{Dominio Arkhosiano} Le Porte Sono Chiuse

Nonostante tutti i tantativi dei popoli confinanti al Dominio, nessun messaggero è stato accettato all'interno del misterioso territorio dei Dragonidi, razza quasi mitologica e totalmente isolazionista.
Si mormora che l'arrivo delle ambasciate alle Porte del Drago, le sottili mura che circondano i loro territori (e che per molti non sarebbero in grado di fermare nemmeno un esercito di goblin armati di spade di legno), non sia stato minimamente considerato e che esse si apriranno solo per far fuoriuscire le truppe assetate di sangue del Dominio.
Altresì i porti, severamente pattugliati, non hanno lasciato salpare nave alcuna e né tantomeno hanno consentito l'arrivo di estranei.
Terrificanti boati e zampilli di luce s'odono e si possono osservare dai confini, le nubi oscure sovrastano le ignote terre oltre le Porte del Drago.
Ma queste sono solo voci dei mercanti, che scocciati hanno iniziato ad alimentare ancor di più le voci sul Dominio e la sua natura.



La verità è ben altra.

Balthasar Dr'Erkern, il Konahrik, marcia verso Sud, aprendo le sottili mura di confine all'altezza della Provincia di Treukios.
La città di Arkhosia, il forte di Rhaak'H'Astor e la città di Yngold rimangono per gli estranei immerse nel mistero, ma sono esse le vere roccaforti dei Dragonidi, nelle quali sono in corso grandi opere e la vita politica dei Sangue di Drago continua, ardentemente, a macinare progetti, mentre i Sacerdoti del Culto del Drago elaborano rituali e nuove forme di magia draconica.

Coloro che assistono alla discesa delle truppe Dragonidi su Treukios non possono sapere cosa li attende:
che sia in corso un'opera di espansione? od ancora una dimostrazione di forza?
Ma dietro l'esercito, le Porte del Drago si chiudono ed il mistero s'intensifica, velato da una schiera retta e nobile di soldati terrificanti e ricoperti di scaglioso metallo.
 
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