For dummies Economia

salvor_hardin

Spam Master
Brevissimo chiarimento sulla mappa economica: i simboli indicano giacimenti, foreste o possibilità di fare campi di cotone. Vi dicono in quella zona su cosa conviene puntare, non cosa state già estraendo/coltivando.
Potreste avere il carrello del carbone ed estrarre 0 perché non sapete scavare miniere (esempio esagerato, ma per farvi capire)

Inoltre, ho praticamente deciso di azzerare il commercio estero che non sia da/verso le colonie perché possiate gettarne voi le base e conoscere fino i fondo i dettagli. Perde un po' di realismo inizialmente, ma semplifica notevolmente la vita al master e vi da maggior libertà d'azione. Nel giro di due o tre turni, comunque, con tutti gli accordi, la situazione si "normalizzerà"

Altra cosa che alcuni di voi mi hanno chiesto: la tabella a destra nel foglio economia, fuori dalla "scheda" è la produzione base, ovvero senza il fattore moltiplicativo dell'industrializzazione. A voi non interessa per nulla, gli unici dati che vi servono sono quelli all'interno della tabella "normale" che vedete in scheda. Ho dovuto mettere li i dati perché sennò mi dava errore per formula ricorsiva. Ma ripeto: a voi non servono per nulla!
 
Ultima modifica:

Redual

Brontolo
quanto bisogna andare profondi negli accordi economici?
Siamo a livello di "ti do due oro per tre legni" o si fa roba di massima e poi il dio commercio lavora da solo?
inoltre mi sfugge una cosa fondamentale.
il surplus delle colonie viene automaticamente incamerato dalla madrepatria o no?
 

salvor_hardin

Spam Master
Dipende: se un misero accordo per far quadrare i conti come sarà nel 90% dei casi "due oro per tre legni" va benissimo. Se invece è una cosa a lungo termine potete anche fare accordi più strutturati e di massima e il "Dio commercio" lavora in fase di report. Ad esempio potreste dire che comprate tutte le eccedenze degli stati intorno a voi, e poi vi gestite accordi "due oro per tre legni" con Cina e Giappone... Dipende dalla vostra strategia
 

Redual

Brontolo
ho editato or aggiungendo questo

inoltre mi sfugge una cosa fondamentale.
il surplus delle colonie viene automaticamente incamerato dalla madrepatria o no?

poi perchè invece di disponibilità non metti il surplus?
 

salvor_hardin

Spam Master
Per le colonie si e no, dipende dove le esporti. E' inutile che del metallo che estrai nelle indie orientali lo porti in francia se poi lo devi esportare in Cina. Le eccedenze non è automatico, ma basta che facciate una "finanziaria" in cui spostate i surplus. Tenete conto, però, che i magazzini vuoi potrebbero essere un problema in caso di attacco. NON TOCCATE IMPORT ED EXPORT, ci penso io

Si, avevo già scritto un appunto per cambiare da disponibilità a surplus.
 

dixie

Ninja Skilled!
Esempio.
La prussia vuole comprare 100 di carbone, il prezzo sarebbe di 500 monete da tabella. Chi paga?
La peussia? I privati che necessitano del carbone? Il commercio?

Giusto x capire se è meglio commerciare o invadere...
 

salvor_hardin

Spam Master
il prezzo è indicativo del valore, ma non necessariamente quello che poi verrà applicato: con chi vende puoi anche arrivare ad un accordo perché, vista l'ingente quantità, te lo faccia pagare 3 al pezzo al posto che 5.
Il concetto di economia privata è presente in minima parte per la produzione, ma non nel commercio, quindi si paga di tasca "pubblica".
 

Redual

Brontolo
il prezzo è indicativo del valore, ma non necessariamente quello che poi verrà applicato: con chi vende puoi anche arrivare ad un accordo perché, vista l'ingente quantità, te lo faccia pagare 3 al pezzo al posto che 5.
Il concetto di economia privata è presente in minima parte per la produzione, ma non nel commercio, quindi si paga di tasca "pubblica".
uhm ok.. mi sfuggono i bonus di coprire i fabbisogni con il commercio piuttosto che investire 500 nell'esercito e invadere chi ha il carbone.

Nel senso se copro il fabbisogno... che ottengo? oltre ad avere un troiaio di soldi in meno?
La mia impressione è che i prezzi non siano commisurati con i bilanci statali.
 

salvor_hardin

Spam Master
Il vantaggio è nella felicità. Più soddisfate i vostri bisogni, più il popolo sarà felice, mentre se non avete risorse c'è il rischio di disordini e rivolte.
Inoltre, la crescita della popolazione dipende dalla quantità di cibo in più che avete, mentre il coefficiente di industrializzazione può crescere solo se soddisfate la richiesta di carbone, metalli e legno. Quel coefficiente vi fa crescere in maniera esponenziale la produzione, quindi il PIL, quindi gli introiti derivanti dalle tasse.
 

Redual

Brontolo
Cioè, forse è un pò tardi per fare sti appunti, ma essendo il primo turno magari neanche troppo.
Vedo francamente male questa commistione pubblico privato ed una simile gestione di risorse in questo periodo.

O si da tutto in mano alla nazione e quindi si da un valore tangibile nell'immediato alle risorse (es + carbone = + produzione. + cibo = + crescita. + beni di lusso = + pil) e si rivede il bilancio statale di conseguenza (è assurdo che per coprire il fabbisogno nazionale brucio il quintuplo del mio bilancio senza avere chiare contropartite).
O si da tutto in mano al libero commercio e si relega lo stato a stringere accordi generici con gli altri stati e favorire il commercio, vie di comunicazione e quant'altro e ci si solleva dalla microgestione.

Ma avere un pò di macrogestione (rotte commerciali, via di comunicazione ecc) e un pò di microgestione (mi servono 3 pietre 2 carboni 90 tessili ma non so cosa mi porteranno) mi sembra molto confusionario.
 

Redual

Brontolo
Il vantaggio è nella felicità. Più soddisfate i vostri bisogni, più il popolo sarà felice, mentre se non avete risorse c'è il rischio di disordini e rivolte.
Inoltre, la crescita della popolazione dipende dalla quantità di cibo in più che avete, mentre il coefficiente di industrializzazione può crescere solo se soddisfate la richiesta di carbone, metalli e legno. Quel coefficiente vi fa crescere in maniera esponenziale la produzione, quindi il PIL, quindi gli introiti derivanti dalle tasse.
Ok ma una microgestione simile non possiamo farla coesistere effetti con "random".
Mettiamo che io ho un surplus di moneta o cassa di 50.
Per coprire i miei fabbisogni andrò a spendere 80.
E' un investimento al buio e per il mio budget importante, devo sapere che ripercussioni ho e se e quanto il gioco vale la candela, se no in due turni sono in bancarotta.
 

salvor_hardin

Spam Master
Per quanto riguarda il cibo, il rapporto con la crescita è diretto. anche per l'apporto del coefficiente di industrializzazione c'è una formula. Matematica anche la richiesta dei vari beni: ogni X pop di tale fascia chiede Y di bene Z. Gli introiti da tasse sono formule calcolati sul un pil che è uguale alla produzione per il valore della risorsa...

L'effetto random è previsto solo per il consenso (non è random, ma non posso mettere una formula visto che non prende in considerazione solo valori numerici) e in caso di import l'effetto sulle altre risorse... Sto cercando mettere tutto sotto formula, ma non è sempre facile.

Indicativamente:
  • Se metalli o legno o carbone sono in deficit, la vostra industrializzazione non crescerà manco a pregare
  • La soddisfazione di tutte le richieste da una +15% di consenso, ma non è trasversale: l'oro renderà più felici i ricchi, mentre sui contadini è indifferente. Legno il contrario...
  • L'industrializzazione dipende dal suplus di legno, metalli e carbone, ma è bloccato dalle tech. Quindi anche qui è complicato mettere una formula
 

dixie

Ninja Skilled!
io ho una proposta.

utilizzare il metodo di Vic2 (riadattato al leader).

c'è "il Dio Commercio" che automaticamente "vende" il surplus degli stati e "compra" il Deficit degli altri. sta a simulare i capitalisti/industriali/artigiani che, non trovando in patria, importano DI TASCA LORO, andando ad aumentare il portafoglio della POPOLAZIONE di chi esporta (non gli Stati! la Popolazione). tale compravendita avviene al 50% del costo della risorsa.

lo stato X decide che vuole aiutare i suoi sudditi comprando dallo stato Y qualcosa. ci si accorda e ne nasce un accordo commerciale classico "ti do oro, mi dai cavalli". QUI i BONUS delle risorse SI CONTEGGIANO (felicità degliindustriali, aumento del capitale privato della popolazione con conseguente aumento di "fascia" ecc). i due stati si possono accordare come preferiscono al prezzo che preferiscono.

Uno stato decide di fare "scorta". semplicemente compra DA SE STESSO. pagando quanto dovuto ai suoi capitalisti/artigiani/contadini/stronzetti. facendo cosi si fa la sua scorticina per i tempi di crisi (guerra ad esempio).
fa un contratto come se lo stesse facendo con un altro stato (nessuno da nulla a gratis alla fine.) Perchè farlo? operchè in Guerra andremo a aumentare di un pò (decide il master) il costo del Ferro, Cibo e Carbone e la relativa ricerca degli stessi (per le truppe e la popolazione) quindi aiuterebbe i suoi sudditi usando le scorte e preservando i loro soldi per più tempo (dato che, se un ricco perde soldi, diventa di Ceto Medio ecc).

cosi dovremmo anche aver dato una risposta a @Redual sull'altro topic del "perchè si tassa la ricchezza e non il numero" (puoi avere miliardi di poveri ma se non hanno soldi non ti pagano in ogni caso).

ne nasce che:

se io Tariffo (Dazio, metto l'IVA ecc) l'IMPORT, vado ad aumentare il costo che il mio popolo deve pagare per quella merce. es pratico. Importo 50 monete, tariffate al 10% guadagno 5 monete turno MA i miei sudditi stanno pagando 55 monete invece di 50 (SE fatto dal Dio Commercio).
Se tariffi l'EXPORT è la stessa cosa, solo tassi quello che i tuoi sudditi guadagnerebbero invece che spendere.

il resto è tutto nelle mani dei giocatori, con leggi, costruzioni ecc.

NB. e Opzionale.

il Dio Commercio "va per amici".
se una nazione è in rapporti negativi con un altra, logicamente il Dio Commercio non farà scambi tra loro (o li limiterà a seconda delle relazioni in essere) ne si evince che (ESEMPIO) se la Francia è ai ferri corti con Spagna e Germania e l'Uk le blocca i porti, addio economia. Oppure paga un "nuovo amico" (italia...olanda ecc) che magari lucrerà un poco sulla situazione ecc ecc ecc...

boh io ho buttato l'idea, non cambia molto al master alla fine e lascia i giocatori liberi di ignorare l'economia "MICROgestionale" se non ne è interessato senza limitarlo nel gioco in se.
 

Elysa

Useless Member
in attesa di un commento sulla proposta di @dixie
chiedo al Master se, con il metodo attuale, ha senso commerciare per chi ha un pò di surplus:
- se il surplus mi da bonus, non ha senso venderlo ad altri.
- se avere TANTO surplus porta a miglioramenti economici notevoli, non ha senso commerciare.

la domanda che mi pongo è, da nazione con pochi problemi di risorse: che senso ha commerciare per "imperi" come Uk, Olanda, Spagna, Cina, Russia ecc?
 

salvor_hardin

Spam Master
Allora, per rispondere ad elysa:
La questione è voluta, è strategia. Dovete decidere voi se prendere tutto subito o pochissimo per volta. Dipende dalla stabilità della vostra economia e dal vostro senso dell'avventura ;)

Il senso è che potete comprare a 3 e vendere a 5. Come già detto i valori sono indicativi...

Dixie: valuto, faccio un paio di conti e vi so dire, ma non penso che cambierò sistema
 

dixie

Ninja Skilled!
Dixie: valuto, faccio un paio di conti e vi so dire, ma non penso che cambierò sistema


non chiedevo un cambio sistema totale, solo che "il Dio Commercio" sistemi da solo il tutto, per non costringere nazioni che non hanno nulla a fare patti accettando sempre "il meno peggio". d'accordo la "Diplomazia del Cannone"...ma non vorrei rasentare il risiko dove la gente si mena per i 2 carretti dell'oceania xD

cioè: rendere la diplomazia più conveniente della guerra (che comunque esisterà in ogni caso).
 
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