Un manipolo di miliziani Dragonidi si faceva strada nella distesa sterile che un tempo aveva ospitato migliaia di alveari e milioni di Nu-Wasp. Nemmeno un'antenna sopravviveva sul terreno, non un ronzio animava l'aria, non una pianta si alzava oltre una spanna dal terreno. Tra la foresta e il mare, questo terreno una volta era stato rigoglioso. Ora anche i deserti roventi del Sud sarebbero sembrati più ospitali.
Alla testa del gruppo di soldati, Anixidris avanzava con l'imperscrutabile fretta tipica di tutti i Formian.
Era impressionante quanto quella massa enorme potesse muoversi velocemente.
Per un tratto di strada si guardava attorno incessantemente, come per tema di essere sorpresa da un nemico invisibile.
Più avanti, si doveva corrergli dietro mentre passava da una roccia all'altra, riempiendo ampolle di vetro di polvere, di ghiaia, di muschi.
La figura nera del sicario Xolotl tallonava la Matrona in ogni sua iniziativa, impassibile e scuro come un'ombra.
Dopo mezza giornata di cammino, finalmente fu fatto segno ai soldati semplici di fermare la marcia e posare i loro pesanti carichi. Le dune di sabbia e i mucchi di ghiaia qui si aprivano, lasciando spazio alla roccia viva. Una lastra di granito grande abbastanza da ospitarli tutti, solcata da innumeri crepe, ma integra.
Mentre i soldati montavano le tende, il mago si mise al lavoro.
Furono tracciati cerchi di polvere di cristalli, simboli di gesso e di grafite. Rune furono incise e mazzi di erbe furono bruciate. Infine, da un cofanetto decorato ANixidris estrasse il componente più importante: un pugno di terra fertile, nera e tiepida.
Per la prima volta dopo l'incontro con l'Apoptosi, e per la prima volta fuori dal laboratorio, l'incantesimo per restituire alla terra l'antico vigore sarebbe stato messo in atto.
Per la prima volta sarebbe stato possibile dimostrare che la rovina del Collasso era reversibile.
...
Xolotl si era allontanato dalla zona del rituale già dal mattino, seguito da altri Lucertoloidi con cappe e cappucci neri. Loro non avrebbero assistito da vicino alla rinascita di Costa del Sale, la loro missione era un'altra. Avrebbero proseguito a Oriente, per vedere cosa celavano le terre inesplorate.
Alle sue spalle, sentì uno dei suoi trasalire.
Pronto, si girò di scatto armi in pugno.
Ma non era un nemico ad avere attirato l'attenzione del Lucertoloide.
A ovest una luce verde rivaleggiava per intensità con quella del sole, mentre il terreno sotto di loro tremava leggermente.
Il rito era compiuto.
Nelle ore successive il vento di mare avrebbe portato verso di loro uno stormo di scintille verde brillante, che innumerevoli turbinavano attorno a loro per poi disperdersi nel terreno.
Forse era semplice suggestione, ma già verso sera parve al sicario di sentire il canto di un uccello, in lontananza, e al tramonto il frinire dei grilli. La vita era tornata.
Ora, di fronte a loro, c'era una nuova missione.
Xolotl si era lasciato alle spalle le terre di Costa del Sale, di recente restituite alla vita. Il sole scivolava piano dietro l'orizzonte, colorato di verde dall'energia dell'incantesimo di purificazione. Davanti a lui e al suo manipolo di agenti Lucertoloidi c'era nuovamente un confine...
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