Un raggio di sole illumina l'arena, l'aria sembra fremere tra i due lottatori mentre il tempo si ferma, alle loro spalle baluginii nell'aria rossi e azzurri, mentre forme semitrasparenti appaiono come miraggi ad avvolgerli, non vi è dubbio, i loro dei sono con loro, ora è qui, pronti a regolare una disputa che va avanti da millenni.
I due si scagliano l'uno contro l'altro, il primo impatto ha il rumore di un tuono mentre lo spostamento d'aria si abbatte sugli spalti, Bellona colpisce con un diretto alla bocca dello stomaco il tiranno spezzandogli il fiato ma lui con una possente manata le strappa i vestiti, lei indietreggiare davanti all'oltraggio e Rankor le afferra i capezzoli tra pollici e indici, Bellona risponde con un ceffone che avrebbe spezzato il collo ad un toro, ma Rankor non è un toro, è il campione di Ares e col volto sanguinante sorride... Torce... E tira verso il basso, e mentre Bellona urla per il dolore il ginocchio del tiranno si alza impattandole sul volto.
Lei cade, lui le salta addosso, lei alza la gamba, lui cade a terra tenendosi l'inguine, lei gli salta addosso e inizia a coprirli il volto di pugni, lui allunga una mano, le afferra i capelli, e divincolandosi le sbatte la fronte sul terreno.
I due si separano, si rialzano, si guardano ansimando e grondando sangue.
Il pubblico li Shippa un casino
Loro si scagliano di nuovo, attingono alle loro ultime forze, i pugni volano a una velocità impressionante ed alla fine Rankor... Cede.
La vittoria e l'armatura sono per lei, Bellona del Sagittario, primo cavaliere d'oro di Atena