Silen
Get a life
Nell'estate del 3644 le terre desolate sono teatro dell'epilogo del conflitto fra Ceyandev e Vulgari. Nello scontro decisivo, l'esercito dell'autoproclamatasi Erede della Tenebra, forte di oltre 50,000 putrefatti guerrieri e rinforzato da un contingente di 10,000 soldati Forsaken si scontra con le truppe di Vulgari, poco meno di 40,000 cadaveri ambulanti in uno scontro segnato dall'uso massiccio della magia da parte di entrambi i contendenti.
Dapprima è l'esercito di Ceyandev a trovarsi in difficoltà di fronte all'attacco dei Cavalieri della Morte ammassati dall'arcimago al centro del proprio schieramento, protetti da un incantesimo di protezione capace di deviare i fulmini magici le esplosioni di energia caotica evocate dalla sua demoniaca avversaria. Eppure la tattica che certamente avrebbe avuto successo contro un nemico vivente, finisce per segnare il passo in una battaglia contro creature non morte, prive di paura come di libero arbitrio. Sul lato destro invece le truppe dei Forsaken unite a quelle di Ceyandev appaiono decisamente più forti dell'ala sinistra avversaria che viene via via ricacciata indietro e infine completamente annientata, decidendo così le sorti dello scontro.
Il tentativo di Vulgari di sfuggire all'accerchiamento con le sue truppe rimanenti viene poi sventato dal principe dei Forsaken che con un temerario attacco di un reggimento di Viverne penetrò nel centro dello schieramento nemico riuscendo a catturare l'arcimago: rimasti senza guida, i rimanenti guerrieri non morti vengono rapidamente annientati.
Le perdite dell'esercito vittorioso ammontano a circa la metà mentre anche i Forsaken, nonostante le tattiche adottate per limitare le perdite, annoverano la perdita di circa 4,000 guerrieri.
Al termine della battaglia Ceyandev richiede al principe dei Forsaken l'immediata consegna di Vulgari.
Dapprima è l'esercito di Ceyandev a trovarsi in difficoltà di fronte all'attacco dei Cavalieri della Morte ammassati dall'arcimago al centro del proprio schieramento, protetti da un incantesimo di protezione capace di deviare i fulmini magici le esplosioni di energia caotica evocate dalla sua demoniaca avversaria. Eppure la tattica che certamente avrebbe avuto successo contro un nemico vivente, finisce per segnare il passo in una battaglia contro creature non morte, prive di paura come di libero arbitrio. Sul lato destro invece le truppe dei Forsaken unite a quelle di Ceyandev appaiono decisamente più forti dell'ala sinistra avversaria che viene via via ricacciata indietro e infine completamente annientata, decidendo così le sorti dello scontro.
Il tentativo di Vulgari di sfuggire all'accerchiamento con le sue truppe rimanenti viene poi sventato dal principe dei Forsaken che con un temerario attacco di un reggimento di Viverne penetrò nel centro dello schieramento nemico riuscendo a catturare l'arcimago: rimasti senza guida, i rimanenti guerrieri non morti vengono rapidamente annientati.
Le perdite dell'esercito vittorioso ammontano a circa la metà mentre anche i Forsaken, nonostante le tattiche adottate per limitare le perdite, annoverano la perdita di circa 4,000 guerrieri.
Al termine della battaglia Ceyandev richiede al principe dei Forsaken l'immediata consegna di Vulgari.