Diplomazia Di mercanti in pace e di viis in guerra

Abyssius

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Vista i recenti fumi di guerra che si stagliavano ad Ysil, per sicurezza l'Unione decise di mandare prima una lettera tramite piccione viaggiatore. In ceralacca, la bilancia dell'Unione e l'ancora dei Chronou.
"A chi di competenza per il Regno Silvano di Ysil
Visti i recenti moti turbolenti, l'Unione chiede il permesso di mandare un ambasciatore per continuare i rapporti diplomatici. Sfortunatamente, la Rappresentante Korè è impegnata all'estero e, pertanto, sarò io, la Rappresentante della Casa Chronou, a fare da ambasciatrice. Spero in una risposta positiva o, in alternativa, nella possibilità di proseguire questo incontro in modo epistolare.
Prosperità a voi,

Canace Chronou, Rappresentante della Casa Chronou."
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A ricevere la lettere, ad Ysil, fu effettivamente Fynila Fogliargenta perché da una parte la regina era andata a nord, dall'altra la principessa si era spinta verso i Monti Quieti in piena guerra, col risultato ovvio e palese che a dirigere il regno era rimasta proprio la dama reggente di Tor Ithil con cui già l'Unione aveva avuto modo di conversare tramite Koré. L'idea di invitare un Imperiale in casa in quel momento, tuttavia, non era delle migliori e, visto e considerato tutto, il rischio poteva non valere i benefici di quella discussione. A dispetto del legittimo dubbio, però, l'elfa decise di rispondere cercando comunque un accomodamento.

"A Canace Chronou della Casa Chronou,
Il momento non è dei più propizi per una ambasceria e, sarò onesta, l'accoglienza potrebbe essere a dir poco gelida. Tuttavia credo che sia importante stabilire almeno una linea di dialogo ulteriore, visto e considerato l'atto di denuncia pubblico che avete fatto nei riguardi di Albione e della sua politica scellerata. Per tal motivo vi invito a Val Stellata, sul confine, per approfondire il dilemma sul nostro scomodo vicino. Siamo estremamente interessati a sapere cosa ne pensiate di tutta la faccenda.

A presto, Fynila Fogliargenta.
"
 

Abyssius

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"A Fynila Fogliargenta
L'accoglienza gelida era prevedibile, sia per il clima che le attuali vicende, ma a maggior ragione, come avete voi, è necessario proseguire le ambasciate diplomatiche. Il luogo è perfetto e confido di arrivare il prima possibile.
Prosperità a voi,
Canace Chronou, Rappresentante della Casa Chronou"


Come affermato, sul confine di Val Stellata giunse una delegazione di carri con rinforzi metallici e una nutrita scorta per il lungo viaggio, recanti l'ancora della Casa Chronou sul fianco.
 

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Nonostante qualche sguardo arcigno la carrozza dei Chronou era attesa e, come tale, poté proseguire indisturbata sino alla sua destinazione dopo aver superato il confine. Giusto un paio di cavallerizzi scortarono, uno davanti e uno dietro, la diligenza - più per evitare che qualcuno facesse qualcosa al delegato che non viceversa - sino ad arrivare ad una piccola torre di guardia, un avamposto piuttosto antico rimesso a nuovo solo recentemente. Era piuttosto isolato dal resto del centro abitato, a forse una ventina di minuti di galoppo dal confine con le terre selvagge, eppure la quantità di soldati presenti rasentava il ridicolo. A occhio e croce, infatti, quasi due centinaia di soldati stavano abbarbicati in quel vecchio fortilizio e arduo era capire se fossero lì per paura, per controllo o per chissà quale altro motivo. Tuttavia nessuno disse niente all'arrivo della carrozza che, anzi, venne fatta fermare proprio dinnanzi all'ingresso fortificato della struttura dinnanzi a cui attendeva un paggio.
Questi si premurò di accogliere l'ambasciatore dell'Unione e accompagnarlo all'interno, dove alcune stanze delle vecchie caserme dismesse erano state arredate e rese confortevoli per l'occasione. Dopo aver offerto vivande e libagioni il paggio si allontanò, tornando solo qualche minuto dopo comunicando che Dama Fogliargenta era pronta a riceverlo.

A quel punto fu di nuovo accompagnato per i corridoi della fortezza, verso l'alto, nella grande torre principale. Sulla sommità, all'aria aperta, si poteva vedere il paesaggio di Val Stellata sin quasi alle montagne impenetrabili del nord. E lì, ad accogliere l'imperiale, c'era l'elfa.
«Benvenuto nel Regno Silvano.» esordì. «Mi dispiace non potervi ospitare in una città con tutti gli onori del caso, ma temo che non sarebbe stato sicuro per voi.» si appoggiò ad uno dei merletti della torre, sospirando. «Qui ho radunato alcuni dei soldati meno... ferventi, così da non rischiare colpi di testa improvvisi. La situazione è quella che è.» ammise, senza troppi peli sulla lingua.
«Vorrei parlare con voi di... Albione, come immaginerete.» s'infilò la mancina sotto al mantello estraendone la lettera del Duca Asterior e porgendola al delegato. «Costui si proclama vero Imperiale e chiede aiuto, per quanto le sue richieste siano a dir poco imbecilli. Voi vi siete schierati apertamente contro Albione, ma l'Imperatore è silenzioso ed il suo silenzio prevarica le vostre intenzioni e fomenta l'incertezza ed il dubbio. E quindi ci ritroviamo ad un impasse bello e buono.» si strinse nelle spalle, scuotendo il capo.
«Magari il parere di uno stato esterno potrebbe essere illuminante.»
 

Abyssius

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Canace era preparata all'area di ostilità: lei e la scorta avanzavano senza mostrare preoccupazione. Il suo unico lavoro di ambasciata era stata con Titania, che non aveva mai avuto problemi del genere, e avrebbe veramente voluto che Koré fosse stata disponibile per l'incarico al suo posto. Lei non era brava con le parole, né più di quanto uno Zannilis fosse capace di ammainare una vela. Ma se l'Unione aveva chiesto il suo intervento, voleva dire che era la più adatta alla situazione.

Una volta al cospetto dell'elfa, Canace fece un profondo inchino.
-Figuratevi, avete fatto bene a garantire per la mia sicurezza senza dover ricorrere agli stessi mezzi del Kharaz-Ankor quando mandammo un'ambasciata. Preferirei ricevere una coltellata piuttosto che perdere una mezza giornata.- Il tono era allegro, quasi a cercare di minimizzare la situazione. -Ma anche l'Unione riconosce che la situazione è delicata e che due anni di ottimi successi diplomatici tra di noi possono essere distrutti dall'opera di un incapace.- Dal tono con cui aveva pronunciato l'ultima parola, sembrava che per lei fosse uno dei peggiori appellativi che potessero essere dati ad una persona.
Canace lesse con attenzione la lettera del Duca Asterior. -Sì, immagino che sul Lord Protettore abbiamo già detto tutto quello che era necessario: che andrebbe inchiodato dentro una cassa e gettato giù nel fiume. Il Duca è un argomento più ... interessante. - Canace non era sicura che quella fosse la parola giusta, ma tantè.
-Da imperiale, posso confermarvi che in base a quanto successo durante la guerra civile, nessuno dei due gode di aiuti imperiali. La politica del Lord Protettore è stata scellerata e se gli esattori di Thronos non vanno più a riscuotere, vuol dire che la situazione è grave. Si fidi di me: gli esattori imperiali sono più puntuali e precisi sia delle mie chiatte che delle carovane degli Zannilis. Il Duca, invece, semplicemente non ha abbastanza forza al momento da poter promettere alcun ché all'Imperatore, per cui qualunque promessa potrebbe fare non avrebbe molto valore. Discorso diverso se riuscisse a vincere la guerra civile: probabilmente l'Imperatore lo integrerebbe nell'Impero con tutti i doveri e i diritti del caso. Quantomeno, sembra avere un briciolo di sale in più, rispetto al Lord Protettore.-
Canace fece una breve pausa: -Sempre da imperiale, vi direi che il Duca potrebbe riportare un minimo di stabilità nella regione, ma non conosco abbastanza l'uomo da essere sicuro di cosa farebbe una volta vinto. Tuttavia, se io fossi nella vostra posizione, non accetterei la proposta attuale: vi sta offrendo una regione che era già vostra e una regione su cui non ha alcun titolo. Tutti bravi a fare offerte con i soldi altrui, non c'è che dire. Pertanto, se vi interessa la via diplomatica, è probabile che vista la sua posizione diplomatica attuale potreste ottenere un accordo migliore.-
-Del resto, a lui serve un accordo più di quanto possa servire a voi. Circondato da ribelli che possono colpirlo, con uno stato frammentato e i morti della guerra civile da seppellire ... il Duca è in una posizione di debolezza. Sta a voi decidere cosa farne.-
-Se poi volete il mio parere personale, che non ha alcun valore ufficiale ... la scomparsa di Albione non mi toglierebbe il sonno. E' destino dei deboli quello di soccombere e se il Duca vuole restare a galla, sarà meglio che nuoti bene. Quattro anni hanno dimostrato che noi siamo gli unici lealisti con un minimo di affidabilità e abbiamo già i nostri problemi di cui occuparci, il Duca non ne diventerrà un altro. Ma potreste dargli una possibilità di parlare prima di decidere: una possibilità va data a tutti.-
Concluse l'eteride, con semplicità.
 
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Finyla ascoltà Canace con profondo interesse, seppure guardando in lontananza dalla sommità della torre. Quando l'eteride ebbe finito fece un profondo sospiro e poggiò le mani sui merletti.
«Grazie per le considerazioni schiette.» esordì. «Ma temo che per la questione diplomatica potrebbe essere un pochino troppo tardi. Sua Altezza Reale Earwen non penso vorrà scendere a compromessi, né vorrà tenere un nemico così pericolo nel nostro giardino di casa. Temo che Albione abbia fatto il passo più lungo della gamba.» continuò, voltando a guardare la delegata.
«Infatti credo che proporrò al Duca una spartizione netta, con la conquista assoluta di tutta la linea sopra Peinrithshire. Da costa a costa, chiudendo per sempre il Nord a qualsiasi intrusione imperiale attuale o futura. Così facendo forse potrò garantire che la principessa eviti di punire gli abitanti dell'ex protettorato facendoli a brandelli.» socchiuse gli occhi. «Anche se temo che i rivoltosi ed il distaccamento di Conorshire finiranno i loro giorni in un bagno di sangue che avrà del leggendario da queste parti, possiamo cercare di salvaguardare qualcuno che, seppur non innocente, è senz'altro meno colpevole.» ammise, molto candidamente, l'elfa.

«In ogni caso la presenza imperiale da queste parti è bene che si concluda, specialmente visti i modi e le maniere in cui si è protratta. Se il rischio è che l'imperatore lo reintegri e torni a supportarlo e difenderlo, va da sé che la scelta più sensata sarebbe spazzarlo via definitivamente, almeno dal nostro punto di vista, specialmente ora che è in estrema difficoltà e non ha né le risorse né le possibilità di opporsi a noi.» non aveva astio nella voce, era più un semplice mettere sul tavolo la questione nell'esatta maniera in cui la stava pensando.
«Però... ci penserò. Ho ancora qualche giorno prima di dare la mia risposta e non intendo affrettarla, anzi.» annuì, come a dar forza alle sue parole.

«Invece sapete, è arrivata una delegazione della Tela Rossa qualche giorno fa qui a Ysil.» confessò. «So che hanno avuto modo di parlare con Earwen prima che partisse per il nord con l'esercito, adesso dovrebbe essere andata dal Marchesato. Il balletto demenziale di Albione ha messo in moto un colosso d'imprevedibile portata, stravolgendo completamente la nostra visione e i nostri modi di fare. Ci sono tanti attori che stanno agendo qui nel nord e onestamente non riesco nemmeno io a capire quale sia la partita vincente.» fece un sorriso amaro.
«Cercherò di tamponare l'argine dove riesco, ma la regina Gwenniel si è molto risentita per questo tradimento e non so se riuscirà a fidarsi così apertamente di nuovo di coloro che sono lealisti. Per non parlare della nostra gente che oramai ha il dente avvelenato. A tal proposito sentitevi libera di proporre qualsiasi idea per sistemare le cose in tal senso, la partita è ancora aperta a chiunque voglia saltare in platea e dir la sua.»
 

Abyssius

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-Il tentare di mediare per una linea all'altezza è come Peirinthshire è comunque diplomazia, visto che potreste tentare di prenderla senza contare il Duca Asterios. Fossi in lui, accetterei la proposta e tenterei di rinegoziare qualcosa a pace conclusa e una volta ripristinata un minimo di fiducia dopo il tradimento. Tutto pur di evitare altri sfollati e massacri.- Annuì Canace. -Chiaramente, le stesse regole non sono valide per i ribelli dei Monti Quieti e per quelli di Conorshire. Hanno smesso di essere imperiali ai nostri occhi quando hanno scelto di seguire il Lord Protettore e ad Aplistipolis abbiamo una linea un po' ... dura con i traditori, per cui non possiamo che vedere la cosa con favore.-

-Dal punto di vista della mia opinione personale, la perdita di Feana e il finto comportarsi da imperiale di Lord Acton ci hanno già fatto perdere il Nord: qualunque presenza manteremmo, sarà fin troppo debole da proiettare alcuna influenza sulle terre del Nord. Sia il Riyasaat che Albione hanno creato più problemi all'Impero di quanto abbiate fatto voi ribelli, in tutta onestà.-
Ridacchiò la mercante.
-Ma sì, la diplomazia richiede tempo, non preoccupatevi.-

Canace non sembrò molto impressionata riguardo la Tela. -Sì, avremmo dovuto immaginarlo che la Tela avrebbe colto l'occasione per cercare di perorare la propria causa. Del resto, quando non si hanno argomenti convincenti, si cerca sempre di far leva sulle emozioni altrui. Voi avete ricevuto una brutta ferita ed è chiaro che il vostro giudizio non è più lo stesso degli anni passati, ma l'Unione rimane della sua idea: non è stata la vostra politica ad essere sbagliata, ma avete avuto la sfortuna di aver avuto dei traditori che si sono fatti abbindolare dalle parole di un brigante che sporca il nome dell'Imperatore per nascondere le proprie malefatte. Non è vostro l'errore, ma loro. Spero che una volta messa fine all'esistenza di Lord Acton e il tempo avrà calmato gli animi, si potrà ritornare a parlare con maggiore serenità.-

-Sistemare la cosa ... considerando che è stata una mancanza di comunicazione a causare questo casino, l'Unione sarebbe interessata a fondare un'ambasciata in una città di vostra preferenza il prossimo anno, eventuali problemi permettendo. Forse se i traditori avessero visto la presenza di veri lealisti, non si sarebbero fatti truffare da Albione e, in tal modo, potremmo prevenire futuri problemi tra voi e l'Impero. A titolo personale e come contributo per il vostro conflitto contro quel furfante, l'Unione si impegnerà a mandarvi uno dei nostri mercanti per insegnare ai vostri un paio di trucchetti per massimizzare i profitti senza compromettere la qualità. Per il momento non possiamo fornirvi una promessa scritta, ma ci impegneremo affinché entrambe le cose vengano fatte il prossimo anno.-
Aprì da una borsa che aveva con se un piccolo contenitore ed estrasse un grande foglio, con sotto dei simboli magici e sopra la foglia di tabacco della Casa Stratilis. -Se poi vi dovesse servire qualsiasi altro contributo più concreto contro il Lord Protettore, può contattare la Casa Stratilis e vedere di negoziare un accordo. Lycaphon preferisce occuparsi di queste cose in prima persona e non vedrebbe bene una negoziazione a mio nome.-
 

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L'elfa ascoltò, annuendo di quando in quando a quello che le veniva detto, meditabonda. Quanto andava dicendo Canace era non solo sensato, ma anche "giusto" nella misura in cui si guardava quanto avvenuto in valore assoluto, escludendo la riottosità immancabile degli animi più accorati. Per quanto la riguardava la situazione era anche migliore del preventivato, visto che c'era l'opzione non troppo impensabile che una via "di mezzo" fosse ancora praticabile, pur con i dovuti accorgimenti rispetto a quanto fatto sino a quel momento.

«Un aiuto per sviluppare le nostre infrastrutture commerciali?» disse, portandosi l'indice sul mento. «Questo è inaspettatamente gradito. E non lo dico con malizia. Immagino che altri potrebbero rifiutare una simile proposta per paura che sia l'ennesimo tranello ma... se facessimo di tutta l'erba un fascio non sarebbe giusto. Ogni regno di questo nostro piccolo continente deve essere giudicato per le sue azioni.» continuò. «Per adesso dal nostro punto di vista tutti, ad eccezione di Albione, hanno le medesime opportunità, che sia la Tela, l'Unione o Titania. Quello che farà da discrimine saranno i gesti futuri e sicuramente il vostro è un passo significativo. Potrà non piacere molto alla principessa Earwen, ma tempo al tempo tornerà a placarsi.» spiegò, visibilmente dubbiosa su quanto avrebbe detto e fatto la giovane principessa sapendo quel che era successo in sua assenza, tra diplomazia e quant'altro.

«Per quanto posso dirvi non abbiamo alcuna intenzione di scendere sotto la linea di confine che attualmente ci separa dal Marchesato, siamo contenti di vivere in queste terre, per fredde e selvagge che siano, è la nostra casa. L'impero da noi non avrà nulla da temere, così come non lo avranno quei cittadini, mercanti o anche semplici viaggiatori che sosteranno nel regno. Quella che ci è stata inferta è una ferita alla testa che, seppur lungi dall'essere mortale, sanguina copiosamente imbrattando la vista. Quando le suture fermeranno il sangue tutti torneranno di nuovo a vedere le cose per quello che sono davvero.» era un paragone particolarmente azzeccato quello, doveva riconoscerlo, e ricalcava perfettamente la situazione media che si era verificata ad Ysil subito dopo il golpe nobiliare.

«Manderò voce alla Principessa di calcare la mano sui traditori ma di evitare per quanto possibile di colpire i civili nella sua avanzata. Nel frattempo mi assicurerò di parlare con il Duca Asteiros e fargli una controproposta. In futuro vorrei anche proporre a vari stati di stabilire relazioni fisse con Ysil, i primi ad essere invitati sareste voi - dopo i nostri vicini s'intende - quindi portate pure parola all'Unione che Ysil avrebbe piacere ad ospitare un'ambasciata. Magari è presto per... ricambiare il favore...» lasciò sottintendere il motivo, eloquentemente. «Ma in futuro faciliterebbe non poco le comunicazioni e scongiurerebbe di molto le crisi come questa di Acton.»
 

Abyssius

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- Per arrivare lontano, bisogna fare sempre un primo passo e, se significativo, ancora meglio. Speriamo che la nostra condotta aiuti a ristabilire i rapporti tra di noi.- Annuì.
-Tutte le migliori ragioni per impegnarci a fare in modo che la ferita guarisca il prima possibile, evitando che altri la sfruttino per i propri comodi.- Concluse il paragone il Canace.

-Non sarebbe un dono il nostro se ci aspettassimo subito qualcosa in cambio, specie visti i tempi. In futuro, se vorrete, ci sarà modo di sdebitarsi, se non vi piace sentirvi in debito nei nostri confronti. L'anno prossimo spero Koré possa venire per siglare sia l'ambasciata che l'invio di esperti.-
-Vi ho già rubato abbastanza tempo e confido che in futuro ci sarà modo di avere dialoghi più lunghi, quando le pressioni incombenti saranno minori e le tensioni saranno ridimensionate. Immagino possiamo considerare concluso l'incontro, se non c'è altro da aggiungere.-
 

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«Di sicuro di ridimensionato ci sarà Albione.» disse, quasi divertita, prendendo al balzo le parole dell'altra. «Ma mai cantare vittoria prima del previsto, come si dice. Vedrò di fare la mia controproposta ad Asterios e giudicheremo lì il da farsi. Eventualmente un traditore in meno di cui preoccuparsi... per entrambe le nostre fazioni, a quanto pare.» si strinse nelle spalle.

«Fermatevi qui per la notte, riprenderete il viaggio domattina. Muoversi per le terre selvagge nell'ombra non è saggio né sicuro. E qui siete comunque più al sicuro che lì fuori.» accennò col capo verso le piane verdeggianti che s'inoltravano a meridione.
«Manderò subito parola del vostro arrivo a chi di dovere, mi sembrerebbe il minimo.» concluse, annuendo.

let's goo al photofinish ma ce l'abbiamo fatta.
 
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