[Egemonia] Proposta di Pace

[Mikhail Mengsk]

Popoli Asari, Udunàic e di Aramyya. La guerra fra le nostre civiltà rischia di inghiottire questa regione di Galassia, gettandola nel baratro di una guerra lunga e terribile.

Non crediate con la vittoria navale di Aramyya di aver chiuso la partita o anche solo di aver segnato un punto decisivo: al sicuro, lontano dalla vostra portata, altre flotte si stanno riorganizzando. La stabilizzazione del fronte interno ci permette di impegnare tutte le nostre energie nella guerra; guerra che non potete vincere. Ad Aramyya avete vinto per l'effetto sorpresa del tradimento Udunàic e per la superiorità numerica. Vantaggi che d'ora in poi non avrete più.

Ma al momento la guerra totale non è nell'interesse dell'Egemonia.

L'Egemonia propone quindi un trattato di pace che restituisca la libertà all'orgoglioso e, per quanto ci costi ammetterlo, mai domo popolo Aramyya. Ci impegneremo inoltre a non marciare mai più in armi contro il libero popolo di Aramyya. In cambio, Asari, Aramyya e Udunàic dichiareranno di non volersi mai spingere oltre Aramyya stessa, scendendo in armi contro l'Egemonia.

Aspetteremo una settimana la vostra risposta.

 

[Laitorn]

An-asaj popolo dell' Egemonia.

Apprendiamo con immensa gioia la vostra volonta' di deporre le armi, per amore della giustizia, noi Asari rispettiamo profondamente il desiderio di fratellanza che vediamo sorgere in voi.
Ma ponete la questione su un piano che non e' quello reale, l' Egemonia e' al collasso, se davvero decideste di attaccare noi soccombereste contro l'attacco dell' Alleanza e degli Indipendentisti; quello che state cercando di fare e' di camuffare la vostra ritirata in una richiesta di pace.
Le vostre stesse condizioni parlano chiaro: come potete parlare di pace ad Aramyya quando la vostra flotta tiene sotto scacco Lavi'r e progetta la sua invasione violenta? Come potete parlare di pace quando non garantite il ritiro delle vostre flotte, lo smantellamento dei vostri arsenali? Siete degli impostori.

Noi Asari non siamo scese in difesa solamente di Aramyya, ma di tutti i pianeti liberi e democratici, non accetteremo pertanto questa falsa pace che ci proponete, non a queste condizioni. Le condizioni, dunque, le poniamo noi:

Riparazioni di guerra, per i massacri compiuti e gli eserciti distrutti:

Alleanza antiegemone - 50 crediti
Indipendentisti - 50 crediti
Aramyya - 50 crediti
Asari - 30 crediti
Udunaic - 30 crediti

per un totale di 210 crediti.

Inoltre, il ritiro immediato delle vostre flotte dai sistemi occupati, la dichiarazione di non belligeranza per 5 anni verso tutte le fazioni sopracitate e l'istituzione di un organo di sorveglianza collettivo, che comprenda tutti, in modo da sorvegliare sulle vostre operazioni militari per i prossimi 5 anni.


Queste sono le condizioni di una VERA pace e queste sono le condizioni che noi accetteremo.

 

[Mikhail Mengsk]

Simili condizioni sono disonorevoli, ed è chiara la vostra volontà di far fallire gli accordi di pace. Consideriamo chiusa la trattativa.

 

[Mikhail Mengsk]

[CONSEGUENZE]​

Nella Democrazia Asari il Partito del Popolo Asari e l'Opposizione Yannora attaccano duramente la scelta del governo per aver posto condizioni chiaramente inaccettabili facendo fallire le trattative. Obiettano che sarebbe probabilmente stato possibile strappare condizioni aggiuntive ma comunque accettabili per l'Egemonia.

Criticano l'evidente volontà del governo di trascinare le Asari in una guerra lunga e logorante, quando invece l'obiettivo dichiarato come principale al momento dell'entrata in guerra, ovvero la liberazione dei popoli di Aramyya, era a portata di mano.


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Fra i sostenitori dei Pianeti Liberi di Aramyya si diffonde un lieve sconcerto: il governo è preso totalmente di sorpresa dalla risposta delle Asari e non può che balbettare scuse ai media; è evidente che la decisione di rifiutare la proposta dell'Egemonia è stata presa senza consultare il governo di Aramyya, che più di ogni altro avrebbe dovuto avere voce in capitolo.

Alcune fazioni dichiarano l'attuale governo inadatto alla situazione, già schiavo delle Asari che dettano legge addirittura riguardo l'accettare o meno una proposta di pace.

Alla fine, il governo riesce a tacitare gran parte delle opposizioni battendo sul tasto della falsità delle intenzioni dell'Egemonia, che mirano solo a destabilizzare il fronte di chi vuole porre fine alla loro minaccia una volta per tutte. L'imbarazzo, comunque, è forte.

 

[Laitorn]

*La risposta, da parte del governo Asari, arriva secca e risponde a tutti i fronti aperti dalla dichiarazione dell' Egemonia in un ologramma di Dahlya stessa*


La cosa su cui vi chiediamo di riflettere e' questa: cosa ritenete che sia andato perduto?
I malumori, le proteste, gli imbarazzi e l'attenzione dei media galattici, su cosa si stanno focalizzando?


Ecco, queste domande dovreste tenere a mente. Abbiamo di fronte un uso distorto e strumentale della parola pace, della parola liberta'. I miei oppositori politici, che si trovano tanto nei territori Asari quanto in quelli di Aramyya, cercavano una pace intesa alla maniera dell' Egemonia. La pace intesa in quel senso significa, letteralmente, una pace in vista della prossima guerra definitiva.
Non e' mai stata presa in considerazione la liberazione effettiva di Aramyya, non c' era l' ombra di un trattato di pace che mostrasse serie intenzioni in quel senso.

Cosa avremmo potuto ottenere? Una pace di due anni per vincere le elezioni e ottenere consenso? Dovreste invece apprezzare il coraggio mostrato nell' affrontare l' opinione pubblica e non fidarsi di questa falsa mano tesa verso di noi.


I miei oppositori politici dicono che il governo ha fatto fallire le trattative di pace, dicono che il governo di Aramyya e' nostro schiavo e non puo' decidere nemmeno in proposito di una questione cosi' importante. Ma alla luce di quanto detto fin ora, e' ormai ben chiaro che gli argomenti dell' Egemonia erano tutti tesi a un temporeggiamento disperato, non e' MAI stata veramente in discussione la pace.
I cittadini di Aramyya hanno sulla loro stessa pelle i massacri compiuti dall' Egemonia per colpa del mancato interventismo di chi ora critica il governo, come potete arrivare a insultare coloro che hanno combattuto e stanno tuttora combattendo per la liberazione dei vostri pianeti?

Comprendiamo le critiche ma le respingiamo con forza: in ogni punto della galassia ci sono gloriose popolazioni che combattono per la liberta' e per la democrazia, chi combatte contro lo Sciame, chi contro la minaccia di Callax e chi contro minacce piu' striscianti e subdole.
La democrazia Asari non puo' tirarsi indietro di fronte a questo compito, arduo ma necessario, i risultati sono gia' visibili e presto ne arriveranno altri, tenete salda la vostra fiducia in noi che non vi abbiamo mai tradito, sapremo conquistarcela e riconquistarcela con i fatti, se necessario.

 

[Mikhail Mengsk]

[CONSEGUENZE]​

Il discorso di Dahlya seda gran parte del dissenso parlamentare e popolare fra le Asari. La teoria della "falsa proposta" è solida e largamente condivisa; i partigiani dei partiti d'opposizione mantengono la posizione di contestazione, ma con poco riscontro popolare.


Destano un certo disagio, nuovamente, le dichiarazioni rivolte ad Aramyya. Il duro intervento è additato dai contestatori del governo di Aramyya come ulteriore prova della pesante ingerenza delle Asari nella politica interna. Il governo sostiene comunque le dichiarazioni di Dahlya nella sostanza, invitando le opposizioni a cessare di destabilizzare la situazione ormai deteriorata.