomi di incantesimi giacevano aperti su ogni superficie, candele rituali splendevano accese a mezz'aria. Non importa quale fosse lo stile o il colore dell'abito, ogni monile, risvolto e cucitura portavano scritte stampate, incise, ricamate. Chissà quante formule di protezione sarebbe riuscito a mettersi addosso da lì al mattino?