EDIZIONE DEL DECIMO TURNO

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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
SERVIZIO DI SCORTA

L'evacuazione di Xau'Dar continua tranquillamente. Diversi Corsari indipendenti che si sono rifiutati di unirsi alla "crociata" contro Bashka si dedicano alla scorta dei convogli.



MORTE AI CACCIATORI DI TAGLIE!

Ecveria il Dioneide aveva deciso di unirsi all'assalto su Bashka, ma il destino aveva altro in serbo per lui. Si trattava di due Cacciatori di Taglie, due fratelli di nome Zyhra e Khoos di etnia Keelan. Grazie alle loro capacità telepatiche erano riusciti a stare dietro al Nostro, pedinandolo nello spazio grazie ai loro dispositivi di occultamento.

Una volta visto che andava ad unirsi alla bolgia di Bashka, hanno attaccato.

Ecveria, per loro sfortuna, aveva da poco comprato degli scudi avanzati, che hanno retto bene l'impatto dell'attacco a sorpresa. La pronta reazione del capitano Dioneide ha evitato danni peggiori con una serie di manovre evasive.

A questo punto, la battaglia iniziava sul serio: utilizzando Impulsi Ionici e Gravimetrici alternati, Ecveria è riuscito a disabilitare in fretta una nave avversaria, mentre l'altra non riusciva ancora a penetrare gli scudi, e vedeva poi i suoi attacchi ridotti dalla pesante corazzatura dell'Incrociatore Cloroplasto.

A questo punto, i fratelli ne avevano avuto abbastanza, e anche Ecveria era poco incline a continuare lo scontro. In un mirabile gesto di affetto fraterno, Khoos se la dà a gambe lasciando il fratello immobile nello spazio, con i motori disabilitati dagli Impulsi Gravimetrici dell'avversario. Ecveria, a sua volta poco intenzionato a finire l'avversario e rischiare altri danni alla sua bella nave, finisce il fratello sfigato e se ne va.

Questo contrattempo, benché abbia danneggiato la sua nave, ha probabilmente salvato la vita ad Ecveria: il Cloroplasto, infatti, giunge nell'area di Bashka quando la battaglia è ormai finita, e le navi delle Grandi Fazioni stanno inseguendo i pochi superstiti. Mantenendo un basso profilo ed esibendo una notevole parlantina nei confronti delle ingiunzioni delle varie navi a caccia di pirati, riesce ad attraversare la zona di guerra indenne.



LA FINE DI UN'ERA

Followers da tutta la Galassia, vi annunciamo che in questo angolo di Nucleo si è ufficialmente chiusa un'era.

L'era della pirateria organizzata.

Quest'oggi, la coraggiosa, epica rivolta dei "liberi corsari" di Nar'Atha è stata brutalmente stroncata dalle Grandi Fazioni.

In fondo lo sapevamo che non poteva durare per sempre: l'epopea della "frontiera" e dei "pianeti liberi" non ha posto nella Galassia dei mega-colossi. A maggior ragione in una regione di spazio diventata cruciale per i loro interessi com'è il Nucleo per il Warprad.

La grande flotta di pirati, forte di 68 Fregate, 29 Cacciatorpediniere, 8 Incrociatori e persino due vecchie Portacaccia, si è mossa come un blob informe verso Bashka. L'avanzata è disordinata, ed alcuni corsari preferiscono evidentemente approfittarne per dare la caccia a navi "neutrali", ma la flotta avanza. A loro si unisce durante il percorso il famoso Morgan Mantrace, che ha rinnegato i Cybran per unirsi a questa grande avventura.

Di fronte ad essa ben presto lo spazio si svuota, nessuna nave viene incontrata.

Fino al quadrante U14, praticamente in vista di Bashka.

Di fronte agli occhi sgranati dei corsari si dispiega infatti una possente flotta composta dalle navi del Blocco della Frontiera, della Confederazione, dei Socialisti, e ciò che rimane della Flotta di Bashka. Il loro numero è inferiore a quello della flotta corsara, ma la loro tecnologia sicuramente migliore. Inoltre, la vista della flotta nemica in assetto da battaglia è sufficiente a scoraggiare i corsari: a decine invertono la rotta nonostante i furiosi richiami dei comandanti, Malachei in testa.

Quando però sembra che l'orgogliosa avanzata dei Corsari si trasformi in una ritirata generale, ecco che le navi che per prime si erano allontanate dalla formazione vengono squassate da esplosioni. Pochi attimi dopo, la flotta Cybran si materializza sugli schermi dei corsari. Contemporaneamente, le altre flotte delle Grandi Fazioni si allargano sui fianchi, sopra e sotto quella corsara.

La trappola è chiusa. Adesso, per i corsari ci sono solo due possibilità: vincere o morire. I migliori e più audaci esponenti della "razza" dei Corsari del Nucleo sono qui presenti, con poche eccezioni. Adesso o mai più. Non è più per Bashka, non è più per Grufus. C'è in gioco la sopravvivenza stessa della pirateria.

Atreides G. Malachei, comandante della flotta pirata, reagisce con estrema freddezza e professionalità. Gli ordini volano da una nave all'altra, e la formazione corsara si ricompatta. I più deboli di spirito capiscono che non c'è fuga possibile, gli animi di ogni corsaro sono invasi da un misto di furore e fatalismo. Malachei schiera la flotta in modo da tentare sfondamenti multipli sul fronte troppo allargato del nemico: se i corsari fossero riusciti a sfondare verso Bashka avrebbero potuto calarsi nell'atmosfera e devastare la superficie. Forse neanche così si sarebbero salvati, ma la vittoria morale sarebbe stata assoluta.

Purtroppo, nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo dopo.

Nel bel mezzo dello scontro, mentre la flotta corsara era nel pieno della manovra di sfondamento a cuneo a colpire la congiunzione fra le flotte Confederata (a "sinistra"), della Frontiera (al "centro") e Socialista (a "destra"), si consuma il più bieco tradimento possibile.

Morgan Mantrace allinea i sistemi d'arma avanzati forniti dai Cybran e attacca la nave di Atreides Malachei.

L'assalto è del tutto inaspettato: due raffiche di Blaster a Neutroni investono la Arcadia, la nave di Malachei, mentre un Siluro Quantico è abbattuto dalle batterie antisiluro e un altro colpo di Blaster si perde nello spazio. L'addetto ai sensori scandaglia furiosamente le vicinanze per capire se qualche nave Cybran si è infiltrata attraverso le linee dei Corsari, ma ben presto è chiaro che la salva proveniva dalla Roipnol Two, la nave di Mantrace.

Malachei, ancora sotto shock per il tradimento ma deciso a farla pagare al bastardo, ordina manovre evasive e risponde per le rime, mandando a segno un siluro quantico e due colpi di Blaster. Pare proprio che l'equipaggiamento dei due rivali sia grossomodo lo stesso, anche se Mantrace ha un vantaggio dovuto alla tecnologia di una Grande Fazione.

Avendo in pratica fallito il colpo a sorpresa, Mantrace porta a fondo l'attacco con un'altra salva generale. Stavolta la mira è migliore, e benché le contromisure mandino a vuoto un altro siluro quantico, i Blaster erodono altra potenza agli scudi dell'Arcadia. Che comunque non molla e ancora una volta pareggia i conti con un colpo di Blaster a segno e un siluro dritto negli scudi.

Nel frattempo, la flotta corsara piomba nel caos: privati di una guida, scioccati dal tradimento di Mantrace, i corsari rompono la formazione ed iniziano a scappare freneticamente. Altri proseguono l'assalto, ma sono bersagliati dalle massicce navi nemiche. Ammiraglie e Navi da Battaglia delle Grandi Fazioni fanno il bello e il cattivo tempo, impenetrabili alle armi leggere. Gli Incrociatori corsari cadono uno dopo l'altro, mentre le Portacaccia sono sventrate dal fuoco degli Incrociatori. La moltitudine di Fregate e Cacciatorpediniere continua però ad impegnare il nemico mentre l'ammiraglio pirata Atreides Malachei lotta per la vita.

Mantrace prosegue l'attacco senza tregua, senza nemmeno curarsi della battaglia: mantiene la corta distanza dal bersaglio e lo satura di blaster e siluri. Gli scudi dell'Arcadia cedono, una sventagliata di Blaster scava cicatrici brucianti nella corazza e nello scafo sottostante. Benché anche i colpi dell'Arcadia trovino il loro bersaglio, gli scudi della Roipnol Two reggono quel tanto che basta.

Ma proprio nel momento del trionfo, quando l'ultima salva avrebbe condannato Malachei, ecco che dalle devastate retrovie della flotta pirata arriva in piena corsa un Mercantile. Volando ad una velocità ben superiore al normale grazie a dei Reattori modificati, il Mercantile si getta sulla Roipnol, mentre il grido "Grufus manda i suoi saluti, bastardi!" echeggia su CorsairNet.

Lo schianto è tremendo, e dopo di esso detonano le Celle Omega che vanno tanto in voga negli ultimi tempi come esplosivo di fortuna. La Roipnol è sventrata, distrutta. Morgan Mantrace muore nel rogo, espiando così il suo tradimento. L'esplosione, però, danneggia seriamente anche l'Arcadia, investita dai frammenti della nave nemica.

Atreides Malachei contempla lo sfacelo della sua orgogliosa flotta: ogni parvenza d'ordine frantumata, i Corsari che cercano la fuga ostacolandosi l'un l'altro. I pochi che avevano tentato di completare lo sfondamento sono inceneriti dalle navi nemiche, molto meglio equipaggiate. Mentre il nemico converge sulla sua posizione, Malachei non può che riflettere sull'inevitabilità della sconfitta.

La causa dei Corsari non aveva speranza. Grufus il Casto l'aveva capito: il suo attentato suicida è stato un'incitamento alla rivolta, ma anche un avvertimento, una resa all'inevitabilità del destino. L'era dei Corsari era alla fine, ed era giusto concluderla con una grande avventura finale. Un'orgogliosa sfida all'incommensurabile potenza delle Grandi Fazioni. Una sfida che forse, nel corso degli anni e dei secoli, sarebbe stata ripresa da qualcun altro, e che forse sarebbe tornata a tormentare gli arroganti signori della Galassia.

Per il momento, però, cala il sipario.

Intendiamoci, il fenomeno della pirateria andrà avanti ancora qualche anno, o decennio. Ma Nar'Atha è condannata, e la coalizione delle Grandi Fazioni rende chiaro a tutti che presto verrà lanciata un'offensiva coordinata a livello galattico che di fatto distruggerà il fenomeno della pirateria organizzata e di massa. I pianeti indipendenti verranno sottomessi, le basi segrete scoperte e distrutte. Qualsiasi gruppo di pirati cacciato ed eliminato. I singoli corsari continueranno a barcamenarsi fra razzie e commerci, ma la pirateria come fenomeno culturale e politico è morta con Atreides Malachei.
 
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