[Ea] Torneo di Ishitara

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Un membro del seguito di Ko'Morno si reca presso l'area degli organizzatori. Afferma di portare una richiesta da parte del campione dell'Orda Ongari: durante la Quintana la Regina ha utilizzato un incantesimo per annullare l'effetto sbilanciante della carica della cavalcatura Ongari, diminuendone l'efficacia durante lo scontro. Ko'Morno non ritiene corretto l'intervento magico, poiché cambia l'equilibrio delle forze in campo contrariamente alle regole del torneo, e chiede rispettosamente che non venga ripetuto nei successivi scontri.

@Regina
 

Regina

Lonely Fapper
La delegazione si presenta di fronte all'arena degli organizzatori del Torneo, che subito mandano a chiamare un'Allieva della Regina.
Essa, con un arcano rituale, evoca una figura riflessa in un grosso specchio di cristallo e granito posto al centro della tenda.

All'interno, un viso oscurato ed indistinto, ma percettibilmente umano od umanoide, favella muovendo le sottili labbra in rilievo, mentre tutto il cristallo si muove come fosse un mare in tempesta:

<< Ongari, la tua protesta è legittima, ma superflua. L'incantamento della Regina ha salvaguardato il terreno dell'arena e dell'intera costruzione, cosa che verrà ripetuta per ogni futura gara in corso. La bestia che il vostro Campione Ko'Morno cavalca rischia di far sprofondare la vallata! Tale incantesimo non influisce minimamente sulla potenza in Quintana, quanto sulle conseguenze che avrebbe sull'ambiente. Ritenetevi congedato.>>
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
La masnada di Ogre è decisamente delusa: solo la sfortuna ha impedito ai loro campioni di conquistare le proprie specialità. Brucia particolarmente il colpo di deretano che ha permesso ad un comune umano (per quanto grosso) di sconfiggere un Cavaliere Ongari. L'umore è talmente cupo che gli Ogre si astengono perfino dalle amate risse. Nei ranghi si mormora che il Torneo fosse truccato fin dall'inizio, e che è improbabile una seconda partecipazione.
 

Regina

Lonely Fapper
La Regina fa spedire uno scritto a tutte le corti degli Stati partecipanti al Gran Torneo. In esso sono riportate le sue dirette parole, seguite dai suoi bolli reali.

Sia noto a tutti che il Gran Torneo è avvenuto e concluso, portando grandi benefici ai Popoli Liberi di Ea.
Sono nate voci e calunnie sul mio conto e sulla legittimità della mia parola.
Come da millenaria usanza, la Singolar Tenzone rappresenta il Dono alle Divinità adorate, presso Ishitara. Chi sfida il Campione del Regno deve essere conscio che un prezzo di sangue deve essere pagato. Ser Durin Holber ha subito il violento massacro, ma Wotan gli è lieve e ci benedice, i Nani suoi figli per primi. Solonielle avrebbe benedetto Noi, se Ser Gregor fosse venuto meno.

Per quanto concerne eventuali "truffe" nelle Sfide, a testimonianza della Mia buona fede: è stata mia volontà scendere in campo contro Floki Rag'Narsohz, in un duello mortale per sua richiesta. I suoi resti sono stati spediti ad Arkhosia come i resti di Ser Durin.
Sarà Mia premura mandare un risarcimento al Dominio, contrariamente al Clan Pugno di Ferro che, avventatamente, ha rotto le Sacre Leggi dell'ospitalità ed ha attaccato le Mie truppe nella Mia capitale.
Al Khanato Ongari, a Barbagu Khan, mando un sincero ringraziamento per la partecipazione ed un piccolo obolo, sempre a testimoniare la mia buona fede a contrasto delle voci maligne su vittorie manipolate ed altre simili diffamazioni.

Questo è il Volere della Regina d'Ishitara.
 

Redual

Brontolo
Le notizie del torneo e dei tumulti giungono velocemente ai confini di Ishitara e quindi a Minnonar.
Le storie delle genti che decidono di attraversare il regno elfico per tornare alle proprie patrie fanno rumoreggiare qui e là qualche nobile o locale saggio, c'è chi dice che "era solo questione di tempo" e chi inizia a porsi domande sui vicini confinanti e sulle popolazioni sottomesse alla corona.

Da Almarillan tuttavia trapela solo qualche flebile sussurro che si perde nelle foreste e per il resto... assordante silenzio, con tutto ciò che esso comporta.
 
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