[Evento] La Pace di Velzna

Rebaf

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Fantacalciaro
Thread che contiene l'evento speciale GdR per trattare la pace tra Lega Etrusca e Roma in seguito agli eventi raccontati nel report del turno 2
 

Ilario

Ninja Skilled!
Parla il lucumone Mamarco Mezentio, dopo essersi brevemente consultato con le altre cariche e dopo aver comunicato le proprie intenzioni alle due assemblee etrusche. L'opzione sostenuta dal lucumone è praticamente l'unica possibile, se si esclude la possibilità di resistere fino all'ultimo uomo (ma a quale scopo e a vantaggio di chi?), cosa sostenuta ormai solo dai più agguerriti aristocratici.
Segue ciò che il lucumone comunica al generale romano.


Vista la netta superiorità delle vostre forze non possiamo fare altro che trattare la nostra resa. Vorremmo evitare una carneficina che porterebbe evidentemente noi alla sconfitta infliggendo però notevoli perdite anche tra le vostre fila. E' stata una battaglia onorevole da entrambe le parti e preferiremmo che finisse in modo altrettanto degno. Vi facciamo notare che le vostre illazioni sul fatto che, secondo voi, ci saremmo alleati con i cartaginesi erano del tutto infondate. Nemmeno un cartaginese ha combattuto al nostro fianco e nemmeno una nave cartaginese ha difeso la nostra flotta, quella che è stata da voi totalmente distrutta dopo un combattimento eroico che vi ha inflitto notevoli perdite. A chi gioverebbe se questo scontro finisse così come è accaduto per la battaglia dell'Elba? Né a noi, né a voi, ma piuttosto alle iene che restano in disparte a guardare la caccia dei leoni pronti a nutrirsi delle carcasse.

Pertanto, in quanto italici sconfitti, noi etruschi e umbri invochiamo la vostra Lex Ilariensis e chiediamo di aderire alla Repubblica Romana. Se potremo avere un giusto numero di rappresentanti nel vostro senato e amministrare in autonomia le nostre terre e i nostri traffici commerciali, noi vi assicureremo il rispetto delle vostre leggi, la partecipazione alle vostre campagne militari e un congruo tributo (proponiamo 3 talenti ogni cinque anni per la lega etrusca e 1 per la lega umbra).

Per quanto riguarda i galli senoni superstiti vi chiediamo clemenza nei loro confronti, dal momento che essi hanno combattuto al nostro fianco onorevolmente così come i vostri alleati galli, ripagando i torti procurati anche nei confronti degli umbri, e questo mentre le loro terre sono state occupate dai vostri alleati. Le loro forze potranno essere utili, così come le nostre, alla vostra causa. Pertanto noi etruschi ci offriamo di costruire una città in etruria in cui potranno abitare insieme alle loro famiglie fatte venire dalla Bononia, se lo vorranno. Naturalmente servirà la vostra mediazione per liberare coloro tra questi che sono stati fatti schiavi dagli occupanti.

Queste sono le pubbliche richieste. Poi il lucumone chiede di poter essere condotto presso il console Lucio Postumio Megello per poterne discutere in privato.

[NdRebaf: non è ancora dittatore Marco Valerio Corvo, ho sostituito con il console]
 

Toga!

Chosen one

Vale!

Roma offre la sua pax.

La pax di Roma consiste:

*Cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'etruria.

*Rappresentanza da pares all'interno del senato romano.

* Lo status di Provincia Romana viene accordato all'Etruria. Un governatore gestirà la provincia etrusca. La libertà dei commerci è garantita e fatta soggetta all'autorità provinciale

*I tributi da versare a Roma constano nel 50% dell'attuale erario della provincia, al quale Roma maganima consente il vostro appello per richiederne di ulteriori in seconda sede e con le leggi ratificate dal senato romano a cui ora appartenete di diritto e che potrete discutere da Romani quali voi essi siete. I commerci vigenti ad oggi tra Etruschi e altri popoli sono mantenuti intatti e protetti da Roma.

*La politica estera è decisa dal Senato Romano, al quale ora appartenete da pari, sia quella militare che quella economica.

*Gli dei etruschi e i loro templi resteranno accessibili a chiunque.

*E' fatto divieto di arruolare eserciti e flotte ai cittadini romani senza che prima il Senato Romano, del quale voi ora siete parte integrante e paritaria, abbia approvato tramite le magistrature della Repubblica. Questo è esteso oggi anche a voi.

*A tutti i cittadini romani è garantito l'accesso al senato secondo le leggi romane. I patrizi di umbria ed etruria hanno diritto ad entrare in senato secondo il proprio censimento e secondo le leggi romane. (è il master che decide quanti)

*L'etruria deve accettare l'atto di sottomissione e fedeltà alla legge di Roma e farsi forza dello status di cives che noi vi riconosciamo. La Lex Ilariensis decade nei vostri confronti poichè Roma è magnanima e vi concede il pieno diritto di cittadinanza alla pari di qualsiasi romano, infatti non vi hanno vinto le armi romane, voi vi siete battuti onorevolmente, ed è la lex romana che ha trionfato.

*Non viene disposto il trionfo sui vostri capi. Le vostre famiglie saranno tratte salve e non vi sarà alcuna umiliazione per gli abitanti di Velzna.

*Le terre umbre verranno divise in lotti uguali per i veterani romani che ne faranno richiesta, fino ad un massimo di 30 parti su 100 parti della terra coltivabile in Umbria.

*A tutela dei veterani romani, ogni famiglia patrizia d'etruria e umbria che ha votato la guerra a Roma consegnerà una giara di preziosi da spartire tra i veterani romani e i veterani etruschi.

* Tutto ciò che è vostra richiesta e ulteriore commento, sarà il Senato a esprimerlo secondo vostra richiesta da cittadini romani quali siete.

* Quanto a Cartagine, mercenari sotto soldo di Cartagine sono stati avvistati ritornare alla Sardinia e la flotta Cartaginese muove sul Tirreno. I nostri commerci sono stati danneggiati da Cartagine che ha attaccato le nostre navi. Pertanto Cartagine è responsabile di avervi tradito doppiamente, non prestando forze sufficienti alla vostra autorità e dimostrando la sua volontà di soggiogare i popoli italici cercando in ogni modo di svincolarsi dal trattato che ne tiene lontane le falangi dall'Italia. Ciò che Cartagine desiderava da voi era colpire Roma, limitare gli interessi romani, chiudere Roma nell'Italia, intervenire politicamente a suo unico vantaggio: con una mano salda sulla Gallia Cisalpina e con il maglio della sua flotta tra Scilla e Maleventum. Noi ora siamo un'unico popolo e dovremo nuovamente parlamentare con i Cartaginesi, insieme, affinchè la nostra generosità sia mantenuta, ma allo stesso tempo il nostro onore salvo. Tutto questo è accaduto per causa anche della pigrizia di Roma, che tardivamente ha preso accordi con l'Etruria e che in una situazione come questa, disperata per il futuro di ogni italico, esigeva una soluzione di forza, rischiosa ma coraggiosa. Ora noi vi portiamo Roma e ci trattiamo con onore, perchè chi si dimostra degno della nostra proposta noi accogliamo. Noi vi diamo il benvenuto, o vinti di Velzna, innanzi al Senato!

Lucio Postumio Megello
S.P.Q.R.
 

Toga!

Chosen one
(includo: la scheda della provincia etrusca mi deve essere girata ogni turno, io farò altrettanto con quella romana)
 

Ilario

Ninja Skilled!
Dopo un dibattito in privato le condizioni romane vengono accettate.

(i dettagli tecnici li vediamo più con calma)
 

Ilario

Ninja Skilled!
A trattativa avvenuta Mamarco Mezentio tiene un discorso a Velzna, che verrà poi replicato da messaggeri nelle altre città della lega. Per il tono e la complessità del linguaggio è chiaramente un discorso rivolto agli aristocratici e ai mercanti più acculturati, ma naturalmente si estende a tutti per quello che riescono a comprendere.


In questo giorno di profondo dolore, io, Mamarco Mezentio, fino a ieri Lucumone della lega, mi rivolgo direttamente a voi, abitanti di Velzna, e a tutti gli abitanti delle città etrusche, dal momento che l'autorità delle nostre assemblee e delle nostre istituzioni ha, di fatto, cessato di esistere.
Come probabilmente già sapete, il Patto Italico è stato duramente sconfitto dalle forze della Repubblica Romana. E' comprensibile, ma sciocco, che molti di voi incolpino me di questa sconfitta, soprattutto coloro che non hanno potuto vedere coi propri occhi l'entità delle armate che hanno varcato le mura di Velzna. Oltre sessanta mila uomini e un'apparato militare impressionante. Persino Elvezi e Lingoni, popoli galli di cui conosciamo appena il nome, sono calati su di noi dal cuore dell'europa, convinti dalla potenza incontrastabile di Roma.
E' vero. Io ho commesso un delitto in base alle nostre leggi assumendo il comando diretto delle armate alleate. Ma l'ho fatto perché la superiorità dei nostri nemici richiedeva la rapidità decisionale di un solo generale, anziché dei nostri due onorevoli magistrati. Ho condotto le truppe anche in qualità di sacerdote oltre che di generale, dal momento che solo un diretto intervento divino avrebbe potuto mutare le sorti di questo confronto. Ebbene proprio gli dei hanno deciso la nostra sconfitta e ciò che ne consegue.
Da questo momento la lega Etrusca cessa di esistere e tutti noi dovremo considerarci a tutti gli effetti cittadini della Repubblica Romana. E' sconcertante, lo so bene. Non si può descrivere a parole quanto questo addolora tutti noi. Noi che un tempo fummo dominatori anche su Roma. Ma queste condizioni, oggi, sono le uniche possibili. Roma è stata magnanima con noi sconfitti, riconoscendo il nostro valore e la nobiltà del nostro popolo, e questo fa onore al popolo che oggi ci sottomette, che si è dimostrato saggio e lungimirante nella figura del console Lucio Postumio Megello.
Le nostre terre sono state arate da un aratro enorme, magnifico e irresistibile. Ma su di esse Roma ha scelto di seminare, pur avendo potuto spargervi il sale, se solo avesse voluto.
Ora questa è l'unica soluzione che evita un epilogo indegno per la nobiltà del popolo etrusco, fatto di massacri e schiavitù. E sottopone i nostri confini alla protezione di una forza militare considerevole.
Qualsiasi popolo vinto invidierebbe questa nostra dolorosa condizione.
Dunque io vi dico: oggi noi tutti accettiamo il volere di Tinia e non respingiamo la magnanimità di Roma. Perché non esistono altre possibilità.
Così sia.
 

Toga!

Chosen one

In un dispaccio dell'esercito romano, Lucio Postumio Megello garantisce personale salvacondotto a tutti coloro che volessero lasciare Velzna e abbandonare l'etruria. In segno di benevolenza nei confronti degli etruschi i romani offrono in sacrificio 14 buoi alle divinità etrusche e ai templi di Velzna. Per Roma non esiste differenza di sangue tra etruschi e latini, lo stesso popolo di riunisce finalmente sotto un'unica legge comune. Nel frattempo il senato dirama già convocazioni alla città etrsuca per favorire l'ingresso nelle liste civiche romane di tutta la popolazione.
 
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