Il Vescovo Eugenio, servo dei servitori di Dio, al suo più amato figlio in Cristo, Luigi, l'illustre re di Francia, e ai suoi amati figli, i principi, e a tutti quanti pieni di Fede in Dio che si stabilirono per tutta la Gallia, saluti e una benedizione apostolica ricada su di voi.
Quanto abbiamo imparato dai nostri predecessori, quanto lavoro fatto per la liberazione della Chiesa Orientale. Il nostro predecessore di beata memoria, Papa Urbano, ha vinto e ha avuto cura della liberazione dei figli della santa romana chiesa in varie parti della terra. Alla sua voce, infatti, si unirono i più forti e coraggiosi guerrieri di Francia, e anche quelli di Italia, infiammati dall'ardore della carità si riunirono in un grande esercito. Il divino aiuto con loro alla volta del sepolcro che il nostro Salvatore ha lasciato come memoriale della sua passione, della sua sofferenza per noi.
Essi, con la grazia di Dio e lo zelo che li contraddistinse, hanno difeso il nome di Cristo in quelle terre orientali. Ora, pero', i sucessori di questi timorati uomini sono stati vilmente assaltati. La città di Edessa, che nella nostra lingua è chiamata Rohais è stata presa e molti dei castelli dei cristiani occupati dagli infedeli. L'arcivescovo di Edessa, insieme con il suo clero e molti altri cristiani, è stato ucciso. Non voglio nascondervi il grande pericolo che corrono quelle terre ma è altresì noto che andargli in assistenza sarà la più grande prova di nobiltà e probità. Io sono sicuro che voi abbiate il medesimo coraggio di vostro padre e che vogliate dimostrarlo a tutta la cristianità intera.
Vi chiediamo quindi, a tutti voi che vivete in Dio la vostra vita e a tutti coloro che appartengono al Salvatore, di opporsi alla moltitudine di infedeli e di difendere la chiesa orientale liberata da poco grazie al sangue dei vostri padri. Spero che i vostri avi possano essere un buon esempio per voi, loro che non hanno avuto dubbi a lasciare tutto quello che avevano e partire per la Terra Santa dove hanno trovato un virile trionfo sui i nostri nemici.
Inoltre, seguendo la medesima istituzione creata dal nostro predecessore papa Urbano, con l'autorità di Dio onnipotente e con quella di San Pietro capo degli Apostoli, proclamo che chiunque debba iniziare un così devoto viaggio e lo realizza appieno, o muore durante il suo svolgimento, abbia l'assoluzione di tutti i suoi peccati che egli voglia confessare con cuore umile e contrito.
Quanto abbiamo imparato dai nostri predecessori, quanto lavoro fatto per la liberazione della Chiesa Orientale. Il nostro predecessore di beata memoria, Papa Urbano, ha vinto e ha avuto cura della liberazione dei figli della santa romana chiesa in varie parti della terra. Alla sua voce, infatti, si unirono i più forti e coraggiosi guerrieri di Francia, e anche quelli di Italia, infiammati dall'ardore della carità si riunirono in un grande esercito. Il divino aiuto con loro alla volta del sepolcro che il nostro Salvatore ha lasciato come memoriale della sua passione, della sua sofferenza per noi.
Essi, con la grazia di Dio e lo zelo che li contraddistinse, hanno difeso il nome di Cristo in quelle terre orientali. Ora, pero', i sucessori di questi timorati uomini sono stati vilmente assaltati. La città di Edessa, che nella nostra lingua è chiamata Rohais è stata presa e molti dei castelli dei cristiani occupati dagli infedeli. L'arcivescovo di Edessa, insieme con il suo clero e molti altri cristiani, è stato ucciso. Non voglio nascondervi il grande pericolo che corrono quelle terre ma è altresì noto che andargli in assistenza sarà la più grande prova di nobiltà e probità. Io sono sicuro che voi abbiate il medesimo coraggio di vostro padre e che vogliate dimostrarlo a tutta la cristianità intera.
Vi chiediamo quindi, a tutti voi che vivete in Dio la vostra vita e a tutti coloro che appartengono al Salvatore, di opporsi alla moltitudine di infedeli e di difendere la chiesa orientale liberata da poco grazie al sangue dei vostri padri. Spero che i vostri avi possano essere un buon esempio per voi, loro che non hanno avuto dubbi a lasciare tutto quello che avevano e partire per la Terra Santa dove hanno trovato un virile trionfo sui i nostri nemici.
Inoltre, seguendo la medesima istituzione creata dal nostro predecessore papa Urbano, con l'autorità di Dio onnipotente e con quella di San Pietro capo degli Apostoli, proclamo che chiunque debba iniziare un così devoto viaggio e lo realizza appieno, o muore durante il suo svolgimento, abbia l'assoluzione di tutti i suoi peccati che egli voglia confessare con cuore umile e contrito.
Roma, A.D. 1145