Matteo Bonello signore di Caccamo, un tempo fedele a Ruggero II, dopo l'ascesa di Serlone a re di Sicilia si dirige in Calabria nel tentativo di trovare un accordo dipolmatico che consenta ai nobili locali di accettare Serlone stesso come re. Giunto lì pero', si dice, cede alle lusinghe di Clementia, contessa di Catanzaro e unica erede del conte di Catanzaro, Roberto. Convinto a congiurare contro re Serlone, Matteo accetto di guidare le truppe visto il grande carisma e l'enorma popolarità con i ceti più bassi. Gli insorti ricevono subito l'appoggio di Beatrice, neo-vedova di Roberto di Capua, che non accettando il testamento del marito rivendica quei territori. In patria, con Serlone ancora bambino, Maione di Bari, Matteo d'Ajello, cancelliere alla corte e ideale successore di Maione, e la madre Costanza governano come tutori del figlioletto.
Nel frattempo i ribelli hanno individuato in Maione di Bari il vero obbiettivo per impossessarsi del potere, con una spettacolare spavalderia Matteo Bonello lo assassina in pubblico davanti al palazzo dell'arcivescovo. Nella collutazione rimane anche gravemente ferito Matteo d'Aiello che, pero', riesce a fuggire a raggiungere il palazzo reale dove avvertire Costanza di ciò che è successo. Intanto Romualdo II Guana, cardinale diacono vcino alla corte, decide di appoggiare la ribellione del Bonello e, assieme al Bonello, tenta di rapire Serlone in un folle blitz notturno a palazzo reale. Il tentativo, pero', viene vanificato dalla fedeltà che Matteo d'Ajello dimostra verso la famiglia Altavilla. Questi salva il giovane re riuscendo addiritura a far catturare Romualdo II Guana. Matteo Bonello, invece, fugge ritornando verso Caccamo e, poi, la Calabria dove lo aspetta un esercito riunito dai baroni normanni ribelli. A loro si aggiunge anche Roberto III di Loritello, vecchio nemico di Ruggero II che decide di tornare a lottare indipendentemente dal Bonello assediando la Puglia.
Nel frattempo Hugh, arcivescovo di Palermo, in un sermone dichiara decaduto re Serlone appoggiando di fatto la ribellione. Nel frattempo voci dicono che Simone di Taranto, figlio illegittimo di Ruggero II emaestro templare, e Guglielmo d'Altavilla, presbitero e figlio primogenito di Ruggero, siano già in viaggio per raggiungere Palermo e portare aiuto al fratello.
Matteo Bonnello e la principessa di Capua, con la complicità della contessa di Catanzaro, radunano un esercito di 30000 uomini e dalla Calabria si preparono a sbarcare in Sicilia. Intanto Roberto III, signore di Loritello, ha radunato un esercito di 12000 uomini che sta assediando la Puglia. A Serlone, tuttavia, rimane il controllo fiscale su tutto il regno e la fedeltà dell'esercito. Rimane pero' un'impossibilità a reclutare dalle regioni di Calabria, Puglia e Campania.
Nel frattempo i ribelli hanno individuato in Maione di Bari il vero obbiettivo per impossessarsi del potere, con una spettacolare spavalderia Matteo Bonello lo assassina in pubblico davanti al palazzo dell'arcivescovo. Nella collutazione rimane anche gravemente ferito Matteo d'Aiello che, pero', riesce a fuggire a raggiungere il palazzo reale dove avvertire Costanza di ciò che è successo. Intanto Romualdo II Guana, cardinale diacono vcino alla corte, decide di appoggiare la ribellione del Bonello e, assieme al Bonello, tenta di rapire Serlone in un folle blitz notturno a palazzo reale. Il tentativo, pero', viene vanificato dalla fedeltà che Matteo d'Ajello dimostra verso la famiglia Altavilla. Questi salva il giovane re riuscendo addiritura a far catturare Romualdo II Guana. Matteo Bonello, invece, fugge ritornando verso Caccamo e, poi, la Calabria dove lo aspetta un esercito riunito dai baroni normanni ribelli. A loro si aggiunge anche Roberto III di Loritello, vecchio nemico di Ruggero II che decide di tornare a lottare indipendentemente dal Bonello assediando la Puglia.
Nel frattempo Hugh, arcivescovo di Palermo, in un sermone dichiara decaduto re Serlone appoggiando di fatto la ribellione. Nel frattempo voci dicono che Simone di Taranto, figlio illegittimo di Ruggero II emaestro templare, e Guglielmo d'Altavilla, presbitero e figlio primogenito di Ruggero, siano già in viaggio per raggiungere Palermo e portare aiuto al fratello.
Matteo Bonnello e la principessa di Capua, con la complicità della contessa di Catanzaro, radunano un esercito di 30000 uomini e dalla Calabria si preparono a sbarcare in Sicilia. Intanto Roberto III, signore di Loritello, ha radunato un esercito di 12000 uomini che sta assediando la Puglia. A Serlone, tuttavia, rimane il controllo fiscale su tutto il regno e la fedeltà dell'esercito. Rimane pero' un'impossibilità a reclutare dalle regioni di Calabria, Puglia e Campania.