[Eurasia] Question time della Presidenza

Redual

Brontolo
Viene annunciato negli studi della televisione statale bulgara a Sofia un question time da maratona, di oltre 5 ore, con protagonista il neo eletto presidente della Federazione Eurasiatica e capo del partito di maggioranza "Partito democratico dell'Eurasia" Budnikov.

Il format sembra una via di mezzo tra gli "one man show" del ex presidente russo Stepanovich e un approccio maggiormente occidentale e aperto.

Invitati tutti i maggiori media internazionali e la totalità di quelli nazionali.
 

Redual

Brontolo
Come preventivato il question time si rivela una maratona di oltre cinque ore, in cui giornalisti, analisti e gente comune si alternano in domande tra il serio e il leggero.

Di particolare nota alcuni passaggi:

Q: "Quali saranno i rapporti futuri tra Eurasia, Europa e NATO? Mosca continuerà una politica muscolare?"
A: "Vi è una forte discordanza tra i fatti riportati dai mass media e l'attuale stato politico e militare in europa. Siamo accusati di condurre una politica aggressiva, ma non possiamo che rigettare questa insinuazione notando come nei passati anni la Russia e il CSTO si sono trovati ad affrontare numerose aggressioni dalla NATO o da singoli paesi ad essa aderenti.

In base all'inviolabile diritto alla Difesa collettiva siamo intervenuti a Cipro per fermare la violenta ed illegale invasione turca nel silenzio ed immobilismo occidentale.
Abbiamo affrontato in serbia il pericolo del terrorismo, e, pur agendo ampiamente nel quadro del diritto internazionale, siamo stati violentemente attaccati da una coalizione di paesi della NATO al di fuori di qualsiasi legalità.
Abbiamo affrontato una paventata guerra di invasione in transnistria, scongiurata solo grazie ad un formidabile lavoro diplomatico del nostro ministero degli esteri.
Ed in tutto ciò non abbiamo nè aumentato l'approntamento delle nostre forze armate ai confini, nè schierato ulteriori forze sul teatro europeo.

Possiamo dire lo stesso delle nazioni occidentali?
In pochi anni gli Stati Uniti hanno portato ai nostri confini oltre cento mila uomini e mezzi.
Il Regno Unito ha schierato squadroni aerei ai nostri confini settentrionali.
Gli Stati Federali d'Europa hanno inviato ai confini di San Pietroburgo cinquanta mila uomini.

E noi conduciamo una politica aggressiva?
E' chiaro che la politica distensiva e di dialogo dell'ultimo anno e mezzo non abbia portato frutti.
Dovremo agire nei prossimi anni per garantire la nostra sicurezza a fronte di questo continuo approntamento delle forze della NATO."


Q: "Una cittadina dell'Oblast di Pskov ci domanda se è amante degli animali, e come mai non è mai stato ritratto in loro compagnia."
A: "Ho una vera passione per i cani, purtroppo[...]

Q: "Qual'è il futuro economico della neonata federazione?"
A: "Ci troviamo in un periodo di transizione molto delicato.
Nel silenzio della stampa, da un anno a questa parte Europa, Stati Uniti e Regno Uniti hanno silenziosamente ucciso il libero mercato che con tanta eloquenza politica e militare avevano imposto al mondo per quasi un secolo.
Questo è il consueto modo di agire dei patner occidentali, imporre un determinato modo di vita per poi rinnegarlo quando non più estremamente vantaggioso.

Oggi il futuro è nell'asia. Cina e India hanno crescite economiche non paragonabili a qualsiasi altra nazione e questo apre a noi immense possibilità.
La nostra forza è focalizzata su due punti.
Il primo è il nostro stesso essere un ponte tra due continenti, che ci apre a infinite possibilità economiche.
Il secondo sono le nostre ricchezze naturali, che
oggi sono le grandi riserve energetiche che la federazione possiede, ma non sono la ricchezza di domani che si concretizza in due grandi pilastri, terra e acqua. Siamo il più grande paese al mondo con le più grandi distese coltivabili e la più grande riserva di acqua dolce esistente. Il vero obbiettivo futuro non sarà dare energia all'asia, ma sfamarla, e questo sarà una delle priorità di sviluppo del paese.


Q: "Il mediterraneo in che luogo sarà nell'agenda eurasiatica?"
A: "Il Mediterraneo sarà uno dei nostri principali punti.
Godiamo di una posizione unica su questo mare che ci permetterà di sviluppare possibilità economiche fin'ora precluse alla federazione. Uno dei primi obbiettivi sarà trovare patner affidabili e seri con cui instaurare proficui rapporti economici.


Q: "Un cittadino da Ufa ci chiede se è un amante della caccia o se preferisce la pesca?"
A: "Sono un convinto sostenitore che le attività [...]

Q: "Qual'è il futuro della crisi in Afghanistan?"
A: "La crisi in atto in Afghanistan sono un pericolo per la sicurezza di tutta l'Asia Centrale.
E' chiaro che ad oggi non possiamo che supportare pienamente il governo di Herat, malgrado si siano cambiati nomi e bandiere non possiamo dimenticare come gran parte dei supposti governatori a Kabul non siano che i terroristi che fino a ieri destabilizzavano con violenza tutti i governi della zona.
Per ora questo è quanto.


Q: "Qual'è secondo voi il futuro dell'europa orientale?"
A: "Non possiamo ignorare la vicinanza e i nostri interessi strategici nelle nazioni dell'europa orientale.
Credo che il meglio per l'Eurasia sia un europa orientale forte, indipendente e neutrale."
 
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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Alza la mano l'inviato di un importante giornale indiano.

"Signor Presidente, crede sia possibile per la Russia mantenere rapporti economici stretti sia con la Cina che con l'India? Non pensa che il supporto della Cina al Pakistan possa rappresentare un possibile catalizzatore di future crisi che potrebbero portare i due paesi a tirare l'Eurasia per la giacca?"
 

morfeo

Spam Master
una giornalista del Financial Time prende la parola "numerose ONG hanno accusato la russia di non rispettare i diritti umani a cipro, come risponde a queste insinuazioni?"
 

Nemo

Chosen one
Un giornalista europeo chiede se "è corretto ritenere la rilocazione di truppe in Finlandia da parte degli SFE un'azione aggressiva, o piuttosto una reazione difensiva ad una situazione di tensione preesistente tra i due paesi? Una nuova militarizzazione non porterebbe a bruciare le possibilità di un riavvicinamento che con gli accordi per la Transnistria era invece sembrato nuovamente possibile, nonostante ora stiate tentando di prendervi tutto il merito anche per quelli?".
 

morfeo

Spam Master
una giornalista del The Economist chiede: "non si capisce bene dalla costituzione del nuovo stato, ma se uno stato costituente vorrebbe porrebbe seccedere in ogni momento?"
 
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Redual

Brontolo
"Signor Presidente, crede sia possibile per la Russia mantenere rapporti economici stretti sia con la Cina che con l'India? Non pensa che il supporto della Cina al Pakistan possa rappresentare un possibile catalizzatore di future crisi che potrebbero portare i due paesi a tirare l'Eurasia per la giacca?"
"Non vi è alcun dubbio che i rapporti sino-pakistani ad oggi possano rappresentare una criticità per l'evoluzione dei rapporti bilaterali tra i nostri paesi, d'altronde riscontriamo simili criticità, o in prospettiva maggiori, tra i rapporti politico militari indo-statunitensi.
Credo tuttavia che lo sviluppo economico possa convivere con una non totale aderenza politica tra le nazioni.
E' chiaro che in futuro una delle sfide di questo nuovo governo sia di trovare la chiave di lettura dei rapporti asiatici e trovare i giusti mezzi per interfacciarsi con India e Cina al fine di evitare l'eventualità da lei espressa. Sono convinto che le nazioni asiatica debbano ancora prendere piena coscienza di sè nell'ambito del nuovo mondo multipolare che è ormai realtà.


una giornalista del Financial Time prende la parola "numerose ONG hanno accusato la russia di non rispettare i diritti umani a cipro, come risponde a queste insinuazioni?"
"A Cipro sono in atto violenze operate da gruppi paramilitari insinuatisi nel territorio dietro diretta pianificazione di paesi stranieri. Le operazioni di polizia e sicurezza che stanno avvenendo nell'isola sono atte a garantire la sicurezza stessa di tutti i suoi cittadini. Le forze di sicurezza stanno agendo nel pieno rispetto delle leggi locali e federali in tema di pubblica sicurezza."
 

Redual

Brontolo
Un giornalista europeo chiede se "è corretto ritenere la rilocazione di truppe in Finlandia da parte degli SFE un'azione aggressiva, o piuttosto una reazione difensiva ad una situazione di tensione preesistente tra i due paesi? Una nuova militarizzazione non porterebbe a bruciare le possibilità di un riavvicinamento che con gli accordi per la Transnistria era invece sembrato nuovamente possibile, nonostante ora stiate tentando di prendervi tutto il merito anche per quelli?".
"Facciamo un esempio, nel suo quartiere lei è in lite con il suo vicino. Dopo una brutta litigata il suo vicino viene davanti al suo vialetto con numerosi suoi amici attendendo che esca di casa e sostenendo che è lì solo per difendere la sua proprietà. Lei che fà? Esce di casa da solo andando incontro al suo destino o si mette nelle condizioni di essere in sicurezza?
Il confine russo-finlandese è da decenni senza una cospicua presenza di forze armate, quale pericolo difendono cinquanta mila uomini e mezzi?
L'occidente è estremamente solerte nell'indicare quotidianamente il diritto alla difesa e alla sicurezza altrui, senza riconoscere mai alla russia ieri, e alla federazione eurasiatica oggi, il proprio diritto alla difesa ed alla sicurezza.
Non siamo venuti noi con l'esercito a qualche centinaio di chilometri dalla seconda città più popolosa dell'europa, malgrado questo ci si chiede di non approntare contromisure contro forze armate ai nostri confini.
E' da un quinquennio che in prima persona mi sono speso per promuovere un trattato per la riduzione delle armi convenzionali in europa che è stato considerato tanto poco da non ricevere neanche un diniego ufficiale.
Malgrado questo lei mi domanda come evitare una nuova militarizzazione.
Dovrebbe chiedere al suo governo come mai sposta forze armate ai confini della Federazione Eurasiatica, dovrebbe domandare alla NATO perchè in pochi anni sono stati riposizionati altri cinquanta mila uomini e mezzi ai nostri confini e come mai non sono stati aperti tavoli per il disarmo in europa, non paventare a me il rischio di assicurare la difesa al mio paese.


una giornalista del The Economist chiede: "non si capisce bene dalla costituzione del nuovo stato, ma se uno stato costituente vorrebbe porrebbe seccedere in ogni momento?"
"Tutte le nazioni che hanno espresso tramite consultazione popolare l'unione alla Federazione Eurasiatica sono libere di secedere da essa nei modi e nei tempi concordati nella carta costituente.
Ci siamo dati regole per garantire stabilità alla federazione ma anche per concedere il tempo per riflettere ed eventualmente tornare nazioni totalmente sovrane ed indipendenti.
In ogni momento certamente no, ma tramite un percorso decisionale e legislativo adeguato, si.


un giornalista del daily mirror chiede: "presidente come risponde ai gossip che la vorrebbero in una relazione sentimentale con la pallavolista della nazione katiuscia Koscialungonova?"
Una breve risata precede la risposta "non conosco la signorina se non di vista, ma credo che mia moglie possa dormire sonni tranquilli. Credo che la signorina katiuscia abbia di meglio da scegliere.
 

Nemo

Chosen one
"Le forze oggi in Finlandia erano stanziate in Polonia, inoltre l'esercito che era intervenuto in Bosnia è ora tornato in Spagna, quindi si tratta di spostamenti lungo il confine tra Europa e Federazione Eurasiatica, o via da questo. Nel complesso, l'esercito europeo in Europa Orientale si è quasi dimezzato. Come si concilia questo con le sue affermazioni?".
 

Redual

Brontolo
Q: "L'inefficenza dell'ONU deve comportare un suo abbandono per la risoluzione delle controversie internazionali?"
A: "Come tutti sappiamo le Nazioni Unite sono nate a seguito della seconda guerra mondiale e sono state plasmate sul mondo in quel determinato periodo storico.
Un mondo profondamente diverso rispetto ad oggi, un epoca, il 1945, dove il peso di nazioni quali l'india era trascurabile sullo scenario mondiale.
Vi è chi vorrebbe sostituire questo organo con altre istituzioni, quali la NATO, in modo da arrogarsi autonomamente il diritto di scegliere ciò che è giusto e sbagliato.

Sono un sostenitore del diritto internazionale, poichè esso rappresenta l'unica cornice entro cui le nazioni possono lavorare in pace su basi comuni e condivise, diritto internazionale che viene ormai usato quale carta straccia da gran parte dei nostri patner occidentali.
Ebbene durante il mio mandato da presidente della Russia fino ad oggi posso con serenità affermare che noi non abbiamo mai infranto tali regole, poichè consideriamo essa la base della diplomazia internazionale, è chiaro che giocare seguendo le regole in un mondo senza regole non può portare ad alcun frutto.

Le Nazioni Unite quale consesso internazionale sono, e devono tornare ad essere, l'unico luogo ove prendere decisioni. Certo è un percorso difficile costruire il consensus poichè spesso si scontrano idee forti e contrastanti, ma la partecipazione è l'unico mezzo per avere successo, poichè ogni attore si spenderà in prima persona ad applicare la soluzione concordata, portando efficienza e stabilità.

Quindi l'ONU va bene così comìè? Certo che no, è evidente agli occhi di tutti che oggi questa organizzazione non funziona più, ma piuttosto che lasciarla morire nel silenzio, essa deve essere aggiornata e implementata ai nostri giorni pur mantenendo sempre gli organi e le strutture che hanno permesso per oltre settant'anni la pace.
 

Rolek

Spam Master
Una giornalista di Al Jazeera prende la parola:

"La chiusura delle basi militari USA nei passati decenni e il sostanziale ritiro americano dal teatro mediorientale ha portato all'emergere di più affermate potenze regionali nell'area.‎
Come si pone il vostro paese rispetto a questa rinnovata situazione strategica?‎
Quali sono le prospettive dell'intervento di supporto in Afghanistan?"‎
 

Redual

Brontolo
"Le forze oggi in Finlandia erano stanziate in Polonia, inoltre l'esercito che era intervenuto in Bosnia è ora tornato in Spagna, quindi si tratta di spostamenti lungo il confine tra Europa e Federazione Eurasiatica, o via da questo. Nel complesso, l'esercito europeo in Europa Orientale si è quasi dimezzato. Come si concilia questo con le sue affermazioni?".
"Siamo oltre modo sollevati che una forza prevista per l'invasione dei balcani sia stata ritirata, se così non fosse stato probabilmente non saremmo qui nemmeno a parlare pacificamente su questo argomento.
Da quel ritiro tuttavia non posso ignorare come questi spostamenti siano a pochi chilometri da San Pietroburgo.
Non possiamo ignorare come siano stati varati circa dieci nuovi vascelli nel mediterraneo, nè le attività militari e politiche europee in europa orientale.
E questo concentrandoci solamente sugli Stati Federali d'Europa.

La prego di fare questo gioco con me, immagini che per rispondere alla tensione esistente tra NATO e CSTO l'anno scorso la Russia avesse schierato sul confine con gli stati baltici cinquanta mila uomini più mezzi, se avesse varato nel mediterraneo dieci nuovi sottomarini o battelli e allertato l'aviazione per controllare lo spazio aereo intorno a Kaliningrad. Saremmo stati tacciati di condotta aggressiva, politica muscolare e quant'altro.
A differenza di quanto sostiene posso dirle che ad oggi non vediamo possibile distensioni fintanto che verranno ammassate arbitrariamente forze ai nostri confini.
Una distensione è possibile? Certo, ma ormai ritengo sia passato il tempo dei sorrisi e degli annunci.
L'unico dato di fatto è che noi abbiamo provato più volte ad intavolare una discussione paritaria e seria per una riduzione del grado di minaccia militare in europa, purtroppo sembra che questo nostro desiderio non sia ugualmente forte nel governo del suo paese e in quello dei paesi della NATO.

Di fronte a questi silenzi e a queste continue manovre militari, sarebbe quanto meno ingenuo per la Federazione non mettere in atto adeguate misure per garantire la propria sicurezza.


Una giornalista di Al Jazeera prende la parola:

"La chiusura delle basi militari USA nei passati decenni e il sostanziale ritiro americano dal teatro mediorientale ha portato all'emergere di più affermate potenze regionali nell'area.‎
Come si pone il vostro paese rispetto a questa rinnovata situazione strategica?‎
Quali sono le prospettive dell'intervento di supporto in Afghanistan?"‎
"Piuttosto che ritiro parlerei di abbandono e fuga.
Gli Stati Uniti nell'ultimo ventennio si sono adoperati con decisione nell'agire unilateralmente in medioriente e asia centrale con politiche discutibili, rovesciare totalmente paesi per poi fuggire lasciando dietro di loro il più totale caos su ogni livello.
Di reazione, come dite bene, attori fino a prima secondari, sono saliti alla ribalta.
Possiamo certamente annoverare in questi nuovi centri di potere politico e militare nazioni come l'Arabia e l'Iran, tuttavia non mi azzarderei ancora a definire queste nazioni quali potenze regionali.
Certo, esse godono di una grande forze militare ed economica, ma ancora, a mio avviso, non riescono pienamente ad assolvere al ruolo che agognano a livello strutturale, per certi versi ancora troppo ancorate ad un recente passato di attori di secondo piano nella diplomazia.
Prendendo l'esempio lampante dell'Arabia non possiamo non notare la forte economia, il numeroso e moderno esercito e il recente impegno tecnologico, ma questo non basta certo a renderla un pilastro insostituibile medio orientale.

Credo che ogni grande nazione debba saper rispondere a quattro fondamentali domande per aspirare al successo:
Chi sono? Dove sono? Dove voglio andare? Come ci voglio arrivare?
Sospetto che ad oggi non sono molti i paesi in grado di rispondere coerentemente a tutte.

Per quanto riguarda l'Afghanistan il nostro intervento è per ora strettamente di supporto all'azione della coalizione, ad oggi credo che il nostro principale obbiettivo sia mettere in sicurezza i nostri patner nell'asia centrale per poi contenere l'ondata estremista violenta in atto in parti del paese."
 
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