In tutte le piazze e nelle corti musulmane arriva il messaggio di un grande sconvolgimento in terra zengide
Allah il Misericordioso che può tutto ha deciso che il tempo di ‘Imād al-Dīn Zangī fosse finito, il grande condottiero che ha ricondotto Al-Ruha nella Ummah è stato assassinato ormai qualche settimana fa. Nessuno, tranne Allah che sa tutto, sa chi possa essere stato e i figli di Zengi, Sayf al-Dīn Ghāzī e Nūr al-Dīn Abū al-Qāsim Mahmūd, giurano di aver già trovato i colpevoli in un gruppo di alcuni schiavi greci.
Che il seguente avvertimento, quindi, possa giungere alle orecchie di tutte le genti unite nell'unica Vera Fede e nel riconoscimento dell'unicità di Allah. Prendete esempio dal Profeta, che Dio gli doni sicurezza e eterna salute, e unitevi contro chi trama contro i campioni dell'Islam. Nessuno è sicuro, nemmeno nella propria terra, non lasciamo che la morte di un grande guerriero come al-Din Zangi possa essere fonte di scoramento. Confidate in Dio, ponete attenzione e la mano di Allah guiderà le vostre azioni nella più retta delle vie!
Qualche giorno dopo, presso le corti degli stati musulmani, arrivò anche un'altra lettera in cui i due figli di Zengi informavano della divisione dell'emirato zengide in due stati: l'uno guidato dal primogenito Sayf al-Dīn Ghāzī con alle sue dipendenze i territori di Mossul e Carahe e l'altro, con a capo il secondogenito Nur al-Din, con alle proprie dipendenze le regioni di Edessa, Palmyria e Siria. Per ora nessuna guerra civile era scoppiata tra i due fratelli, la divisione sembrava indolore. Due nuove stati erano sorti e la breve esperienza dell'emirato zengide unito finì con l'istituzione dell'Emirato Zengide di Mossul e dell'Emirato Zengide di Damasco.
Allah il Misericordioso che può tutto ha deciso che il tempo di ‘Imād al-Dīn Zangī fosse finito, il grande condottiero che ha ricondotto Al-Ruha nella Ummah è stato assassinato ormai qualche settimana fa. Nessuno, tranne Allah che sa tutto, sa chi possa essere stato e i figli di Zengi, Sayf al-Dīn Ghāzī e Nūr al-Dīn Abū al-Qāsim Mahmūd, giurano di aver già trovato i colpevoli in un gruppo di alcuni schiavi greci.
Che il seguente avvertimento, quindi, possa giungere alle orecchie di tutte le genti unite nell'unica Vera Fede e nel riconoscimento dell'unicità di Allah. Prendete esempio dal Profeta, che Dio gli doni sicurezza e eterna salute, e unitevi contro chi trama contro i campioni dell'Islam. Nessuno è sicuro, nemmeno nella propria terra, non lasciamo che la morte di un grande guerriero come al-Din Zangi possa essere fonte di scoramento. Confidate in Dio, ponete attenzione e la mano di Allah guiderà le vostre azioni nella più retta delle vie!
Qualche giorno dopo, presso le corti degli stati musulmani, arrivò anche un'altra lettera in cui i due figli di Zengi informavano della divisione dell'emirato zengide in due stati: l'uno guidato dal primogenito Sayf al-Dīn Ghāzī con alle sue dipendenze i territori di Mossul e Carahe e l'altro, con a capo il secondogenito Nur al-Din, con alle proprie dipendenze le regioni di Edessa, Palmyria e Siria. Per ora nessuna guerra civile era scoppiata tra i due fratelli, la divisione sembrava indolore. Due nuove stati erano sorti e la breve esperienza dell'emirato zengide unito finì con l'istituzione dell'Emirato Zengide di Mossul e dell'Emirato Zengide di Damasco.