{Dominio Arkhosiano - Unione dell'Antico Fuoco} Trattato delle Fiamme

{Dopo anni di isolamento e costruzione di un florido stato gerarchico e militare, i Dragonidi che hanno eretto le Porte del Drago finalmente le aprono all’esterno. Una forte delegazione armata avanza verso i territori dell’Unione dell’Antico Fuoco e tutti coloro che assistono all’evento non diranno che male di questa marcia militare con tanto di carri carovanieri appresso. Per molti infatti i discendenti dei Draghi Primigeni stanno marciando in arme contro Pauhax ed i Nove.
La verità è un’altra.}




Giunti presso la capitale dell’Unione, Pauhax, nella regione di Pauhaxtlan, tutti i Dragonidi del Konahrik Balthasar Dr’Erkern si dirigono alla Grande Piramide dei Nove, portando con sé forzieri dorati ed approvvigionamenti ottenuti dalle manovre politiche così misteriose e sconosciute a tutti coloro che nel Dominio non possono mettere piede.
Ricevuto da tutta l’ambasciata dell’Unione, che ben s’avvede dal presentare i Dragoni di Fuoco ma non i loro Cavalcatori per tutta la cerimonia, il Konahrik s’appresta a discutere con i signori loro vicini la situazione politica che sfocerà infine con la dichiarazione di un’Alleanza Difensiva.

I Giorni Sacri infatti cadono proprio durante la prima visita all’estero del Konahrik del Dominio: l’Unione orchestra una magistrale opera diplomatica assicurandosi il primato assoluto nei rapporti pacifici con la nazione dei Sangue di Drago, unica nel suo genere.
Le alte pire dedicate ad Apsu vengono accese in tutta Pauhax ed il Thu’um celebrativo dei Sacerdoti del Culto del Drago si uniscono ai canti sacri dei Sacerdoti dell’Unico.
Alla maniera degli Ardenti, vengono celebrate ritualità che uniscono le due parti nel patto.

Un interessante dibattito si accende tra i Sacerdoti di ambedue i culti, accomunati da dottrine riguardanti Apsu e Tiamat, per quanto la deriva dei Dragonidi sia prettamente legata ad una primordiale discendenza dai Primi Veri Figli, Akatosh ed Alduin, entrambi poi eredi dei loro Divini ed Antichi Genitori.
Nessun Sacerdote del Culto del Drago giunto nell’Unione è però dedicato al Culto Nero di Alduin, in quanto solo il Culto Bianco possiede comunanza con la Religione degli Ardenti.

Dopo secoli di odio e rapporti deteriorati dalla spiacevole vicenda del Dragone Rosso massacrato dai furiosi Dragoni dell’Unione, finalmente rapporti amicali, per quanto con riserva, vengono siglati.


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{Voci si spandono lungo tutto il continente secondo le quali Ardenti e Dragonidi formino un’asse militare a difesa degli interessi comuni. In quanto voci, i due governi (soprattutto quello Arkhosiano) smentiscono, ma che sia forse solo una manovra politica questo non è dato saperlo.
Si mormora anche che la Repubblica di Justa, se muoverà contro i Dragonidi che hanno invaso Treukios si ritroverà decisamente in difficoltà. }


Certo, quando addirittura tre dei Nove ripartono con il Konahrik del Dominio, diretti oltre le Porte del Drago, unici per ora a potersi fregiare di tale diritto, il clamore della notizia sconquassa la terra; portano con loro tanto legno ma soprattutto tutta la Magia prodotta dall’Unione, alla quale i Sacerdoti ed i Maestri del Thu’um attingono fin dalla prima apposizione della firma al Trattato delle Fiamme, come viene denominato, a Pauhax.


La prima tappa dei tre dei Nove sarà Rhaak H’Astor, oltre le Porte del Drago Occidentali.
Essi assistono alla magnificenza dell’Ordine civico che permea dalla strutturazione delle verdi piane del Dominio, dei piccoli borghi e dell’enorme città cupa e ricolma di arcane sonorità laceranti.
Ma avvolti dagli incantamenti nell’Antica Lingua dei Draghi, essi ne sono immuni e si godono la permanenza nelle sale del Signore Quintus Astoren, vassallo diretto dei Dr’Erkern.


Qui, visitando la Grande Torre della Magia in via di costruzione, i tre Signori dell’Unione siglano la parte del Trattato che riguarda appunto la Magia, ufficializzando il paragrafo.

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Dunque il viaggio fino ad Arkhosia, la Culla dell’Equilibrio, enorme città eretta metà al Drago Primigeno Akatosh e metà al fratello Alduin: luce ed ombra, marmo bianco e marmo nero.


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Qui, tra cerimonie fredde e meno altisonanti delle precedenti, il Konahrik determina l’ultimo paragrafo del Trattato delle Fiamme, secondo il quale la mutua assistenza di ambo i regni è garantita, con la postilla che i Cavalcadraghi dell’Unione mai varcheranno i confini del Dominio e che gli scambi commerciali si effettueranno in Mercati di Frontiera, istituiti sotto le Porte del Drago.


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alla gentile attenzione di @Basileus e @Silen
 
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