Il ritorno dei superstiti di Limnobium in Gastromyzon è accolto con sgomento dalla corte di Ibisco, riunitasi in emergenza a Trifiden, pianeta regale. Dopo pochi giorni, l'Epifita decide di mostrarsi di nuovo ai media, con un discorso che viene trasmesso due volte al giorno per una settimana di seguito.
"Miei virgulti.
Un giorno forse vicino, uno straniero busserà alle vostre porte. Vorrà i vostri crediti, le vostre terre, i prodotti dei vostri raccolti. Vorrà estirparvi dal suolo, calpestare le vostre radici, bruciare i semi affinché nessuna nuova genia nasca.
Quello straniero è giunto qui con l'inganno. La nostra pur gloriosa marina non è riuscita ad arginare la minaccia dei nefasti Ussurash, un tempo legati a noi da un patto, ora carta straccia per gli ingordi baffuti. Ma la battaglia, miei figlioli, non è simbolo di una guerra perduta. Gli Ussurash controlleranno il nostro cielo, ma mai avranno le nostre terre, i nostri pianeti conquistati e coltivati con la sofferenza. Io, l'Epifita Ibisco, e gli alti vertici dei Domini Dioneidi stiamo lavorando alacremente affinché ciò non accada. Ma abbiamo bisogno dell'aiuto di ogni singolo bocciuolo senziente che solca il nostro suolo, e che dichiara "Io sono un Dioneide".
Da oggi in poi grandi lavori verranno effettuati e numerose risorse verranno spese affinché ogni singolo pianeta sia in grado di affrontare la minaccia di un'invasione armata. Ogni Dioneide riceverà addestramento su tecniche di combattimento e guerriglia, ogni virgulto saprà rendere la propria magione un fortino, ogni mio figlio, da oggi in poi, sarà in grado di scacciare, con le sue stesse fauci, l'invasore.
Da oggi, numerosi centri fortificati stanno sorgendo sui pianeti di Limnobium, il sistema attaccato, ma non solo: invito gli abitanti di questi pianeti, qualora la minaccia diventi concreta, a recarsi nelle roccaforti dei loro padri, i Nobili Fioriti, ed a prendere parte alla difesa della nostra patria.
Abbiamo più di una sorpresa in serbo per gli infidi, non disperate e tenete duro.
Non vi lascerò soli.
Non lasciatemi solo."
"Miei virgulti.
Un giorno forse vicino, uno straniero busserà alle vostre porte. Vorrà i vostri crediti, le vostre terre, i prodotti dei vostri raccolti. Vorrà estirparvi dal suolo, calpestare le vostre radici, bruciare i semi affinché nessuna nuova genia nasca.
Quello straniero è giunto qui con l'inganno. La nostra pur gloriosa marina non è riuscita ad arginare la minaccia dei nefasti Ussurash, un tempo legati a noi da un patto, ora carta straccia per gli ingordi baffuti. Ma la battaglia, miei figlioli, non è simbolo di una guerra perduta. Gli Ussurash controlleranno il nostro cielo, ma mai avranno le nostre terre, i nostri pianeti conquistati e coltivati con la sofferenza. Io, l'Epifita Ibisco, e gli alti vertici dei Domini Dioneidi stiamo lavorando alacremente affinché ciò non accada. Ma abbiamo bisogno dell'aiuto di ogni singolo bocciuolo senziente che solca il nostro suolo, e che dichiara "Io sono un Dioneide".
Da oggi in poi grandi lavori verranno effettuati e numerose risorse verranno spese affinché ogni singolo pianeta sia in grado di affrontare la minaccia di un'invasione armata. Ogni Dioneide riceverà addestramento su tecniche di combattimento e guerriglia, ogni virgulto saprà rendere la propria magione un fortino, ogni mio figlio, da oggi in poi, sarà in grado di scacciare, con le sue stesse fauci, l'invasore.
Da oggi, numerosi centri fortificati stanno sorgendo sui pianeti di Limnobium, il sistema attaccato, ma non solo: invito gli abitanti di questi pianeti, qualora la minaccia diventi concreta, a recarsi nelle roccaforti dei loro padri, i Nobili Fioriti, ed a prendere parte alla difesa della nostra patria.
Abbiamo più di una sorpresa in serbo per gli infidi, non disperate e tenete duro.
Non vi lascerò soli.
Non lasciatemi solo."
