Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
In seguito all'entrata in guerra contro i Fremen a fianco dei Silacoidi, le popolazioni Trilariana e Confederata hanno iniziato a mugugnare. La costante attenzione degli esecutivi riguardo al benessere della popolazione, comunque, ha evitato gravi ricadute sull'appoggio popolare nell'anno dell'entrata in guerra.
Tuttavia, allo scoccare del secondo anno, la tensione cresce, ed è richiesto l'intervento del governo.
I Na'Marrani, i superstiti di Krath e Amaryl, e perfino i pacifici abitanti di Sahrya contestano duramente il disimpegno di quasi tutta la flotta Klatan dal fronte Zerg, e il forte indebolimento del contingente Trilariano. L'intera (o quasi) nuova flotta della Confederazione è anch'essa inviata ad Umbra a proteggere i resti della flotta Silacoide. Gli Zerg guadagnano tempo per riorganizzarsi, benché la flotta combinata Klatan-Trilariana respinga un'incursione verso Krath, permettendo alle truppe di terra di continuare la liberazione dei pianeti.
I Fremen intanto iniziano la conquista terrestre dei pianeti del Sistema di Terminus, con i Fedayn in prima linea. Anche la Cittadella Redemption, resa inoffensiva durante le precedenti battaglie spaziali, viene assalita e conquistata definitivamente. Al suo interno gli scienziati Fremen scoprono una ricerca volta alla creazione di esseri biologici "vuoti" all'interno dei quali riversare la mente di creature viventi. Un tentativo avanzatissimo di clonazione, insomma, con i detenuti della Cittadella a fare da cavie. La scoperta provoca un'ulteriore ondata di indignazione da parte dei Fremen, e gli strascichi giungono ad imbarazzare gli alleati dei Silacoidi.
Un attacco missilistico dalle Tombe a Kalgan, totalmente inaspettato, causa gravissimi danni al Sistema principale dell'Impero Klatan. Le infrastrutture spaziali del Sistema vengono quasi totalmente distrutte, alcuni missili impattano sul pianeta facendo decine di migliaia di morti, e alcune navi scampano per un pelo alla distruzione. Per pura fortuna l'attacco manca di poche ore l'arrivo di una flotta Klatan nel Sistema.
L'attacco tuttavia non fa che aumentare la furia patriottica dell'Impero Klatan, che ribadisce il suo impegno a vincere la guerra con i Fremen anche al costo di trascurare il fronte Zerg, ritenuto ormai "archiviato". Il sostegno popolare è ancora forte, anche se le elites militari sono sotto accusa (non apertamente, sia chiaro) per non aver protetto adeguatamente il cuore dell'Impero. Le tensioni fra le Forze Armate e il Cavalierato minacciano di esplodere.
Tra Trilariani e Confederati, tuttavia, scoppia il caos. La popolazione, malgrado l'ormai altissimo livello di sviluppo civile, mal digerisce l'ennesima guerra che promette di essere dura e costosa. Le spese militari dovute alla gestione di un secondo fronte mettono sotto pressione l'economia, ma è soprattutto l'IDEA di una nuova guerra ad esasperare la popolazione. Soprattutto nella Confederazione, l'insoddisfazione cresce giorno dopo giorno, abilmente cavalcata dalle opposizioni che additano la conferma dell'errore epocale nel concedere ai maschi il potere politico. La svolta militarista è interamente addossata al Tempio di Yparco, sul quale si addensano fosche nubi alla vigilia delle elezioni politiche. Le manifestazioni pacifiste sono all'ordine del giorno, e lo slogan "perché morire per dei sassi?" è ovunque.
Tra i Trilariani la situazione è meno critica, ma in seguito alla progressiva integrazione con la Confederazione, una tregua firmata dalla Confederazione metterebbe il governo trilariano in una posizione molto difficile se decidesse di continuare le ostilità.
Al tempo stesso, il concentramento di forze del Patto di Istar è quasi completo: i militari obiettano che rinunciare ora sarebbe uno spreco immane del potenziale militare appena formato, che ritengono sufficiente a sconfiggere i Fremen e i loro alleati.
1- Continuare a combattere.
2- Continuare a combattere, ma tornare a dedicare più sforzi al fronte Zerg.
3- Continuare a combattere, ma aumentare la spesa sociale.
4- Negoziare con i Fremen, continuare la guerra con gli Zerg.
5- Fermare la guerra con gli Zerg, concentrarsi sui Fremen.
[Rispondete separatamente; potete ovviamente concordare le vostre scelte, ma mi serve la scelta di ognuno]
Tuttavia, allo scoccare del secondo anno, la tensione cresce, ed è richiesto l'intervento del governo.
I Na'Marrani, i superstiti di Krath e Amaryl, e perfino i pacifici abitanti di Sahrya contestano duramente il disimpegno di quasi tutta la flotta Klatan dal fronte Zerg, e il forte indebolimento del contingente Trilariano. L'intera (o quasi) nuova flotta della Confederazione è anch'essa inviata ad Umbra a proteggere i resti della flotta Silacoide. Gli Zerg guadagnano tempo per riorganizzarsi, benché la flotta combinata Klatan-Trilariana respinga un'incursione verso Krath, permettendo alle truppe di terra di continuare la liberazione dei pianeti.
I Fremen intanto iniziano la conquista terrestre dei pianeti del Sistema di Terminus, con i Fedayn in prima linea. Anche la Cittadella Redemption, resa inoffensiva durante le precedenti battaglie spaziali, viene assalita e conquistata definitivamente. Al suo interno gli scienziati Fremen scoprono una ricerca volta alla creazione di esseri biologici "vuoti" all'interno dei quali riversare la mente di creature viventi. Un tentativo avanzatissimo di clonazione, insomma, con i detenuti della Cittadella a fare da cavie. La scoperta provoca un'ulteriore ondata di indignazione da parte dei Fremen, e gli strascichi giungono ad imbarazzare gli alleati dei Silacoidi.
Un attacco missilistico dalle Tombe a Kalgan, totalmente inaspettato, causa gravissimi danni al Sistema principale dell'Impero Klatan. Le infrastrutture spaziali del Sistema vengono quasi totalmente distrutte, alcuni missili impattano sul pianeta facendo decine di migliaia di morti, e alcune navi scampano per un pelo alla distruzione. Per pura fortuna l'attacco manca di poche ore l'arrivo di una flotta Klatan nel Sistema.
L'attacco tuttavia non fa che aumentare la furia patriottica dell'Impero Klatan, che ribadisce il suo impegno a vincere la guerra con i Fremen anche al costo di trascurare il fronte Zerg, ritenuto ormai "archiviato". Il sostegno popolare è ancora forte, anche se le elites militari sono sotto accusa (non apertamente, sia chiaro) per non aver protetto adeguatamente il cuore dell'Impero. Le tensioni fra le Forze Armate e il Cavalierato minacciano di esplodere.
Tra Trilariani e Confederati, tuttavia, scoppia il caos. La popolazione, malgrado l'ormai altissimo livello di sviluppo civile, mal digerisce l'ennesima guerra che promette di essere dura e costosa. Le spese militari dovute alla gestione di un secondo fronte mettono sotto pressione l'economia, ma è soprattutto l'IDEA di una nuova guerra ad esasperare la popolazione. Soprattutto nella Confederazione, l'insoddisfazione cresce giorno dopo giorno, abilmente cavalcata dalle opposizioni che additano la conferma dell'errore epocale nel concedere ai maschi il potere politico. La svolta militarista è interamente addossata al Tempio di Yparco, sul quale si addensano fosche nubi alla vigilia delle elezioni politiche. Le manifestazioni pacifiste sono all'ordine del giorno, e lo slogan "perché morire per dei sassi?" è ovunque.
Tra i Trilariani la situazione è meno critica, ma in seguito alla progressiva integrazione con la Confederazione, una tregua firmata dalla Confederazione metterebbe il governo trilariano in una posizione molto difficile se decidesse di continuare le ostilità.
Al tempo stesso, il concentramento di forze del Patto di Istar è quasi completo: i militari obiettano che rinunciare ora sarebbe uno spreco immane del potenziale militare appena formato, che ritengono sufficiente a sconfiggere i Fremen e i loro alleati.
1- Continuare a combattere.
2- Continuare a combattere, ma tornare a dedicare più sforzi al fronte Zerg.
3- Continuare a combattere, ma aumentare la spesa sociale.
4- Negoziare con i Fremen, continuare la guerra con gli Zerg.
5- Fermare la guerra con gli Zerg, concentrarsi sui Fremen.
[Rispondete separatamente; potete ovviamente concordare le vostre scelte, ma mi serve la scelta di ognuno]
