Alle parole del Duca Athoxa portò la mano alla fronte, ad arrestare l'emicrania che sapeva sarebbe presto giunta. Seguire il fino della logica del Duca risultava ogni giorno più faticoso. Fortunatamente presto sarebbe tornata a casa.
Alla menzione del matrimonio, però, una luce le rischiarò la mente, fendendo la nebbia di lemmi sconnessi e colloquialismi fuori luogo pronunciati dal Von Karstein.
Il regale mal di testa batte in ritirata, e la Rahonavide ritrovò l'usata, austera compostezza.
"Posso assicurarVi che la curiosità che nutrivo nei confronti delle vostre usanze è stata ampiamente esaurita durante il presente soggiorno.
Piuttosto, onorato Duca, voi avete accennato al matrimonio: parliamo quindi di affari. Rinsaldare l'alleanza tra famiglie o tra stati attraverso lo sposalizio è prassi comune, ma per quanto concerne il Ducato e l'Impero tale eventualità, per ovvi motivi, non è mai stata presa in considerazione. Fino ad oggi..."
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"Non fraintendermi, Fritz, quello che voglio dire è che vorrei il tempo di capire se mi piaci anche... anche se sei un umano..."
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"Da quello che ho potuto comprendere della vostra Legge di Successione, il Generale Von Karstein risulta erede diretto al Ducato, e resterebbe pretendente al Trono anche nel caso in cui Voi produceste un erede legittimo. La Generalessa Rukhshana appartiene all'Antica e Onorata Casa degli Halektrosidi, Casata che amministra numerosi distretti Imperiali, e legata da secoli alle vicende della Famiglia Imperiale. Legata anche troppo strettamente, per i miei gusti. Un matrimonio senza eredi sarebbe, a mio parere, conveniente ad entrambe le parti in causa.
Inoltre la Generalessa Rukhshana ha manifestato un certo interesse per i commilitoni, barbari delle steppe provenienti da tribù ove tutti, donne e uomini, vecchi e bambini vengono addestrati al mestiere delle armi. Sarebbe stato difficoltoso abbinarla ad uno dei rampolli delle famiglie nobiliari più in vista. Il peso del Vostro cognome servirà a controbilanciarne la provenienza. "
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Più che l'imbarazzo, erano i dubbi a costringere Rukshana a non distogliere lo sguardo dalla sabbia dell'arena
- Sarebbe bello per una volta sapere che chi hai accanto, quando chiude gli occhi, vede quello che vedi tu. Qualcuno che vive con i tuoi stessi ricordi. Qualcuno che ti aiuti a portare il peso delle battaglie passate, e a contare le cicatrici -
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"Pensate inoltre, Von Karstein, a cosa rappresenterebbe quest'unione: uno sposalizio non tra due famiglie, ma tra gli Eserciti delle nostre due Nazioni. I comandanti in capo delle forze Armate uniti, come unite sono le truppe sul campo di battaglia. Gli sposi presentati per tutta la cerimonia non tanto come... individui... ma come personificazioni ognuno di una secolare tradizione militare. Una connotazione fortemente simbolica, che metterebbe a tacere i detrattori e scoraggerebbe eventuali ... tentativi di imitazione. Forse avete ragione voi, questo matrimonio s'ha da fare. Contatterò personalmente la famiglia della Generalessa in proposito, potete riferire a Vostro fratello che, per ora, ha la mia benedizione."
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Rukshana dette un lungo sospiro, scrollando le spalle, e lasciò cadere l'arma che aveva convulsamente stretto per tutto questo tempo.
Drizzò la schiena e guardò Fritz negli occhi:
"Generale Fritz Von Karstein, posso avere l'onore di accompagnarvi al Ricevimento Ducale, questa sera?"